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https://www.pupia.tv - Macerata Campania (CE) - Festa di Santo Stefano Minicillo 29 ottobre 2025 PROFILO STORICO DI SANTO STEFANO MINICILLI Prof. Antonio Romano, storico (20.10.25)

Macerata Campania ieri oggi e domani

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Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti, siamo nell'anno millenario dalla morte di Santo Stefano Menicinto.
00:30Come sappiamo Santo Stefano è nato nel nostro paese, è cresciuto nel nostro paese, poi è andato a capo a studiare, è diventato sacerdote, padroco ed è rimasto a capo fino all'età di 44 anni.
00:51Poi è stato eletto vescovo di Paianto, dove ha esercitato la sua attività pastorale per 44 anni ed è morto all'età di 88 anni.
01:05Ora è santo nella Chiesa di Dio che è in capo.
01:11Quando il Santo Padre ha mandato la benedizione per questa circostanza del millenario, ha benedetto prima di tutto i vescovo, poi i sbiteri, poi i religiosi, le religiose, i laici,
01:29e tutti quelli che hanno partecipato alla liturgia del 29 ottobre 2020.
01:41Saluto il professor Romano che ci parlerà di Santo Stefano Menicillo trattando il seguente tema.
01:55La macerata campagna agli onori degli altari, il cammino di Santo Stefano Menicillo nella storia.
02:08Grazie al professore, siamo tutti in ascenza, in ascolto.
02:16Grazie a tutti per l'invito, grazie a Don Rosario che mi fa molto piacere rivedere in questa occasione,
02:31grazie a voi che siete qui presenti e grazie sempre alla bella comunità di Macerata che ho il piacere di rivedere con grande gioia e che mi appoglie sempre con grande affetto.
02:47Ecco, voglio partire da una citazione, che è una citazione biblica.
02:52Agli occhi di Dio un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno solo.
02:59Salmo 90, ripreso dalla seconda lettera di Pietro.
03:05Moltissime volte abbiamo sentito questa citazione, in chiesa o anche in altre occasioni.
03:11Personalmente, da storico, e da storico della Chiesa in particolare, ogni volta che sento risuonare questa frase, mi interrogo sul senso del tempo e sul valore del tempo,
03:25è intesa come un'emozione e un'esperienza profondamente intesa.
03:33Per ciascuno di noi il tempo scorre in maniera diversa.
03:37Dipende soprattutto dalla situazione.
03:38Se viviamo un'esperienza bella, felice, di divertimento, il tempo sembra scorrere più velocemente.
03:47I mille anni appunto diventano come un giorno.
03:51Se siamo in una situazione tragica, emotivamente dolorosa, il tempo sembra non passare mai.
03:58E un giorno sembrano mille anni.
04:03Sono esperienze che ciascuno di noi ha vissuto.
04:06Ognuno di noi potrebbe avere decine e decine di episodi da raccontare.
04:11Belli o brutti.
04:14Ma nonostante siano passati mille anni,
04:17un tempo che può sembrarci enorme,
04:20la città di Macerata Campania e l'idea, l'intera diocese di Capua,
04:27così come anche la diocese di Cagliazzo,
04:29continuano a mantenere un legame particolarmente forte con Santo Stefano.
04:36E ciò che in qualche modo lo rende a tutti voi quasi una persona di famiglia,
04:43una figura veramente familiare.
04:45E ogni volta che ciascuno di voi barca la soglia di questa bellissima e antichissima chiesa di San Martino,
04:53non può e non deve fare a meno di pensare al Santo Vescovo Stefano.
05:00Non potete farne a meno perché qui tutto parla di lui
05:03e della sua esperienza di uomo e di pastore.
05:06E proprio in questo luogo, secondo la tradizione,
05:09da bambino apprese i primi rudimenti della fede.
05:13E non dovete farne a meno perché l'intera comunità di Macerata,
05:18così come quella di Cagliazzo,
05:20è chiamata a custodirne e tramandarne la memoria,
05:24tramandarla alle nuove generazioni,
05:27in una società che purtroppo sappiamo è sempre più incredula,
05:31secolarizzata, sempre più distrassa.
05:34Dunque, in quale modo oggi è possibile presentare la figura del Vescovo Stefano?
05:43La risposta a questa domanda è molto difficile,
05:45può variare a seconda dei tempi e anche della sensibilità di ciascuno.
05:50Il vostro parlo, col carissimo Don Rosario,
05:54userà i metodi propri del suo ministero pastorale.
05:59Un ricercatore di storia come me, invece,
06:02non ha altro modo che tentare di analizzare le conti storiche,
06:07poche o molte che siano,
06:09andando a caccia delle tracce
06:12che è un uomo speciale, come il Vescovo Stefano,
06:15ha lasciato nella memoria collettiva di una intera comunità,
06:19la vostra comunità, quella di Macerata,
06:21e anche quella di Cagliazzo, in questo caso.
06:25Dalle notizie che ho potuto reperire,
06:27anche grazie all'aiuto di Don Rosario,
06:29di Don Antonio Di Lorenzo,
06:30il parloco della cattedrale di Cagliazzo,
06:33e di tanti altri amici ricercatori,
06:35ho potuto maturare l'impressione
06:37che il Vescovo Stefano sia stato effettivamente
06:40una figura di altissimo spessore umano e pastorale,
06:45e allo stesso tempo mi è risultata chiara
06:47l'importanza di Stefano
06:49per le diocesi di Capo e di Cagliazzo,
06:53e per la vita ecclesiale interna di lavoro
06:55ancora più ai giorni nostri.
06:59Cosa è possibile dire di certo
07:01su Stefano Medicino?
07:04In realtà, solamente due cose.
07:07Si tratta di un uomo realmente esistito,
07:10e ciò, a quanto possa apparire scontato,
07:13non lo è affatto,
07:14e non solo nel caso di Stefano,
07:16e che lo stesso Stefano
07:18fu effettivamente Vescovo di Cagliazzo
07:20intorno all'anno 1000,
07:21nei decenni a cavallo
07:22tra il X e XII secolo.
07:26La sua esistenza e il suo idriscopato Cagliatino
07:29ci sono testimoniati con certezza
07:31da documenti attendibili dell'epoca,
07:33talvolta ancora esistenti e consultabili.
07:36In primo luogo abbiamo la bolla sottoscritta
07:39da Gerberto, dal Vescovo di Capo,
07:42dal Vescovo di Calazzi al De Vico,
07:45e dal Vescovo di Sora a Leone,
07:47oltre che da altri ecclesiastici
07:49di primo piano della Chiesa Capuano.
07:53Una bolla con cui, nell'anno 979,
07:56veniva nominato Vescovo di Cagliazzo.
07:58Questo documento fu già pubblicato
08:01fin dal 1630 dal canonico Michele Moraco,
08:06originario di Santrisco,
08:08nella sua famosa opera storica
08:09intitolata Santuario Capuano.
08:14Abbiamo poi alcune pergamene
08:16tuttora conservate presso l'archivio storico
08:18diocesano di Cagliazzo,
08:20che risalgono agli anni dell'episcopato
08:22di Stefano Minicini,
08:23e che in qualche modo
08:24vi attestano la presenza
08:26e l'efficace azione pastorale
08:28sul territorio cagliano.
08:31In realtà, tutti voi qui presenti
08:35avete sentito tante storie,
08:37tante vicende legate alla figura
08:39di Santuario Stefano,
08:41racconti che si tramandano oralmente
08:43da generazioni delle comunità diocesani
08:45e parrocchiali di Macerate e di Teas.
08:49Cos'altro sappiamo dunque di Stefano?
08:51E come facciamo a saperlo ancora oggi?
08:56Dalle fonti liturgiche,
08:58frutto di secoli di elaborazioni
09:00e rielaborazioni successive,
09:03si ricavano gli elementi essenziali
09:05e tradizionali sulla lunga vita di Stefano,
09:09vissuto 88 anni,
09:11ben oltre la media dei suoi contemporanei.
09:15Nelle letture utilizzate per la liturgia del Leone
09:18vengono ricordati vari episodi della vita del Santo.
09:23Nei brevi anni prodotti a Capua
09:24negli anni e nei secoli successivi,
09:27ci si dilungavano fin sui primi 44 anni di vita,
09:31dalla nascita, qui a Macerata,
09:34fino alla nomina avese.
09:36Invece, in aria cagliatina, ovviamente,
09:38le letture liturgiche si soffermavano maggiormente
09:42sul ministero episcopale di Santo Stefano a Cagliazzo,
09:46un episcopato, come ricordava Giallo Rosario,
09:49durato ben 44 anni.
09:53Le fonti raccontano che Stefano nacque nel 935
09:57in Locolanii
10:00luogo tradizionalmente identificato
10:06appunto nella zona di Macerata Campania,
10:08nella dioce Siddicata,
10:10da genitori che si chiamavano Giovanni e Viselberta,
10:14o Viselberga.
10:17Siamo nelle fasi finali
10:19della lunga dominazione longobana
10:21nell'Italia meridionale,
10:22pochi decenni dopo arrivano in Ormagna,
10:25e il nome della madre di Stefano
10:27richiama chiaramente un'origine nordica,
10:30di Viselberga.
10:33Tale origine longobana
10:34influì certamente sull'aspetto fisico di Stefano,
10:38descritto e ritratto come un uomo di alta statura,
10:42di molto superiore alla media dell'epoca,
10:44con barba e capelli di biondo.
10:47Mi batti pensare appunto all'affresco
10:49fatto nel 1334
10:52della chiesa di Santa Maria in Marciano
10:54a Piana di Montevenda.
10:55Il cognome Minicilio,
10:59o Menicilio,
11:01venne affiancato al nome di Stefano
11:02solo tra la fine del Cinquecento
11:04e gli inizi del Seicento,
11:06sulla base di racconti
11:07tramandati sigoralmente
11:09nella zona di Bacerato,
11:10e a opera
11:11di Don Lorenzo Minicilio,
11:14primicelio della cattedrale di Capua,
11:17che ottenne perfino il riconoscimento legale
11:19della sua discendenza
11:21dalla famiglia del Vescovo Santino.
11:24Una sentenza dello Stato
11:26affermava
11:28che gente di Minicilio
11:30esse
11:31Santi Stefano in Genova.
11:34Che cosa?
11:36Ma sta reggendo qui?
11:40Se dunque il San Lorenzo
11:42apparteneva alla famiglia di Minicilio,
11:44ecco stabilito definitivamente
11:46di vista legale
11:48il suo legame con Macerata Campania.
11:53Tornando alle vicende
11:54del giovane Stefano,
11:56le fonti liturgiche capuane
11:57narrano che egli
11:59trascorse i suoi primi anni
12:00di formazione
12:01nel complesso di San Salvatore
12:02a Corte, a Capua,
12:04dove si distinse per pietà
12:05e capacità di apprendimento,
12:07divenendo prima presbitero
12:09e poi rettore
12:10della stessa chiesa di San Salvatore.
12:12Messosi in luce
12:15agli occhi delle autorità
12:16Longobarte,
12:17nell'anno 979
12:20fu scelto da
12:21Pandolfo Testa di Ferro,
12:23principe di Capua,
12:24come nuovo vescovo di Caiazzo,
12:27succedendo
12:27al defunto vescovo Orso
12:29e divenendo di fatto
12:31il secondo vescovo
12:33storicamente accertato
12:34della sede Caia Tira.
12:38Ratificata la nomina,
12:39come già ricordato
12:40dall'arcivescovo Gerberto di Capo
12:42il primo novembre
12:43979,
12:45Stefano diede inizio
12:47al suo
12:47ultra quarantennale
12:49episcopato a Caiazzo.
12:51Le fonti liturgiche
12:53caiatine raccontano poi
12:54dei miracoli in vita
12:55e anche post mortem
12:57operate
12:58dal vescovo Stefano.
13:01I prodigi
13:02avvenuti durante l'episcopato
13:04potrebbero essere ricondotti
13:05al genere del cosiddetto
13:07miracolo eucaristico.
13:10L'episodio del calice
13:12di vetro
13:12rotto sui mille pezzi
13:14durante la celebrazione
13:15eucaristica pasquale
13:17è miracolosamente
13:18ricompostosi dopo
13:19la benedizione del vescovo.
13:21L'episodio del crollo
13:23di una colonna di marmo
13:24sulla folla dei fedeli
13:25durante la distribuzione
13:26dell'eucaristia
13:28nella messa di Pasqua
13:29senza morti
13:30e né feriti.
13:31Oppure l'episodio
13:32del cane che aveva
13:33trafugato un'ostia consacrata
13:35poi miracolosamente
13:36riportata dallo stesso cane
13:38al vescovo Stefano
13:40o anche
13:40l'episodio dei topi
13:42che avevano scavato
13:43nella parete
13:44del tabernacolo
13:45e che erano morti
13:46al solo contatto
13:47con il pane eucaristico.
13:50Dopo la morte del vescovo
13:52avvenuta il 29 ottobre
13:542023
13:55venivano ricordati
13:58i classici racconti
13:59delle guarigioni
14:00repentine e inattese
14:02avvenute per intercessione
14:03dello stesso Stefano
14:05ormai considerato
14:06dall'intera comunità
14:07di Cagliazzo
14:08come santo
14:09a pieno titolo
14:10e principale
14:11protettore
14:11della città
14:12e della diocesi.
14:15Dopo quanto detto
14:16all'inizio
14:17di questo mio intervento
14:18viene naturale
14:19domandarsi
14:20quale peso
14:21e quale credibilità
14:23storica
14:23allora dare
14:24alle notizie
14:24tradizionali
14:26su Stefano Minicillo
14:27e non riportate
14:29nei documenti
14:30a lui contemporanei.
14:32Dal punto di vista
14:33storico
14:34sia la comunità
14:35di Macerata
14:36sia la comunità
14:37di Cagliazzo
14:37non hanno fatto
14:39altro che mettere
14:40in pratica
14:40schemi e modelli
14:41attestati
14:42fin dall'antichità
14:43e che ancora a lungo
14:45verranno utilizzati
14:46nella creazione
14:47delle cosiddette
14:47leggende
14:49ageografiche
14:50cioè
14:50nella stesura
14:52di testi
14:53da leggere
14:53durante la liturgia
14:55delle ore
14:55contenente
14:57gli elementi
14:57essenziali
14:58della vita
14:58di un uomo
14:59o di una donna
15:00a cui venivano
15:01riconosciuti
15:02non solo dopo la morte
15:04ma anche
15:05durante la loro
15:05esistenza terrena
15:07capacità
15:08carismi
15:09e atteggiamenti
15:10fuori dall'ordinario
15:11non necessariamente
15:14però ciò significa
15:15che tutto ciò
15:16che tradizionalmente
15:17viene raccontato
15:18nelle vite
15:19dei santi
15:19anteriori
15:20a una certa epoca
15:22sia da considerarsi
15:24falso
15:25o non autentico
15:26per un fedele
15:27dell'alto
15:28del basso medioevo
15:29e ancora
15:30della prima età moderna
15:31un particolare
15:33racconto
15:33o episodio
15:34della vita
15:34di un santo
15:35è tanto vero
15:37quanto più concorre
15:38a una edificazione
15:39e crescita spirituale
15:40del lettore
15:41e dell'ascoltatore
15:42poco importava
15:44ai loro occhi
15:44che non ci fossero
15:45documenti validi
15:46a supportare
15:48la veridicità
15:48della narrazione
15:49queste invece
15:51sono preoccupazioni
15:52tipiche
15:52dell'età contemporanea
15:54quanto meno
15:55dall'illuminismo
15:56fino ai giorni nostri
15:57in realtà
15:59per quanto riguarda
16:00le esperienze
16:01di uomini e donne
16:02straordinarie
16:04candidati
16:04agli onori
16:05degli altari
16:06le cose
16:06erano iniziate
16:07già a cambiare
16:08nella prima metà
16:09del seicento
16:10quando papa urbano
16:11ottavo
16:12stabilì per la prima volta
16:13regole ferrei
16:14per i processi
16:15di beatificazione
16:16e canonizzazione
16:17chiaramente
16:20il nostro
16:20vescovo Stefano
16:21godeva di una fama
16:23di santità
16:24si dice
16:25ab immemorabili
16:26da tempo immemorabile
16:27e così anche
16:28dalla santa sede
16:29la sua santità
16:30e il suo culto
16:31in terra di lavoro
16:32furono riconosciuti
16:33sulla base appunto
16:35della ininterrotta
16:36fede popolare
16:37e questo culto
16:39e questa fama
16:39di santità
16:40furono riconosciuti
16:41appunto come autentici
16:42e legittimi
16:43se tutti
16:45anche la chiesa ufficiale
16:47avevano riconosciuto
16:48Stefano come santo
16:49per un uomo
16:51o una donna
16:51del tardo medioevo
16:53della prima età moderna
16:54era dunque
16:55pienamente plausibile
16:57pensare che il vescovo
16:58avesse compiuto
16:59effettivamente
17:00opere straordinarie
17:01e quindi
17:03riconoscere
17:04senza troppi problemi
17:05come pienamente
17:06attendibili
17:07i racconti
17:08dei miracoli
17:09a lui attribuiti
17:10sia durante la vita
17:11sia dopo la morte
17:13in quest'ottica
17:15va compresa
17:16anche l'ininterrotta
17:17venerazione
17:18per le reliquie
17:19di Stefano
17:19e per il luogo
17:20della sua sepoltura
17:21nella cattedrale
17:22di Caiazzo
17:23a lui dedicata
17:24fin dall'anno
17:251284
17:26così come
17:28gli accorgimenti
17:29e cautele
17:29messe in atto
17:30per evitare
17:31che i capuani
17:32ne trafugassero
17:33il corpo
17:34e lo portassero
17:35appunto
17:35a casa
17:37lo riportassero
17:37a casa
17:38a Caiazzo
17:40è ben nota
17:40la storia
17:41del vescovo
17:41caiatino
17:42che si chiamava
17:43Vincio Maffa
17:44che nel 1512
17:46si adoperò
17:47per ritrovare
17:48il corpo
17:48di Santo Stefano
17:49e che
17:50non avendolo
17:51in un primo tempo
17:52trovato
17:53tentò
17:53inutilmente
17:55di ingannare
17:55i caiatini
17:56salvo poi
17:57riprendere più a fondo
17:58gli scavi
17:59in cattedrale
18:00fino a ritrovare
18:01i veri resti
18:02di Stefano
18:03ancora rivestiti
18:04dei paramenti vescovili
18:05e mancanti
18:06del dito indice
18:07già conservato
18:08come reliquia
18:09subito dopo
18:10la morte del vescovo
18:12allo stesso modo
18:14i vescovi successori
18:15nei secoli
18:16XVII e XVIII
18:17e fino al 900
18:19fecero a gara
18:20a collocare
18:21in maniera più solenne
18:22e degna
18:23il corpo di Santo Stefano
18:24come oggi
18:25ancora lo vediamo
18:26lì nella cattedrale
18:27di Caiazzo
18:28facendo un passo indietro
18:31si rende necessario
18:32soffermarsi
18:33su che cosa
18:34volesse dire
18:35essere vescovo
18:36nell'anno 1000
18:37e dintorni
18:38e più in generale
18:39in quel lunghissimo
18:40periodo
18:41che nei manuali scolastici
18:43viene indicato
18:44come
18:44il Medioevo
18:45nel Medioevo
18:48appunto
18:48ma non solo
18:49in quel periodo
18:50un vescovo
18:51era essenzialmente
18:52un uomo di potere
18:53e questo potere
18:55va concepito
18:56più sul piano temporale
18:58quindi inteso
18:59nel governo effettivo
19:00anche a livello civile
19:02in alcuni casi
19:03di un determinato territorio
19:05più ancora
19:06che sul piano
19:07spirituale
19:09sul piano religioso
19:10anzi
19:11possiamo dire
19:12che il vescovo
19:13è egli stesso
19:14espressione
19:15del potere civile
19:15ancora prima
19:17che del potere
19:17ecclesiastico
19:18in questa epoca
19:19di Santo Stefano
19:20sono gli imperatori
19:22i sovrani
19:23i principi
19:24a scegliersi
19:25i propri vescovi
19:26uomini di loro
19:27piena fiducia
19:28espressione
19:29sul territorio
19:30del potere
19:31del signore locale
19:32alle autorità
19:34ecclesiastiche
19:35di riferimento
19:36e nel caso di Stefano
19:37lo abbiamo già ricordato
19:38o no
19:38era l'arcivescovo
19:39metropolita
19:40di Capua
19:40Gerberto
19:41non restava altro
19:43che ratificare
19:43la scelta
19:44del potente
19:45di turno
19:45in questo caso
19:46il principe
19:47Longobardo
19:48Pandolfo
19:49Testa di Ferro
19:50una prassi dunque
19:52del tutta diversa
19:54da quella ancora
19:55in vigore attualmente
19:56in cui le nomine
19:58dei vescovi
19:58vengono decise
19:59in totale autonomia
20:00e in maniera
20:01centralizzata
20:02dalla Santa Sede
20:03tale prassi
20:05cominciò a nascere
20:06e consolidarsi
20:07proprio negli anni
20:08immediatamente
20:09successivi
20:10alla morte di Stefano
20:11nel periodo
20:12della cosiddetta
20:13riforma gregoriana
20:15e della lotta
20:16per le investiture
20:17tra l'undicesimo
20:18e il dodicesimo secolo
20:19quando i vescovi di Roma
20:21nel tentativo
20:22di contrastare
20:23l'eccessivo abuso
20:24di potere
20:25da parte
20:25degli imperatori
20:27dei sovrani
20:28e dei principi locali
20:29iniziarono
20:30ad avocare a sé
20:31la nomina
20:32dei candidati
20:33all'episcopato
20:34quindi anche
20:35il nostro Stefano
20:36fu innanzitutto
20:37uomo di potere
20:38non solo spirituale
20:40ma anche politico
20:41certo è che
20:44all'epoca di Stefano
20:45pochi erano
20:46i vescovi
20:46considerati santi
20:48quindi ciò ci porta
20:49a pensare
20:50che effettivamente
20:50il nostro Stefano
20:52agli occhi
20:52dei suoi contemporanei
20:54fosse un uomo
20:54e un vescovo
20:55fuori dall'ordinario
20:57per i suoi tempi
20:59resta dunque
21:01da chiedersi
21:02quale sia
21:03il profondo rapporto
21:04che lega
21:06Santo Stefano
21:06Minicilla
21:07alla città di Macerata
21:08e alla diocesi di Capua
21:10così come anche
21:11a Caiazzo
21:12in tutti i casi
21:14ciò che non può essere
21:15ignorato
21:16e trascurato
21:16è il dato
21:18di fede
21:19visto che le vostre
21:20comunità ecclesiali
21:21a distanza
21:22di mille anni
21:24praticamente
21:25senza soluzione
21:26di continuità
21:27continuano a venerare
21:29Stefano Minicillo
21:29come il loro
21:30particolare
21:31patrono
21:33l'advocatus
21:34colui che ci difende
21:35in caso di necessità
21:36si tratta quindi
21:39di un vescovo
21:40e di un santo
21:41che parla ancora
21:42oggi a tutti noi
21:43a un mondo
21:44così bisognoso
21:45di figure
21:46di riferimento
21:47in tempi difficili
21:49come quelli attuali
21:50e che parla
21:51soprattutto
21:51a comunità civili
21:52ed ecclesiali
21:53oppressi da problemi
21:55della vita quotidiana
21:56e sempre alla ricerca
21:58della perfezione
21:59evangelica
22:00a voi
22:02alla comunità
22:03di Macerata
22:04in particolar modo
22:05tocca dunque
22:06il compito
22:07di custodire
22:07ancora a lungo
22:08il messaggio
22:09l'eredità
22:10di santo Stefano Minicillo
22:12e di tramandarne
22:14la memoria
22:14alle future generazioni
22:16solo in questo modo
22:18voi potrete
22:19mantenere intatto
22:20il vostro
22:21più grande tesoro
22:22cioè la vostra fede
22:25le vostre radici
22:26la vostra identità
22:27comunitaria
22:28ecclesiale
22:29e civile
22:29e la chiesa di Capua
22:31potrà ancora onorare
22:33uno dei suoi figli
22:34più illustri
22:35il santo vescovo Stefano
22:37che vivendo ancora a lungo
22:39nelle vostre menti
22:40ma soprattutto
22:41nei vostri cuori
22:42continuerete a sentire
22:43presente
22:45in mezzo a voi
22:46e davvero allora
22:48i mille anni
22:49appena trascorsi
22:50vi sembreranno
22:52solamente un giorno
22:53grazie
22:54ringraziamo
23:02il professor romano
23:04per il suo
23:05chiarissimo
23:06e interessante
23:08intervento
23:09sulla figura
23:10del nostro
23:12santo paesano
23:13santo Stefano
23:15Minicillo
23:16vorrei ricordare
23:19tra i tanti miracoli
23:20che il professore
23:21ha citato
23:22e ha rimandato
23:23alla memoria
23:24anche della parrocchia
23:26che
23:27santo Stefano
23:29nel nostro paese
23:31ha fatto anche
23:32il primo miracolo
23:33il miracolo
23:35del pane
23:36che noi
23:36abbondantemente
23:37raccontiamo
23:38quando è
23:39la festa
23:40di santo Stefano
23:41ora
23:42se ci sono domande
23:43qualcuno vuole
23:44fare qualche domanda
23:46dal professore
23:47apriamo
23:49ecco
23:52allarghiamo
23:52il colloquio
23:53il miracolo
23:54dell'accolo
23:54con il quale
23:55è questo
23:55si è quello
23:56che è anche
23:57raffigurato
23:58negli affreschi
23:59di questa
24:00di questa chiesa
24:00si è diffuso
24:02subito
24:03questo miracolo
24:04del
24:04
24:05perché
24:06allora
24:06il miracolo
24:07eucaristico
24:07è un
24:08è un genere
24:09molto diffuso
24:10nelle vite
24:11dei santi
24:11no perché
24:11l'eucaristia
24:12è comunque
24:13l'elemento
24:13centrale
24:14nella vita
24:15nella vita
24:16delle comunità
24:16cristiane
24:17le comunità
24:19cristiane
24:19nascono
24:20all'origine
24:21fin dopo
24:21la morte
24:22di Gesù
24:22seguendo
24:23l'esempio
24:23di Gesù
24:24riunendosi
24:25per spezzare
24:26il pane
24:26quella che
24:27nelle fonti
24:28antiche
24:28fin dagli atti
24:29degli apostoli
24:29si chiama
24:30la fraxio
24:31panis
24:32e riunendosi
24:33per spezzare
24:34il pane
24:35le comunità
24:36ricordano
24:38ricordano
24:39in quel caso
24:40le prime comunità
24:41ricordano
24:41le parole
24:42di Gesù
24:43quelle che poi
24:44finiranno
24:45trasmesse
24:46registrate
24:47nei Vangeli
24:48nella forma
24:49in cui le conosciamo
24:49le conosciamo
24:50oggi
24:51però appunto
24:52la prima fase
24:53di trasmissione
24:54è il ricordo
24:55ognuno
24:56voi qui presenti
24:58potreste avere
24:59dei ricordi
25:00delle esperienze
25:00personali
25:02legate
25:03al vostro
25:05rapporto
25:05a distanza
25:06non diretto
25:07perché voi non avete
25:08conosciuto
25:09Santo Stefano
25:10ma magari appunto
25:11nelle vostre famiglie
25:12le vostre nonne
25:13le zie
25:14le persone più anziane
25:16hanno
25:17una catena
25:18ininterrotta
25:19di ricordi
25:19che risale
25:20a volte
25:21molti secoli
25:22molti secoli
25:23indietro
25:24e che fa
25:24in modo che
25:25la comunità
25:26di Macerata
25:26Campania
25:28così come
25:28la comunità
25:29di
25:29Cagliazzo
25:31mantengano vivo
25:32questo ricordo
25:33ecco
25:33la vostra presenza
25:34qui
25:34il vostro interesse
25:35verso la figura
25:36di Santo Stefano
25:37dimostra appunto
25:38questo
25:38che c'è
25:39un legame
25:40invisibile
25:43che non possiamo
25:43vedere
25:43ma immaginate
25:44come tanti
25:45anelli
25:45di una catena
25:46ecco
25:47la difficoltà
25:48oggi
25:48è quella
25:48di trasmettere
25:49questo ricordo
25:50alle nuove generazioni
25:51che sono
25:52un po'
25:54uso una brutta parola
25:56distratte
25:57da tante
25:58memorasmi
25:59diciamo
25:59ecco
26:00il problema
26:01della società
26:03attuale
26:05in realtà
26:05è un problema
26:06molto antico
26:07è la disattenzione
26:10e la perdita
26:11della memoria
26:12la memoria
26:14è sempre
26:15qualche cosa
26:15di personale
26:16ognuno di noi
26:17ha i suoi ricordi
26:18però poi
26:18se ci mettiamo
26:19insieme
26:20le nostre
26:21tante memorie
26:22formano
26:22la memoria
26:23collettiva
26:24e quello
26:25forma
26:25le nostre
26:27radici
26:28ecco
26:28in questo caso
26:29voi siete chiamati
26:30veramente
26:30a ricordare
26:32sempre
26:32finché è possibile
26:34la figura
26:35di Stefano
26:36di tutti quelli
26:37che ci hanno
26:37preceduto
26:38ognuno di noi
26:39ha conosciuto
26:40nella sua vita
26:41persone che
26:42per lui
26:43o per lei
26:43sono state
26:44particolarmente
26:44importanti
26:46Don Rosario
26:47potrebbe
26:48sicuramente
26:49aver conosciuto
26:49dei santi sacerdoti
26:51dei santi vescovi
26:52che oggi
26:53non ci sono più
26:53che le nuove generazioni
26:55non possono conoscere
26:56ma che possono
26:58in qualche modo
26:59conoscere
27:00attraverso le parole
27:01di Don Rosario
27:01ecco
27:02lo stesso funziona
27:03nelle vite
27:03dei santi
27:05di quelli
27:05che ci hanno
27:06preceduto
27:06o delle figure
27:08che sono state
27:09particolarmente
27:10importanti
27:11nella storia
27:11parlarne
27:13questo è quello
27:14che rende vivo
27:15la trasmissione
27:17del ricordo
27:18chiaramente
27:19ognuno di noi
27:20nella vita
27:21ha fatto
27:21incontri belli
27:22e incontri brutti
27:24non è che possiamo
27:26parlare solo
27:27degli incontri belli
27:28anche gli incontri brutti
27:29hanno contribuito
27:32a far nascere
27:34e a formarci
27:36come persone
27:37anzi
27:37a volte abbiamo imparato
27:38più dalle cose brutte
27:39che dalle cose belle
27:41però anche quello
27:42parlarne
27:43l'esempio
27:45è importante
27:46per le nuove
27:47generazioni
27:48il problema
27:50è trovare
27:52chi ci ascolti
27:53noi possiamo
27:53metterci tutto
27:54l'impegno
27:55io insegno
27:56insegno
27:57in un ambito
28:00universitario
28:01e quindi
28:03ho già
28:03studenti
28:04un po' più
28:04grandi
28:06formati
28:06maturi
28:07e quindi
28:09hanno un approccio
28:10diverso
28:10sono già
28:11più recettivi
28:13nel senso
28:15quando parlo
28:16mi ascoltano
28:18sono attivi
28:19e si interessano
28:20mi rendo conto
28:21che parlare
28:22a generazioni
28:23un po' più giovani
28:24di certi argomenti
28:26vissuti sempre come
28:28tra virgolette
28:29un po' vecchi
28:30stanti
28:31ripresentati sempre
28:32nello stesso modo
28:33oggi risulta
28:35ancora più difficile
28:37rispetto a qualche anno fa
28:38perché il mondo
28:39è andato in una
28:40in una direzione
28:41che ormai
28:43non riusciamo più
28:44a controllare
28:45no
28:45il mondo va più veloce
28:46di noi
28:47noi restiamo
28:48comunque legati
28:50alla nostra esperienza
28:51a quello che siamo
28:52a seconda
28:53delle nostre età
28:54del contesto storico
28:56in cui noi ci siamo
28:57formati come persone
28:59quando eravamo giovani
29:00nella nostra prima
29:02età matura
29:04e quindi
29:04noi siamo il frutto
29:06di quello che abbiamo vissuto
29:07così come le nuove generazioni
29:08sono il frutto
29:09di quello che stanno vivendo
29:10e non sappiamo
29:11chi verrà dopo
29:12che frutti
29:14che frutti
29:14porterà
29:15noi speriamo sempre
29:16sempre frutti positivi
29:18il nostro compito
29:20il compito degli storici
29:21ma il compito anche
29:22degli ecclesiastici
29:24in questo caso
29:25è quello di
29:26tramandare la memoria
29:28però è un compito
29:29a cui tutti
29:31siamo chiamati
29:31perché appunto
29:32ognuno di noi
29:33nelle nostre famiglie
29:34nei nostri ambienti
29:36che frequentiamo
29:37nelle nostre comunità
29:38nelle nostre associazioni
29:39nei nostri gruppi
29:41può essere
29:44memoria viva
29:45di quello che è avvenuto
29:46ecco
29:47e riallacciandomi
29:48alla domanda
29:49il miracolo eucaristico
29:52è per eccellenza
29:54il miracolo
29:55in molti
29:57in molti luoghi
29:58i santuari più diffusi
30:00sono i santuari mariani
30:01e i santuari
30:02dei miracoli eucaristici
30:04perché la figura di Maria
30:05è particolarmente importante
30:06perché
30:07è il collegamento
30:08più diretto
30:09che noi abbiamo
30:10con Gesù Cristo
30:10è quella che
30:11ce lo fa sentire
30:12più vicino
30:14è la figura
30:15più vicina a noi
30:16perché
30:16è l'immagine
30:18della mamma
30:19quindi è un'immagine
30:20che a noi
30:20è sempre
30:22molto care
30:24e presente
30:24e poi c'è il miracolo
30:26eucaristico
30:27perché
30:27quello è
30:28l'emblema
30:29della presenza
30:30di Gesù Cristo
30:31in mezzo
30:32a una comunità
30:34in mezzo a noi
30:35noi
30:35do rosario
30:36celebra
30:37messa
30:38tutti i giorni
30:39a volte
30:39pure più volte
30:40al giorno
30:40per rendere
30:42Gesù Cristo
30:44in mezzo a voi
30:45in mezzo
30:46alla vostra comunità
30:47e non farlo
30:48mai mancare
30:49ecco
30:50non è che
30:51don rosario
30:52celebra
30:52messe
30:53o gli altri
30:54ecclesiastici
30:55celebrano messe
30:56perché
30:57si divertono
30:59a celebrare
30:59messe
31:00ma è perché
31:00il loro servizio
31:02portare
31:03Gesù
31:03in mezzo
31:03alla comunità
31:04e quindi
31:05il miracolo
31:05eucaristico
31:06in qualche modo
31:07ci rende
31:08ci rende
31:09presente
31:10attraverso
31:11delle belle
31:12storie
31:12che si raccontano
31:14come Gesù
31:15si è fatto
31:17vivo e presente
31:18in mezzo
31:19agli uomini
31:20attraverso
31:20in questo caso
31:21l'intercessione
31:22di Santo Stefano
31:24noi siamo tutelati
31:26in questo senso
31:27perché abbiamo
31:27il rosario
31:28che ci tutela
31:31è molto
31:31vi racconta
31:32se non a caso
31:34in questo dio
31:34come lei sa
31:35abbiamo
31:36con una partecipazione
31:39pubblica
31:40sì sì sì
31:41infatti è stato
31:42veramente un bellissimo
31:43è un bellissimo
31:46momento
31:47e io già dicevo
31:48addorosario
31:48adesso ci tocca
31:50preparare
31:50il millenario
31:53i mille
31:53cento anni
31:54dalla nascita
31:55nel 2035
31:57quindi
31:57non prendete
32:00impegni
32:00per i prossimi
32:01ci staremo tutti
32:05perché Santo Stefano
32:05ci tiene
32:06a che
32:07siamo tutti
32:08come siamo stati
32:10durante i festeggiamenti
32:12siamo qua oggi
32:12e lo saremo anche
32:13nel 2035
32:15benissimo
32:16allora grazie
32:17ancora professore
32:19a tutti voi presenti
32:20l'appuntamento
32:21è per il 2035
32:23al solito posto
32:25al solito posto
32:26grazie
32:27grazie
32:28grazie a voi
32:29ragazzi
32:29vediamo solo il vizio della voce
32:39sì sì
32:40è il piacere di
32:41partecipare
32:42alla rieprogazione
32:43e della bambina
32:43grazie a tutti
32:45grazie a tutti
32:46grazie a tutti
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