https://www.pupia.tv - Una vetrina piena di peluche venduti come oggetti da collezione, ma privi dei segni distintivi che li rendono rari e costosissimi. È da qui che i finanzieri della compagnia di Cecina hanno fatto scattare l’indagine che ha portato al sequestro di oltre 8mila giocattoli contraffatti, tra cui più di 2mila peluche “Labubu”, divenuti negli ultimi anni un fenomeno globale nel mercato del gioco e della moda.
Il controllo e la scoperta – Durante un’attività di vigilanza economica sul territorio, i militari hanno individuato un esercizio commerciale nel centro di Cecina che esponeva copie dei noti pupazzi a prezzi irrisori e con documentazione sospetta. I peluche, privi di segni identificativi e peculiarità che ne determinano l’autenticità, sono stati immediatamente sequestrati, mentre il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria labronica.
La filiera dei falsi – Gli accertamenti hanno consentito alla Guardia di Finanza di risalire alla distribuzione dei giocattoli, portando a un punto vendita all’ingrosso situato a Pisa. Qui, durante una perquisizione, sono stati trovati e sequestrati oltre 2mila peluche Labubu insieme a scatole per il confezionamento e componenti per l’assemblaggio. Materiale che indica come il negozio non si limitasse alla vendita, ma provvedesse direttamente alla costruzione dei giocattoli, anche sfruttando la tecnica della “blind box”, ossia pacchetti a sorpresa.
Marchi falsi e tabacchi illegali – Nel locale pisano sono stati trovati anche più di 6mila articoli tra peluche, portachiavi e palloni da calcio riportanti marchi Disney, Marvel e squadre di Serie A e internazionali, tutti contraffatti. Inoltre, l’esercizio, non autorizzato alla vendita di tabacchi, deteneva sigarette elettroniche senza timbro dei Monopoli di Stato: prodotti considerati non sicuri e potenzialmente pericolosi per la salute, per i quali è scattato anche il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria. (24.11.25)
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