Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
NEW YORK (ITALPRESS) - La valanga di voti democratici e dei giovani a New York, in New Jersey e in Virginia ha travolto i repubblicani, ben oltre ogni previsione. In New Jersey e in Virginia, dove i sondaggi davano testa a testa, le candidate democratiche Mikie Sherrill e Abigail Spanberger hanno vinto con margini a doppia cifra. E a New York, la vittoria di Zohran Mamdani è stata storica: a soli 34 anni, primo musulmano e socialista eletto sindaco della città più importante d’America.
xo9/fsc/gsl

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00La valanga di voti democratici e dei giovani a New York, in New Jersey e in Virginia ha
00:14travolto i repubblicani ben oltre ogni previsione. In New Jersey e in Virginia, dove i sondaggi
00:21davano testa a testa, le candidate democratiche Mickey Sherrill e Abigail Spanger hanno vinto
00:29con margini a doppia cifra. E a New York la vittoria di Zoran Mandani è stata storica.
00:37A soli 34 anni, primo musulmano e socialista eletto sindaco della città più importante
00:44d'America. Mandani ha vinto perché ha capito una cosa semplice ma decisiva. La gente non
00:52vuole ideologia, vuole risposte concrete. Case, affitti, trasporti, sicurezza economica.
00:59Ha ascoltato le persone nei quartieri, per strada e ha costruito una campagna dal basso
01:06fatta di volti reali, non di slogan. E poi c'è l'altro fattore, l'effetto respingente
01:14di Trump. A New York il suo endorsement ad Andrew Cuomo è stato più un boomerang che
01:21un aiuto. Nell'elettorato urbano, soprattutto tra i giovani e le donne, Trump ormai mobilita
01:29più avversari che sostenitori. Il messaggio che arriva dalle urne è chiaro. L'America
01:36è stanca di sentir parlare di guerre culturali e vuole tornare a parlare di vita reale. Affordability
01:44è la parola chiave. Quanto costa vivere? Quanto costa mangiare? Quanto costa affittare
01:51una casa? Quanto costa allevare un figlio? In fondo, come diceva James Carville ai tempi
01:58di Bill Clinton, it's the economy, stupid. E qui arriva il colpo più duro per Trump.
02:05Dopo nove mesi alla Casa Bianca, gli americani non percepiscono miglioramenti. Si sentono
02:13come prima o peggio di prima. E quando questo accade chi governa paga il prezzo. Non a caso
02:21mercoledì mattina il volto del presidente era tutto un programma. Niente sorrisi, solo
02:29nervosismo. Ma il vero incubo per Trump non viene solo dai voti volati verso i democratici,
02:37bensì dalla Corte Suprema. In questi giorni i giudici stanno decidendo se Trump abbia davvero
02:45il potere di imporre dazi su quasi tutti i paesi del mondo. Senza passare dal congresso.
02:53Sta usando una vecchia legge del 1977, pensata per le emergenze nazionali, per giustificare
03:01tariffe gigantesche e come misure d'urgenza. Il problema è che diversi giudici, anche conservatori,
03:09sembrano non crederci troppo. Se la Corte dice no per Trump, sarebbe un terremoto. Perderebbe
03:18la base legale della sua intera strategia economica. Niente più dazi a tappeto, niente
03:26più superpoteri commerciali. Il suo piano per Make America Great Again cadrebbe come
03:33un castello di carta. E il presidente, senza quella leva, dovrebbe rivedere tutta la sua
03:40narrativa economica. Se invece la Corte gli darà ragione, i dazi restano. Ma con un prezzo
03:49politico enorme verrebbe confermato che l'America vive ormai in uno stato di emergenza permanente,
03:57dove il presidente può tassare, punire o premiare chi vuole, senza passare dal congresso.
04:05Gli americani che hanno vinto con il loro voto le elezioni martedì sicuramente preferiscono
04:12un Trump più debole che uno che terrorizza. E come se non bastasse, lo shutdown federale,
04:21il più lungo della storia ormai, continua. Domani il Senato voterà una proposta dei repubblicani
04:28per riaprire il governo. Ma i democratici hanno già annunciato che voteranno in massa
04:35contro, giudicando insufficiente il piano. Intanto il blocco dei fondi sta lasciando a
04:42terra centinaia di voli in tutto il paese. L'amministrazione ha tagliato fino al 10% del
04:49traffico aereo, per mancanza di controllori. Un paese è fermo, mentre la politica resta
04:56in stato. In questo clima, Nancy Pelosi ha annunciato
05:01che non si ricandiderà nel 2026. Una notizia che segna la fine di un'era. Pelosi, prima
05:08donna speaker della Camera, è stata una figura gigantesca della politica americana. In un
05:16suo intervento su The Atlantic ha ricordato le parole di Thomas Paine.
05:21The Times and Found Us, i tempi ci hanno trovati. E aggiunto, chi crede nella libertà e nella
05:30dignità umana non deve mai arrendersi alle forze che vogliono distruggere ciò che amiamo.
05:39Le parole che oggi suonano come un monito a tutto il paese. Questa settimana l'America
05:46ci ha dato tre lezioni. Primo, la marea giovane e urbana può davvero cambiare il gioco, se qualcuno
05:55l'ascolta. Secondo, l'economia resta la misura di tutto e quando la vita costa troppo, nessuno
06:02è al sicuro politicamente. Terzo, i Dazi, lo strumento preferito di Trump, potrebbero
06:10presto diventare il suo boomerang. Alla fine, in democrazia, conta una cosa sola,
06:17chi ti vota e perché ti vota. Trump ha costruito il suo potere portando la gente alle urne, con
06:25rabbia e paura. Mandani ci è riuscito con ascolto e speranza e forse oggi è da lì che
06:32l'America ha scelto di ripartire.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato