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  • 2 months ago
“Per fare diagnosi precoce stiamo sviluppando metodi, come per esempio la Pet, che tracciano i marcatori e le proteine anomale che si accumulano nel cervello delle persone con la malattia di Alzheimer. C’è un filone di diagnosi precoce che si basa sul neuroimaging, un altro fondato sui biomarcatori. Nuovi metodi di diagnosi precoce sono fondamentali dal momento che alcune malattie degenerative, come l'Alzheimer, iniziano molti anni prima della manifestazione clinica. Il futuro sarà quello di fare delle campagne di screening a tappeto intorno ai 50 anni, per cercare di capire quali soggetti sono a rischio. Correggendo i fattori di rischio”, anche quelli legati agli stili di vita “si può abbattere del 45% il rischio di sviluppare demenza”. Sono le parole di Maurizio Corbetta, presidente del 55° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin) organizzato presso il Centro congressi di Padova.

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Transcript
00:00il fil rouge del congresso è stato un po quello di mediare da un lato questa idea del brain health
00:11della prevenzione come un problema diciamo una strategia molto importante per diminuire il
00:16carico di malattia malattie importanti come l'ictus e le demenze possono essere influenzate
00:23molto dal punto di vista dell'incidenza curando fattori di prevenzione dall'altro c'è tutta la
00:28parte delle nuovi farmaci biologici per esempio nel caso dell'alzheimer ci sono due farmaci in
00:33approvazione all'ema stiamo aspettando l'approvazione dell'aifa e ci sono poi altri farmaci che sono stati
00:40sviluppati per esempio nel campo delle malattie rare malattie neuromuscolari miastenia atassia
00:45ereditarie quindi insomma c'è un parterre di nuovi farmaci biologici che stiamo che stiamo testando
00:51e incominciando ad usare per fare diagnosi precoce vorremmo stiamo sviluppando metodi come per esempio
00:57PET che tracciano i marcatori le proteine anomale che si accumulano nel cervello delle persone nella
01:05malattia di alzheimer quindi c'è tutto un filone di diagnosi precoce sulla base del neuroimaging c'è
01:11tutto un altro filone sulla base dei biomarcatori che si possono misurare o nel liquor cioè che il liquo
01:17e che il liquido che circonda il cervello e gli stessi marcatori adesso si possono sviluppare e misurare
01:23anche nel sangue che è una cosa molto più facile da fare anche perché alcune di queste patologie ad
01:28esempio l'alzheimer iniziano quasi 25 anni prima dalla manifestazione clinica quindi diciamo il
01:34futuro sarà quello di veramente fare delle campagne di screening a tappeto intorno ai 50 anni per cercare
01:41di capire quali pazienti quali soggetti sono a rischio di patologia oppure no e lì la prevenzione
01:46molto importante perché correggendo i fattori di prevenzione si può abbattere del 45 per cento il
01:53rischio di sviluppare demenza bisogna dopo una certa età mangiare meno perché si sa che se si mangia
01:59meno si vive di più ci sono studi molto importanti dove la riduzione del carico calorico perché quando
02:07mangiamo bruciamo energia e questi accumuli di scorie causano infiammazione sia nel corpo che nel cervello
02:14poi l'esercizio è fondamentale non ci muoviamo abbastanza dobbiamo muoverci di più fare esercizio e
02:20man mano che andiamo avanti negli anni bisogna fare non la camminata in città o la biciclettata ma
02:26andare a fare proprio training aerobico la terza cosa importante cercare di imparare cose nuove per
02:32tenere il cervello flessibile e la quarta cosa è stare in gruppo in società con gli amici con le
02:38famiglie perché la socialità è una delle migliori prevenzioni per decadimento cognitivo per
02:44l'invecchiamento
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