La nuova stagione dell’Opera di Roma si è aperta nel segno di Wagner, affrontato per la prima volta dai tre principali interpreti coinvolti: il direttore musicale Michele Mariotti, il regista Damiano Michieletto e il tenore Dmitry Korchak. Dopo cinquant’anni d’assenza, il 27 novembre, Lohengrin è tornato al Teatro Costanzi. Accanto a Korchak, il cast comprende Clive Bayley (Heinrich der Vogler), Tómas Tómasson (Friedrich von Telramund), Ekaterina Gubanova (Ortrud), Andrei Bondarenko (der Heerrufer des Königs) e, al debutto al Costanzi, Jennifer Holloway (Elsa von Brabant). Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia e con il Teatro La Fenice di Venezia, porta la firma di Michieletto, affiancato dal suo consueto team creativo: Paolo Fantin (scene), Carla Teti (costumi) e Alessandro Carletti (luci). La drammaturgia è curata da Mattia Palma. L’orchestra è quella dell’Opera di Roma, così come il coro, diretto da Ciro Visco. È la prima volta con la musica di Wagner per il direttore musicale Mariotti che sottolinea: «Inaugurare con Lohengrin significa soprattutto valorizzare lo sforzo collettivo. È un progetto che mette cantanti, orchestra, coro e tutte le maestranze sotto i riflettori e dimostra quanto il teatro sia davvero un organismo unico, la cui forza nasce dal lavoro comune». Le prossime repliche sono in programma venerdì 5 (ore 18) e domenica 7 dicembre (ore 16.30). Ogni rappresentazione è in lingua originale con sovratitoli in italiano e in inglese. In occasione dello spettacolo esce il nuovo numero della rivista di attualità «Calibano», dedicato a «L’invenzione del Medioevo» disponibile allo shop del teatro, in libreria e sul sito di effequ. Info e biglietti: www.opera.it.
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