NEL 2021 IN TANTI AVEVANO CRITICATO LA SCELTA di non mettere in concorso il suo bellissimo Ariaferma. Quattro anni dopo Leonardo Di Costanzo è in gara per il Leone d'oro del Festival di Venezia 2025 con Elisa. Protagonista, nel ruolo del titolo, Barbara Ronchi: con lei, Valeria Golino e l'attore francese Roschdy Zem. Elisa è nato proprio sul set di Ariaferma, il film carcerario con Silvio Orlando e Toni Servillo. Leonardo Di Costanzo aveva immaginato di raccontare cosa avviene dentro una cella, di guardare da vicino il male. Lo fa con Elisa, penultimo dei 5 film italiani in concorso alla Mostra del Cinema e in uscita nelle sale il 5 settembre. Elisa è una donna chiusa in sé stessa e in un centro di recupero in montagna, a distanza di anni dal delitto della sorella di cui è responsabile. Lentamente prende coscienza di sé in un percorso introspettivo grazie al quale cercherà di spazzare via il senso di colpa che l'ha tenuta prigioniera fino a quel momento: ad "aiutarla" il criminologo interpretato dall'attore francese. «Quello che ha interessato di questa storia è proprio la necessità di questa persona, che decide di affrontare il proprio atto, la propria vita», ha spiegato il regista. Che continua: «È un film politico perché è dinamico, nel senso che si pone un problema trasformativo, che non è solamente il quadro, una perizia. L'idea di trasformare, no? Perché penso che se questa cosa, che è un atto individuale, noi la facciamo vivere collettivamente, cioè ci mettiamo in ascolto di quello che è il portatore della colpa, la colpa è più grave ed efferata, piuttosto che richiedere necessariamente la vendetta, che è un sentimento pure naturale, normale. Però la vendetta ci porta alla vendetta, quindi alla guerra, no?».
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