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  • 4 settimane fa
Il piano Trump per la tregua a Gaza è passato, in parte. Quali sono i passaggi chiave accettati da Israele e Hamas, quali i nodi ancora sul tavolo del negoziato? Ostaggi, tempi e modalità del ritiro israeliano, lo scoglio delle armi, il ruolo di Hamas, i progetti di ricostruzione: i punti critici.​​​«Visto da vicino», la videorubrica di approfondimento: qui tutte le puntate.

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Trascrizione
00:00Tregua a Gaza. Due anni di devastazione dopo il pogrom del 7 ottobre, primo accordo tra
00:12Israele e Hamas con la mediazione, l'imposizione di Donald Trump. Sradicare il terrorismo e
00:18lavorare per la pacifica convivenza tra i due popoli restano obiettivi lontani. Quali
00:23sono oggi i passaggi chiave del piano? Cruciale per tutti il solo dei 20 punti con una tempistica
00:29precisa, il primo ad essere accettato e applicato, lo scambio tra gli ostaggi vivi e morti, 48
00:35sui 251 originari, secondo prove fornite dai fondamentalisti 20 sono ancora in vita e i
00:41detenuti nelle carceri di Israele. 250 palestinesi condannati all'ergastolo e 1700 gasawi arrestati
00:48dopo il 7 ottobre, donne e bambini compresi. I tempi. Firma Sharm el Sheikh, cessate il fuoco
00:5372 ore per lo scambio di prigionieri. E l'esercito israeliano avvia il ritiro parziale
00:59dalla striscia. Nel piano il ritiro completo era previsto in tre fasi subordinate alla
01:04formazione di una forza internazionale di stabilizzazione, in gran parte araba. Il testo
01:08lascia comunque a Israele anche per il futuro il controllo dei confini della striscia e di
01:13un perimetro di sicurezza da definire. Si continua a trattare in Egitto sul grande nodo
01:18smobilitazione e totale estromissione di Hamas. Su questo il piano torna in più punti. Gaza
01:24deradicalizzata e smilitarizzata, libera dal terrorismo, significa stop ai lanci di razzi
01:29che da 20 anni colpiscono il sud di Israele. Distruzione completa di tunnel e infrastrutture
01:35militari, salvacondotto per i miliziani disposti a uscire e amnistia per quelli decisi a arrestare
01:41a patto di deporre le armi. Ma quali? Anche quelle di piccolo calibro. Di solito tornano
01:47utili in faide e vendette tra gruppi e clan. Soprattutto nessuna fazione potrà ricoprire
01:52ruoli nei nuovi assetti. Più che un nuovo assetto politico, il piano prefigura un'amministrazione
01:58controllata. Chi dovrebbe governare? Un'autorità transitoria formata da un comitato palestinese
02:04tecnocratico e apolitico, formato da persone senza alcuna affiliazione. Sotto la supervisione
02:10di un organo internazionale di transizione, il Consiglio di Pace, diretto da Trump, con figure
02:16come il contestatissimo ex premier britannico Tony Blair. Questo Consiglio gestirebbe pure
02:22i finanziamenti per la ricostruzione, almeno fino alla compiuta riforma dell'autorità
02:26nazionale palestinese, che dovrebbe quindi prima o poi subentrare. Anche qui nessun dettaglio.
02:32Rimodulata, non archiviata, l'allucinazione della Gaza Riviera. Alla ricostruzione sarà
02:37dedicato uno specifico piano di sviluppo economico a cura di Trump, coadiuvato dal genero
02:43Jared Kushner, da sempre longa manus del presidente in Medio Oriente, a partire dall'Arabia Saudita.
02:49Imprese business titanici, con oltre il 90% degli edifici distrutti o danneggiati e 20 anni
02:55stimati solo per rimuovere 50 milioni di tonnellate di macerie. E chissà quanto per tutto questo
03:01dolore.
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