Dopo la prima esperienza di fine settembre 2019, quando si contarono «oltre 700.000 visitatori del 2019 attratti da made in Italy e mondo della cultura contadina», Coldiretti torna in centro a Bologna col proprio Villaggio riportando «la fattoria in città». Rispetto ai luoghi di sei anni fa, piazza VIII Agosto, parco della Montagnola e piazza XX Settembre, questa volta ci si allarga direttamente nel cuore cittadino, tra piazza Maggiore, piazza Galvani, piazza Minghetti, piazza del Nettuno, piazza Re Enzo e via Rizzoli. In piazza Maggiore, in particolare, verranno allestite «le tende della piadina» e di tigelle, caldarroste o torta di riso. Il mercato di «Campagna amica», tra piazza Re Enzo e piazza del Nettuno, promuoverà 90 aziende di cui 40 regionali e 50 da tutta Italia, tra prodotti Dop e non solo. Il programma si sviluppa sempre su tre giorni partendo venerdì 7, con in agenda incontri dei vertici nazionali Coldiretti col ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il presidente della Regione Michele de Pascale, entrambi attesi all'evento. Si parlerà di scenari del settore tra dazi e incertezze globali fino a domenica 9 novembre, mentre il giorno prima non mancherà un confronto col commissario post-alluvione in Emilia-Romagna, Fabrizio Curcio. «Torniamo a grande richiesta, nonostante le difficoltà logistiche in questa fase» coi cantieri del tram in città, sorride il direttore di Coldiretti Emilia-Romagna Marco Allaria Olivieri. «Bologna è una città accogliente, con tutti, da un punto di vista politico ed economico. Coldiretti fa parte dell'economia della nostra società e ha chiesto alla città di essere accolta. Ci fa piacere esserlo stati e abbiamo grande sostegno da parte della stragrande maggioranza dei cittadini». Così Allaria Olivieri sulle critiche di «Campi Aperti» al Villaggio.
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