De Luca -Alcune considerazioni sulla situazione internazionale e sul clima che si respira nel nostro Paese (14.11.25)

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00:00Prima di cominciare pensavo al clima che stiamo vivendo nel nostro paese in generale, a quello

00:13che sta succedendo nel mondo. Credo sinceramente che, almeno per quello che riguarda la mia memoria,

00:19sia il periodo più brutto che abbia mai vissuto, che abbiano vissuto i nostri concittadini.

00:25Periodi analoghi di tensione. Io li ricordo in occasione del dopoterremoto dell'Irpinia,

00:38dopo l'assassinio di Aldo Moro, un clima di tensione generale, quasi una cappa di piombo,

00:47sulle nostre vite. Ci arrivano contemporaneamente immagini di guerra da tutte le parti,

00:55di guerre. In Ucraina continua la guerra, si parla di nuove armi da inviare, ma in realtà

01:07si sta consumando una tragedia che vedrà alla fine la sconfitta dell'Ucraina, la cessione

01:15di territorio, non c'è un'iniziativa di pace. In Israele abbiamo atti non solo di genocidio

01:26più, ma di aggressioni continue, di atteggiamenti quasi da nazisti, di cittadini israeliani, coloni,

01:40che vanno a bruciare luoghi di culto, una moschea, nell'indifferenza generale, che bastonano

01:54le donne palestinesi che vanno a raccogliere le olive nei pochi campi lasciati tranquilli.

02:01e questi delinquenti di coloni con atteggiamenti da nazisti continuano a perpetrare queste aggressioni

02:14nell'indifferenza generale. Il governo israeliano lascia fare. Poi arrivano notizie di cronache

02:26quotidiane nel nostro paese, femminicidi, femminicidi, atti di bullismo, notizie che riguardano la diffusione

02:38della droga fra le giovani generazioni, ormai siamo arrivati ai 13 anni, 14 anni, per l'uso

02:45di droga e alcolismo. Per le famiglie, per i padri di famiglia, le madri di famiglia, una situazione

02:56di vita pesante, non solo la precarietà del lavoro, ma l'Istat ci dice che l'aumento del costo della vita

03:06in questi anni è stato impressionante. I generi alimentari negli ultimi quattro anni sono aumentati

03:13del 20-25%. Arrivano notizie sulla denatalità nel nostro paese. Siamo il paese che ha il tasso

03:25di natalità più basso di tutta l'Europa, di tutta l'Europa. Segno ovviamente di un clima di sfiducia

03:37che c'è, soprattutto nelle giovani coppie, di incertezza del futuro. Abbiamo il tasso di sviluppo

03:49più limitato d'Europa insieme con la Germania, 0,5-0,6%, l'industria italiana in crisi. Davvero

04:04un clima di grande pesantezza. La cosa che mi domandavo in questi giorni è come stanno

04:17crescendo i nostri giovani, i ragazzi. Come tutto questo si riflette poi sulla vita dei

04:28più giovani, giovanissimi, bambini e bambini che vanno alle scuole medie, sono nel pieno

04:36dell'adolescenza. Stiamo crescendo tutti quanti in un clima di pesantezza, di angoscia. Si fa

04:45fatica a trovare un motivo di speranza, di fiducia nel futuro, non voglio dire di entusiasmi

04:53collettivi. Ci sono stati altri momenti nella vita del nostro paese nei quali c'era una grande

05:02fiducia nel futuro, c'era il senso di una crescita collettiva, di una possibilità di un

05:10miglioramento forte delle condizioni di vita, di una crescita di ricchezza.

05:19Tempi veramente complicati, tempi complicati. Dobbiamo davvero, come dire, trovare il modo

05:35per trasmettere alle giovani generazioni motivi di speranza nel futuro. Altrimenti vedremo

05:43crescere un'intera generazione con questo senso di pesantezza nell'anima.