“Il controllo che facciamo noi e tutte le forze dell'ordine, è un tassello importante perché il gioco è regolato, le regole vanno rispettate e ci sono molte realtà che rispettano le regole. Ovviamente, non si può fermare a questo, perché c'è anche un profilo di disagio sociale che crea una percezione, anche nei confronti dei cittadini che vivono nelle vicinanze dei luoghi dove si effettua il gioco, che potrebbe sfociare in una percezione di insicurezza e quindi toccare i confini della sicurezza urbana”. Lo ha detto all’Adnkronos Mauro Vinciotti, dirigente del Settore I Sicurezza integrata e Corpo di Polizia Locale, Mobilità urbana, Amministrazione digitale; dirigente del Settore V Servizi Sociali, Nuove Generazioni, Volontariato, Educazione Comune di Viterbo, a margine dell’incontro ‘In nome della Legalità. Senza regole non c'è gioco sicuro’, organizzato da Codere, che opera nel settore del gioco lecito, a Viterbo. Un invito a condividere un modo di pensare e di comportarsi, un'idea e un approccio, ma soprattutto un impegno verso il giocatore a fornire una corretta informazione, a garantire professionalità e legalità per la tutela del gioco lecito e responsabile.
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