Un viaggio nel futuro, in un mondo in cui la disuguaglianza di genere non esiste più. A Roma, in via Flaminia 122, ha aperto le sue porte il Museo del Patriarcato (MUPA). La mostra temporanea sarà aperta dal 20 al 25 novembre, in vista della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un percorso immaginifico e provocatorio verso il futuro che desideriamo. Un vero e proprio tuffo nel 2148, anno in cui, secondo le stime del Global Gender Gap Report, si raggiungerà l’uguaglianza di genere definitiva. L’obiettivo? Guardare al mondo dominato dal patriarcato come a qualcosa di lontano, un’epoca passata da ricordare solo per evitare che riaccada. [idgallery id="2237539" title="Violenza sulle donne: i segnali cui prestare attenzione spiegati dall’esperta"]
Un archivio del patriarcato contemporaneo Le opere esposte al MUPA sono dolorose e molto efficaci nel mettere in luce le strutture di potere maschile: buste paga colorate di rosa e azzurro che denunciano le differenze salariali ( dal titolo Gender Gap Pay Reveal), uno zerbino con la scritta “Calpesta il patriarcato”, porte sfondate da pugni di uomini violenti (Trittico: Pugni su anta) e la foto di uomo con la scritta : "Lascia che ti spieghi " per denunciare il Mansplaining. Un racconto della violenza quotidiana e l’umiliazione: due uomini che deridono una bambina (opera dal titolo Femminuccia) e tre manichini che riproducono la scena di una molestia nella metropolitana (Homecoming). Opere che sottolineano e raccontano comportamenti, parole e gesti che sono ancora normalizzati. [idarticle id="2661960,2665144,2659641" title="Violenza di genere: il coraggio dell’azione,Se l'intelligenza artificiale aiuta la lotta contro la violenza di genere: nasce software per leggere referti ''tra le righe'',I numeri della violenza di genere"]
Violante Placido alla apertura del MUPA: «Costruire un futuro più vero e complice» Ad accompagnare l’apertura ufficiale del MUPA, l’attrice Violante Placido ha commentato: «Il patriarcato ha tante sfaccettature. Alcuni aspetti sono stati superati nel tempo, ma non del tutto. Negarne l’esistenza significa avere paura di nuovi equilibri. La libertà della donna nella società, al pari di un uomo, può togliere certi privilegi consolidati, ma insieme si può costruire un cammino più vero e, sono certa, anche più complice». Come spiega Katia Scannavini, co-Segretaria Generale di ActionAid Italia: «Con il MUPA vogliamo offrire uno spazio di riflessione e di azione collettiva, per immaginare insieme un futuro in cui la parità non sia più un obiettivo, ma una realtà». [idgallery id="2673117" title=""Se l'è cercata" e gli altri alibi della violenza. La campagna di Una Nessuna e Centomila"]
L’impegno di ActionAid: «Un mondo in cui il patriarcato è solo un ricordo» Il MUPA si collega anche alla ricerca “Perché non accada. La prevenzione primaria come politica di cambiamento culturale strutturale” di ActionAid. Uno studio che sottolinea e dimostra l’urgenza di investire nella prevenzione primaria. Intervenire fin dall’infanzia e coinvolgere tutta la società per costruire un presente e un futuro senza violenza di genere. Come spiega ActionAid: «Guardare il presente come se fosse già passato diventa un gesto politico e poetico: un modo per immaginare un mondo in cui la violenza e il patriarcato siano davvero solo un ricordo».
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