00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:30Non avete scuse neanche per scriverci al 320-2393833. Continuate a farlo, a segnalarci le vostre tematiche, argomenti da affrontare insieme con i nostri esperti e poi soprattutto con le vostre curiosità e domande.
00:45Sempre qui con me Giulia Capobianco, ma soprattutto il nostro Matteo Lupini in cabina regia che ci condurrà in questa puntata molto importante.
00:54La mente aperta, lo vedete scritto lì in sovrimpressione. Con me c'è la fantastica dottoressa Angela Veltri. Ben trovata, dottoressa.
01:03Grazie, grazie. Buongiorno a tutti.
01:05È sempre un piacere averla qui con noi per parlare di tutto quello che ci circonda, di tutto quello che accade quotidianamente con la nostra famiglia, i nostri figli, i nostri amici, i nostri parenti.
01:18Insomma, è con l'ambito psicologico. Ricordiamo la dottoressa Angela Veltri è psicoterapeuta. È un ambito molto molto vasto.
01:26Quindi cerchiamo insieme ai nostri esperti di analizzare man mano tutto quello che accade nella nostra vita per poter ritrovare un equilibrio che possa essere sia mentale ma soprattutto poi anche fisico.
01:37Perché come abbiamo detto molte volte, dottoressa, è tutto estremamente connesso, giusto?
01:41Sì, giustissimo.
01:41Bene. Allora, oggi andremo a trattare una tematica che è stata molto richiesta, non solo dal nostro pubblico. È una tematica molto delicata. È una tematica che riguarda dei momenti difficili della nostra vita, come quello per esempio di scoprire di avere una malattia molto grave, una malattia che potrebbe compromettere appunto i nostri momenti con la nostra famiglia.
02:05Una malattia che potrebbe purtroppo portarci via. Quindi le paure sono tante ma la forza psicologica potrebbe aiutare. Io prima di iniziare, cara dottoressa, vorrei semplicemente dedicare questa puntata al mio papà che purtroppo ci ha lasciato proprio a causa di una brutta malattia.
02:25Quindi vorrei approfittare di questa situazione per aiutare tutte le persone che in qualche modo ci seguono da casa e magari si trovano in questo momento di difficoltà.
02:36E quindi ecco, questa è una puntata speciale, non solo dedicata al mio papà, ma a tutte le persone che purtroppo stanno vivendo un momento particolarmente difficile.
02:44Dottoressa, io partirei proprio con la domanda, come dire, forse che non è mai banale, però è la classica in questo, come dire, in questo momento, no?
02:57Cioè cosa accade dal punto di vista psicologico quando una persona scopre di avere una malattia magari molto importante?
03:03Allora Giulia, è uno shock, qualsiasi tipo di comunicazione, di malattia che viene data al paziente in quel momento è uno shock.
03:17Shock nel senso che è un trauma in cui in un primo momento una persona non ci crede, non è possibile, perché fino a ieri stavo bene,
03:29sì, avevo qualche difficoltà, qualche dolore, ma la comunicazione di una malattia poi importante è uno shock.
03:38Come si suol dire a fulmine, a ciel sereno, no?
03:41Sì.
03:41Questa è stata poi la... è una delle classiche espressioni che viene utilizzate quando succede una cosa del genere.
03:48Sì, perché non si riesce a credere, c'è una fase in cui la persona nega di avere questo tipo di problematica,
03:58qualunque essa sia, la nega e quindi bisogna lavorare sul dato di realtà e sul fatto che dovrà intraprendere delle terapie,
04:10dovrà prendersi cura di sé e questo non riguarda poi solamente la persona a cui è stata diagnosticata una malattia,
04:20ma anche l'intera famiglia che dovrà poi prendersi cura della persona.
04:27Quindi questa diagnosi è un trauma in realtà non solo per la persona che la riceve,
04:35ma per tutto il nucleo familiare che poi dovrà attivarsi,
04:40essere forte e coraggioso nel assistere e prendersi cura di chi poi avrà delle difficoltà.
04:48Certo, non è semplice.
04:50Non è semplice, successivamente poi a questa fase subentra la rabbia, perché proprio a me,
04:57perché tutti stanno bene e io no.
05:00Poi le preoccupazioni, l'ansia, la paura, che cosa succederà, se tutto andrà bene o tutto andrà male,
05:09le conseguenze non solo per la persona, ma anche per i cari che si dovranno sovbarcare di tutto.
05:22Questo è proprio un processo, un percorso di consapevolezza della malattia che uno può possedere,
05:32che è lungo e faticoso e soprattutto ci sono dei momenti in cui la persona proprio crolla,
05:40piange, sta male, perché non ha più il controllo su di sé,
05:47perché la malattia poi può prendere sempre piede, può peggiorare.
05:52Quindi in realtà poi c'è da comprendere una cosa importante, Giulia,
05:57che io l'ho anche detto in puntate precedenti,
06:01che il controllo della nostra salute, della nostra vita, diciamo, noi lo abbiamo relativamente.
06:08Io ho sempre detto di apprezzare tutto quello che noi abbiamo ogni giorno,
06:13perché non è detto che domani mattina noi ci svegliamo per un motivo o per un altro.
06:17È brutto dirlo così, ma questa è la realtà.
06:20Su questo noi non abbiamo il potere delle cose.
06:25Quando si fa questo tipo di discorso in cui si attraversano queste fasi,
06:30appunto che non sono lineari, si arriva poi all'accettazione della malattia,
06:36del prendersi cura, di farsi forza.
06:41Ci vuole del tempo, immagino.
06:42Sì, ci vuole tanto tempo, non è una cosa semplice.
06:46E soprattutto non riguarda solo la persona, ma riguarda tutto il nucleo familiare.
06:52Io dico immagino anche perché, ecco, io purtroppo ho vissuto la situazione molto da vicino,
06:58però non tanto da vicino quanto l'ha vissuta la persona che purtroppo soffriva anche fisicamente per questa malattia.
07:05Quindi immagino che assolutissimamente non è un qualcosa di semplice appunto da affrontare,
07:12proprio a livello fisico, a livello psicologico.
07:14Quindi mi sono sempre chiesta, wow, che coraggio, che forza.
07:18Ma dove la troviamo questa forza?
07:20Io volevo chiederle, dottoressa, se è normale anche sentirsi diversi, distanti,
07:25perché immagino che ad un certo punto si inizia anche a pensare al peggio.
07:29In una delle fasi, abbiamo detto, sono una serie di fasi, alti e bassi continuamente,
07:35però in queste fasi di basso, ma di veramente basso, ci si sente anche distanti dalla propria famiglia.
07:43Magari ecco quella famiglia che andrà avanti un giorno e io che purtroppo andrò da un'altra parte.
07:49Sì, perché in base sempre alla diagnosi che viene data, la persona può aver paura di morire,
08:00di non esserci più, di non essere presente.
08:04Per quanto a livello cognitivo una persona si possa dire che la morte fa parte della vita e va accettata,
08:11in realtà non si fa molta fatica in questo.
08:14cioè è una cosa a cui noi per esempio non pensiamo mai, non pensiamo mai.
08:21Quindi è una cosa che lacera, che è difficile da accettare.
08:28Volevo adesso cercare di risollevare anche un po' la tematica,
08:35perché nella maggior parte dei casi mi è stato detto anche da tantissimi medici
08:39che la cura migliore sarebbe stata anche la positività,
08:43quindi affrontare tutto nella maniera più, come dire, equilibrata possibile.
08:48Ovviamente premettiamo, non è una cosa semplice per niente, è molto difficile,
08:53però a questo punto le chiedo come fare per riacquistare questo equilibrio,
08:57cioè come fare per cercare di essere lucidi
09:00e cercare di affrontare la situazione complicata nella maniera più serena possibile.
09:05Allora, bisognerebbe accettare il dato di realtà
09:12e quindi l'accettazione della malattia, delle cure,
09:18e le malattie comunque fanno sì, quando una persona le accetta,
09:26che o la persona stessa, sempre di solito aiutata dai professionisti,
09:31riesca a, in qualche modo, mettere in azione la propria resilienza
09:42di fronte a questa difficoltà, mettere in azione quelle che sono le strategie di coping adattivo.
09:50Perché? Perché la persona si trova poi in uno stress acuto, fortissimo,
09:56e quindi va aiutata da, io adesso faccio, ecco un esempio, dai psico-oncologi, ad esempio.
10:04Volevo chiederle un esempio di questo coping?
10:06Copying adattivo.
10:08Copying adattivo.
10:10Sono delle strategie per affrontare delle difficoltà in maniera funzionale.
10:17Ad esempio, se, o anche tramite la psicologia cognitivo-comportamentale.
10:24Allora, ad esempio, se io ho una malattia che mi impedisce di fare determinate cose,
10:31però ne posso fare di altre.
10:34Quindi, per quello che posso fare nel mio campo,
10:38io agisco, perché in quel momento io sono viva.
10:42Io respiro, io ho le mie relazioni, io ho il mio tempo,
10:47e io faccio tutto quello che posso fare, perché io sono viva.
10:50Invece, quando si hanno queste diagnosi, uno pensa subito che non c'è più,
10:56che è finita.
10:57Invece, finché si sta in vita, una persona deve fare tutte le cose che può,
11:03che riesce a fare in base alle proprie possibilità.
11:07Soprattutto poi la persona impara che il tempo è prezioso,
11:11che le relazioni sono preziose.
11:15Quindi, questo è importante, impara anche a apprezzare il silenzio,
11:21la riservatezza, i propri tempi.
11:25Infatti, ecco, volevo concludere proprio in questo momento,
11:30dottoressa, con la, dopo la consapevolezza,
11:33chiaramente può avvenire anche un cambiamento.
11:36Cioè, questa malattia alle volte potrebbe essere anche
11:38semplicemente un brutto ricordo.
11:40come dire, una fase di rinascita.
11:44Quindi ho bisogno di spogliarmi di tutto quello di cui avevo,
11:47che avevo, diciamo, in passato, magari di negativo,
11:50per rinascere nuovamente.
11:53Quando da una malattia si riesce a sconfiggerla,
11:58io parlerei di una seconda possibilità di vita,
12:03di una seconda vita.
12:04Questa seconda vita è sempre accompagnata da un po' di ansia,
12:10ma è una seconda possibilità.
12:13E quindi, appunto, il tempo, le relazioni,
12:17la cura di se stesso cambia.
12:20C'è un cambiamento.
12:21Il meglio, ovviamente.
12:21Si apprezza molto, molto di più.
12:24Bene.
12:25Dottoressa, io la ringrazio di vero cuore
12:27per averci aiutato a capire come muoverci in questo mare immenso,
12:32che non è semplice da navigare.
12:36Però, ecco, spero che con il suo aiuto,
12:39con il nostro aiuto,
12:40siamo riusciti ad arrivare a voi, amici, che ci seguite.
12:43Quindi non esitate a contattare i professionisti
12:46quando vi trovate in difficoltà.
12:48Dottoressa, noi ci vediamo presto
12:49perché abbiamo insieme tantissime altre tematiche da affrontare.
12:52Va bene.
12:53Grazie.
12:53Prego.
12:54Con voi, cari amici di A Casa di Amici,
12:56ci vediamo presto sempre qui sul canale 14
12:59della Digitale Terrestre e Radio Roma News TV.
13:01Insieme a me, Giulia Capobianco,
13:03la nostra fantastica regia.
13:07A Casa di Amici,
13:09il salotto di Radio Roma.