Roma, 25 ott. (askanews) - C'è il tema della tratta delle donne dall'est Europa al centro del nuovo film di Francesca Archibugi "Illusione", presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. La regista parte dalla cronaca per sviluppare la storia di una quindicenne, ingenua e sognatrice, che dalla Moldavia arriva in Italia con il sogno di diventare modella ed entra in un universo di sopraffazione maschile. "Sicuramente mi interessava molto il rapporto che c'è tra uomo e donna, tra donna giovane e potere maschile. - ha spiegato la regista - Questa è una cosa che mi interessa nella vita, diciamo poi che è scaturita questa scintilla leggendo questo trafiletto sul Corriere dell'Umbria, di questa ragazzina minorenne creduta morta". Sulla storia di questa ragazzina, che ha uno sguardo quasi incantato e molto ingenuo su ciò che la circonda, indaga la sostituta procuratrice interpretata da Jasmine Trinca, mentre lo psicologo interpretato da Michele Riondino cerca di comprendere il quadro psicologico della quindicenne. L'attore ha affermato: "E' questo aspetto magico che conserva questo personaggio, cioè l'aspetto quasi da incantesimo, che non permette all'uomo, alla cattiveria, alla malvagità di scalfirla, di renderla impura"., mentre Trinca ha sottolineato: "In qualche modo questa donna di legge arriva una innocente da fuori, una ragazzina che chissà che storia ha, come è lontana da lei, eppure questo PM sa sul suo corpo che quella cosa che ha passato quella ragazzina è una cosa che la riguarda, perché nel femminile c'è questo, è come se portassimo tutte, non gli anticorpi, ma il segno della nostra storia".
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