«È UN FILM CHE INIZIA in modo misterioso e che parte dal buio per rivelare gradualmente la sua trama dolorosa, poi accendersi in un conflitto vivace e buffo e chiudere con un sentimento di fiducia. Un film sulla morte e sulla vita, su come anche il dolore possa generare tenerezza e protezione». Così Paolo Virzì parla di Cinque secondi, il suo ultimo film che passa oggi alla 20/a edizione della Festa del Cinema di Roma per poi approdare nei cinema con Vision Distribution. Protagonista Valerio Mastandrea: «Quando ho ricevuto il soggetto di questo film nonostante fossero solo quindici pagine, ho subito sentito una forte spinta emotiva, mi sono commosso, perché ho capito che era un ruolo malinconico, buio che avrei poi potuto contaminare con leggerezza come capita sempre quando lavoro con Virzì». «Era già scritto che avrei abitato il personaggio di Giuliana entrando nel suo universo con l'obbligo della luce», sottolinea Valeria Bruni Tedeschi.
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