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https://www.pupia.tv - Bernini - Tornare in Giordania per accogliere e accompagnare nel nostro Paese un nuovo gruppo di studenti ha rinnovato l’emozione che avevo vissuto durante la prima missione. Da Amman è decollato un volo destinazione Italia carico di sogni, speranze, talenti.
Mantenere aperto l’unico corridoio umanitario universitario in Europa è motivo di grande orgoglio: significa offrire un futuro, alimentare la speranza e restituire un nuovo significato alla parola libertà.
È così che si concretizza il valore della pace e di solidarietà.
Un immenso grazie a tutte le persone e le istituzioni che hanno reso possibile questa giornata: al Ministero degli Esteri, guidato da Antonio Tajani, all’Unità di Crisi della Farnesina, alla Protezione Civile per la perfetta macchina organizzativa, alla Guardia di Finanza per aver messo a disposizione i voli, al Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme diretto dal Console Generale Domenico Bellato, e all’Ambasciatore d’Italia in Giordania, Luciano Pezzotti. Tutti loro sono stati protagonisti fondamentali della riuscita della missione.
Un ringraziamento speciale ad Alessandra Fiorio Pla, professoressa dell’Università di Torino che mi ha accompagnato in questo viaggio e alla CRUI, che continua a credere nel progetto IUPALS, e agli atenei italiani a che hanno aperto le proprie braccia.
Ogni volto, ogni storia che incrociamo in queste missioni ci ricorda che la conoscenza può davvero cambiare il destino delle persone.
È in questo spirito che l’università italiana sceglie ogni giorno di essere casa, opportunità e speranza. (24.10.25)

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