“Il nostro Sistema sanitario nazionale è un'importante conquista di democrazia. Uno strumento che elimina le diseguaglianze che però va riformato. C’è l’impegno da parte di tutti a riformarlo mantenendo un obiettivo comune: tutelare la salute del cittadino”. Lo ha detto Antonio Magi, segretario generale Sumai Assoprof, al 57esimo Congresso nazionale degli specialisti ambulatoriali, dal titolo 'Dove finisce la teoria e inizia la cura', a Roma.
00:00Oggi abbiamo sentito gli stakeholder, quindi praticamente i cittadini con la presenza della cittadinanza attiva, i direttori generali, la conferenza delle regioni con Alparone e i farmacisti, nonché anche noi professionisti.
00:18Proprio per dare quel senso di unità nell'ambito di quella che è una battaglia da fare per mantenere almeno il servizio sanitario nazionale che è una conquista importantissima, una conquista di democrazia, una conquista di evitare quelle che sono le diseguaglianze.
00:34Quindi su questo c'è un impegno da parte di tutti quanti di riformare quello che è il servizio sanitario, di riformare quelli che sono gli accordi collettivi, i contratti collettivi nazionali di lavoro, mettendo degli obiettivi comuni.
00:48Perché se tutti quanti abbiamo lo stesso obiettivo, cioè quello di tutelare la salute del cittadino, ma anche obiettivi che portano a dei risultati economici, secondo me abbiamo fatto un grosso passo avanti.
00:58Sino oggi noi abbiamo avuto delle attività e quelli che sono i modelli che ci vengono proposti sono top down, oggi partire anche dal bottom up sarebbe importantissimo per dare che possano partire dal basso quelle che sono le nostre idee, quelle che possono essere le cose che possiamo davvero mettere a terra, perché poi sono gli operatori che lo devono fare e i politici sentire un po' sia i cittadini chiaramente quali sono le loro esigenze, ma anche gli operatori.
01:24Negli anni è stato dissentificato il territorio, chi è andato in pensione non è stato sostituito, quindi non sono state messe in atto quelle normative, quelle cose che sarebbero dovute essere in qualche modo portate avanti per garantire quel filtro territoriale di specialistica.
01:40Oggi che succede? Il paziente va nelle asle e non trova più lo specialista e va al pronto soccorso. Ecco, questo è il problema. Quindi cercare di rimettere, di investire molto sulla specialistica ambulatoriale per ricomporre quel filtro e automaticamente per magia spariranno liste d'attesa e ci sarà un po' più di velocità anche quando uno va al pronto soccorso senza magari aspettare qualche giorno in barella.
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