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  • 1 giorno fa
El Aaiùn (Sahara Occidentale), 18 nov. (askanews) - Il Sahara Occidentale dopo cinquant'anni cerca la pacificazione sperando che il piano di autonomia marocchino, da poco approvato dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, acceleri lo sviluppo di questo territorio dallo status conteso tra Rabat e i ribelli del Fronte Polisario per l'indipendenza appoggiati da Algeri. Un conflitto congelato dalla presenza dei Caschi blu delle Nazioni Unite sebbene negli anni non siano mancati disordini legati a quella che è conosciuta come l'Intifada per l'indipendenza legata al Fronte Polisario.La popolazione Sarawi originaria di questo vasto e desertico territorio, ricco però di materie prime, spera che la stabilizzazione della ragione passi attraverso investimenti e infrastrutture."Il governo marocchino e il Regno hanno fatto molta strada in termini di autonomia. Coloro che governano il Sud sono tutti saharawi nativi. Le infrastrutture della città sono quasi complete. Quando la Spagna ha lasciato questa regione, l'ha lasciata vuota", afferma Abdelatif Baira, capo tribù saharawi.Nel 1975 il Re Hassan II chiamò la popolazione marocchina a una Marcia Verde di coloni, per affermare la sovranità del Marocco su quel territorio che di fatto portò la Spagna ad abbandonare il Sahara Occidentale. Ma ora ad El Aai n si punta molto sul piano di autonomia marocchino."Stiamo tutti partecipando a questa autonomia come popolo Saharawi. La stiamo vivendo oggi come parte di una regione più ampia, stiamo diventiamo responsabili e viviamo delle nostre risorse. Avremo rappresentanti eletti, un parlamento e un governo che gestiranno questa regione nell'ambito del piano di autonomia. Ciò significa che ora siamo noi a gestire i nostri affari locali", aggiunge Abdallah Salhi un altro capo tribù Saharawi.Il Marocco punta sulle risorse minerarie ma anche sul turismo, a El Aai n il Re ha messo in campo ingenti investimenti che stanno portando benessere e pace alla popolazione.

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00:00Il Saro occidentale dopo 50 anni cerca la pacificazione sperando che il piano di autonomia marocchino
00:06da poco approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
00:09acceleri lo sviluppo di questo territorio dallo status conteso tra Rabat e Algeri.
00:15Un conflitto congelato dalla presenza dei caschi blu dell'ONU
00:18sebbene negli anni non siano mancati disordini legati a quella che è conosciuta come l'intifada per l'indipendenza
00:25legata al fronte polisario.
00:27La popolazione sarawi, originaria di questo vasto e desertico territorio ricco però di materie prime
00:33spera che la stabilizzazione della regione passi attraverso investimenti e infrastrutture.
00:40Il governo marocchino e il regno hanno fatto molta strada in termini di autonomia
00:45coloro che governano il sud sono tutti sarawi nativi
00:49le infrastrutture della città sono quasi complete
00:52quando la Spagna ha lasciato questa regione l'ha lasciata vuota
00:56afferma Abdel Latif Baira, capo tribù sarawi.
01:00Nel 1975 Rea San II chiamò la popolazione marocchina
01:05a una marcia verde di coloni per affermare la sovranità del Marocco
01:09su quel territorio che di fatto portò la Spagna ad abbandonare il Saro occidentale
01:14ma ora Aella Ium si punta molto sul piano di autonomia marocchino.
01:21Stiamo tutti partecipando a questa autonomia come popolo sarawi
01:25la stiamo vivendo oggi come parte di una regione più ampia
01:29siamo diventati responsabili e viviamo delle nostre risorse
01:32avremo rappresentanti eletti, un Parlamento e un governo
01:36che gestiranno questa regione nell'ambito del piano di autonomia
01:40ciò significa che ora siamo noi a gestire i nostri affari locali
01:44aggiunge Abdallah Saali, un capo tribù sarawi.
01:48Il Marocco punta sulle risorse minerarie ma anche sul turismo a Aella Ium
01:52il re ha messo in campo ingenti investimenti
01:55che stanno portando benessere e pace alla popolazione.
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