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  • 5 weeks ago
Nel nostro Paese il 58% delle donne e il 43,6% degli uomini ritengono che le donne siano trattate meno equamente in assunzioni, retribuzioni e promozioni; laddove nella media europea questa percezione si attesta su valori pari al 64,1% della popolazione femminile ed al 50% circa di quella maschile, la percezione cresce all’aumentare del livello di istruzione ed è più elevata nelle Regioni del Nord rispetto al resto del territorio. Meno consapevoli sono complessivamente gli uomini, soprattutto under 30, e le classi di età anziane. Sono alcune delle evidenze che emergono dall’undicesimo round della European Social Survey, un’indagine statistica comparata. II Rapporto nazionale sul Round 11 realizzato dall’Inapp approfondisce, in una prospettiva comparata europea, i temi della partecipazione al mercato del lavoro.

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00:00In Italia il 58% delle donne e il 43,6% degli uomini ritengono che le donne siano trattate
00:09meno equamente in assunzioni, retribuzioni e promozioni, percezione che in Europa si attesta
00:13in media su valori pari al 64,1% della popolazione femminile e al 50% circa di quella maschile.
00:20La percezione cresce all'aumentare del livello di istruzione ed è più elevata nelle regioni
00:24del nord rispetto al resto del territorio, mentre meno consapevoli sono complessivamente
00:28degli uomini, soprattutto under 30 e anziani.
00:31È la fotografia scattata dall'undicesimo round dell'European Social Survey, un'indagine
00:35statistica comparata realizzata dall'INAP sui temi della partecipazione al mercato del lavoro,
00:40l'uso del tempo, le determinanti del benessere, della soddisfazione e della fiducia.
00:44Il tema delle differenze di genere in Italia, secondo la ricerca che abbiamo presentato
00:51oggi, sembra essere meno percepito rispetto ad altri paesi.
00:57La spiegazione purtroppo non sta nel fatto che il tema non sia particolarmente esposto,
01:04anzi tutti gli indicatori ci dicono che dal tasso di occupazione delle donne alle condizioni
01:11di accesso ai servizi per consigliare il lavoro e la famiglia e altre condizioni, le condizioni
01:19salariali e di lavoro, la condizione femminile italiana non sia particolarmente felice.
01:25È un tema che dobbiamo affrontare con molta serietà perché probabilmente c'è una forma
01:30di adattamento, diciamo così, della nostra comunità, una cosa non positiva ed è necessario
01:37invece evidenziare che senza la risorsa femminile nel mercato del lavoro e nella partecipazione
01:43alla vita della nostra collettività, in termini attivi i nostri problemi tenderanno ad aggravare.
01:49Notevoli le differenze nell'uso del tempo, a prestare assistenza e cura non ritribuita
01:54da un familiare, amico o conoscente è circa il 24% della popolazione.
01:58In termini di benessere complessivo in Italia lo sono il 38,2% degli uomini contro il 34,5%
02:05delle donne, mentre l'insoddisfazione è prevalentemente femminile e si amplifica
02:09con l'avanzare dell'età.
02:10Ancora per la donna vi sono carichi diversi da quelli maschili, penso alla crescita dei
02:16figli, penso ai carichi di cura per persone con difficoltà nell'ambito familiare.
02:22Io credo che il percorso sia ancora lungo ma non lunghissimo, anche perché la legislazione
02:26italiana ha messo in campo già da molti anni misure di avvicinamento.
02:31Se penso alla decontribuzione sud, alla necessità di invogliare il datore di lavoro ad assumere
02:37donne al sud come se fosse una specie protetta, sono misure di grande sensibilità ma che devono
02:44portarci a riflettere.
02:47Confido quindi in un lavoro congiunto di istituzioni e politica perché questo tema diventi un tema
02:56superato ed acclarato a legislazione vigente.
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