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  • 18 ore fa
"Più fondi per l'istruzione": questa è solo una delle rivendicazioni degli studenti romani che, dopo le settimane di fuoco appena trascorse, hanno deciso di continuare con le mobilitazioni scolastiche. Il fenomeno non è nuovo, anzi sembra ripetersi come ogni anno, ma questa stagione appare diversa per rapidità, diffusione e motivazioni politiche più esplicite.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Parleremo di tanti argomenti diversi quest'oggi in questa puntata, a partire da quello che sembra a tutti gli effetti un ottobre caldo sulla fronte della scuola.
00:39Arriviamo poi al mercato immobiliare di pregio che sta crescendo sempre di più in una capitale che oggettivamente fa fatica a tenere il passo con le spese legate all'affitto.
00:50Il nostro consueto collegamento con Civitavecchia nel corso della rubrica con Civonline e chiudiamo con una fiera dedicata all'innovazione, alla creatività, alla tecnologia che sta per partire tra pochissimi giorni proprio nella capitale.
01:06Ma partiamo dall'inizio, amici di Non Solo Roma, perché tra le tante motivazioni che stanno spingendo tantissimi studenti romani ad aprire un nuovo tsunami di mobilitazione nei principali istituti della capitale,
01:22c'è una frase che sembra simbolica anche se in fin dei conti non è neppure tanto nuova.
01:28Più fondi per l'istruzione, è solo una delle tante rivendicazioni degli studenti romani che hanno dato il via a nuove occupazioni scolastiche.
01:37Ma c'è qualcuno che si chiede, attenzione, insomma queste mobilitazioni sono iniziate per protestare contro quanto stava avvenendo in Medio Oriente.
01:47Ora che è stato raggiunto un accordo di pace, per quanto fragile oggettivamente possa essere, perché continuare?
01:54Ci sono tante motivazioni che spingono queste nuove generazioni a dare il via a questo vero e proprio ottobre caldo, rivendicazioni che ovviamente non sempre sono appoggiate un po' dall'opinione pubblica.
02:07C'è da dire che il dibattito effettivamente è letteralmente spaccato tra chi dice è giusto e legittimo protestare, rivendicare le proprie ragioni, occupare anche la scuola,
02:19perché è anche in un certo senso una crescita dal punto di vista politico e c'è chi dice ha soltanto una moda, è un fenomeno ormai vecchio che non ha più senso, che non ha più ragione di esistere.
02:29Tra le altre cose va anche a discriminare chi invece vorrebbe seguire le elezioni e andare a scuola regolarmente.
02:35Cerchiamo un po' di fare chiarezza dando voce a due fazioni completamente diverse.
02:41Dunque do il benvenuto in collegamento video a professor Mario Rusconi, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma.
02:47Buongiorno professore, ben trovato.
02:51Buongiorno, non sapevo di essere una fazione, ne colgo adesso il significato.
02:58Ovviamente con tantissime virgolette chiaramente.
03:02Abbiamo in collegamento video anche Matteo Monosilio della rete Studenti Medi.
03:07Buongiorno Matteo, ben trovato.
03:09Buongiorno, grazie del collegamento.
03:11Grazie a entrambi i miei ospiti per essere qui in collegamento con noi a non solo Roma.
03:18Allora io inizierei dal professor Mario Rusconi.
03:21Ovviamente fazione si fa per dire, professore me l'ho conciata, però chiaramente immagino che lei abbia un punto di vista diverso rispetto agli studenti.
03:30O se non è così ci spieghi perché?
03:33Ma devo dire che io personalmente apprezzo questo nuovo fervore, diciamo così, definirei quasi culturale dei nostri studenti.
03:46che in genere sono stati sempre presentati in questi ultimi anni come pelandroni, un po' ciusi, diceva qualcuno, disincantati, senza alcun interesse.
03:59Devo dire che in effetti la questione di Gaza e la questione appunto della Palestina ha riacceso gli animi
04:05e si sono visti veramente centinaia di migliaia di persone in piazza, non solamente studenti ma moltissimi giovani.
04:14Ecco, una piccola chiosa, mi chiedo come mai però altrettanta, diciamo così, impresa non sia dedicata all'Ucraina
04:23dove più di 10.000 bambini sono stati rapiti dai russi, dove ogni giorno c'è un bombardamento che ammazza bambini, donne, eccetera.
04:34Ecco, questa discrasia io mi sono dato una motivazione ma non è il caso di discuterne in questa sede.
04:39E quindi da una parte apprezzo il nuovo fervore e il nuovo impegno dei giovani, non possiamo, e parlo a nome dei presidi,
04:50ma direi anche della grande maggioranza dei docenti, non possiamo però tollerare che ci siano occupazioni indistinte delle scuole
04:58perché l'esperienza ci dice che negli ultimi trent'anni, Matteo ancora non era nato neppure lei,
05:04negli ultimi trent'anni noi abbiamo avuto...
05:06No, io sì, professore, magari.
05:09Vabbè, lei era in fasce, era in fasce.
05:13Allora, noi abbiamo avuto centinaia di occupazioni di scuole con motivazioni anche di alto livello, alto profilo.
05:22Il risultato, perché a me piace, diciamo così, di avere un atteggiamento un po' scientifico.
05:28Io faccio un'azione per un certo tipo di motivo, vediamo che cosa viene fuori dalla mia azione.
05:35Se dalla mia azione in questi trent'anni non è mai venuto nulla, assolutamente nulla,
05:40però abbiamo ottenuto che centinaia di scuole siano state in qualche modo manomesse, vilipese, in qualche cosa distrutte.
05:50L'anno scorso al liceo Gullace ci sono stati due milioni di euro di danni.
05:56Si dirà, qualcuno ha detto, sì, ma erano esterni, ma chi ha fatto entrare questi esterni?
06:01Mica questi esterni entravano per conto loro.
06:05Due anni fa sono stati...
06:07In un certo senso, professore, lei ci sta dicendo ormai che queste occupazioni studentesche non creano più un risultato,
06:14ma sono effettivamente un po' una moda.
06:16Matteo, ci sono le pensi...
06:17Ecco, scusi, no, scusi, anche perché poi, mi permetta, anche perché poi preside e insegnanti,
06:22noi sappiamo, ai ragazzi propongono quando ci sono situazioni gravi a livello internazionale,
06:28come può essere la Palestina o, aggiungerei anch'io, l'Ucraina,
06:32propongono una settimana dello studente con cogestione e così via.
06:37Quello che non è tollerabile è l'espulsione da parte di una minoranza,
06:42perché sono minoranze, di tutti gli altri studenti, soprattutto dei professori, dei presidi, eccetera,
06:49e con risultati che ogni tanto si legge sui giornali che c'è stata una specie di festino notturno,
06:55sono entrati esterni anche con alcol e altre sostanze.
06:59Ecco, il che non fa bene alla scuola, soprattutto non fa bene alla reputazione di chi organizza queste manifestazioni.
07:07Questo indubbiamente. Matteo?
07:10Sì, io condivido il pensiero del professore sugli ultimi trent'anni.
07:17È logico che l'occupazione sia andata forse anche un po' a perdere il significato dei risultati.
07:24Cioè, vediamo come un metodo che non porta più risultati a livello esterno della scuola.
07:29Però bisogna anche considerare l'aspetto totale della lotta.
07:32La lotta delle occupazioni spesso porta a una crescita del dibattito,
07:35a una crescita della comunità.
07:36Non credo, e lo dico per esperienza personale, da rappresentante di istituto negli ultimi cinque anni,
07:44io non vedo che ci sia una sparguta minoranza che caccia dalla scuola professori e studenti volenterosi,
07:55anche perché molte volte le occupazioni vengono condivise o appoggiate proprio anche dai professori
07:59e dalla maggior parte della comunità scolastica.
08:01Per quanto riguarda la questione dei danneggiamenti, ricordo l'Iceo Gullace,
08:06il caso forse più eclodante dell'ultimo anno, in cui la scuola era stata disoccupata
08:10e nell'attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine e del preside per disoccupare effettivamente la scuola
08:17è stata distrutta da soggetti esterni.
08:19Quindi su quello secondo me non si può parlare di un problema della comunità che pratica le occupazioni.
08:24Spesso vediamo scuole invece che affrontano durante l'occupazione una rigenerazione dei propri spazi.
08:29Per quanto riguarda invece il continuo di questo fenomeno, io credo che la frase all'inizio pronunciata
08:36è quella giusta, ovvero più fondi alla scuola, fondi alla scuola e non alla guerra.
08:40Noi ci troviamo in una fase storica in cui il 5% del nostro PIL è dedicato alle armi.
08:45Per quanto riguarda la scuola, come diceva il professore, negli ultimi 30 anni ci sono state occupazioni,
08:49ma per motivi ben logici il fatto forse che sono 30 anni.
08:53Matteo, perdonami, scusa se ti interrompo.
08:55Cosa rispondi invece al fatto che il professore dice che vi siete mobilitati giustamente per Gaza
09:01in una maniera molto accesa ma per l'Ucraina non avete fatto nulla. Perché?
09:06Personalmente io per l'Ucraina, le scuole si sono mobilitate all'inizio del conflitto per l'Ucraina.
09:12Io ricordo che a un anno dal conflitto nella mia scuola facemmo un evento per sensibilizzare
09:19su quello che stava accadendo contro la guerra. In ogni caso è il principio di ogni studente
09:26sulla retta via che sta praticando queste occupazioni. Il tema forse è che stiamo equiparando due conflitti
09:33che non hanno niente a che fare. Da una parte vediamo un massacro, un genocidio di una popolazione
09:38inerme civile a Gaza e dall'altra parte invece un conflitto in Ucraina, sempre terribile
09:43e da condannare, ma due situazioni che non possono essere paragonate e unite.
09:50Matteo, io vado diretta con una domanda prima di farla anche al professor Rusconi.
09:54È ancora legittimo, è ancora giusto protestare e mobilitarsi? Perché c'è chi dice effettivamente
10:00che non ha più senso perché non dà più risultati, come ha detto il professore.
10:04Tu sei d'accordo con questa frase? Bisogna studiare altri metodi per farsi sentire.
10:08Io credo che per quanto riguarda il discorso del trattato di pace, dell'accordo di pace
10:15proposto da Trump, l'ha definito lui stesso ieri nel suo intervento al Parlamento israeliano,
10:21è una vittoria israeliana da quel che definiscono gli Stati Uniti. Non ci sono i palestinesi
10:27all'interno di questo accordo e del futuro a Gaza, si parla ancora di una riviera, si parla
10:32di un'occupazione degli spazi, evidentemente non ci possiamo accontentare a un accordo di cessate
10:37del fuoco che evidentemente era necessario, ma che non porta ad avere la libertà ai palestinesi
10:42come il diritto internazionale chiede da settanta anni.
10:46Però non penso che voi state protestando per questo, voi state protestando perché, forse
10:52mi sono persa io, volete più fondi per l'istruzione? Cioè la causa palestinese è un postola un po'
10:57diciamo di questa mobilitazione? Beh, chiamarla costola secondo me è un po' sbilente, io
11:04credo che la causa palestinese sia sempre al centro delle mobilitazioni delle scuole in
11:08questi mesi, l'abbiamo visto anche con le piazze, con la piazza del 4 ottobre con milioni
11:12di persone nelle strade che purtroppo non è stata neanche quella ascoltata dal nostro
11:16governo, quindi evidentemente, questo ricollegandomi al mezzo di protesta, nessuna protesta in questo
11:23momento storico viene accettata, dovremmo porci questo come tema più che il creare
11:29nuovi temi, perché io vedo che sono stati provati tutti, blocchi stradali, blocchi scioperi,
11:34occupazioni, manifestazioni in piazza, credo che forse il problema sia il non ascolto delle
11:39nuove generazioni e in generale di chi si oppone a una politica scelerata e che da anni
11:44va avanti in questo paese. Professore, d'accordo, le nuove generazioni non vengono ascoltate secondo
11:49lei? Le nuove generazioni non vengono ascoltate dagli adulti, non c'entra semplicemente il
11:56governo Meloni o il governo Monti o qualsiasi altro governo, non vengono ascoltate per esempio
12:03dalle famiglie, stamattina stavamo proprio sulla radio vostra e parlavamo proprio della diffusione
12:08del bullismo, da che dipende se dovessimo dare una ricetta così brevissima? Dal fatto che questi
12:13i ragazzi non hanno più un punto di riferimento, una volta esistevano le sedi dei partiti, esisteva
12:19per altri l'oratorio e così via, esisteva la famiglia, non c'è più nessuna di questi
12:24tre luoghi di ascolto, i ragazzi hanno bisogno di ascolto, quindi posso capire psicologicamente
12:32che il loro bisogno di ascolto si esprime in queste manifestazioni. Però tornando al discorso
12:38nostro. Matteo diceva il massacro che è stato fatto dall'IDF a Gaza, sono d'accordo
12:48pure io, è una cosa abominevole, però vorrei fare presente che in Ucraina ci sono stati
12:53fino adesso 150 mila morti nell'esercito ucraino, sono persone, ci sono stati decine
13:00di migliaia di morti fra la popolazione civile, compresi i bambini, i russi hanno avuto qualche
13:07cosa come 300 mila morti, non è che possiamo fare il conto dei morti, chi ha più morti
13:13ha più ragione, chi ha meno morti ha meno ragione, i morti sono morti, la guerra fa, permettetemi
13:18schifo, comunque sia, sia che possa essere a Gaza, sia che sia in Ucraina. Si tratta di
13:24vedere i sistemi con cui contrastare queste derive, certo per la prima volta probabilmente
13:35ma non per le occupazioni studentesche che non hanno cambiato nulla e non cambieranno
13:39mi permetto di dire mai nulla. La grande mobilitazione che c'è stata delle masse e non è dovuta
13:46certo agli studenti né all'occupazione delle scuole ha sicuramente inciso sull'atteggiamento
13:52delle classi politiche dei paesi non solo quelli occidentali, ieri nella Kermesse che
13:58ha fatto nello show di Trump si vedevano paesi dall'Indonesia all'Egitto e così via, poi
14:07è chiaro che quando io ho visto, mi permetto di dire, esaltato il presidente dell'Egitto
14:15non ho potuto non pensare a Giulio Reggeni insomma e a quello che è successo a questo giovane
14:20ma questi sono problemi diciamo collaterali. Ecco però quello che voglio dire ai ragazzi
14:29Posso interromperla solo un attimo per mandare la pubblicità, le ridò immediatamente la parola
14:33appena rientriamo in studio per concludere insieme questo argomento delicatissimo e che
14:39insomma crea pareri anche un po' discordanti ma il dialogo è sempre l'arma vincente, ci permettiamo
14:45di definirla così, a troppo pochissimo. Bentornati a Non Solo Roma per chi si fosse collegato proprio
14:53in questo istante con il nostro canale, il canale 14 del Digitale Terrestre, stiamo parlando di
14:59mobilitazioni studentesche, abbiamo in collegamento video il professor Mario Rosconi, presidente
15:05dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma e Matteo Monosiglio della Rete Studenti Medi, sempre di Roma.
15:12Professor Rosconi la lascio concludere, l'avevo interrotta poco prima della pubblicità.
15:18Sì, la mia meraviglia nei riguardi dei giovani, degli studenti, ma i giovani sono naturalmente
15:24destinati sempre a meravigliare noi adulti, a renderci appunto con gli occhi appunto esclamativo,
15:31dipende dal fatto come non accettino la cogestione. Guardi, io nella mia lunga carriera, nelle scuole
15:37superiori in cui sono state, sono state in scuole importanti del centro storico, prestigiosi
15:42e così via, che avevano una lunga tradizione di occupazione, ho sempre proposto agli studenti
15:46la cogestione, sono venute fuori delle cose meravigliose. Perché? Perché non c'erano
15:50solamente gli studenti, c'era tutto l'apporto, diciamo, non solo dei genitori, ma soprattutto
15:55dei professori. Mi ricordo ancora che quando ero presi da Nudo, per esempio, facemmo, le ragazze
16:00mi chiesero, possiamo fare torte e vendere? Io naturalmente da pseudo femminista dissi
16:06come vi riducete al ruolo di casalinga? E dice no, no, stiamo raccogliendo, le facciamo
16:11pagare ai nostri compagni e stiamo raccogliendo i fondi per emergency. L'ho trovata una cosa
16:15bellissima. Ecco, queste cose nelle occupazioni non avvengono. Noi abbiamo appunto, l'esperienza
16:21ci insegna che alla fine dell'80% delle occupazioni abbiamo danni, distruzioni e così via.
16:27ma ha voglia poi a chiedere fondi al Ministero, alla città metropolitana o al Comune di Roma.
16:33Chiaro, questo è un tema. Matteo, ti lascio concludere. Ecco, 30 secondi perché purtroppo
16:39devo cambiare argomento, ma per par condizioni, insomma... Sarò velocissimo. Prego, prego.
16:44Sarò velocissimo. Io ho sperimentato tutte e due le modalità, sia la co-gestione che l'occupazione
16:52in certi casi. Secondo me dovremmo uscire dal paradigma dell'unione di questi nomi.
16:56L'occupazione è un momento di protesta, la co-gestione è un momento di costruzione.
17:00È evidente che siano due momenti diversi e molto distinti. Io invito le scuole e i presidi
17:07a offrire tutti e due momenti, cioè a non usare la co-gestione come un atto punitivo,
17:13di rimuovere la co-gestione in cambio della nuova. Evidentemente, sono due momenti diversi.
17:20Uno è per protestare un disagio, uno invece è per costruire un'alternativa con tutta
17:24la comunità educante. Chiarissime entrambe le posizioni. Io ringrazio davvero di cuore
17:29i miei due ospiti e continueremo ovviamente con questo confronto che è sempre molto costruttivo
17:34e ci fa piacere davvero condividerlo con i nostri telespettatori. Grazie davvero ad entrambi.
17:39A prestissimo.

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