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  • 3 settimane fa
Trascrizione
00:00La rete ospettiva sull'artista giapponese Chiaro Shiota al Museo dell'Arto Orientale di Torino
00:19è un grande viaggio dentro una delle pratiche più affascinanti del contemporaneo
00:23ed è una mostra che si muove dentro e insieme all'architettura
00:26in una dinamica che alla fine genera una nuova idea di spazio.
00:30Questa mostra su cui abbiamo lavorato per quasi tre anni perché è stata un'operazione estremamente complessa
00:35era già una mostra che avevo previsto all'inizio del percorso al Mao
00:39ed è stata proprio pensata come coronamento di una serie di avvicinamenti che sono stati fatti in questi anni
00:44attraverso tutta una serie di operazioni che hanno a che fare sia con la museologia che con il contemporaneo.
00:50Quando parlo di contemporaneo non parlo di arte contemporanea ma parlo di uno sguardo e una attivazione delle collezioni
00:58attraverso artisti, filosofi, musicisti, performer contemporanei.
01:04di questo museo che è un museo o comunque ottocentesco nella sua formazione e nel suo essere
01:11quello che noi abbiamo cercato proprio di fare è stato progressivamente di destrutturare il significato
01:18tra la relazione tra l'opera, lo spazio e il visitatore.
01:22In questa relazione, nelle sensazioni reali che genera, l'esposizione gioca la sua vera partita
01:27che la porta a diventare qualcosa di più grande, qualcosa di più denso come struttura ma anche come significati.
01:33Le grandi installazioni, ha aggiunto la co-curatrice Mami Cataoca, sono sempre delle risposte agli spazi che le ospitano
01:43e nel caso del Mao abbiamo usato spazi differenti.
01:45In questo modo le opere più grandi sono state integrate nell'architettura più antica ma hanno interagito anche con la collezione
01:52che è soprattutto di arte asiatica.
01:54Per esempio c'è una stanza che ospita delle armature giapponesi che sono senza il corpo, ne rappresentano solo la copertura.
02:00Queste le abbiamo messe in relazione con i vestiti di Chihara Ushihota che sono una sorta di seconda pelle dopo la pelle umana.
02:06Questo è il tipo di dialoghi che abbiamo creato.
02:08Dialoghi che si susseguono, così come si susseguono le grandi domande sul senso dell'esistenza
02:15e sulla nostra relazione con il tempo e la morte, ma che poi possono pure uscire dall'ambito specifico della mostra
02:20per abbracciare un'idea di museologia che ha le sue basi nel passato ma ragiona con lo sguardo sul futuro.
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