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  • 7 weeks ago
Uno scambio di informazioni più efficiente tra Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Regioni consentirebbe di ottimizzare l’accesso ai farmaci, migliorando e rendendo così più equa l’assistenza ai cittadini. È quanto emerge dallo studio condotto da Claudio Jommi e Riccardo Novaro, del Dipartimento di Scienze del farmaco dell'Università del Piemonte orientale, che ha coinvolto le Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Puglia. Presentato al convegno nazionale ‘Dati da Aifa a Regioni: Flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni’, tenutosi a Roma, lo studio mostra come una migliore comunicazione tra le parti potrebbe ridurre addirittura del 40% il lavoro del personale, liberando risorse preziose da ricollocare in altre attività.

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Transcript
00:00Ottimizzare le scelte regionali, ridurre i carichi di lavoro del personale nelle regioni,
00:09liberare risorse da riallocare su altre attività, semplificare e accelerare i processi di programmazione
00:14sanitaria e ridurre i tempi di accesso ed effettiva disponibilità delle nuove terapie.
00:19È ciò che si potrebbe fare, migliorando lo scambio di informazioni tra l'AIFA,
00:23Agenza Italiana del Farmaco, e le regioni, portando grande vantaggio all'intero percorso
00:27di accessibilità ai farmaci. Lo spiega un nuovo studio condotto da Claudio Giommi e Riccardo Novaro
00:33del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università del Piemonte Orientale,
00:37in collaborazione con Defaforum e i servizi farmaceutici di quattro regioni, Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Puglia.
00:44Ci siamo chiesti qual è l'impatto di una maggiore condivisione delle informazioni in AIFA a livello regionale.
00:49Quello che è emerso è che avere una condivisione di questi dati ha degli effetti di ottimizzazione
00:54alle risorse a livello regionale, quindi la regione evita delle duplicazioni di valutazione fatte a livello centrale,
01:01ha un effetto importante sui tempi di accesso e in generale ha un effetto importante
01:06in termini di qualificazione e attività di programmazione.
01:08È necessario quindi difendere il sistema sanitario nazionale e consentire ai cittadini
01:12di avere un'equa risposta farmacologica, aspetto minato dal fatto che attualmente
01:16alcune informazioni siano disponibili in AIFA ma non utilizzabili dalle regioni.
01:20Quindi il lavoro che abbiamo fatto oggi è quello di cercare di mettere in connessione
01:25le istituzioni, quindi regionali e nazionali, per aumentare il valore competitivo del sistema paese
01:32e essere in grado di essere omogenee e di rispondere ai bisogni dei cittadini
01:36anche grazie alle informazioni che ci consentono di dimensionare i nuovi farmaci che arriveranno sul mercato,
01:43a quale popolazione target saranno riferiti e anche programmare il costo per le regioni
01:48e quindi rendere il sistema anche sostenibile.
01:50Al convegno nazionale, dati da AIFA a regioni, flussi informativi a supporto delle politiche regionali
01:56e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra AIFA e regioni
02:00a cui è stato presentato lo studio, si sono discussi anche gli scenari futuri.
02:04Ci stanno a disposizione 23 miliardi che è una buona notizia,
02:08ma vediamo come negli ultimi anni la spesa, il budget insegua in realtà la richiesta in aumento di salute
02:19perché la scienza oggi ci offre effettivamente continue e possibili soluzioni,
02:24non potremo permettercele tutti, quindi questa razionalizzazione e questo uso molto molto preciso delle risorse
02:32sta diventando fondamentale.
02:35Oggi è un passo veramente nella direzione giusta.
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