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  • 2 giorni fa
Venezia, 15 ott. (askanews) - L'Egitto, il Mediterraneo, il Medio Oriente: il Museo Fortuny di Venezia dedica una mostra ad Antonio Beato, protagonista e pioniere, insieme al fratello Felice, della fotografia di viaggio nell'Ottocento. Un percorso di andata e ritorno dentro i luoghi della storia, fissati in immagini che oggi appaiono ancora più forti e che dialogano con quelle di Fortuny."Un grande viaggio - ha detto ad askanews Elisabetta Barisoni, dirigente responsabile del Museo - che Mariano Fortuny e sua moglie fecero quasi un secolo dopo i fratelli Felice Antonio Beato, e anche un viaggio attraverso i nostri archivi, la ricchezza degli archivi delle Collezioni civiche, la ricchezza di queste fotografie che ancora ci parlano molto dell'antico, della scoperta archeologica e anche, purtroppo, della cogente contemporaneità". Antonio Beato è stato uno dei primi fotografi europei a stabilirsi in modo permanente in Medio Oriente. Il suo lavoro, in particolare sull'Egitto, si colloca tra il 1860 e il 1880. "La mostra - ha aggiunto Marco Ferrari, docente e co-curatore - è una mostra di fotografia, ma non proprio solo di fotografia. Abbiamo cercato di mettere insieme questo racconto straordinario delle foto di Antonio Beato, fin dal percorso della sua formazione, all'interno di uno scenario più ampio. Quindi abbiamo tentato di dare una maggiore complessità storica, culturale e politica a questo sguardo fotografico che Beato ci propone". Insieme alle immagini di altri autori e in relazione a quelle successive di Fortuny, le fotografie di Beato tracciano una storia che oggi possiamo chiaramente riconoscere come sentimentale, ma anche politica, storica e del costume. "Ci mostra un palinsesto di immagini, di culture diverse - ha concluso Joao Magalh es Rocha, docente a Evora e anche lui curatore della mostra -. Anche di Mariano Fortuny nei molti album di viaggio che ha fatto con la sua moglie nel 1938 su Nilo, però Mariano aveva una mente come un atlante, lui raccoglieva immagini e dopo lavorava sui disegni, tessuti, scenografie. Invece le fotografie di Antonio e di Felice Beato sono fotografie di architetti, con molto più tempo, più pensate, più riflettute, anche un po' teatrali, perché si trovano dei motivi tecnici, come le persone che possono ampliare la profondità di campo, le ombre, eccetera".La mostra "Antonio Beato - Ritorno a Venezia", aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2026, presenta stampe originali che provengono da importanti istituzioni internazionali, come gli Archivi Alinari, la Fondazione di Venezia e il Museo Egizio di Torino.

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00:00L'Egitto, il Mediterraneo e il Medio Oriente. Il Museo Fortuni di Venezia dedica una mostra ad Antonio Beato,
00:06protagonista e pioniero insieme al fratello Felice, della fotografia di viaggio nell'Ottocento.
00:10Un percorso di andata e ritorno dentro i luoghi della storia, fissati in immagini che oggi appaiono ancora più forti e che dialogano con quelle di Fortuni.
00:18Un grande viaggio, un grande viaggio che Mariano Fortuni e D'Arriette fecero quasi un secolo dopo i fratelli Felice e Antonio Beato
00:26e anche un viaggio attraverso i nostri archivi, la ricchezza degli archivi delle collezioni civiche,
00:32la ricchezza di queste fotografie che ancora ci parlano molto dell'antico, della scoperta archeologica e anche purtroppo dell'accogente contemporaneità.
00:42Antonio Beato è stato uno dei primi fotografi europei a stabilirsi in modo permanente in Medio Oriente.
00:47Il suo lavoro, in particolare sull'Egitto, si colloca tra il 1860 e il 1880.
00:52La mostra è una mostra di fotografia ma non proprio solo di fotografia, abbiamo cercato di mettere assieme questo racconto straordinario
01:04delle foto di Antonio Beato fin dal percorso della sua formazione all'interno di uno scenario in qualche modo più ampio.
01:14Quindi insomma abbiamo tentato di dare una maggior complessità storico, culturale e politica a questo sguardo fotografico che Beato ci propone.
01:26Insieme alle immagini di altri autori e in relazione a quelle successive di Fortuni,
01:29le fotografie di Beato tacciano una storia che oggi possiamo chiaramente riconoscere come sentimentale,
01:34ma anche politica, storica e del costume.
01:36Ci mostra un palinzesto di immagini, di culture diverse, anche Mariano Fortini e i suoi album,
01:43sono molti album del viaggio che lui ha fatto con sua moglie nel 38 su Nilo,
01:49però Mariano aveva una mente come un atlante, lui ricoglieva immagini per dopo lavorare sui disegni,
01:55tessuti, scenografie eccetera.
01:57Invece le fotografie di Antonio e di Felice sono fotografie di architetto,
02:03cioè con molto più tempo, più pensate, più riflettute, anche un po' dietradi,
02:08perché si trovano dei motivi, le persone che possono ampliare la profondità di campo, la ombra.
02:13La mostra Antonio Beato al ritorno a Venezia, aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2026,
02:18presenta stampi originali che provengono da importanti istituzioni internazionali
02:22come gli archivi Alinari, la Fondazione di Venezia e il Museo Egizio di Torino.
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