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TVTrascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:30Magari avete voglia di porre direttamente alla dottoressa.
00:32Dottoressa, io inizierei proprio con questa domanda.
00:36Quanto è difficile innanzitutto, ma come si fa a gestire un litigio, a gestire magari una discussione,
00:42soprattutto quando magari dall'altra parte abbiamo una persona che o ci provoca oppure alza la voce?
00:48Allora, innanzitutto dobbiamo specificare una cosa, Giulia, che è impossibile non litigare,
00:54perché purtroppo, tra virgolette, fa parte della natura umana.
00:58Si può litigare però in maniera costruttiva invece che distruttiva, questo è importante,
01:05e che la litigata non è altro che deriva, diciamo così, da opinioni contrastanti,
01:12opinioni diverse dove uno vuole prevalere sull'altro per le proprie ragioni.
01:17Allora, come si fa a mantenere la calma?
01:19Mantenere la calma in una litigata non è sempre facile, quasi per niente in realtà.
01:26Perché? Perché se l'altro alza la voce, perché si attuano delle dinamiche che possono essere competitive,
01:35che possono essere giustificate da ognuno ha, diciamo così, le proprie motivazioni nell'affermare le proprie posizioni.
01:44Cosa si deve fare? Quali strategie? Tu mi hai chiesto.
01:47Allora, la prima è capire che quando una persona dall'altra parte con cui noi litighiamo alza la voce,
01:55ci sta gridando qualcosa che secondo lui non abbiamo ascoltato.
02:02Infatti, quando è che noi alziamo la voce? Quando qualcuno non sente.
02:06Quindi, alza la voce per far capire le proprie motivazioni.
02:13Quell'alzare la voce, quel far capire le motivazioni, a volte non bisogna prenderle sul personale,
02:21perché in ogni litigata, scontro che noi abbiamo,
02:26io parlerei di confronto, diciamo così, distruttivo o costruttivo,
02:31c'è sempre un significato che non deve essere preso sul personale.
02:36So che quello che dico può sembrare ecco paradossale,
02:40ma nella realtà delle cose è così.
02:45Faccio un esempio pratico.
02:47Se noi ci troviamo in fila, non so, alle poste, al supermercato,
02:51c'è una persona che passa prima di noi e allora ci arrabbiamo,
02:55la persona ci risponde in un determinato modo
02:57e noi alziamo la voce perché non è giusto che ci superi.
03:02Lì è vero che il gesto della persona ha procurato una mancanza di rispetto
03:08verso chi si era messo in fila,
03:11ma in realtà c'è anche un significato in cui dice
03:14io merito rispetto, io mi sono comportata bene,
03:17e quindi di conseguenza poi si crea l'attrito.
03:23Le tecniche sono semplici, ma sono difficili poi da attuare,
03:26perché uno non dobbiamo prenderla sul personale,
03:29perché la persona se ci sta gridando qualcosa
03:32perché non si sente ascoltata, perché ha delle sue emozioni
03:37che non sono state elaborate, che non è detto che riguardano noi.
03:41Ad esempio, ripeto l'esempio del supermercato,
03:44non sono stato mai rispettato in famiglia,
03:48mi hanno sempre superato tutti,
03:49quindi appena vedo al di fuori, in un contesto lavorativo,
03:53in un contesto ricreativo che qualcuno mi manca di rispetto,
03:57lì scatta la molla e uno diventa aggressivo e urla.
04:03L'altra modalità è quella di dirsi con santa pazienza,
04:07io dico, rimani calmo, rimani calmo dentro di te,
04:11rimani calmo perché non è facile poi rimanere calmo
04:14quando vedi dall'altra parte una persona che ti urla contro.
04:17e la calma, voi dovete capire,
04:21che contro una persona che urla,
04:24che comunque aggredisce, che ha le sue ragioni,
04:28fa sì che diminuisce questo stato di aggressività e di urla,
04:33perché non trova il riscontro.
04:36La terza modalità, e dopo essere riusciti a fare questo,
04:41è quello di rimandare,
04:42se tu gridi mi metti in difficoltà e non posso rispondere.
04:48Certo, quindi ci sono ovviamente delle diverse modalità,
04:52adesso abbiamo fatto l'esempio magari di situazioni,
04:55ripeto, quotidiane,
04:56come per esempio la fila alle poste al supermercato,
04:59in cui comunque è possibile che emerga una discussione importante
05:02e come dice lei giustamente,
05:05che parte magari da una diversa motivazione,
05:07una motivazione che noi ci portiamo da tempo
05:09e che quindi continua e ad un certo punto scoppiamo.
05:13Però mi viene in mente anche,
05:15per esempio, nelle situazioni familiari,
05:16nelle situazioni delle relazioni interpersonali con una persona
05:20appunto che noi conosciamo benissimo.
05:22Anche lì, insomma,
05:23lì magari forse diventa un po' più forte la discussione.
05:26Sì, perché lì proprio si litiga di più,
05:28molto di più,
05:30perché si litiga con le persone di solito a cui si vuole bene.
05:34Allora, anche in questo contesto
05:36le motivazioni possono essere tante.
05:39Cioè, capire la motivazione perché si litiga
05:41ci aiuta poi a rimanere calmi
05:44e a saper gestire in qualche modo questo confronto.
05:48Allora, ci possono essere varie motivazioni,
05:51cioè lo stress, l'ansia,
05:53le paure che vengono accumulate,
05:55ma non vengono elaborate.
05:57Quando io molto spesso in passato
05:59ho parlato di educazione delle emozioni,
06:02cioè riconoscere che si sta in uno stato nervoso
06:05e questo aiuta a farlo diminuire.
06:09Invece non riconoscerlo,
06:11tenersi in nervosismo,
06:13vuol dire che poi alla prima,
06:14diciamo, falla,
06:16posso usare questo termine,
06:18la persona scoppia.
06:19Io adesso faccio un altro esempio molto semplice.
06:22Se uno si sveglia che è nervoso
06:25perché vorrebbe dormire,
06:26non vorrebbe andare al lavoro,
06:28e nel tram della mattina
06:30si fa colazione con i familiari,
06:33e chi scappa di qua,
06:37chi scappa di là,
06:38chi fa cadere le cose,
06:40da lì può cominciare una litigata,
06:44una gridata,
06:45tipo non avete messo a posto le cose,
06:47non avete messo le tazzine nel lavandino.
06:49Da queste cose qui
06:50poi sale un nervoso a prima mattina
06:53che è esplosivo.
06:55Ecco, questo è un altro esempio,
06:57diciamo, casalingo.
06:58Forse i nostri amici si riconosceranno
07:00anche in queste situazioni.
07:03Volevo ritornare insieme a lei,
07:04dottoressa,
07:05ad un concetto di cui abbiamo parlato spesso
07:07nei nostri incontri,
07:08ovvero il concetto del limite.
07:10Il limite sia posto all'altro
07:13o all'altra persona
07:14nel momento in cui stiamo discutendo,
07:16e anche il limite posto a noi,
07:18da un certo punto di vista,
07:19posto a noi stessi,
07:20che sempre partiamo da un presupposto
07:22molto complicato,
07:24molto difficile,
07:25che magari non ci permette
07:26di anche comprendere le emozioni dell'altro,
07:29è sempre un muro.
07:31Ora, io le faccio questa domanda,
07:33so che forse anche questa
07:33è la più difficile del mondo.
07:35Come scavalcare questo muro?
07:37Cioè, come fare a correre dei limiti,
07:39ma in maniera educata,
07:40magari anche con una risposta educata, no?
07:43Eh, allora, il punto è questo,
07:45torno un attimo indietro.
07:47Per arrivare, diciamo, al limite,
07:50vuol dire che c'è un precedente,
07:51cioè è un escalation.
07:53Allora, questo escalation non ci dovrebbe essere,
07:58però in alcuni contesti c'è,
08:00si può verificare.
08:01E come mettere il limite?
08:03Una volta che esplosa la rabbia,
08:06esplosa l'aggressività,
08:08l'unica cosa da fare è quella di dire
08:11quando tu agisci così,
08:13sempre se l'altro ti fa parlare,
08:15perché se l'altro non ti fa parlare,
08:17ti aggredisce e basta,
08:19e ti urla contro,
08:21la comunicazione è finita.
08:24Tocca, ecco,
08:25andare via dal contesto,
08:28a far sì che la persona si calmi
08:30e poi si possa ragionare insieme.
08:32E come si ragiona poi?
08:34Quando tu hai questo determinato atteggiamento,
08:37quando tu mi gridi,
08:38quando tu mi aggredisci,
08:40io mi sento spaventato,
08:41non riesco a parlare,
08:42non riesco a dare il mio punto di vista,
08:44con cui tu puoi essere più o meno d'accordo,
08:47però intanto troviamo un compromesso.
08:51Allora, qual è il punto cruciale?
08:54È che per andare d'accordo,
08:56questo è importante,
08:57bisogna avere la volontà di andare d'accordo,
09:01perché molto spesso in alcuni contesti
09:04questa volontà non c'è,
09:06manca,
09:07è solamente un vomitare la rabbia che si ha dentro,
09:10o per motivi propri,
09:11O per motivi magari legati a altre cose.
09:14Sì, oppure motivi nei confronti della persona,
09:18e quindi non si risolve niente,
09:21lì tocca solamente andare via,
09:24o perlomeno non creare queste escalation.
09:29Se io so già che devo incontrare una persona
09:31che mi farà arrabbiare,
09:33perché capita a tutti,
09:35io o faccio in modo di non incontrarla,
09:37ma se la devo incontrare per forza,
09:39se ci devo parlare per forza,
09:40facciamo finta un collega di lavoro,
09:42che può capitare,
09:44oppure, non so,
09:45un genitore a scuola,
09:47possono essere tante persone,
09:49in realtà io mi devo a tenere
09:51il meno possibile a contatto con quella persona,
09:55a dire le cose che sono essenziali,
09:58e prepararmi anche prima,
10:00immaginando quella persona,
10:02che mi potrebbe dire,
10:03dato che la conosco?
10:04Stiamo affrontando una tematica,
10:06sì quotidiana,
10:07ma anche molto delicata,
10:08ovvero come gestire una discussione,
10:10un confronto,
10:11un litigio,
10:12quando diventa, insomma,
10:13anche abbastanza alterato,
10:15e come gestirlo chiaramente anche con fermezza,
10:17con educazione,
10:18perché poi è molto difficile
10:20mantenere la calma
10:21di fronte a determinate situazioni,
10:23soprattutto se si ripetono nel tempo,
10:25no?
10:26Giusto, dottoressa?
10:27Sì.
10:27Allora,
10:28siamo arrivati ad un punto focale,
10:30anche a livello psicologico,
10:32dottoressa,
10:33io mi sono sempre chiesta,
10:34ma quando è che effettivamente
10:37noi possiamo continuare un confronto
10:39e quindi vale la pena
10:40continuare un confronto
10:42e quando invece dobbiamo
10:43staccare completamente
10:45per far bene a noi stessi,
10:48insomma,
10:48per inseguire una serenità?
10:50Allora,
10:52dipende dal contesto
10:57in cui ci troviamo,
10:58ad esempio,
10:59se ci troviamo in un contesto familiare,
11:03in un contesto di relazioni affettive,
11:05ecco,
11:06lì dobbiamo valutare,
11:08sempre il discorso è questo,
11:10se l'altro non ti lascia parlare,
11:12se l'altro comincia a vedere che,
11:14non so,
11:15sbatte le cose,
11:17tira gli oggetti,
11:18allora in quel caso
11:19è proprio meglio allontanarsi
11:21perché è fuori controllo
11:23e invece quando l'altro,
11:26comunque dopo che si è sfogato,
11:27ti lascia la possibilità di parlare
11:29e noi esprimiamo
11:31partendo dalle nostre emozioni
11:33in cui diciamo che siamo dispiaciuti
11:35per tutto questo
11:36e per questa modalità
11:37che si è venuta a creare,
11:39dicendo con tranquillità
11:40le proprie emozioni,
11:42comunque rimandando
11:43alla prossima volta
11:45con più calma
11:46il discorso di cui poi
11:48verrà trattato
11:49e risolto.
11:50queste cose sono molto importanti
11:54perché purtroppo le relazioni umane
11:57nascondono tante cose
12:00e nascondono appunto
12:02dei conflitti risolti,
12:04delle emozioni non elaborate
12:06e su questo ci ritorno
12:07perché se noi non elaboriamo
12:09le nostre emozioni,
12:12i nostri conflitti passati,
12:15questi poi ritornano.
12:17Allora, come fare a gestire
12:18una situazione del genere?
12:20Allora, questo è un discorso più,
12:22lo prendo più alla larga
12:23e il problema è questo, Giulia,
12:25che noi quando siamo con gli altri
12:26in realtà non ascoltiamo l'altro
12:30e non lo guardiamo bene
12:32perché se io mi trovo
12:33di fronte a una persona
12:35e incomincio
12:36prima dell'escalation,
12:37quindi prima delle urla
12:39e della litigata,
12:40la guardo bene,
12:42riesco a vedere
12:43più o meno
12:43che tipo di persona
12:44ho di fronte,
12:45perlomeno mi faccio
12:46un pensiero.
12:47Se io lo ascolto
12:49incomincio a vedere
12:50che il tono di voce
12:51è alterato
12:53e questo mi aiuta
12:55poi a calibrare
12:56la conversazione
12:58con l'altro.
12:59Invece questo discorso
13:00noi non lo facciamo
13:01perché noi
13:02completamente velati
13:04davanti
13:04andiamo con il nostro obiettivo,
13:06con il nostro modo di fare,
13:09con il nostro modo di pensare
13:10e poi ci si va
13:12a mettere in competizione
13:13con l'altro
13:14e quindi poi
13:15lì succede
13:17il padatrack.
13:18Quindi quali sono
13:18le cose importanti
13:19da fare?
13:20Vedere chi si ha
13:20di fronte,
13:22ascoltare
13:23il tono di voce,
13:24come parla,
13:26come gestisce,
13:27anche i movimenti
13:27del corpo
13:29perché già una persona
13:30che ti parla
13:31incomincia a dire
13:32vabbè allora
13:32la situazione è questa
13:33che sbatte
13:34e già lì
13:35quello è un segno,
13:37un segno di nervosismo.
13:39Quindi tutto
13:40anche diciamo
13:41è che osservare,
13:42ascoltare,
13:43fa parte.
13:43Perché io vedo
13:44che le persone
13:45non ascoltano
13:46e non vedono
13:46l'altro
13:47perché se no
13:48certe situazioni
13:50si possono anche evitare.
13:52Certo.
13:54Adesso volevo arrivare
13:55in conclusione
13:56ad un punto focale,
13:58cioè anche agli effetti
13:59psicologici,
14:00perché poi è di questo
14:01che stiamo parlando,
14:02anche magari
14:03della nostra persona
14:05nei confronti
14:06di un'altra
14:06che ci provoca
14:07costantemente.
14:08Allora,
14:09c'è tanta rabbia,
14:10c'è tanta rabbia,
14:12frustrazione,
14:14tipo può venire
14:15anche paura,
14:17ansia,
14:18insofferenza,
14:20non si dorme la notte
14:22perché non si dorme bene
14:23con questo pensiero
14:24e anche
14:26somatizzare,
14:29somatizzare
14:30tipo mal di stomaco,
14:31mal di testa,
14:33perché una persona
14:34che provoca
14:35è pesante,
14:37però dobbiamo capire bene
14:38che una persona
14:39che provoca,
14:40cioè l'intento
14:40del provocatore
14:41è proprio quello
14:42di farti arrabbiare,
14:43quindi se noi riusciamo
14:44a non arrabbiarci
14:46e quindi a vederlo
14:46così com'è,
14:48rimane frustrato
14:50e dopo un po'
14:52cede la presa.
14:54Certo,
14:56diciamo così,
14:56la presa
14:57cede
14:59quando noi
14:59non abbiamo davanti,
15:01scusate,
15:02scusate la mia espressione,
15:03ma in realtà
15:04è la verità delle cose,
15:05quando non abbiamo
15:05un disturbo di personalità,
15:07perché quando
15:08dobbiamo a che fare
15:09con un narcisista
15:10patologico
15:11con altri tipi
15:13di problematiche,
15:16quelle sono
15:16tartassanti,
15:18quella è la loro
15:19modalità funzionale,
15:20la loro modalità
15:21relazionale,
15:23quella che loro
15:23usano con tutti
15:25e con cui sono abituati.
15:27L'unica cosa
15:27da fare
15:27in questi contesti
15:29quando la persona
15:29è recidiva
15:30è mettere
15:31dei limiti
15:32e allontanarsi,
15:33allontanarsi,
15:34perché non c'è dialogo,
15:35non è possibile.
15:36anche se
15:37la questione
15:38si ripete
15:39più volte.
15:41Poi ci ha parlato
15:42di emozioni
15:43molto importanti,
15:44noi spesso
15:45abbiamo parlato
15:45qui nella nostra
15:46trasmissione
15:47di ansia,
15:49di attacchi
15:50di panico,
15:51di situazioni,
15:51perché magari
15:52il tutto
15:53si ingrandisce
15:53un po' come
15:54la palla di neve,
15:55che rotolando
15:56si ingrandisce
15:56sempre di più,
15:57magari il problema
15:58è da un'altra parte,
16:00però ci si attacca
16:01a tutto quello
16:01che poi si ha intorno,
16:02quindi magari
16:03si ha una giornata
16:04stressante al lavoro
16:05e ci si confida
16:06con il proprio compagno
16:08e magari può scaturire
16:09una lite anche lì,
16:10insomma è quindi
16:11un cane che si morde
16:12la coda.
16:12Sì,
16:13ci sono delle tecniche,
16:15ad esempio
16:16come l'immaginazione,
16:18però sono,
16:19diciamo così,
16:19chi non ha detto
16:20i lavori,
16:21chi non ha fatto
16:21un percorso
16:22diventa un po'
16:22più difficile,
16:24lo spunto
16:24che io posso dare
16:25è che è come
16:27se noi ci dovessimo
16:28estraneare,
16:29cioè vedere l'altro
16:30come se guardassimo
16:31la televisione,
16:32cioè se noi lo vediamo
16:33dall'esterno
16:34noi riusciamo a vedere
16:36bene chi è
16:37e quindi
16:39il nostro cervello,
16:40la nostra immaginazione
16:41come se rielabora,
16:43riformula
16:44e poi si riesce,
16:46diminuisce l'ansia,
16:47diminuiscono tutte
16:48le conseguenze
16:49che si hanno
16:50quando si sta
16:50con persone
16:51che cercano
16:52di provocarti
16:53e di arrabbiarti,
16:54che ce ne sono tantissime,
16:56proprio tante.
16:57in tutti gli ambiti,
17:00sentimentale,
17:01lavoro,
17:01amicizie,
17:04sport,
17:05ovunque,
17:06purtroppo è pieno
17:07perché comunque
17:07uno dei punti nodali
17:09della nostra società
17:10è la competizione.
17:12E questo è chiaramente
17:13uno dei motivi principali
17:15che può scaturire
17:15chiaramente
17:16delle discussioni
17:17alle volte anche inutili.
17:19Molto bene,
17:20dottoressa,
17:20io sono molto contenta
17:21di questo approfondimento
17:22e spero che sia arrivato
17:23al numero più ampio
17:24di persone
17:25che in questo momento
17:26ci stanno seguendo
17:27ma che ci possono
17:28ovviamente seguire
17:29anche nel pomeriggio
17:29perché sono aspetti
17:30davvero molto importanti
17:32da attuare,
17:34da interiorizzare
17:35e magari ecco
17:35ognuno di noi
17:36con i suoi consigli
17:37di dottoressa
17:37magari già da oggi
17:38potrà fare un po'
17:39di esercizio.
17:40Potrà dirci
17:41rimango calmo.
17:42Esatto,
17:43ovviamente non siamo
17:44delle macchine
17:45perché non è un pulsante
17:46che cambia le cose
17:47però tanto esercizio
17:48può fare bene.
17:51A casa di amici
17:52il salotto di Radio Roma
17:54è un salotto di Radio Roma