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https://www.pupia.tv - Giorgio Gori - C’è una tragedia di cui non si parla. Una delle più gravi del nostro tempo. Mi riferisco al Sudan, consumato da una sanguinosa guerra civile ormai da anni.
La situazione ha raggiunto proporzioni inimmaginabili: l’emergenza medica e umanitaria coinvolge ormai 25 milioni di persone. Di queste, 11 milioni non hanno più una casa, 3 milioni sono emigrate in paesi limitrofi. E mentre la carestia avanza, mentre migliaia di persone e di bambini continuano a perdere la vita, il Piano umanitario delle Nazioni Unità è finanziato solo al 25%. Inaccettabile.
Servono sanzioni mirate, serve accesso umanitario immediato, serve l’estensione dell’embargo sulle armi: l’Unione Europea ha il dovere di favorire ogni strumento che possa porre fine a questo terribile conflitto. Fa sperare la notizia di una tregua di tre mesi, annunciata in questi giorni, ma va costruito un percorso diplomatico che renda possibile una pace duratura.(01.12.25)

La playlist di Giorgio Gori: https://www.pupia.tv/playlist/Giorgio-Gori

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Trascrizione
00:00Parlare oggi del Sudan significa guardare in faccia una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo.
00:06Nelle scorse settimane a El Fashere, a Bara, abbiamo visto l'orrore.
00:10Dopo mesi di assedio, in queste città i civili sono stati massacrati, i bambini uccisi dalla fame e dalle armi.
00:18L'emergenza medica e umanitaria coinvolge ormai più di 25 milioni di persone.
00:23E mentre la carestia avanza, il piano umanitario dell'ONU è finanziato solo al 25%, e questo non è accettabile.
00:30Servono sanzioni mirate, accesso umanitario immediato, l'estensione dell'embargo delle armi.
00:35Ma serve anche un percorso politico credibile che coinvolga tutte le parti e che rimetta al centro la dignità e la sicurezza del popolo sudanese.
00:43La notizia della tregua unilaterale di tre mesi, annunciata dalle forze di sostegno rapido, se confermata, se verificata, va accolta e utilizzata come spiraglio per riavviare il dialogo tra le parti, oltre che per soccorrere la popolazione.
00:58L'Unione Europea, al dovere di favorire ogni strumento, possa porre fine a questo terribile conflitto.
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