Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
ROMA (ITALPRESS) - "La spesa per la terapia salvavita della dialisi è pari al 2% del bilancio del Servizio sanitario nazionale. Per prevenirla abbiamo individuato quattro linee di azione: la prima è lo screening mirato, con una diagnosi precoce che consenta di intervenire tempestivamente. Individuare in tempo la malattia permette di rallentare l’avanzamento dell’insufficienza renale, se non addirittura di arrestarne il decorso. Lo screening deve essere rivolto alle persone più a rischio: diabetici, ipertesi, soggetti con malattie cardiovascolari o obesità". Lo ha detto Paolo Carletti, consigliere nazionale e responsabile dei Rapporti istituzionali dell’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto (ANED-APS), intervenendo a The Watcher Talk Salute di Urania TV. "Un secondo aspetto riguarda le terapie conservative, come i nuovi farmaci o le terapie nutrizionali a basso contenuto proteico, capaci, come dimostrano recenti studi, di rallentare se non addirittura arrestare il processo degenerativo dei reni. Una terapia nutrizionale aproteica costa 1.200 euro l’anno, rispetto ai 50.000 che è il costo medio annuo di una persona in dialisi - ha aggiunto -. Poi è necessario ottimizzare le modalità di dialisi, ampliando la dialisi domiciliare peritoneale, terapia elettiva quando clinicamente possibile, e l’emodialisi domiciliare con caregiver familiare o professionale. Terapie che costano il 18-20% in meno rispetto a quelle in ospedale o nei centri specializzati". "Infine – ma non per importanza – bisogna incrementare i trapianti di rene. Qui serve un vero cambio culturale: in Italia sono ancora troppe le opposizioni alla donazione. Per questo - ha concluso - lavoriamo attraverso eventi sportivi, sociali e culturali per diffondere la cultura della donazione, promuovere la solidarietà nel Paese ed elevare gli standard del trapianto in tutte le regioni".
fsc/gtr
(Fonte video: Urania TV)

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Noi abbiamo individuato quattro linee di azione. Innanzitutto la prima, che è l'argomento
00:09principale di questo nostro incontro, è lo screening mirato, una diagnosi precoce. Ciò
00:15significa che intervenire, è stato già detto, nella diagnosi precoce, quindi nell'individuazione
00:22tempestiva della malattia consente il rallentamento dell'avanzamento dell'insufficienza renale,
00:29se non addirittura l'interruzione di questo deterioramento e quindi questo screening, come
00:35è stato detto, deve essere effettuato su una particolare popolazione che è a rischio,
00:40quindi diabetici, ipertesi, malattie cardiovascolari, obesità. Poi abbiamo un altro aspetto, quello
00:46delle terapie conservative e dei nuovi farmaci. Costa circa 1200 Euro all'anno una terapia
00:53nutrizionale a basso contenuto proteico che può possibare di molti anni, così gli
00:58studi affermano l'inizio della dialisi, quindi immaginate 1200 Euro contro 50.000 Euro che
01:05è il costo di una dialisi. E poi abbiamo l'ottimizzazione, l'ottimizzazione delle modalità
01:11di dialisi, quindi cercare di espandere il più possibile la emodialisi a casa, domiciliare
01:19e la dialisi peritoneale. Queste terapie costano circa il 18-20% in meno di una emodialisi effettuata
01:27in ospedale o nel centro dialisi. E poi da ultimo, ma non ultimo, aumentare i trapianti
01:32di reni. E qui ci vorrebbe un cambio culturale della nostra popolazione, perché purtroppo ancora
01:38sono troppe, troppe le opposizioni alla donazione. E quindi noi ci battiamo anche con eventi sportivi,
01:46eventi sociali, culturali, per diffondere la cultura della donazione in Italia.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato