C’è una bellezza nascosta e più potente nelle crepe. Dopo anni in cui il mondo del beauty ha inseguito la perfezione assoluta – levigata, lucida, senza sbavature – la bellezza ha ritrovato il coraggio di mostrarsi vulnerabile. È il momento della sad beauty, un’estetica che non teme l’emozione. Il Crying Smokey Eye – trucco con ombretto sfumato e contorni volutamente imperfetti che imitano il segno delle lacrime – è diventato in pochi mesi il simbolo di una nuova femminilità consapevole, perché rappresentare visivamente la tristezza significa accettare che anche la fragilità può essere luminosa. [idgallery id="2646177" title="Paris Fashion Week PE 2026, i beauty look"]
Il Crying Smokey Eye: la tristezza diventa make-up Dai video virali su TikTok alle passerelle internazionali, il Crying Smokey Eye è la prova di una nuova sensibilità nel mondo del make-up. Uno smokey eye destrutturato, sfumato e leggermente “bagnato”, che non punta a correggere ma a rivelare. Il make up racconta la parte più fragile e autentica dell’animo umano — quella malinconica, intensa, a tratti poetica — trasformando le emozioni in estetica. [idarticle id="2474429,2626928" title="Smokey eyes marrone facile, un grande classico. Come farlo,Miriam Leone, musa di bellezza a Venezia con smokey eye gioiello e capelli da sirena"]
Da TikTok alla sfilata di Alexander McQueen Nato come trend sui social, con tutorial che imitano l’effetto delle lacrime sugli occhi e sulle gote, il look è presto approdato anche sulle passerelle della Fashion Week. Alla Spring/Summer 2026 di Alexander McQueen by Seán McGirr, il make-up sad girl energy è stato consacrato definitivamente: sbavato, lucido e potente, ha evocato la vulnerabilità femminile con grazia e magnetismo. La donna McQueen è apparsa come un’eroina romantica che non nasconde più le sue lacrime, ma le indossa come un gioiello. [idgallery id="2645236" title="Paris Fashion Week PE 2026: i look Street Style In e Out"]
Come ricreare il Crying Smokey Eye Tutto parte dalla base occhi, preparata con un primer leggero per garantire la tenuta dei prodotti e mantenere la texture uniforme, anche quando il make-up si fa volutamente “vissuto”. Con una matita nera o un kajal, si traccia una linea sottile lungo la rima superiore e inferiore dell’occhio. Poi, con un pennello morbido, si sfumano i contorni, lasciando che il colore scivoli verso il basso, come il percorso naturale di una lacrima. Per ottenere l’effetto wet, si può applicare al centro della palpebra un ombretto in crema luminoso o un gloss traslucido. La luce riflessa conferisce profondità e malinconica lucentezza, ricordando la trasparenza di una lacrima appena versata. Le labbra restano morbide e leggermente sfumate, in armonia con lo sguardo: un volto sospeso tra malinconia e bellezza, tra forza e fragilità.
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