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  • 2 giorni fa
Si racconta che Maria Teresa d’Austria, matriarca illuminata della dinastia, portasse sempre con sé un piccolo anello con zaffiro e smalto blu, che amava definire «il suo portafortuna contro i tradimenti». Secondo la leggenda tramandata a corte, chi lo indossava avrebbe ereditato il dono della lungimiranza politica. L’anello, simbolo di potere e destino, sarebbe stato custodito per generazioni, fino a scomparire insieme al resto del tesoro degli Asburgo, nel 1921. Oggi, dopo 104 anni di misteri, fughe e leggende, il grande tesoro perduto è riemerso. I gioielli — tra cui il leggendario Diamante Fiorentino — non erano stati rubati né dispersi, ma erano al sicuro in Canada, chiusi in una valigia di cuoio appartenuta all’ultima imperatrice, Zita d’Asburgo, e custoditi nel caveau di una banca.
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Il tesoro perduto degli Asburgo riemerge dopo 104 anni in Canada
Il ritrovamento ha ribaltato un secolo di supposizioni e leggende. Gli storici credevano che qualcuno avesse rubato o smembrato il tesoro imperiale – che comprendeva, oltre al diamante, collane, diademi e la celebre corona di Sissi – per rivenderlo. In realtà, la famiglia Asburgo trasferì segretamente i gioielli in Canada durante la Seconda guerra mondiale, per proteggerli dai saccheggi e dai cambiamenti politici dell’epoca. Solo pochissimi membri della famiglia erano a conoscenza del nascondiglio.
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Nessun furto ma un segreto custodito per cento anni
A mantenere il mistero fu l’imperatrice Zita, moglie di Carlo I, che prima di morire confidò ai figli Robert e Rodolphe il luogo esatto dove si trovava il tesoro. Chiese loro di non rivelare nulla per cento anni . Come ha ora raccontato Karl von Habsburg, nipote di Zita, portò con sé i gioielli in una valigia quando fuggì in Canada nel 1940.  «Meno persone lo sanno, più il tesoro è al sicuro», ha spiegato Habsburg al New York Times. 
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Il Fiorentino, il diamante più affascinante d’Europa
Tra i gioielli ritrovati è riemerso il leggendario diamante giallo Fiorentino: il gioiello più amato dalla principessa Sissi. Una gemma unica formata da 137 carati di luce gialla, tagliata a forma di goccia e dal valore inestimabile. Prima di appartenere agli Asburgo, fu gioiello dei Medici, i sovrani di Firenze da cui il nome Florentiner, cioè “Fiorentino”. Nell’Ottocento divenne il simbolo dell’eleganza di Sissi, che lo sfoggiava nelle occasioni ufficiali di corte.  
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Un mistero ancora aperto: dove si trova la corona di Sissi?
Nonostante l’entusiasmo per il ritrovamento, manca ancora un pezzo importante del tesoro: la corona di diamanti dell’imperatrice Elisabetta, scomparsa insieme agli altri gioielli nel 1921. Non è chiaro se sia stata venduta, trafugata o nascosta altrove. Per ora, resta l’ultimo segreto irrisolto di una delle dinastie più leggendarie della storia europea.
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La contesa legale sulla proprietà
Come accadde per i gioielli dei Savoia, anche nel caso del tesoro degli Asburgo si apre ora una delicata questione legale: a chi appartengono davvero questi preziosi? La domanda non è solo simbolica. Da un lato, gli eredi della dinastia sostengono che la famiglia Asburgo trasferì i gioielli all’estero prima che entrasse in vigore la legge austriaca che confiscava i beni imperiali; dall’altro, lo Stato austriaco rivendica la loro appartenenza al patrimonio storico della monarchia. Karl von Habsburg-Lothringen ha dichiarato al settimanale Der Spiegel che l’intenzione della famiglia è di esporre i gioielli in Canada, «come segno di riconoscenza verso il Paese che li ha custoditi per un secolo». Ma la questione resta aperta: il confine tra eredità privata e bene storico è sottile, e la riapparizione del tesoro rischia di trasformarsi in un nuovo capitolo di contese dinastiche e diplomatiche.

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