00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Compagnia tanti ospiti nel corso di questa ora con i quali proveremo a rispondere a qualche domanda in più e anche approfondire i temi che riguardano in maniera più evidente la nostra capitale come anche il nostro territorio negli ultimi mesi.
00:44Amici di non solo Roma, sapete l'anno scolastico iniziato da circa un paio di mesi, l'anno scolastico 2025-2026 porta a una serie di novità non sempre apprezzate.
00:56Lo sapete, ritorna ufficialmente anche nei documenti il termine maturità, quello che abbiamo considerato negli ultimi anni il classico esame di Stato, torna con una serie di modifiche di cui abbiamo già parlato.
01:12Ma c'è anche un'altra novità molto interessante che riguarda soprattutto gli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori.
01:19Una novità che è stata resa ufficiale da una circolare del Ministero dell'Istruzione firmata dal Ministro Giuseppe Valditara che estende il divieto assoluto di utilizzare gli smartphone in classe.
01:33In sostanza gli alunni, gli studenti arriveranno in classe o consegneranno lo smartphone o saranno obbligati a spegnerlo per tutta la durata delle lezioni.
01:44Ci sono chiaramente delle eccezioni, eccezioni previste per motivi di salute, per problemi legati all'apprendimento o laddove lo smartphone sia reso necessario nei piani educativi personalizzati o individuali.
01:58L'obiettivo è abbastanza chiaro, ridurre le distrazioni durante l'orario scolastico e fare in modo che gli studenti siano concentrati per tutte le ore scolastiche sulla lezione che stanno seguendo, che stanno approfondendo.
02:13Una notizia che non è piaciuta molto agli studenti è che lo scorso 8 novembre si sono mossi in una mobilitazione e hanno annunciato un'ulteriore mobilitazione che ci sarà questo venerdì 14 novembre 2025.
02:28In sostanza gli studenti dicono è l'ennesimo divieto, non ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno piuttosto di un'educazione in tal senso, cioè educazione digitale, quella che ci insegni a capire come utilizzare dispositivi tecnologici, come utilizzare gli smartphone, educazione che dovrebbe essere di base ovviamente proprio nell'istruzione scolastica.
02:50Cerchiamo di capirne qualcosa in più con i diretti interessati. Abbiamo infatti in collegamento video Chiara Pomella della Rete Studenti Medi di Roma.
02:59Buongiorno Chiara, ben trovata.
03:00Si è frizzata. Partiamo benissimo oggi in questa puntata di Non Solo Roma. Cerchiamo un attimino di recuperare il collegamento con Chiara Pomella della Rete Studenti Medi, proprio il sindacato degli studenti che qualche giorno fa ha mosso questa mobilitazione.
03:20Eccola, ci siamo. Buongiorno a te Chiara, ci senti? Non riusciamo a sentirti. Allora facciamo così, chiedo alla regia di magari raggiungerla telefonicamente perché evidentemente Chiara si trova in un'area in cui non c'è tantissima connessione internet.
03:39Ci diceva che si trova nei pressi della Sapienza, insomma scuole, istituti che sapete sono anche al centro di una mobilitazione più estesa, che coinvolge tante strutture della nostra capitale, anche licei classici e scientifici che come sapete sono occupati.
03:55E infatti ecco, nell'attesa di recuperare il contatto con la nostra Chiara Pomella, facciamo anche un po' il punto sulla questione occupazioni a scuola.
04:05Perché prosegue proprio nella capitale l'ondata di occupazioni nelle scuole, ha ancora nuovi istituti che tornano in mano agli studenti, le proteste terminate alla Mamiani e all'Aristofani.
04:18Genitori, docenti e municipio si sono mobilitati per proteggere il liceo dai blitz neofascisti.
04:25Questo per esempio è soltanto uno degli ultimi casi che poi si è risolto appunto con l'intervento di genitori e presidi e insegnanti.
04:33Ma ci sono tantissimi altri istituti che invece sono stati occupati effettivamente dagli studenti.
04:39Nuova settimana, infatti nuovo giro di occupazioni, soprattutto nel terzo municipio dove sono stati occupati gli istituti Giordano Bruno e Pacinotti Archimede.
04:49Vi fanno segno dalla regia che Chiara è riuscita a collegarsi. Ciao Chiara, buongiorno a te. Riascia a sentirci?
04:56Buongiorno, io vi sento.
04:58Perfetto, siamo riusciti a ripristinare il collegamento, qualche piccolo problema di audio che abbiamo risolto.
05:04Allora io vado diretta, insomma, voi siete un po' contrari a questa nuova circolare del Ministero dell'Istruzione che vieta gli smartphone in classe. Puoi spiegarci perché?
05:16Certamente. Allora, il divieto totale e la repressione rispetto all'uso dei cellulari secondo noi non è una risposta educativa adeguata
05:25perché non riguarda e soprattutto non risponde alle esigenze che invece di essere, appunto, di avere un'educazione digitale
05:36che li renda consapevoli nell'uso degli strumenti digitali.
05:41E in questo tempo il telefono, ma tutti gli strumenti digitali, anche banalmente un computer o un tablet.
05:48Inoltre, nella circolare ministeriale vengono identificati alcuni dispositivi che sono consentiti
05:55e altri invece che, appunto, come il telefono, vengono vietati completamente.
05:59Questo, secondo noi, denuncia e sottolinea il fatto che il Ministero con arroganza
06:05pensi che ognuno di noi si possa permettere più di un dispositivo tecnologico, cosa che non è così
06:10perché le differenze economiche e salariali delle famiglie spesso non permettono agli studenti
06:16di avere accesso a più di un dispositivo. Spesso il cellulare è l'unico dispositivo di cui hanno a disposizione.
06:28Riesci a sentirci, Chiara? Prego, prego.
06:32Sì, vi sento.
06:33Prego, prego, ti lascio continuare. Era andato via per un attimo l'audio.
06:36Dicevo che l'educazione digitale è necessaria perché viviamo in un mondo che è iperdigitalizzato.
06:48Ormai tutto si fa attraverso piattaforme digitali e quindi è necessario che gli studenti e le studentesse
06:54siano informati di come si usano questi dispositivi e di come poterli utilizzare al meglio in maniera consapevole.
07:01In questo contesto è anche necessario che il Ministero dell'Istruzione e del Merito
07:08investa sulla formazione dei docenti che saranno loro a svolgere questo compito di educazione.
07:17Però posso farti una domanda un po' provocatoria. È evidente che le nuove generazioni, la tua generazione,
07:25viene definita non a caso nativi digitali, no? Perché? Perché già, insomma, all'età di 4-5 anni
07:31sapete smanettare perfettamente il cellulare. E io ne ho la dimostrazione in casa perché mio figlio che ha 6 anni
07:38sa utilizzare il cellulare nonostante io sia. Cerchi di stare molto attenta nel lasciarglielo, no? In mano.
07:44Però è anche vero che in classe è evidente che questi studenti tendono molto a distrarsi, no?
07:49Magari danno un'occhiata a Instagram, rispondono a un messaggio. Questo non va bene, no?
07:54Perché rischiano effettivamente di non seguire attentamente la lezione.
07:58Tu cosa proporresti? Cioè, tu ci stai dicendo non serve il divieto così in questi livelli,
08:05in questi, diciamo, in questi termini, ma serve educare. Ma educare come, però?
08:10Allora, innanzitutto io non credo che i motivi di distrazione durante la lezione
08:18siano da ricercare solo ed esclusivamente nei cellulari.
08:21Il motivo per cui la didattica in questo momento è fallimentare
08:25è perché è ancorata a modelli, appunto, didattici del passato
08:29che non rispondono più alle esigenze, appunto, presenti della nostra generazione.
08:36Non possiamo continuare a imparare su modelli che sono stati pensati pedagogicamente
08:41su studenti che frequentavano la scuola 50 o 40 anni fa, prima di noi.
08:46Adesso la scuola è diversa e bisogna che si evolva insieme alla società.
08:50E in questo senso noi chiediamo un'educazione digitale, perché è vero che siamo nati
08:55con il telefono in mano, ma questo non vuol dire che lo sappiamo usare correttamente.
08:58Anzi, sono frequenti i casi di cyberbullismo e anche di studenti, come è successo recentemente
09:06a Latina, che a causa di cyberbullismo arrivano anche a compiere atti gravi come il suicidio.
09:11E questo la scuola non lo può permettere, perché è il primo contenitore di educazione
09:17dopo la famiglia.
09:18E proprio per questo deve, secondo noi, adempiere al suo compito educativo
09:24integrando quello che non c'è adesso. La didattica e l'educazione non è solo
09:30quella dei libri, quella delle nozioni. Deve essere intesa in senso lato.
09:35Ecco, però tu, se me lo permetti Chiara, prima, non mi ha sfuggito questo particolare,
09:40hai avuto secondo me un lapsus molto interessante, perché stavi per dire
09:44educazione sessuale anziché educazione digitale, correggimi se sbaglio.
09:48Ok. E qui, insomma, me lo stai tirando fuori per forza, no?
09:54Questo approfondimento. Tu che cosa ne pensi? È sbagliato vietarla nelle scuole
09:59l'educazione sessuale? Ecco, lo chiedo a te perché sei, insomma, giovanissima
10:03e quindi sei diretta interessata in questo senso.
10:05Assolutamente sì. Vietare l'educazione sessuale è un ritorno al passato completo.
10:12Siamo uno dei pochi paesi d'Europa che non ce l'ha nei propri programmi
10:16appunto formativi per gli studenti e per le studentesse. E questo si sente,
10:20perché in Italia c'è un enorme problema di macismo e soprattutto di inconsapevolezza
10:26di quello che è la violenza di genere. E attraverso un percorso di educazione
10:30sessuale portata avanti non a 15 anni, ma già dai 12 o addirittura prima,
10:37magari si possono debellare alcuni comportamenti e si possono decostruire
10:42alcuni pensieri che ci vengono insegnati sin da piccoli.
10:49L'educazione sessuale, da cui la Lega ha fatto da poco marcia indietro
10:55nelle scuole medie, è necessaria per tutti e per tutte.
11:00Ecco, questo è molto interessante. L'ultima domanda che ti faccio
11:03prima di salutarci, perché abbiamo quasi esaurito il tempo a disposizione,
11:07è la questione occupazione scuole. Non ne stavo parlando poco prima
11:10che poi si ripristinasse il nostro collegamento. Alcune occupazioni sono
11:15terminate, altre sono partite proprio ieri, con l'inizio della nuova settimana.
11:20Perché si protesta arrivati a questo punto? Perché all'inizio era per la questione
11:24medio orientale, che insomma, aperta parentesi, neanche si è risolta poi tra le altre cose.
11:29Però, adesso, quali sono i motivi che portano i giovani studenti a occupare
11:34gli istituti scolastici? Io ho capito, questione edilizia scolastica, è così?
11:40Sì, diciamo che è una delle motivazioni. Sicuramente la questione medio orientale
11:44è ancora al centro di diverse occupazioni, almeno sul territorio romano,
11:48perché gli studenti credono che la decolonizzazione cominci proprio dai luoghi
11:54del sapere e che quindi siamo proprio noi, nuove generazioni, che anche mettendoci
12:00in discussione, parlando durante le nostre assemblee, dobbiamo capire quali sono i motivi
12:05del conflitto israelo-palestinese e appunto immaginarci una società migliore.
12:12Poi, come diceva anche lei, l'edilizia scolastica è un tema ricorrente, perché quest'anno
12:18il governo taglia 99 milioni della legge di bilancio per l'istruzione e spende quasi
12:27il 5% del PIL in armi. Questo, diciamo, ci conferma l'inerzia di voler investire
12:33sulle nostre scuole che cadono a pezzi, perché 9 edifici su 10, almeno nel Lazio, sono inagibili,
12:41non hanno delle condizioni di edilizia scolastica veramente precarie.
12:49E poi, secondo me, appunto come dicevo anche prima, un altro tema fondamentale e centrale
12:55delle occupazioni è il fatto che la scuola non investe abbastanza nell'istruzione, ma
13:01preferisce investire in armi e questo non ne lo possiamo permettere.
13:05Chiara, c'è chi dice che le occupazioni però non vi portano da nessuna parte, tu sei d'accordo?
13:13No, non sono propriamente d'accordo, nel senso che l'occupazione non ha come fine avere subito
13:19un risultato, il risultato è a lungo termine, il risultato è far vedere e dimostrare che
13:24la comunità scolastica studentesca di quel plesso ha un dissenso nei confronti di un determinato
13:32tema, esprimerlo e dare un messaggio forte del fatto che siamo tutti uniti in questa
13:40lotta.
13:41Chiarissimo.
13:43Chiara, una domanda a Brucia Pelo, ti chiedo di rispondermi in 30 secondi, capisco che è
13:48una domanda che richiederebbe molto più tempo nella risposta, però proviamoci.
13:54Vi sentite voi nuova generazione non capiti dai grandi, da quelli più grandi di voi, ecco,
14:00dalle generazioni precedenti.
14:05Sì, ci sentiamo non capiti, ci sentiamo poco ascoltati e soprattutto poco presi in
14:11considerazione, perché magari l'ascolto c'è anche da parte di alcune istituzioni, però
14:16poi non c'è mai l'effettivo risultato di vedere che le nostre istanze vengono poi applicate
14:21da chi le dovrebbe fare.
14:23Esatto.
14:25Chiarissimo, ti ringrazio di cuore per essere stata...
14:26E l'ascolto fino a se stesso...
14:29Esatto, no, cioè finché si si ascolta va bene, ma poi bisogna anche un pochino passare
14:33ai fatti, no, un po' quello che ci stai dicendo.
14:36Grazie davvero, Chiara, è stato un piacere apprestissimo.
14:39Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.