Roma, 14 nov. (askanews) - Una due giorni per affrontare temi di carattere tecnico ma soprattutto per alimentare una rete territoriale che possa essere al fianco dei pazienti. A Padova, per il secondo anno consecutivo, l'"Accademia Trapianto di Polmone" ha organizzato un corso che, promosso dalla SITO, la Società Italiana per il Trapianto d'Organo e Tessuti, è rivolto, fra gli altri, a pneumologi, chirurghi, anestesisti-rianimatori, internisti e fisioterapisti che si pone l'obiettivo di intercettare le esigenze delle persone trapiantate non costringendole a viaggi lunghi e costosi: "I Centri trapianti -spiega il professor Marco Schiavon, associato di Chirurgia Toracica presso l'Università patavina- non sono in tutte le Regioni e per eseguire un intervento è necessario spostarsi anche di migliaia di chilometri dalla propria residenza. Un disagio che spesso viene acuito nel periodo della convalescenza. I pazienti, all'insorgere di qualsiasi dubbio, hanno il diritto di poter ottenere risposte sul proprio territorio da una rete di specialisti preparati e aggiornati".Il corso si propone come un'occasione formativa d'eccellenza per approfondire le più avanzate conoscenze in ambito trapiantologico. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti provenienti da tutta Italia, la seconda edizione si conferma un appuntamento imprescindibile per favorire l'aggiornamento scientifico, garantire elevati standard di assistenza sanitaria e migliorare i risultati clinici per i pazienti: "Il Trapianto di Polmone -afferma il dottor David Bennet, dirigente medico di Pneumologia presso l'Ospedale di Siena- rappresenta una terapia salvavita per pazienti affetti da gravi patologie polmonari, come la fibrosi cistica, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la fibrosi polmonare idiopatica e l'ipertensione polmonare, per le quali non esistono alternative terapeutiche. Da qui, l'importanza di riconoscere in tempo se ci sono i presupposti per ricorrere a un trapianto".La rete che l'Accademia vuole costruire ha dunque un duplice obiettivo: accompagnare sul territorio i pazienti nella convalescenza ma, anche e soprattutto, intervenire rapidamente laddove si può effettuare il trapianto: "Le segnalazioni ai Centri -sottolinea Schiavon- spesso non arrivano o, nel migliore dei casi, arrivano in ritardo, quando intervenire diventa decisamente più complicato. Se riusciamo a formare specialisti sul territorio cui affidarsi, questo significa, diciamocelo con chiarezza, salvare vite umane". "Fra il 6 e l'8 per cento delle persone in attesa di trapianto -aggiunge il dottor Bennet- muoiono prima dell'intervento per l'aggravamento della patologia di cui soffrono o per la mancanza di donatori. Un dato che è il sintomo di un'emergenza ormai non più rinviabile: ridurre i tempi della diagnosi". Da qui l'idea del corso: il percorso trapiantologico richiede, del resto, un'approfondita valutazione dei candidati, una gestione intraoperatoria meticolosa e un monitoraggio post-trapianto accurato. Le complicanze principali, come il rigetto acuto e cronico, le infezioni e gli effetti avversi da farmaci immunosoppressori, necessitano di un approccio integrato e aggiornato. Il corso offre, proprio per questo motivo, una panoramica completa su tutte le fasi del trapianto polmonare, dalla selezione dei donatori e riceventi alla gestione delle principali complicanze chirurgiche, immunologiche e infettive. Particolare attenzione sarà dedicataai più recenti protocolli diagnostico-terapeutici e ai risultati delle ricerche più innovative.
00:00Una o due giorni per affrontare temi di carattere tecnico, ma soprattutto per alimentare una rete territoriale che possa essere a fianco dei pazienti.
00:07A Padova, per il secondo anno consecutivo, l'Accademia Trapianto di Polmone ha organizzato un corso che, promosso dalla SITO,
00:14la Società Italiana per il Trapianto d'Organo e Tessuti, si pone l'obiettivo di intercettare le esigenze delle persone trapiantate,
00:21non costringendole a viaggi lunghi e costosi.
00:24Il Trapianto di Polmone è un'eccellenza che viene praticata in nove centri sul territorio nazionale,
00:30però i pazienti vengono da tutta Italia e devono rispondere a un'esigenza, dobbiamo rispondere come centri trapianti a un'esigenza,
00:36che è quella di formare professionisti nel nostro ambito, ma soprattutto creare una rete.
00:40Creare una rete che permetta al paziente di avere risposta alle sue esigenze, non solo nell'ambito dei centri trapianti, ma anche sul territorio nazionale.
00:48E quello che vogliamo fare con questo corso è fare questo, diffondere la cultura del trapianto di polmone su tutta la rete nazionale,
00:57a tutti i livelli, dal premologo del territorio al premologo di riferimento che può vedere i pazienti e mandarli precocemente al centro
01:04perché possono essere trapiantati con una tempistica giusta e che poi possano ricevere i pazienti trapiantati
01:09e poterli assistere ovviamente nel loro percorso, insieme alle loro famiglie, anche sul loro territorio.
01:14Il trapianto è sicuramente una disciplina difficile, complessa, multidisciplinare, dove molti specialisti si trovano a operare congiuntamente,
01:26ma il nostro paziente è uno speciale, va curato nel migliore dei modi.
01:30Quindi il nostro corso cerca di formare nuovi specialisti, nuove figure,
01:36che siano in grado di accogliere le necessità dei pazienti, dei pazienti trapiantati di polmone,
01:41con tutte le sue complessità e le sue sfaccettature, che sono sue, delle famiglie del paziente.
01:49Quindi in tutto questo il nostro corso sponsorizzato all'interno della Società Italiana del Trapianto d'Organo
01:55si pone a questo obiettivo, diffondere conoscenze, formazione, professionalità in ambito trapiantologico.
02:05La rete che l'Accademia vuole costruire ha dunque un duplice obiettivo, accompagnare sul territorio i pazienti nella convalescenza,
02:12ma anche e soprattutto intervenire rapidamente laddove si può effettuare il trapianto,
02:17considerando che fra il 6 e l'8% delle persone in attesa muore prima dell'intervento.
02:23L'obiettivo invece è proprio quello di creare una rete con la comunità pneumologica, con la comunità territoriale,
02:28per fare sì che il trapianto venga visto nel suo giusto timing, in maniera tale che il paziente
02:33che giustamente deve avere altre vie anche di terapia quando possibile, però nel momento in cui queste vie
02:39non lo portano ovviamente a una risoluzione della sua patologia, il trapianto venga identificato precocemente.
02:44E un'identificazione precoce di quello che è il timing trapiantologico permette di avere i migliori risultati anche sul trapianto.
02:50Se noi vogliamo anche migliorare quello che è l'outcome post-trapianto, i pazienti devono essere trapiantati nel momento giusto.
02:56È interessantissimo notare che ci sono più partecipanti di discipline internistica, premologica, infettivologica,
03:03quindi di un'estrazione più medico-clinica rispetto ai chirurghi, perché il trapianto si sta muovendo
03:08e i chirurghi operano all'interno dei centri trapianti, ma invece i clinici si trovano su tutto il territorio,
03:15tutta quella che è la rete intorno ai pazienti e questo è molto interessante.
03:19C'è necessità, la grande richiesta che è presente di partecipazione a questo corso ne attesta la necessità
03:29che i professionisti sentono i bisogni dei professionisti di formarsi di più in ambito del trapianto di polmone.
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