Roma, 14 ott. (askanews) - La tutela della salute dell'età evolutiva non è una scelta, ma un imperativo etico e istituzionale. "Parlare di diritto alla salute nell'età evolutiva - ha detto ad askanews Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri - è quello che noi pediatri di famiglia cerchiamo di fare sempre. Parliamo noi di prevenzione, di educazione sanitaria, di promozione di corretti stili di vita, ma quello che è fondamentale è che tutti i bambini d'Italia abbiano le stesse opportunità. Quindi da nord a sud, non vale la residenza ma tutti devono avere lo stesso diritto ad ottenere la qualità delle cure migliori possibili su tutto il territorio italiano". La salute dei nostri bambini e ragazzi non può dipendere dal codice di avviamento postale o dalle condizioni economiche dei genitori."Ci sono delle disuguaglianze, delle difficoltà di accesso alle cure ed alle prestazioni, che variano da territorio a territorio - ha aggiunto il senatore Ignazio Zullo -. Anche dentro la stessa Regione. Se pensiamo alle zone cittadine rispetto alle periferie. Dobbiamo tendere a superare queste disuguaglianze, che molto spesso sono anche legate ai cosiddetti piani di rientro. Questi piani di rientro subentrano per responsabilità degli amministratori, dei politici, però penalizzano i cittadini".Sono quasi 1,3 milioni i bambini in condizione di povertà assoluta, con una concentrazione acuta nelle aree più svantaggiate del Paese. La questione dei piani di rientro regionali è il punto da cui partire. "Credo che questa sia una delle normative che noi dovremmo cambiare - ha detto ancora Zullo - . Se ci deve essere una penalizzazione deve essere per gli amministratori, per chi ha la responsabilità di portare una Regione in piano di rientro. Per i politici e non per i cittadini che poi soffrono per responsabilità dei politici".Con l'obiettivo di colmre le lacune esistenti, offrendo uno spazio di confronto, e per valorizzare competenze, buone pratiche, risorse, è nato l'intergruppo parlamentare 'Diritto alla salute nell'età evolutiva'. "Dal titolo V, dal 2001, quando c'è stata questa modifica si è dato alle Regioni una autonomia molto forte, soprattutto in materia sanitaria. . ha concluso D'Avino -. Ma noi riteniamo che almeno le linee di indirizzo generali debbano essere uguali per tutti. Proprio perché non ci siano sperequazioni e non ci siano differenze. Perché la Costituzione sancisce che tutti i bimbi, gli adolescenti, tutte le persone in qualsiasi parte d'Italia risiedano debbano avere le stesse opportunità di cura e debbono avere la possibilità che i livelli essenziali di assistenza vengano tutti garantiti nella stessa misura".
00:00La tutela della salute di bambini e ragazzi non è una scelta, ma un imperativo etico e istituzionale.
00:08Parlare di diritto alla salute nell'età evolutiva è quello che noi pediatri di famiglia cerchiamo di fare da sempre.
00:15Parliamo noi di prevenzione, di educazione sanitaria, di promozione di corretti stili di vita,
00:20ma quello che è fondamentale è che tutti i bambini d'Italia abbiano le stesse opportunità.
00:25Quindi da nord a sud non vale la residenza, ma tutti devono avere lo stesso diritto a ottenere la qualità delle cure migliore possibile su tutto il territorio italiano.
00:36La salute dei nostri figli e nipoti, insomma, non può dipendere dal codice di avviamento postale o dalle condizioni economiche dei genitori.
00:45Ci sono delle disuguaglianze, delle difficoltà di accesso alle cure, alle prestazioni che variano da territorio a territorio, anche dentro la stessa regione.
00:54Se pensiamo ai territori cittadini rispetto ai territori periferici, alle periferie, noi dobbiamo tendere a superare queste disuguaglianze,
01:02che molto spesso sono anche legate ai cosiddetti piani di rientro.
01:07Questi piani di rientro che subentrano per responsabilità degli amministratori e dei politici, però penalizzano i cittadini.
01:14Sono quasi 1.300.000 ai bambini in condizione di povertà assoluta, con una concentrazione acuta nelle aree più svantaggiate del Paese.
01:22La questione dei piani di rientro regionali è il punto da cui partire.
01:28Credo che questa sia una delle normative che noi dovremmo, diciamo, cambiare.
01:33Se ci deve essere una penalizzazione deve essere per gli amministratori, per chi ha la responsabilità di portare una regione in piano di rientro,
01:40per i politici e non per i cittadini che poi soffrono, per responsabilità dei politici.
01:45Con l'obiettivo di colmare le lacune esistenti, offrendo uno spazio di confronto e per valorizzare competenze, buone pratiche e risorse,
01:54è nato l'intergruppo parlamentare, diritto alla salute nell'età evolutiva.
01:59Dal titolo quinto, dal 2001, quando c'è stata questa modifica, si è dato alle regioni un'autonomia molto forte, soprattutto in materia sanitaria.
02:08Ma noi riteniamo che almeno le linee di indirizzo generali debbano essere uguali per tutti,
02:14proprio perché non ci siano sperequazioni e non ci siano differenze, perché la Costituzione sancisce proprio che tutti i bimbi,
02:24tutti gli adolescenti, tutte le persone in qualsiasi parte d'Italia risiedano, debbono avere le stesse opportunità di cura
02:31e debbono avere la possibilità che i livelli essenziali di assistenza vengano tutti garantiti nella stessa misura.
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