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  • 2 giorni fa
(askanews) - Un Lucio Fontana diverso, meno concettuale e più legato alla materia, ma sempre capace di creare opere intense e affascinanti, che forse non sono state mai abbastanza considerate. La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica una mostra alle opere in ceramica dell'artista italo-argentino, significativamente intitolata Mani-Fattura.

«Noi conosciamo Fontana di solito per i suoi tagli, per quel gesto autoritario, maschile, molto sicuro di sé», ha spiegato ad askanews Sharon Hecker, curatrice dell'esposizione, «questa mostra vuole far vedere un altro Fontana, un Fontana più intimo, più in relazione con la creta, con il materiale, con le tecniche, più in sintonia con gli artigiani di Albisola dove lavorava e grande sperimentatore».

La sperimentazione, appunto, è forse l'elemento che si coglie maggiormente nei lavori esposti, insieme a una vocazione sempre evidente per l'avanguardia. Un aspetto, questo, che alimenta il dialogo con la collezione del museo veneziano. «Questa mostra», ha aggiunto la direttrice della Peggy Guggenheim, Karole P.B. Vail «rientra nel programma che abbiamo ormai da un po' di anni di organizzare mostre su artisti italiani del dopoguerra, come per esempio Tancredi, Edmondo Bacci, più recentemente Marina Apollonio. Però bisogna anche ricordarsi che anni fa avevamo fatto una mostra di Lucio Fontana intorno alle sue opere di New York e Venezia e quindi ci sembrava anche doveroso approfondire un aspetto praticamente sconosciuto, appunto le ceramiche di Fontana».
Le ceramiche di Lucio Fontana: Mani-Fatture
Esposte circa settanta opere, alcune delle quali mai viste prima, provenienti da collezioni pubbliche e private, che mettono in risalto la visione scultorea di Fontana attraverso un materiale come la creta. E la sua lezione resta di grande attualità. «Abbiamo tanti sperimentatori in ceramica nell'arte contemporanea», ha detto ancora Sharon Hecker «che ci permettono di tornare indietro e rivalutare il livello di sperimentazione che c'è in queste ceramiche, anche a livello di superficie, lo vedrete in mostra, ogni opera è un'opera diversa».
In mostra dedicata anche un cortometraggio inedito
Tra un meraviglioso coccodrillo e dei concetti spaziali che sono dei piccoli capolavori, l'esposizione racconta una storia tremendamente affascinante, che ci riporta anche alla dimensione concreta dell'arte. «Un'altra cosa importante è che bisogna ricordare che tanti artisti amano molto lavorare con le mani», ha concluso Karole Vail, «e questa mostra è proprio dedicata alla manualità, al fare, allo sporcarsi le mani».

In mostra è anche presentato un cortometraggio inedito, «Le ceramiche di Lucio Fontana a Milano», appositamente commissionato e realizzato dal regista argentino Felipe Sanguinetti. Concepito come parte integrante del percorso espositivo, il film conduce il pubblico in un viaggio cinematografico attraverso diversi luoghi della città lombarda.

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00:00Un Lucio Fontana diverso, meno concettuale e più legato alla materia, ma sempre capace di creare opere intense e affascinanti che forse non sono mai state abbastanza considerate.
00:10La collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica una mostra alle opere in ceramica dell'artista italo-argentino, significativamente intitolata Manifattura.
00:18Noi conosciamo Fontana di solito per i suoi tagli, per quel gesto autoritario, maschile, molto sicuro di sé.
00:25Questa mostra vuole far vedere un altro Fontana, un Fontana più intimo, più in relazione con la creta, con il materiale, con le tecniche, più in sintonia con i artigiani di Albissola dove lavorava e grande sperimentatore.
00:41La sperimentazione appunto è forse l'elemento che si coglie maggiormente nei lavori esposti, insieme a una vocazione sempre evidente per l'avanguardia, un aspetto questo che alimenta il dialogo con la collezione del Museo Veneziano.
00:52Questa mostra rientra nel programma che abbiamo ormai da un po' di anni di organizzare mosse su artisti italiani del dopoguerra, come per esempio Tancredi, Edmondo Baci, più recentemente Marina Polonio.
01:05Però bisogna anche ricordarsi che anni fa avevamo fatto una mostra di Lucio Fontana intorno alle sue opere di New York, Venezia.
01:13E dunque ci sembrava anche doveroso approfondire un aspetto praticamente sconosciuto, appunto le ceramiche di Fontana.
01:21Esposte circa 70 opere, alcune delle quali mai viste prima, provenienti da collezioni pubbliche e private che mettono in risalto la visione scultora di Fontana attraverso un materiale come la creta e la sua lezione resta di grande attualità.
01:34Abbiamo tanti sperimentatori in ceramica nell'arte contemporanea che ci permettono di tornare indietro e rivalutare il livello di sperimentazione che c'è in queste ceramiche.
01:45Anche a livello di superficie, lo vedrete in mostra, ogni opera è un'opera diversa.
01:49Tra un meraviglioso coccodrillo e dei concetti spaziali che sono dei piccoli capolavori, l'esposizione racconta una storia tremendamente affascinante che ci riporta anche alla dimensione concreta dell'arte.
01:59Un'altra cosa importante è che bisogna anche ricordare che tanti artisti amano molto lavorare con le mani e questa mostra è proprio dedicata alla manualità, al fare, al sporcarsi le mani.
02:11In mostra è anche presentato un cortometaggio inedito, le ceramiche di Lucio Fontana a Milano, appositamente commissionato e realizzato dal regista argentino Felipe Sanguinetti.
02:20Concepito come parte integrante del percorso espositivo, il film conduce il pubblico in un viaggio cinematografico attraverso diversi luoghi della città lombarda.
02:27Grazie.
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