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  • 2 giorni fa
Roma, 15 ott. (askanews) - Il coraggio di dire no, di scegliere la libertà nel rispetto dei propri valori e delle proprie origini, non lasciandosi "comprare" dai soldi. Parla di "resistenza", con i toni della commedia, "La vita va così" di Riccardo Milani, film d'apertura della Festa del cinema di Roma, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public. Uscirà poi nelle sale dal 23 ottobre.Il regista di "Come un gatto in tangenziale" racconta una storia vera, quella di un pastore sardo, scomparso di recente, che ha deciso di difendere a tutti i costi la sua terra e la sua casa, non piegandosi alle offerte milionarie di un potente imprenditore immobiliare con il progetto di costruire un resort di lusso su una spiaggia incontaminata del Sud della Sardegna.Riccardo Milani: "Questa vicenda va raccontata perché è una vicenda che racconta non solo un uomo, un pastore che ha difeso la sua casa, il suo territorio, la sua spiaggia, è la storia di una comunità che si è spaccata su questa vicenda, è la storia del conflitto che c'è nel nostro Paese, ma non solo nel nostro Paese, tra necessità di lavoro e rispetto del territorio. Spesso sono due cose che non si incontrano mai, perché una esclude l'altra, o sembra dover escludere l'altra. Forse invece c'è una strada diversa, c'è anche una possibilità diversa. Il film cerca di dare un segnale anche in questo senso".Oltre ai tanti non attori, come Giuseppe Ignazio Loi che interpreta il protagonista Efisio Mulas, ci sono Diego Abatantuono nei panni dell'immobiliarista, Virginia Raffaele figlia del pastore, arresa alle convizioni di suo padre, Aldo Baglio che interpreta il capo cantiere che tenta di convincerlo a cedere ai soldi, e un paese intero che va in pellegrinaggio per anni da Efisio, piangendo miseria e mancanza di lavoro sull'isola, per provare a smuoverlo con la prospettiva di cambiare vita. E poi c'è Geppi Cucciari, una giudice nata in quei luoghi chiamata a dirimere la controversia territoriale che diventa anche legale.Virginia Raffaele: "Questo è l'emblema che cultura e intelligenza non vanno di pari passi, perché c'è una parte che è l'intelligenza emotiva e una saggezza che alla fine lascia tutti senza parole e vince".Abatantuono ha aggiunto: "Secondo me il fatto che vinca è relativo, vince per chi la pensa così, chi doveva trovare lavoro non lo trova, è bella la storia per questo motivo, perché 'la vita va così' ma per ognuno è diverso, c'è un'altra ottica".Non mancano i momenti divertenti e le risate, anche nel capire il dialetto sardo stretto del protagonista. "Io non avevo i sottopancia - ha detto Virginia Raffaele - ma con mio grande stupore dopo alcune settimane alla fine riuscivo anche quasi a capirlo, alcune parole sono davvero incomprensibili".

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00:00La spiaggia di bellezza mamma, far sorgere in quel paradiso un resort, 5 stelle.
00:06Il coraggio di dire no, di scegliere la libertà nel rispetto dei propri valori e delle proprie origini,
00:12non lasciandosi comprare dai soldi.
00:14Parla di resistenza, con i toni della commedia La vita va così di Riccardo Milani,
00:19film d'apertura della Festa del Cinema di Roma, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public.
00:24Il regista di Come un gatto intangenziale racconta una storia vera,
00:28quella di un pastore sardo, scomparso di recente,
00:31che ha deciso di difendere a tutti i costi la sua terra e la sua casa,
00:34non piegandosi alle offerte milionari di un potente imprenditore immobiliare,
00:38con il progetto di costruire un resort di lusso su una spiaggia incontaminata del sud della Sardegna.
00:44Riccardo Milani.
00:45La vicenda va raccontata perché è una vicenda che racconta non solo un uomo,
00:51un pastore che ha difeso la sua casa, il suo territorio, la sua spiaggia,
00:54è la storia di una comunità che si è spaccata su questa vicenda,
00:59è la storia del conflitto che c'è nel nostro paese, ma non solo nel nostro paese,
01:06tra la necessità del lavoro e il rispetto del territorio.
01:10Spesso sono due cose che non si incontrano mai,
01:12perché una esclude l'altra o sembra dover escludere l'altra.
01:17Forse invece c'è una strada diversa, c'è anche una possibilità diversa.
01:22Il film cerca di dare un segnale anche in questo senso.
01:25Oltre ai tanti non attori, come Giuseppe Ignazio Loic,
01:27che interpreta il protagonista Efisio Mulas,
01:30ci sono Diego Abbatantuono nei panni dell'immobiliarista,
01:33Virginia Raffaele, figlia del pastore, arresa alle sue convinzioni,
01:37Aldo Baglio, che interpreta il capo cantiere,
01:39che tenta di convincerlo a cedere ai soldi,
01:41e un paese intero che va in pellegrinaggio per anni dai fisio,
01:45piangendo miseria e mancanza di lavoro sull'isola,
01:48per provare a smuoverlo con la prospettiva di cambiare vita.
01:51E poi c'è Geppi Cucciari, una giudice nata in quei luoghi,
01:54chiamata a dirimere la controversia territoriale, diventata anche legale.
01:59Questo è proprio l'emblema che la cultura e l'intelligenza non vanno di pari passi,
02:04perché c'è una parte che è l'intelligenza emotiva,
02:06e una saggezza che alla fine lascia tutti senza parole e alla fine vince.
02:15Per me il fatto che vinca è relativo.
02:18Vince per chi la pensa così,
02:21e perde per chi la pensa in un altro modo,
02:24perché le persone che dovevano trovare un lavoro,
02:28alla fine non lo trovano.
02:30Quindi è bella la storia, proprio per questo motivo,
02:38perché la vita va così, ma per ognuno va in una maniera diversa,
02:42c'è un'altra ottica.
02:44Non mancano i momenti divertenti e le risate,
02:46anche nel capire il dialetto sardo stretto, del protagonista.
02:49Signore Fisio, lei si sta chiudendo in un impenetrabile ermetismo,
03:10proprio, non si capisce, ma chi ha detto?
03:13Ha detto no.
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