Vai al lettorePassa al contenuto principale
https://www.pupia.tv - Napoli - MO. RICCI (CGIL): NAPOLI SI STA MOBILITANDO CON GRANDE FORZA
Napoli, 6 ott. - "Venerdì scorso, in occasione dello sciopero generale, 50mila persone con migliaia di lavoratori sono scesi in piazza a Napoli. Tanti giovani, tanta società civile in corteo per dire "no" alla guerra e lanciare un messaggio di solidarietà alla comunità palestinese che sta subendo un vero e proprio massacro. Napoli si sta mobilitando con grande forza a sostegno della causa palestinese. Il principale obiettivo resta il riconoscimento dello Stato di Palestina e l'apertura di corridoi umanitari per alleviare le sofferenza di un popolo martoriato". Lo ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo a margine dell'assemblea delle assemblee convocata dalla Cgil Campania. (06.10.25)

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Devo dire a prima città dopo due grandi manifestazioni, quella di venerdì lo sciopero con 50.000 lavoratori, giovani, società civile, tanta gente che è stata in piazza per dire no alla guerra e salviamo quello che è possibile di questa umanità, soprattutto comunità palestinese.
00:18Napoli come tante altre città si è mossa tardi ma lo sto facendo con una forza alla luce della solidarietà in modo concreto e lo devo dire, molti governi dell'Europa a partire anche da quello Meloni sono sembrati distratti su una logica che i nuovi equilibri economici dettati dall'era trampiana e di quelli che sono poi l'economia di guerra stanno distogliendo qual è l'obiettivo principale,
00:44riconoscere lo Stato di Palestina, aprire subito i corridoi umanitari, oggi partono i negoziati di pace, noi non siamo neottimisti, siamo osservatori perché se non si parte dal riconoscimento dello Stato di Palestina,
00:57chi avrà il ruolo di ricostruire quella Gaza deve essere tutelato la comunità palestinese, un popolo, ricordo, oggetto di genocidio, martoriato e i bambini muoiono di fame, non arrivano aiuti umanitari e sanitari,
01:12io credo che questo sia il primo tema, fermare i bombardamenti e consentire subito gli aiuti e poi si potrebbe partire ovviamente con le grandi dispute economiche
01:21e come diciamo noi e le condanniamo queste economie di guerra che vanno rimandate al mittente.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato