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https://www.pupia.tv - Roma - Accise tabacco - Audizioni - ONT Italia, Italian Tobacco Manufacturing, OPIT e Manifatture Sigaro Toscano - COM(2025) 580 final e COM(2025) 581 final
La Commissione Politiche Ue, nell’ambito dell’esame congiunto della proposta di direttiva del Consiglio relativa alla struttura e alle aliquote dell'accisa applicata al tabacco e ai prodotti correlati (rifusione) e della proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva (Ue) 2020/262 per quanto riguarda il regime generale delle accise sul tabacco e sui prodotti correlati, svolge le seguenti audizioni:
ore 14.15 Organizzazione Nazionale Tabacco Italia (ONT Italia)
ore 14.30 Italian Tobacco Manufacturing
ore 14.45 rappresentanti dell’Organizzazione dei produttori italiani di tabacco (OPIT)
ore 15.00 Manifatture Sigaro Toscano(01.10.25)

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Trascrizione
00:00:00I nostri ospiti vedo che non vi sono obiezioni e dispongo l'attivazione del collegamento.
00:00:06Saluto Gennarino Maziello, Presidente ONT Italia e Massimo Spicola, Direttore ONT Italia.
00:00:15A questo punto cedo loro la parola pregandole di contenere il loro intervento entro dieci minuti,
00:00:20anche al fine di conseguire poi ai colleghi deputati di intervenire,
00:00:25qualche collega potrebbe anche collegarsi in videocollegamento
00:00:32e dopo l'intervento dei deputati vi rilascio la parola per altri due o tre minuti
00:00:37per le eventuali risposte alle domande e alle sollecitazioni dei colleghi.
00:00:46Mi recuperate il cronometro, per favore, che è sul mio tavolo, nel cestino.
00:00:55Grazie.
00:01:25Presidente, grazie a lei per l'audizione e per la disponibilità che ha dato all'ascolto
00:01:33e per aver invitato ONT.
00:01:36Saremo sintetici e cercheremo di dividere gli interventi in due momenti,
00:01:41uno di inquadramento da parte mia e uno un po' più nel dettaglio e nel merito da parte del Dottor Spicola.
00:01:49Noi come ONT rappresentiamo nella filiera italiana circa il 50% del prodotto italiano
00:02:01prodotto nei campi e lavorato, posso dire, attraverso un accordo che ormai è strutturato
00:02:09da 14 anni con Fili Moris. Abbiamo investito molto e questo è accaduto dopo la riforma
00:02:19dell'Ocm tabacco, dove attraverso l'eliminazione degli aiuti al tabacco si pensava di voler
00:02:25destrutturare ed eliminare la coltivazione del tabacco.
00:02:30A nostro avviso la lotta al tabaggismo va fatta, ma va fatta con un approccio intelligente
00:02:36e non ideologico, perché questo potrebbe portare solo al fatto che se eliminiamo la tabacchicoltura
00:02:44in Italia e in Europa, arriverebbe prodotto da altri paesi nel mondo che magari non hanno
00:02:51nemmeno gli stessi standard qualitativi né dal punto di vista sanitario, né dal punto
00:02:57di vista delle buone pratiche del lavoro e né dal punto di vista delle buone pratiche
00:03:02agricole. Quindi siamo fortemente preoccupati per questo approccio.
00:03:06Rischeremo quasi di fare come abbiamo fatto con l'automotive. Abbiamo distrutto un comparto
00:03:13per poi regalare un vantaggio competitivo alla Cina. In questo caso distruggeremo il tabacco
00:03:18in Europa per creare un vantaggio competitivo ad altri paesi che producono tabacco in foglia
00:03:23e perché no magari anche alla Cina che produce molto tabacco e liquidi. Noi abbiamo investito
00:03:30molto come parte agricole in 14 anni, abbiamo introdotto delle innovazioni nelle nostre aziende
00:03:36che sono straordinarie. Siamo arrivati a una riduzione del numero delle imprese che però
00:03:42hanno un'alta capacità produttiva dal punto di vista degli standard qualitativi. Noi utilizziamo
00:03:48prodotti non banditi nel nostro paese mentre altri paesi fuori dall'Unione li utilizzano
00:03:58e addirittura noi non utilizziamo prodotti regolari come utilizza il nostro paese perché
00:04:04ci limitiamo ancora di più di quello che dobbiamo. Questo è il livello della nostra filiera.
00:04:10sono cose che raccontiamo perché le possiamo raccontare perché sono verificabili, abbiamo
00:04:16ci siamo anche autocontrollati, ci autocontrolliamo. Abbiamo dei tecnici nostri e dei tecnici
00:04:22dell'industria che girano nelle aziende, nei campi per questo tipo di lavoro. Ci tengo a dire
00:04:28che abbiamo non solo a questo lavorato per le buone pratiche agricole e le buone pratiche
00:04:32del lavoro per questo standard qualitativo ma abbiamo lavorato addirittura anche sul controllo
00:04:38all'interno della filiera. In Italia abbiamo un modello invidiato a mio avviso in Europa
00:04:44e nel mondo perché ancora oggi anche senza gli aiuti comunitari noi ci sottoponiamo alla
00:04:51sottoscrizione di contratti di coltivazione dove indichiamo le superfici che coltiviamo,
00:04:58i luoghi dove coltiviamo le particelle e il comune di appartenenza e li registriamo ad AGEA
00:05:07che è una struttura che voi sapete del Ministero dell'Agricoltura. Quindi chiunque può andare
00:05:13a controllare se Gennaro Masillo ha coltivato tabacco, quanto tabacco ha coltivato e in quale
00:05:19superficie ha coltivato il tabacco. In altri paesi e nel mondo questo non accade. Ho fatto
00:05:25questa presentazione perché può essere uno degli elementi di appiglio a quell'approccio
00:05:30dell'Europa che vuole mettere in campo delle cose che non avrebbero nessuna efficacia, come
00:05:37per esempio la vicenda del deposito fiscale anche a tasso zero. Sarebbe un controllo pesante
00:05:43per le piccole imprese e per le medie imprese che non servirebbe a nulla perché noi proporremo
00:05:49invece un accordo di questo tipo dove ci sia un contratto chiaro tra produzione e industria,
00:05:56una verifica e un controllo possibile nel campo e nei magazzini per tenere tutto sotto
00:06:02controllo e per evitare che ci siano illecidi o truffe. Darei la parola al Dottor Spicola
00:06:09in modo che possa entrare nel merito anche dei tre punti proposti dalla direttiva UE e magari
00:06:15suggerire anche le nostre riflessioni. Grazie Presidente.
00:06:19Grazie, mi associo anche io ai ringraziamenti per l'invito in questa audizione al Presidente
00:06:27e ai membri della Commissione. Sì, molto sinteticamente il nostro giudizio rispetto
00:06:35a quelli che sono gli obiettivi dichiarati della Commissione nella proposta di riforma
00:06:39della TED, sono giudizi molto critici perché di fatto si ignorano o vengono completamente
00:06:47ignorate quelle che sono alcune, mi permetto di definire, buone pratiche che sono già disponibili
00:06:53a livello di Stato membro. Le tre direttrici su cui la Commissione stabilisce questa proposta
00:07:01di riforma sono l'aumento delle aliquote minime a livello dell'Unione Europea, l'estensione
00:07:05del campo di applicazione ai nuovi prodotti con la fissazione di nuove imposte minime e
00:07:10l'inserimento del tabacco greggio nel sistema dei controlli dei movimenti del prodotto sottoposto
00:07:15ad accisa, quindi delle MCS. Partendo dall'ultimo che è quello che interessa un po' più la
00:07:20nostra filiera, di fatto come diceva prima il Presidente, noi dal 2015 abbiamo un sistema
00:07:25di regole esteso a tutti gli operatori della filiera, esteso dal Ministero dell'Agricoltura
00:07:29secondo la normativa comunitaria, quindi nel 1308 e nel 2013 il regolamento, per cui esiste
00:07:36un sistema fatto di regole, controlli e sanzioni, tutto di matrice pubblica perché i controlli
00:07:42sono effettuati dall'Agecontrol e in tandem con AGEA e comunicati al Ministero dell'Agricoltura.
00:07:50Di fatto questo che è un sistema, tutto sommato oggi è in migore per il triennio 24-26, quindi
00:07:57dal 2015 sempre esteso, viene completamente ignorato, io parlo di quello italiano ma ci
00:08:03sono anche riferimento spagnolo piuttosto che polacco ungherese, perché potrebbe anche
00:08:08essere questo un sistema da poter valutare e considerare come estendibile a livello europeo,
00:08:15perché di fatto quello che si fa in Italia potrebbe essere replicato su scala comunitaria
00:08:21e quindi da questo punto di vista avere quelle garanzie di regole, di controllo e di sanzioni
00:08:26non solo a livello nazionale ma anche a livello di scambi trasfrontaliere che è quello un
00:08:31po' che la Commissione critica dove esiste una mancata omogenizzazione.
00:08:37Per quanto riguarda le altre questioni, l'aumento delle aliquote minime, l'estensione al campo
00:08:42di applicazione ai nuovi prodotti riteniamo che ci sia, come visto negli ultimi anni ma
00:08:49anche come attualmente per esempio quella che è la riforma della PAC o del bilancio europeo
00:08:52su alcune questioni, un approccio forse più ideologico che pragmatico da parte della Commissione,
00:08:57perché di fatto si inseriscono incrementi assolutamente fuori misura, mai registrati
00:09:02prima che potrebbero avere sicuramente un effetto spiazzamento sulla produzione, come diceva
00:09:07il Presidente, perché si rischierebbe di andare incontro a un effetto sostituzione
00:09:13tra il prodotto italiano ed europeo con quello extraeuropeo, perché di fatto le manifatture
00:09:19che abbiamo basate all'interno del suolo comunitario continuerebbero a produrre prodotto di fatto
00:09:25ancora lecito con un prodotto che non viene più dall'Italia e non viene più dall'Unione
00:09:30Europea. Questo avrebbe impatti significativi da un punto di vista economico e occupazionale,
00:09:34noi in Italia abbiamo diversi distretti produttivi dal Veneto all'Umbria, alla Campania, alla
00:09:39Toscana e tutto questo nelle valutazioni di impatto della Commissione non viene assolutamente
00:09:46considerato, di fatto anche l'aliquota minima che viene impennata in una maniera considerevole
00:09:54non è collegata con quello che è ad esempio il tasso di illecito, se noi oggi guardiamo
00:09:58i livelli di illecito presenti in Francia, in Irlanda, in Regno Unito, nei Paesi Bassi che
00:10:03hanno già un sistema fiscale allineato a quello che vorrebbe la Commissione, noi in
00:10:08Francia abbiamo un tasso di illecito dei consumi di prodotti finiti del 40%, cifre simili li
00:10:16abbiamo nel Regno Unito, in Irlanda e nei Paesi Bassi, ovviamente con tutte le perdite anche
00:10:21per l'erario e di fatto in Italia noi abbiamo un tasso di illecito del 2% grazie ad una normativa
00:10:29equilibrata e a controlli stringenti, controlli stringenti pagati dagli operatori perché
00:10:33siamo noi che ci, tra virgolette, autotassiamo e affidiamo all'ente pubblico i controlli sul
00:10:40nostro settore. Per quanto riguarda poi i nuovi prodotti
00:10:45noi in Italia abbiamo una filiera di eccellenza da questo punto di vista che ha trainato anche
00:10:50da un punto di vista innovativo quella che è la componente agricola perché lo sviluppo
00:10:54di questi nuovi prodotti ha avuto un effetto positivo anche sulla catena produttiva quindi
00:10:59a valle e questo ha permesso anche di rimicorrire un po' quello che è la parte agricola e andare
00:11:07a non considerare quella che è una normativa che anche il nostro Paese ormai dal 2014 porta
00:11:15avanti in maniera abbastanza indistinta negli ultimi anni tra i vari governi o le varie forze
00:11:24politiche che si sono succedute. Questo crediamo che siano tutti aspetti che debbano essere
00:11:29considerati perché ne va dell'economia locale, nazionale, dell'occupazione, della tenuta
00:11:35delle aree interne perché molto spesso dove si produce tabacco in Italia e in Europa sarebbe
00:11:40difficile produrre altro e riteniamo anche che ci sia quello che è l'impatto sul pilo,
00:11:48sul valore aggiunto, sulle voci di esportazione soprattutto in Italia e ci sembra che questa
00:11:52battaglia forse sia, come dicevo prima, molto ideologica e spinta da Paesi che ovviamente
00:11:58non hanno la necessità di difendere alcuni valori economici produttivi come i nostri,
00:12:03quindi questo ci preoccupa molto, crediamo che i modelli di filiera basati sull'innovazione,
00:12:08sull'accordo di filiera, come veniva ricordato il più importante tra Coldiretti e Fili Moris,
00:12:13ma ne esistono anche altri come i fattori del sigaro toscano ad esempio, questo abbia creato
00:12:18nuova economia e tenuto anche da un punto di vista occupazionale, oggi è sotto gli occhi
00:12:25di tutti le difficoltà che molti comparti agricoli stanno scontando, il grano ultimo,
00:12:31ma ne potrei citare tanti altri, questo è un settore che tutto sommato ha fatto dell'innovazione,
00:12:37degli accordi di filiera e della tenuta strategica dei prodotti finali anche un manto e crediamo
00:12:44che alcune buone pratiche nazionali debbano essere tenute in considerazione dalla Commissione,
00:12:50non solo nella definizione del nuovo quadro regolatorio, ma anche nella valutazione di impatto,
00:12:55perché ripeto alcuni impatti su quelle che sono le filiere strategiche nazionali vengono
00:13:00completamente disattesi dalla Commissione. Grazie Presidente, mi scuso se ho rubato tempo,
00:13:06grazie anche a voi della Commissione, grazie.
00:13:09Grazie, grazie. La relatrice, onorevole Silvestri, gruppo fratelli d'Italia, prego.
00:13:17Grazie Presidente, buon pomeriggio e grazie per essere venuti qui in audizione. Una domanda,
00:13:25voi avendo comunque si avvisionato la direttiva, avete fatto un calcolo percentuale quanto potrebbe
00:13:32essere la perdita all'incirca, se dovesse essere messa in atto la direttiva nel vostro
00:13:39settore, a livello di percentuale quanto potrebbe essere la perdita del settore?
00:13:45Onorevole De Monte, Forza Italia.
00:13:50Grazie, leggevo poco fa la introduzione in particolare del provvedimento 580, diciamo la Commissione,
00:13:58la proposta dice che da un lato la proposta del 2020 non si è rilevata come efficace a combattere
00:14:07la lotta contro il fumo, perché di questo stiamo parlando come elemento di fondo, combattere
00:14:12la diffusione del fumo, c'è l'indicazione del 21% dei giovani che fuma, l'effetto chiaramente
00:14:17sul cancro, questo è quello che viene citato e dall'altro lato però in maniera, possiamo dire,
00:14:23quasi contraddittoria, dice che però questa è la leva, l'incidere sull'accise è la leva
00:14:28per ridurre l'uso, insomma il ricorso al fumo. Ecco, allora se noi contrastiamo questa nuova
00:14:39revisione, questo nuovo provvedimento, quali possono essere secondo voi invece le leve per
00:14:46ridurre il ricorso al fumo, perché questo è appunto un disegno generale dell'Unione
00:14:53Europea, quindi l'approccio alla salute, la riduzione del fumo e via di seguito, quindi
00:14:58dobbiamo tenere presente gli obiettivi di filiera, dell'impresa, tutto quanto, però al tempo stesso
00:15:04c'è anche il tema della salute, quindi come possiamo fare invece, visto che noi valutiamo
00:15:09il tema della sussidiarietà, quindi l'intervento europeo oppure nazionale, quale può essere
00:15:15viceversa una leva nazionale che noi possiamo utilizzare, dal vostro punto di vista, in alternativa
00:15:20a questo, io condivido, cioè il fatto della leva economica, se uno ha una dipendenza, non
00:15:26è che aumentando di qualche centesimo, l'abbiamo visto storicamente questo, negli anni è aumentato
00:15:33il costo, ma alla fine l'utilizzo è comunque ampio, quindi qual è in maniera molto semplice
00:15:39la strada da percorrere secondo voi per un approccio giusto alla salute salvaguardando
00:15:44chiaramente anche l'industria.
00:15:46Grazie, come dicevo, a mio parere qua ci troviamo di nuovo di fronte a una presa di posizione
00:16:00ideologica da parte di book surfing, un'altra bandiera da sventolare e come dite voi giustamente,
00:16:13quello che circola anche negli ambienti politici, in realtà l'Italia è un esempio virtuoso
00:16:21perché da evitare è assolutamente l'aumento dei traffici illeciti perché oltre a, come
00:16:33ricordava giustamente la relatrice, diminuire il gettito fiscale delle aziende del settore
00:16:45verso lo Stato, ha anche degli altri effetti nevasti assolutamente da evitare.
00:16:57l'aumento dei traffici illecali vuol dire evidentemente un maggior circolo di soldi negli ambienti
00:17:11dei prodotti non controllati e non controllabili. Voi dicevate, voi dicevate di derivazione extra
00:17:19ue, ma come le notizie recenti di cronaca hanno dimostrato anche all'interno, in realtà
00:17:27anche a pochi chilometri dal capitale, da dove ci sono le istituzioni, ci sono delle
00:17:34delle fattori illegali di produzione di prodotti di tabacco. Io ho un paio di domande. Una, se
00:17:55voi siete stati considerati dalla Commissione europea in fase di scrittura di questa proposta,
00:18:12se siete stati interpellati o se come capita spesso in altri settori non avete avuto contatti
00:18:24e parlo della Commissione, quindi non di Europarlamento, di Europi parlamentari, di gruppi politici,
00:18:32parlo della Commissione. Se siete stati contattati voi, le vostre associazioni di categoria o associazioni
00:18:43di categoria di riferimento a livello europeo, perché voi sappiamo che tutte le associazioni
00:18:49in categoria italiane hanno poi un riferimento di massi di associazioni a livello di Bruxelles.
00:18:57E questa è una prima domanda che ci interessa, capire se il nostro sistema Paese è stato coinvolto.
00:19:07Poi, molto interessante ma poco risaputa, quel particolare, quel passaggio che avete fatto su un vantaggio
00:19:23di nuovo per l'ennesima volta da parte di una politica di Bruxelles alla Repubblica Popolare
00:19:33cinese e al suo mercato. Se potreste entrare un pochino di più nel dettaglio e poi magari mandarci
00:19:43anche un'integrazione di questo passaggio ve ne saremmo grati, perché è qualcosa che si sa,
00:19:51ma è una strada non battuta come dibattito. Ecco, grazie.
00:19:59Se ci consente ci diamo in due anche le risposte. Per quanto riguarda cosa accadrebbe in termini di numeri,
00:20:07sarebbe per noi un disastro, perché l'Italia ha investito molto sui prodotti di nuova generazione
00:20:15e gran parte delle coltivazioni sono entrate in quel mondo lì, con standard qualitativi incredibili
00:20:21con imprese che hanno rinnovato le proprie aziende e hanno speso milioni di euro
00:20:27per poter ammodernare le proprie aziende e per avere standard qualitativi aderenti alle ambizioni
00:20:33della manifattura e dei prodotti di nuova generazione.
00:20:37Per quanto riguarda invece la commissione, il congolgimento è un fatto gravissimo,
00:20:44noi siamo molto preoccupati perché tutto ciò è avvenuto all'interno della presentazione
00:20:48e anche della definizione della proposta della politica di rigola comunitaria
00:20:52e questo ci ha indignati. Indignati perché ancora una volta la commissione
00:20:58con molta, come dire, la potremmo definire autarchia, arroganza, ha mandato avanti un provvedimento
00:21:08che poi dobbiamo in salita cercare di condizionare e migliorare.
00:21:13Lo ha fatto in passato con le politiche ambientalistiche che però avevano il sapore
00:21:19di avercela con un mondo agricolo che poco senso ha, un approccio di questo tipo.
00:21:25Addirittura si equiparava a regole e a ragionamenti gli allevatori a quella che poteva essere una fabbrica,
00:21:37quindi alla fine questo ci ha indignato molto.
00:21:40Mi piacerebbe invece che il dottor Stigola entrasse nel merito della concorrenza cinese,
00:21:47ma prima ve ne faccio io un esempio, non dobbiamo andare per forza in Cina,
00:21:51potremmo andare anche in Malawi, anche in Zimbabwe, lì dove fanno raccogliere il tabacco ai minori,
00:21:58lì dove utilizzano ancora il DTT che qui è stato bandito 30 anni fa.
00:22:02Accadrebbe questo sul mercato delle sigarette.
00:22:05Al di là dell'illecito ci sarebbe un prodotto sul mercato pericolosissimo per la salute umana.
00:22:11Sì, grazie. Come diceva il Presidente, per noi sarebbe un disastro da un punto di vista produttivo.
00:22:22Non abbiamo una stima numerica da questo punto di vista, però consideri che molte delle nostre realtà produttive,
00:22:27specie in alcune aree del Paese, sono piccole e piccolissime aziende a carattere familiare
00:22:32che chiaramente verrebbero spazzate via da questa regolamentazione.
00:22:35Per quanto riguarda invece gli effetti della normativa sulla lotta al fumo,
00:22:39e quindi per venire alla domanda dell'onorevole sull'aumentare le aliquote minime per combattere,
00:22:46noi crediamo che questa possa essere una strada, ma sia adottata con equilibrio e con approccio.
00:22:52Ripeto, l'esempio francese è lungimirante.
00:22:55Di fatto quel tipo di tassazione ha consentito soltanto un incremento dell'illecito, portando l'illecito a metà del mercato,
00:23:03perché il 38%, 40%, a seconda degli anni se si considera il 24% e il 23%,
00:23:08quindi uno svuotamento delle casse dello Stato da un punto di vista anche delle entrate fiscali collegate,
00:23:14e quindi di fatto non si combatte, non si fa la lotta al fumo da questo punto di vista,
00:23:20ma si aiutano probabilmente, come diceva prima anche il Presidente, alcune forme organizzate parallele a questo settore.
00:23:27Crediamo che forse si debba lavorare molto su quello che è l'informazione e l'educazione da questo punto di vista,
00:23:34un po' come si fa da un punto di vista anche dell'educazione alimentare.
00:23:37Bisogna lavorare fin da subito nelle scuole o in altri contesti per provare ad avere un effetto.
00:23:43Riguardo alla Cina, crediamo che questo riferimento che faceva il Presidente Masiello,
00:23:48su cui sicuramente potremmo magari fornire qualche ulteriore approfondimento,
00:23:52è legato a quello che è un approccio timido della Commissione nei confronti delle sigarette elettroniche.
00:23:57Noi oggi basta che entriamo in un tabacchi e vediamo una miriade di colori, di gusti, di sapori,
00:24:04di cui non è dato sapere esattamente cosa sia esattamente lì.
00:24:09Per quello che riguarda la tastazione e l'approccio nei confronti di questo tipo di prodotto,
00:24:17c'è un approccio timido rispetto invece a quello che sono i prodotti di nuova generazione,
00:24:22soprattutto del Made in Italy da questo punto di vista,
00:24:25e anche riguardo a quello che è ad esempio un approccio con una nicotina di carattere naturale o sintetico.
00:24:31Noi in Europa lavoriamo sul tabacchio, una pianta erbacea che si pianta a aprile-maggio
00:24:39e si raccoglie in questi giorni, si sta raccogliendo ancora in campo,
00:24:44con tutto quello che vi ho raccontato prima.
00:24:47Quindi crediamo, si faceva riferimento all'automotivo,
00:24:50probabilmente quella è la riproposizione di una storia già vista.
00:24:56Una domanda velocissima, solo per una curiosità.
00:25:04Noi come Italia riusciamo a autosostenerci nella coltivazione oppure abbiamo anche delle importazioni?
00:25:10Noi siamo il primo paese produttore a livello europeo con oltre un terzo dei volumi.
00:25:15L'Italia fa scuola non solo da un punto di vista di qualità, di quantità, di leadership,
00:25:19ma come dicevo prima anche in termini di regolamentazione.
00:25:22È un calcolo molto difficile questo che lei propone, perché di fatto ci sono anche operatori della prima trasformazione
00:25:32che hanno poi attività di commercio e così via.
00:25:35Probabilmente la meccanica...
00:25:39Abbiamo esatto un comparto collegato a quello che consideri la meccanica per il settore viene fatta in Italia
00:25:47e viene venduta in tutto il mondo.
00:25:49Però da un punto di vista di auto-approvvigionamento, diciamo così,
00:25:53che bisognerebbe considerare il contesto comunitario piuttosto che quello nazionale,
00:25:57però è chiaro che, come diceva prima il Presidente,
00:25:59lo sviluppo dei nuovi prodotti, quindi prodotti di nuova generazione made in Italy,
00:26:03quelli hanno rappresentato un miatico importante per la revitalizzazione di una parte fondamentale del nostro settore.
00:26:10E lì noi giochiamo un ruolo molto, molto importante.
00:26:14Grazie.
00:26:15De Monte, ancora un passaggio.
00:26:17Una precisazione per cortesia, perché nel documento che noi abbiamo in esame c'è scritto comunque
00:26:23che sono stati consultati i portatori di interessi.
00:26:26No? Aspetti, non ho finito la domanda.
00:26:28Allora...
00:26:29No, non ho finito la domanda, un attimo solo.
00:26:31Ho detto... e qua dice che è stata aperta la finestra per la consultazione pubblica dei portatori di interessi
00:26:37e nel documento poi c'è scritto nel 2021 7.262 contributi con 235 documenti acquisiti.
00:26:46Quindi volevo chiedere se questa era appunto aperta a tutti, se vi risulta e se avete dato il vostro contributo.
00:26:52Perché questa è una fase fondamentale, cioè la Commissione Europea normalmente lo fa.
00:26:57Cioè apre la consultazione pubblica, raccoglie contributi e poi fa le sue valutazioni.
00:27:02Però con la domanda molto secca è se voi avete partecipato meno a questa consultazione pubblica.
00:27:08Prego.
00:27:09No, è stato un questionario che è stato inviato e che hanno compilato e noi invece ci aspettavamo
00:27:16un'audizione con la rappresentanza.
00:27:18Io ho capito la domanda forse alla rappresentanza.
00:27:21Quel questionario è arrivato a tutti e di più.
00:27:24È stato inviato senza una logica.
00:27:27Sì, però lei oggi ha chiamato qui i rappresentanti di una filiera o di un mondo produttivo o di un modello organizzato.
00:27:38Lì invece alla rinfusa si sono raccolti dei questionari.
00:27:43Mi piacerebbe capire quanto ha pesato la logica della presenza della filiera agricola, tabacchicola
00:27:49e quanto ha pesato invece dall'altro lato la società che magari non ha le stesse preoccupazioni e gli stessi interessi della filiera.
00:27:58Io ho risposto alla domanda in termini di rappresentante di una filiera.
00:28:03I questionari sono stati inviati ma ci avrebbe...
00:28:08Sì, sì, questo sì. Assolutamente.
00:28:11Bene, a questo punto direi che possiamo considerare conclusa l'audizione.
00:28:19Grazie.
00:28:20Grazie.
00:28:21Grazie.
00:28:50Grazie.
00:28:51Allora, passiamo alla seconda audizione.
00:28:53Siamo tra l'altro anche assolutamente in orario.
00:28:5714.45.
00:28:59I prossimi auditi sono dal vivo.
00:29:02Molto bene.
00:29:03Prego.
00:29:04Sono loro che sono in seconda.
00:29:07Sono loro?
00:29:10Sì, 14.30.
00:29:12Sì.
00:29:13Bene.
00:29:15Bene.
00:29:16Buongiorno, buongiorno.
00:29:17Benvenuti.
00:29:19Allora siamo alla seconda audizione.
00:29:24No, non siamo assolutamente in orario.
00:29:27Ma fa niente.
00:29:30No, voi sì.
00:29:3512.30 doveva iniziare.
00:29:41Ah, perfetto.
00:29:42Ah, allora siamo giusti.
00:29:44Sì.
00:29:45Bene, bene.
00:29:46Ok.
00:29:47Allora.
00:29:48Quindi Italian Tobacco Manufactory, giusto?
00:30:00Perfetto.
00:30:01Bene.
00:30:02Allora, l'ordine del giorno reca l'audizione informale di rappresentanti di Italian Tobacco Manufactory
00:30:07nell'ambito dell'esame congiunto ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà,
00:30:11della proposta di direttiva del Consiglio relativa alla struttura e alla liquida dell'accisa applicata al tabacco, i prodotti correlati,
00:30:18ed è la proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva per quanto riguarda il regime generale delle accise sul tabacco e sui prodotti.
00:30:27Avertendo in via preliminari che le audizioni informali possono essere trasmessi attraverso la web tv della Camera dei Deputati, il circuito infatti è ancora acceso dall'audizione di prima, se non vi sono obiezioni lascerei il circuito acceso.
00:30:40Saluto il dottor Pietro Vittori Antisari, presidente di Italian Tobacco Manufactory e il dottor Salvatore Lamantia, amministratore unico di Italian Tobacco Manufactory.
00:30:54Cero quindi loro la parola pregando di contenere il loro intervento entro i dieci minuti al fine poi di consentire ai colleghi di intervenire e poi a voi di dare una risposta alle sollecitazioni dei colleghi.
00:31:06Quindi io faccio partire al tempo, appena siete pronti.
00:31:13Buongiorno a tutti e grazie per l'occasione.
00:31:16Per noi naturalmente il problema della Cise è un problema enorme che naturalmente influisce moltissimo sull'attività produttiva che noi stiamo portando avanti.
00:31:26Racconto brevemente la storia di Italian Tobacco Manufactory che gestisce la storica manifattura di Chiaravalle,
00:31:32che è l'ultima manifattura di produzione di sigarette che è rimasta attiva in Italia dopo che il monopolio di Stato attraverso Leti ha privatizzato tutto il settore nel 2001.
00:31:44Poi nel 2003 come sapete Leti ha fatto una gara all'esito della quale tutte le attività legate alla produzione delle sigarette sono passate alla British American Tobacco
00:31:55e tutte le manifatture che in Italia erano 20 sono state poi progressivamente chiuse e le produzioni spostate all'estero,
00:32:03diciamo l'unica che è rimasta attiva è quella di Chiaravalle che oggi noi attraverso una serie lunga di vicissitudini siamo arrivati a gestire.
00:32:12Il problema delle accise per noi è fondamentale perché nel momento del 2019 quando noi abbiamo ripreso in mano la società dopo una serie di fallimenti legati ad attività illegali
00:32:25che erano state portate avanti da dirigenti infedeli della precedente gestione insomma che siano dediti ad attività di contrabbando e quindi insomma cose che erano state piuttosto pesanti.
00:32:34Io sono andato lì nel 2015 tipo Croce Rossa per rimettere a posto le cose in un rapporto con la Procura della Repubblica insomma era stata
00:32:43la manifattura era stata praticamente rasa dal suolo da provvedimenti dell'autorità giudiziaria a fronte di queste attività illegali che erano state scoperte.
00:32:53Dopodiché diciamo è emerso che naturalmente la manifattura aveva ancora una sua logica, una sua ragione da esistere
00:33:01a patto che naturalmente si mettessero a posto tutta una serie di cose sul piano organizzativo, sul piano produttivo, sul piano del mercato.
00:33:08Il piano del mercato era ripartito in modo molto brillante, noi nel 2019-2020 crescevamo del 20% più del mercato,
00:33:17poi siamo stati colpiti proprio da un provvedimento sulle accise, un provvedimento che è stato inserito nella finanziaria del 2019,
00:33:25quindi la legge 145 del 2018 che prevedeva un automatismo annuale per il riposizionamento dell'onere fiscale minimo.
00:33:36L'onere fiscale minimo è qualcosa che è molto vicino in termini di parentela alla cisa minima di cui si parla,
00:33:43nel senso che la cisa minima e l'onere fiscale minimo sono due accezioni della stessa impostazione.
00:33:51La cisa minima riguarda la cisa che poi è l'elemento che realmente varia, l'onere fiscale minimo assomma a cisa IVA,
00:33:59ma l'IVA come sappiamo invece è fissa, quindi si tratta di un'estensione abbastanza virtuale,
00:34:06anche legata a una famosa sentenza del 2014 della Corte di Giustizia europea che aveva sanzionato l'Italia
00:34:16proprio perché la cisa non aveva un andamento progressivo come sarebbe auspicabile sempre nel campo delle tassazioni e delle imposizioni fiscali.
00:34:27Quindi per noi, ripeto, guardare a questa revisione complessiva delle accise è importante,
00:34:33però ci sentiamo di mettere sul piatto da una parte la nostra esperienza che, ripeto, è stata parecchio compromessa
00:34:41per il fatto di questa iniziativa rispetto alla quale noi peraltro abbiamo resistito
00:34:47e ho portato qui, se voi poi vorrete consultarla, un'ordinanza del TAR del Lazio
00:34:52che giudica quel provvedimento totalmente incompatibile con la legislazione europea,
00:34:58quindi contrario ai principi libera concorrenza perché è evidente che mettendo mano alla cisa
00:35:03si mette mano ai rapporti di porta che ci sono tra i consumatori, tra le imprese
00:35:09e quindi insomma è una materia che va trattata con molta attenzione.
00:35:13Nel caso nostro, negli ultimi anni, diciamo noi abbiamo avuto, per ragioni sempre legate alla tassazione
00:35:20in modo diretto o indiretto, diciamo uno spostamento di consumatori verso il mercato illegale,
00:35:25ormai insomma è chiaro, anche se in Italia le statistiche ancora non hanno recepito il fenomeno
00:35:30a pieno come in altri paesi europei, però è di sabato scorso, l'avrete letto voi sui giornali
00:35:37e visto ai telegiornali che è stata chiusa la più grande fabbrica clandestina mai scoperta in Europa
00:35:44e naturalmente è chiaro che c'è un interesse talmente forte che tra l'altro diversi studi
00:35:54che sono stati pubblicati anche dalla stampa qualificata, penso a Repubblica, penso al Torriere della Sera
00:36:00denunciano diciamo che il tabacco che era stato in qualche modo dismesso dalle grandi famiglie
00:36:07e dalla comunità organizzata torna ad essere centrale nelle strategie di sviluppo
00:36:11perché naturalmente le risorse che ne possono uscire sono enormi.
00:36:16Ci sono due elementi che non sono soltanto quello dell'aumento dei consumatori e dei consumi
00:36:22ma anche quello dell'aumento dei profitti perché è chiaro che se un pacchetto di sigarette
00:36:27sui mercati illegali costava 2,5 euro un anno fa, oggi costa 3,5 euro perché naturalmente
00:36:34è cresciuto il prezzo di riferimento del pacchetto legale e quindi di conseguenza è normale
00:36:41che ci sia questo adattamento.
00:36:46Sì, diciamo che noi come quota fornitore abbiamo circa il 10% del prezzo che si ricava in tabaccheria
00:36:57allo Stato perché poi alla fine è allo Stato, insomma noi vendiamo all'oghista
00:37:02diciamo che è il concessionario di Stato per la distribuzione, vendiamo un pacchetto di sigarette
00:37:06intorno a 45 centesimi a pacchetto, quindi è chiaro che il massimo di profitto che c'è
00:37:11per arrivare a 3,5 euro è enorme e questo crea degli interessi che sono difficilmente contenibili.
00:37:19Leggevo sul giornale ed è divertente se non fosse preoccupante, i giornali si appuntavano
00:37:29sul valore dei macchinari, cosa importante, 2 milioni il valore dei macchinari, su questo
00:37:36vorrei fare due riflessioni, la prima è che questi macchinari, ho visto le fotografie
00:37:41ma insomma sono con ogni probabilità macchinari che precedentemente erano in uso nelle manifatture
00:37:46indipendenti in Europa, nel 2019 c'erano 25 manifatture indipendenti operanti in Europa,
00:37:52oggi sono 4-5 e sono tutte doppicanti e vicine a una possibile soluzione infalta e quindi
00:38:01diciamo un trasferimento di capacità produttiva dal settore legale al settore illegale che già
00:38:06è un fatto gravissimo. Poi l'evasione di imposta invece è stata calcolata in 600 milioni
00:38:15di euro, il che vuol dire che questi criminali, perché possiamo chiamarli così, si comprano
00:38:21un impianto al giorno, cioè non è il problema che oggi è stato, tra l'altro poi l'operazione
00:38:25è stata fatta dalla Guardia di Finanza di Ancona che sono i nostri compagni di viaggio
00:38:31nel senso che il nostro stabilimento è presidiato dall'ADM da una parte e dalla Guardia di Finanza
00:38:37di Ancona dall'altra, quindi abbiamo avuto alcune indiscrezioni e queste si ricollegano
00:38:41anche ai ragionamenti sulla futura legislazione europea, perché l'indagine è partita dal
00:38:48porto, il che significa evidentemente che sono arrivati dei carichi di tabacco che poi
00:38:53ad oggi non è accisato, una delle proposte evidentemente la più forte per contrastare
00:39:01il commercio illegale è quella che il tabacco possa essere accisato in modo tale da poterlo
00:39:07controllare nei suoi spostamenti, come sapete un prodotto accisato può essere spedito soltanto
00:39:12da un mittente autorizzato a un destinatario autorizzato, quindi non può essere commercializzato
00:39:19liberamente, però è chiaro che la forza di queste organizzazioni illegali con questi ritorni
00:39:26che ci sono sull'attività illegale sono talmente alti che sicuramente sabato avranno perso questa
00:39:35fabbrica e probabilmente mercoledì ne avevano già un'altra attiva, nel senso che la merce
00:39:40sequestrata in messa sul mercato avrebbe avuto un valore di 47 milioni di euro, quindi parliamo
00:39:46di cifre spropositate che difficilmente possono essere gestite, quindi questo è il primo punto
00:39:53noi abbiamo subito questo spostamento di consumatori dal mercato legale al mercato illegale, tra l'altro
00:39:58l'Europa è l'Europa e tutti ci rifacciamo all'Europa con grande attenzione e rispetto, però poi
00:40:04i paesi europei sono tutti diversi l'uno dall'altro e noi sappiamo benissimo che la
00:40:08situazione italiana è tale per cui ci sono una serie di regioni, principalmente l'Italia
00:40:13del sud, anche se il contrabbando è un fenomeno che ormai ha conquistato tantissime regioni
00:40:18anche del nord Italia, ma sappiamo che in alcune zone c'è il rischio che il monopoli
00:40:22di Stato non venda più neanche un pacchetto di sigarette, perché poi si stanno organizzando,
00:40:28anche la distribuzione è completamente cambiata, non ci sono più i banchetti, ci sono le consegne
00:40:33a domicilio, c'è tutta un'organizzazione anche di marketing che si è costruita a ridosso
00:40:39di questo percorso che naturalmente è in qualche modo, e cito il caso della Francia, la Francia
00:40:46che seguendo l'indicazione della comunità europea c'è che l'aumento dei consumi provoca
00:40:53una riduzione degli acquisti, l'aumento dei prezzi provoca una riduzione dei consumi
00:40:58che è un'obvietà, però il problema è che non è una funzione singola, è una funzione
00:41:03che sta l'intendo di un modello molto complesso dove ci sono tutti questi elementi che stavo
00:41:07descrivendo, quindi non è che la gente smette di fumare.
00:41:11In Italia e in Francia è stata messa in crisi il soggetto miliardario che voi conoscete,
00:41:17che è il distributore anche italiano, che è logista, spagnolo, che è il concessionario
00:41:22italiano, perché i volumi sono calati del 40%, quindi il mercato legale vale il 40% in
00:41:32meno e che ha messo in crisi i costi di distribuzione, quindi siamo arrivati al paradosso dei paradossi,
00:41:39cioè non il prodotto ma addirittura il distributore, quello che c'ha i camion e dice ma io non ho
00:41:44più i volumi per gestire efficientemente avanti, quindi questo è il primo punto su cui
00:41:55l'accisa ha sicuramente un impatto rilevante. Il secondo punto per noi è quello dei prodotti
00:42:03del tabacco, si scrivono tante cose sui consumatori ma i consumatori da 3-4 anni si è invertita una
00:42:13tendenza che in Italia dall'inizio del 2000 era chiara, cioè c'era una discesa del numero
00:42:17dei consumatori di prodotti del tabacco, negli ultimi 3-4 anni questa tendenza si è invertita
00:42:23e i consumatori sono ricominciati a salire e negli ultimi 2-3 anni si parla di un milione
00:42:29e mezzo, 2 milioni di consumatori in più che sono legati da una parte alle strategie
00:42:33delle multinazionali che hanno diversificato i prodotti di consumo del tabacco, quindi c'è
00:42:37il tabacco riscaldato, i liti, ci sono tutta una serie di possibilità, però anche lì
00:42:42diciamo che chiaramente la mano dello Stato ha avuto un suo peso e voi sapete che c'è
00:42:48una differenziazione che la comunità europea vorrebbe sanare ma tra le accise che vengono
00:42:53applicate ai prodotti tradizionali e quelle che invece vengono applicate ai cosiddetti
00:42:58prodotti innovativi e quindi anche questo è un punto in Italia, l'Italia è l'unico
00:43:04paese oltre al Giappone nel mondo che ha avuto una crescita a due cifre del tabacco riscaldato
00:43:11e questo è tutto legato ovviamente all'approccio impositivo che è stato scelto e che è stato
00:43:18adottato, inizialmente sicuramente collegato all'apertura dello stabilimento di Bologna
00:43:24che era certamente qualcosa da mettere sul teatro della bilancia, però anche qui c'è
00:43:30sempre una definizione di un incentivo fiscale, l'incentivo fiscale io mi occupo di impresa
00:43:37da tanti tanti anni, insomma è sempre legato o agli investimenti o all'aspetto reddituale
00:43:44ma la CISA è un'imposta di produzione e di consumo, quindi nel momento in cui lo Stato
00:43:51rinuncia alla CISA per consegnarla al produttore evidentemente fa qualcosa che è un po' contrario
00:43:58ai suoi interessi e questo è il secondo punto legato anche al fatto che in Italia, l'unico
00:44:03paese in Europa, è consentita nonostante ci sia la legge Sirchia che impedisce la comunicazione
00:44:10sui prodotti del tabacco, però è consentita una raggissima attività di marketing legata
00:44:16al fatto, come sapete è un po' una barzelletta ma così è, cioè che viene pubblicizzato
00:44:21il device e non la sigaretta, quindi insomma diciamo in ogni aeroporto, ogni centro commerciale
00:44:27è un'area da solo a chiusura. Allora arrivo al terzo punto che è quello con cui ho introdotto
00:44:33che noi abbiamo avuto questo provvedimento sulla CISA che appunto spero che possa essere
00:44:40per voi di interesse in questa ordinanza del TAR che oggi vi lasciamo e che indica che
00:44:45insomma nel maneggiare la CISA bisogna avere molta attenzione e la comunità europea su questo
00:44:50è particolarmente presente in incisiva nel non alterare quelli che sono gli equilibri
00:44:55di mercato, cioè è chiaro che ogni provvedimento sulla CISA può spostare interessi e consumatori
00:45:01da una parte e dall'altra, quindi è una cosa che va gestita con molto interesse.
00:45:07Magara Fischer, onorevole Silvestri, gruppo Fratelli d'Italia, prego.
00:45:12Grazie Presidente, grazie ai nostri ospiti, voglio ringraziarli per l'audizione, per la loro
00:45:19testimonianza nel loro settore e se poi ci possono lasciare magari quella sentenza così la possiamo
00:45:27un attimo anche analizzare con il legislativo e vedere bene o male il tutto.
00:45:33Grazie.
00:45:37La sentenza è di attimo.
00:45:42De Montenor?
00:45:44Bene, allora faccio anche a voi una domanda che stiamo facendo a tutti gli auditi.
00:45:49rapporti con l'Europa come company o come associazione di categoria o come punto di riferimento
00:46:03europeo, diciamo, della vostra associazione. L'Europa si è interfacciata con voi nella formulazione
00:46:15di queste problematiche. Allora in Italia non esiste un'organizzazione datoriale che fa
00:46:21riferimento all'attività del tabacco, come tutti sapete è un'attività pubblica quindi
00:46:25non ha questa tradizione. Noi facciamo parte in senso lato, diciamo, del comparto alimentare
00:46:33nel senso che applichiamo il contratto di lavoro del comparto alimentare e naturalmente
00:46:38diciamo siamo un'operazione industriale terminale di una produzione agricola che in qualche modo
00:46:44siamo collegati. E quindi abbiamo tentato anche qualche approccio con Confindustria, poi entrambi
00:46:49diciamo abbiamo avuto nel passato rapporti con Confindustria in altri settori, quindi per cui
00:46:54c'erano anche delle conoscenze dirette. Però da parte di Confindustria non c'è un'apertura su questo
00:46:59anche perché naturalmente il tabacco è un po' oggi demonizzato e sotto il profilo del prodotto
00:47:04certamente c'è poco da dire, insomma quindi non è che si possono dire. Quindi i contatti con l'Europa
00:47:10diciamo che abbiamo avuto, li abbiamo avuti direttamente perché naturalmente l'Europa
00:47:14per noi è una fonte di salvezza per quello che riguarda l'ingiustizia che noi abbiamo
00:47:19subito nel senso che l'Europa si è espressa in modo molto chiaro nel passato, questa famosa
00:47:26sentenza del 2014 di cui dicevo che ha rivoluzionato un po' tutte le attività in Europa ed è il possibile
00:47:34destinatario, cioè noi oggi siamo in attesa di una pronuncia della Corte Costituzionale
00:47:39al quale il Tar ha rimesso gli atti perché non essendoci una direttiva specifica, quindi
00:47:47un percorso cosiddetto verticale, il Tar non ha potuto disapplicare questo provvedimento
00:47:53di legge e quindi ha dovuto mandarlo alla Corte Costituzionale perché venga giudicato
00:47:58costituzionale o meno. Se la Corte Costituzionale non dovesse decidere nel senso da noi lo spiccato,
00:48:04la Corte Europea è il secondo passaggio e quindi per noi questo è il saldifico perché
00:48:09noi sappiamo che a livello europeo c'è una maggioranza schiacciante sia all'interno del
00:48:16Parlamento che alla Commissione del Consiglio che è contraria al fumo e ai grandi player del
00:48:22fumo, quindi sappiamo che questo è un mercato che è presidiato e dominato da grandi soggetti
00:48:28multinazionali che hanno una capacità di incidere molto rilevante. E quindi abbiamo
00:48:35avuto rapporti ma rapporti diretti con la Commissione, poi naturalmente l'Europa è intervenuta
00:48:42anche nelle attività del tabacco sempre nel 2019, è stata determinata dall'Unione Europea
00:48:49un percorso di tracciamento dei prodotti del tabacco che si chiama Track and Trace, per cui
00:48:54tutte le aziende produttrice di tabacco sono state costrette ad aggiornare tecnologicamente
00:49:02le proprie attività per poter tracciare ogni singolo pacchetto e così è andata la cosa,
00:49:09noi naturalmente ci siamo adeguati, adattati e quindi abbiamo contatti con loro ma più sul
00:49:16piano privato che non sul piano... Grazie Presidente, quindi per quanto riguarda quella
00:49:26questione della direttiva non siete stati coinvolti neanche con un testo a crocette per avere la
00:49:33vostra opinione. Poi naturalmente sappiamo che è in corso questo percorso che tra l'altro
00:49:42doveva essere completato nel 2024, insomma con tutti i tempi di gestazione delle attività
00:49:50in Europa è il capo, però ecco per noi ci tenevo a rimarcare questo aspetto, diciamo
00:49:58la cosa importante non è tanto che ci sia un aumento, abbiamo visto naturalmente le proposte
00:50:05che ci sono sulla cisa minima e per noi significherebbe avere un aumento di un euro e mezzo per ogni
00:50:10pacchetto di sigarette venduto in tabaccheria, ma la cosa importante siccome diciamo abbiamo
00:50:15già avuto questo scotto da pagare pesante è che questo euro e mezzo sia o almeno uguale
00:50:22se non proporzionale, perché in passato è successo che l'euro e mezzo toccava a noi
00:50:26che eravamo i poveracci della situazione, mentre chi vendeva con profitti milionari a prezzi più
00:50:32alti non era toccato da questi aumenti, quindi per questo dicevo è importante che ci sia un
00:50:37equilibrio da ricercare, quindi se poi tutto il mercato si sposta verso l'alto il problema
00:50:42sarà quello del commercio illegale, ma quello è evidente, quindi insomma c'è la proposta
00:50:48di acidazione del tabacco che certamente qualcosa può intuire, però come dicevo prima i profitti
00:50:52sono talmente alti che la forza di propulsione di queste attività è irrefrenabile.
00:50:58Grazie, arrivederci.
00:51:28Grazie.
00:51:58Grazie.
00:52:28Grazie.
00:52:58Grazie.
00:53:28Grazie per questa opportunità, un ringraziamento al Presidente e tutta la Commissione per
00:53:34la possibilità che abbiamo noi agricoltori, produttori di tabacco di poter essere qui e
00:53:41testimoniare il fatto che abbiamo fatto negli ultimi 15 anni passi da gigante sia nelle relazioni
00:53:50con il mercato e anche attraverso quelli che sono una serie di investimenti che le imprese
00:53:57agricole hanno effettuato in funzione della produzione stessa. Noi abbiamo in 15 anni consolidato
00:54:07appunto queste relazioni cercando di essere in linea con quello che è all'interno di un
00:54:13accordo che è quello tra Coldiretti e Filippo Morris in modo particolare, abbiamo costruito,
00:54:22cambiato e migliorato tutte quelle che sono delle dinamiche relative alle buone pratiche
00:54:29del lavoro e anche alle questioni che riguardano le famiglie e i lavoratori che ci seguono nella
00:54:37nostra iniziativa di impresa. Abbiamo fatto anche altro che è quello di investire molto
00:54:43nel risparmio idrico ed è quello anche di potenziare tutto quello che è il risparmio
00:54:49energetico, quindi investimenti atti all'economia circolare, abbiamo imprese che sono chiaramente
00:54:58diversificate, che partono dal recupero dei repudi degli allevamenti, entrano in impianti
00:55:03di bioenergia e che vengono utilizzati all'interno di investimenti che abbiamo fatto in modo congiunto
00:55:09con la manifattura in impianti di biomassa con la quale curiamo e secchiamo il nostro
00:55:15tabacco. Credo che alla base di tutto questo ci sia appunto questa iniziativa, questa voglia
00:55:21di voler sviluppare dell'economia, mantenere dell'economia, mantenere anche le conoscenze
00:55:29che ormai sono tramandate da generazioni e farlo in un territorio che avrebbe altro o
00:55:36non molto altro da proporre in termini di produzione lorda vendibile ad ettaro. Parliamo di un'economia
00:55:43che varia tra i 18 e i 20 mila euro a ettaro nelle aree dove insiste la cultura e sicuramente
00:55:52non possiamo chiedere a queste imprese di convertirsi a cereale, visto poi che sappiamo
00:55:58tutti come funziona la dinamica e che tipo di impatto economico avrebbe soprattutto per
00:56:05tutte le infrastrutture nella quale abbiamo fatto gli investimenti ingenti in questi ultimi
00:56:10anni. La direttiva colpisce delle buone pratiche fatte anche volte alla tutela del consumatore
00:56:19perché siamo controllati due volte, noi no, siamo controllati sia dalla parte pubblica
00:56:30ma anche da parte privata perché pretendono che i prodotti giustamente abbiano determinate
00:56:35caratteristiche organoetiche anche di residualità. Tutto questo è fatto appunto per, nell'ottica
00:56:45di una resilienza che ha l'obiettivo unico di dare un ritorno economico al territorio e
00:56:54credo che questo sia importante e sia stato fatto da persone nonostante ci sia stata negli
00:57:03ultimi 15 anni almeno la voglia di ridimensionarlo molto il tabacco anche in Italia. Io vengo da un
00:57:12territorio, quello veronese che poteva contare 8.500 ettari nel 2009 e oggi ne conta 3.500 e diremo
00:57:24che tutto questo anche indotto, rimasto e tutta questa specializzazione andrebbe definitivamente
00:57:33persa e non sarebbe sicuramente opportuno visto il periodo che stiamo attraversando. Grazie.
00:57:38Grazie per la vostra presenza. Io ho avuto già qualche mese fa e anche questa mattina
00:57:54ho avuto l'opportunità comunque di incontrare i referenti di Philip Morris che mi hanno detto
00:57:58che comunque con voi portano avanti questo rapporto e loro come voi mi hanno espresso le
00:58:11varie problematiche, le varie difficoltà che si verrebbero a creare sotto le gravi perdite,
00:58:17le grandi perdite. Ecco, la mia domanda è se lo potete, se voi in base a questa direttiva,
00:58:26se dovessi essere messa a terra così com'è, quali potrebbero essere a livello di percentuali
00:58:34le vostre perdite non solo economiche ma anche proprio a livello di occupazione, quindi quale
00:58:39potrebbe essere l'impatto generale ma percentuale, se me la potete dare giusto per dare un'idea
00:58:44e per portare anche avanti comunque sia un'idea di quello che è l'impatto del vostro settore,
00:58:49ma proprio con numeri di grazie.
00:58:53Bene, prego.
00:58:54Stimare l'impatto è molto difficile perché è un settore molto particolare, molto territorializzato
00:59:01e la paura qual è? Perché in questo momento poi l'obiettivo è stato fatto un grande lavoro,
00:59:09diceva prima il Presidente, investimenti e modernamenti tenendo conto un aspetto che molta
00:59:15della tabacchicoltura italiana oggi è confinata in zone dove non c'è molta alternativa,
00:59:22che quindi è un presidio del territorio, un presidio delle aree rurali, delle aree interne
00:59:27e ha un livello di impatto sociale importante perché questo la tabacchicoltura l'ha sempre avuto,
00:59:35perché la tabacchicoltura ha rappresentato il primo segno di emancipazione del lavoro femminile,
00:59:42storicamente e oggi in quei territori è l'emancipazione del lavoro di molte famiglie di immigrati
00:59:49che grazie alla tabacchicoltura che è una delle poche culture industriali che ha un grande
00:59:55impegno di mano d'opera.
00:59:57Poi qual è l'altro vantaggio e quale potrebbe essere l'impatto negativo, una riduzione della
01:00:03coltivazione? Che dove oggi c'è e in Italia c'è anche la trasformazione, la prima trasformazione,
01:00:07cioè il segmento subito dopo la fase agricola che è controstagionale rispetto alle grandi
01:00:15pratiche agricole e al grande assorbimento di mano d'opera consente e porta beneficio
01:00:20non solo alla mano d'opera del tabacco ma anche di altre culture di impiegare operai
01:00:23stagionali che altrimenti avrebbero periodo di soccopazione e di non impiego. Quindi la
01:00:29sfaccettatura dell'impatto non si ferma sull'impresa agricola di per sé ma su un territorio
01:00:35e su un contesto. Altro contesto importante è che l'Italia grazie all'esperienza della
01:00:42tabacchicoltura molti artigiani sono diventati di livello mondiale, primatisti, c'è tutto
01:00:49un comparto agromeccanico di eccellenza mondiale che in realtà è partito da artigiani su territori
01:00:55dell'entroterra dell'Italia interna che oggi esporta tecnologia grazie all'esperimentazione
01:01:02e all'innovazione che l'Italia fa in continuazione perché gli imprenditori sono sempre molto dinamici
01:01:07e quindi si porta dietro tutto questo aspetto. Quindi determinare un numero non è semplice
01:01:14però l'impatto non si fermerebbe sulla parte agricola di per sé ma sul contesto sociale
01:01:18di territori che ha altre opportunità o meglio non tutti i territori hanno altre opportunità.
01:01:23Un'altra domanda, di prima abbiamo affrontato anche un attimo il tema dell'arrivo di illeciti
01:01:41quindi comunque sia arrivi legali tramite i porti. Attualmente quanto è, se voi avete comunque
01:01:49sia una stima, quanto può essere adesso una, come dire, quanto viene tolto dall'illecito
01:01:58in questo momento? Quindi quello che c'è a livello nazionale e visto che comunque sappiamo
01:02:04che gli altri paesi europei hanno avuto anche in base a modifiche un aumento della criminalità
01:02:13in questo settore per capire un attimo come potrebbe essere anche questo impatto nel nostro
01:02:19territorio. Quindi con quello che abbiamo adesso e con quello che potrebbe essere perché comunque
01:02:24ci hanno rappresentato che noi comunque abbiamo ancora, nonostante abbiamo i vari, tutte le varie
01:02:31crimine organizzate, comunque a livello europeo riusciamo ad avere comunque i dati ancora bassi
01:02:37rispetto ad altre realtà europee. Quindi per capire un attimo.
01:02:41Sì, noi siamo di...
01:02:43Un attimo, faccio anche io una domanda. Voi avete avuto contatti con la Commissione europea,
01:02:53siete stati auditi, incontrati o vi sono arrivati questionari da compilare o la Commissione
01:03:01non vi ha considerato?
01:03:03Auditi no, incontrati nemmeno. Arrivò un questionario che noi abbiamo anche girato ai
01:03:09produttori ma che la capacità di rispondere a un questionario è molto limitata, che non ha avuto
01:03:15grande disponibilità dai produttori perché questionario produttori agricoli su produttori
01:03:21agricoli nel senso che ecco, quindi sì, c'è stato questo questionario ma non credo che sia
01:03:25stato, diciamo, esaudito da parte dei produttori in maniera importante. Come produttori poi a questo?
01:03:34Per rispondere alla domanda dell'onorevole, allora noi siamo, proprio la settimana scorsa
01:03:40abbiamo celebrato il congresso europeo dei produttori di tabacco dove era presente anche
01:03:45la federazione europea dei tabaccai che hanno presentato dei dati sull'illecito, l'Italia
01:03:51è il paese che ha meno illecito in assoluto in Europa, circa stimato tra il 2 e il 4%,
01:03:58quindi molto basso, contro paesi che hanno degli illeciti tra il 38, il 40 e il 36%, con
01:04:06una correlazione diretta rispetto al costo del valore del pacchetto. Poi anche il documento
01:04:14di sintesi che ci avete inviato, c'è una correlazione diretta tra contrabbando e aumento
01:04:22del costo. Io credo questo che è un'opinione, penso che tutti ricordiamo gli anni 90, le
01:04:28scorribande sulle coste pugliesi di tutto l'illecito che arrivava dai Balcani, che prima
01:04:35arrivavano le sigarette, poi sono arrivate le armi, è stato combattuto, è azzerato
01:04:41quell'aspetto, andare a ricostruire o dare spazio alle criminalità, perché è chiaro
01:04:47che più alto è il valore del tabacco legale, più alto è il valore del tabacco di contrabbando,
01:04:54significa dare fiato o ridare la possibilità di dare fiato alla criminalità organizzata,
01:04:59penso che non ce lo possiamo permettere, ma oggi l'Italia potrebbe esportare il proprio
01:05:04modello di controlli, perché l'illecito, le sigarette illecite non si fanno con il tabacco
01:05:10italiano, perché il tabacco italiano è tutto tracciato dalla produzione alla trasformazione,
01:05:17anche senza le accise, c'è un sistema collaudato volontario che noi ci paghiamo tra l'altro
01:05:26da solo, fatto da enti pubblici a controllare, quindi mutuando il vecchio sistema di quando
01:05:31c'erano dei controlli e quindi forse bisognerebbe lavorare per capire perché in Italia quel
01:05:37sistema funziona e esportarlo nel resto dei paesi d'Europa, visto che abbiamo delle buone
01:05:42pratiche, forse dovremmo lavorare su questo.
01:05:45E tutti i controlli, mi scusi Presidente, comunque si avranno tutti rapportati al Ministero
01:05:49dell'Agricoltura.
01:05:50Assolutamente, e il vigilante è il Ministero dell'Agricoltura perché è assolutamente
01:05:53Grazie, grazie mille.
01:06:17Passiamo agli ultimi auditi.
01:06:19Grazie mille.
01:06:49Passiamo all'ultima audizione di oggi, siamo un po' in ritardo ma abbiamo potuto tenere
01:07:08i tempi un po' più larghi anche perché l'aula è alle 16, quindi diciamo che siamo comunque
01:07:16dentro i tempi, allora, l'ordine del giorno recca, allora intanto i nostri ospiti abbiamo
01:07:26il collegamento della VTV della Camera dei Deputati già acceso, quindi se non ci sono obiezioni
01:07:33noi lo lasceremmo acceso, grazie.
01:07:36L'ordine del giorno recca l'audizione informale dei rappresentanti di Manifatture Sigaro
01:07:40Toscano, nell'ambito dell'esame congiunto e quindi della verifica della conformità al
01:07:44principio di sussidiarietà della proposta di direttiva del Consiglio relativa alla struttura
01:07:48e all'aliquità dell'accisa applicata dal tabacco e dai prodotti correlati, prego dottore,
01:07:55e della proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva per quanto riguarda
01:08:01il regime generale delle acciglie sul tabacco e sui prodotti correlati.
01:08:07Saluto il dottor Stefano Mariotti, amministratore delegato di Manifatture Sigaro Toscano, e la
01:08:13dottoressa Ilaria De Benedittis, responsabile legale e relazioni istituzionali di Manifatture
01:08:22Sigaro Toscano.
01:08:24Grazie Presidente, la ringrazio, grazie a tutti gli onorevoli per l'opportunità, per
01:08:41l'invito e l'opportunità di illustrarvi il nostro punto di vista. Due parole su Manifatture
01:08:46Sigaro Toscano, quindi siamo gli eredi di questa tradizione bicentenario di produzione
01:08:52del Sigaro Toscano, abbiamo due Manifatture in Italia, una a Lucca e una a Cava dei Tirreni,
01:08:58a Cava dei Tirreni produciamo i sigari aromatizzati e a Lucca produciamo i sigari naturali.
01:09:03Oltre a Lucca è l'unico stabilimento nel mondo occidentale, gli altri sono nei paesi
01:09:10caraibici in cui abbiamo la produzione ancora oggi dei sigari a mano, oggi come 210 anni fa,
01:09:16perché il Sigaro Toscano nasce appunto 210 anni fa. Il Sigaro Toscano che attraverso
01:09:22diverse vicissitudini torna in mani italiane nel 2006 e da allora fa una scelta di italianità
01:09:27molto forte, mantenendo i due siti produttivi in Italia, scegliendo e mantenendo la cultura
01:09:35del tabacco Kentucky, che è un tabacco particolare che viene coltivato in Italia e negli Stati
01:09:43Uniti, negli Stati Uniti dove nacque e in Italia dove è stato importato nel 1894.
01:09:49Quindi oltre a questo ovviamente abbiamo in Italia circa 400 dipendenti, quindi un indotto
01:09:57di 3.000 persone tra coltivatori e operatori che girano intorno all'azienda.
01:10:03Utilizziamo tabacco sostanzialmente italiano, il 60% del tabacco che utilizziamo è tabacco
01:10:09italiano, spesso dico ad altri colleghi che se ce ne fosse il doppio ne acquisteremmo il
01:10:15doppio, nel senso che il tabacco italiano, il Kentucky italiano è un'eccellenza che è
01:10:21non comparabile con nessun altro tabacco che viene prodotto. Abbiamo firmato un accordo
01:10:27con il Masaf in cui ci impegniamo per i prossimi 10 anni ad acquistare, abbiamo messo una cifra
01:10:32di 2 milioni di litri di tabacco Kentucky, ma in realtà come dico è indicativa, nel senso
01:10:36che noi facciamo accordi diretti con i coltivatori attraverso associazioni e acquistiamo tutto il
01:10:42tabacco Kentucky che viene prodotto in Italia. Abbiamo un rapporto con la nostra filiera italiana
01:10:51strettissima, noi abbiamo circa 180 coltivatori per circa 1.100 ettari, quindi stiamo parlando
01:10:56di imprese familiari, mediamente intorno ai 5 ettari a famiglia, è una coltivazione
01:11:04che non è sostituibile in termini anche di marginalità, è completamente diverso dal
01:11:08tabacco per sigaretta o per altri prodotti, se non altro perché è completamente manuale,
01:11:13500-600 ore manuali per coltivare un ettaro di tabacco e trasformarlo in tabacco per sigaro
01:11:20contro i 150 ore uomo che invece servono con un ettaro di tabacco per altri prodotti.
01:11:26quindi completamente manuale, acquistiamo il tabacco dai nostri coltivatori, investiamo
01:11:31circa 25 milioni di euro l'anno di tabacco italiano e lo trasformiamo nelle due manifatture,
01:11:37quindi Lucca e Cavaliere. Il sigaro toscano per gli italiani è semplice, è una nostra
01:11:46eccellenza, è un rappresentante veramente dell'italianità, dello stile italiano del mondo,
01:11:50ma appartiene diciamo a questo segmento di prodotti, appunto i sigari che hanno delle
01:11:55caratteristiche completamente diverse da tutti gli altri prodotti a base di nicotina, quindi
01:12:00io spesso potrei parlare ora di questo prodotto senza dire che poi alla fine è una foglia di
01:12:04tabacco rotolata, però con una storia appunto di 210 anni. A livello europeo il sigaro rappresenta
01:12:10lo 0,19% dei prodotti di nicotina, quindi stiamo parlando veramente di una nicchia all'interno
01:12:17dei prodotti nicotini e a un consumo, questo diciamo è anche questi numeri che ti sto illustrando
01:12:22sono anche confermati dall'Eurobarometro europeo, dall'ultimo Eurobarometro europeo,
01:12:28qui posto che dall'impact assessment che è stato fatto appunto sulla TED, sulla direttiva
01:12:32CISI. Il consumo del sigaro è prevalentemente occasionale, solo l'1% dei consumatori del
01:12:39sigaro fuma il sigaro ogni giorno, altrimenti è un consumo, razionalmente uno può pensare,
01:12:47che è periodico, no? Il sigaro è completamente diverso dagli altri prodotti, anche da un punto
01:12:56di vista di produzione, no? Una macchina, noi facciamo sigari a macchina e sigari a macchina,
01:13:02una macchina per sigari fa 18 sigari al minuto, una macchina per sigarette di ultima generazione
01:13:07fa 20.000 sigarette al minuto, sono due mondi diversi, quindi anche nei sigari fatti a macchina
01:13:13c'è un controllo manuale, artigianale, continuo e molto intenso. Si utilizzano, una parte
01:13:21della nostra produzione utilizza degli aromi naturali e questo, il sigaro non rappresenta
01:13:28un entry point per i giovani, no? Quindi il nostro consumatore è un consumatore che è
01:13:33ampiamente sopra i 30 anni, no? Sopra 30-35 anni, anzi, dell'ultimo Eurobarometro si è detto
01:13:39che l'85% dei consumatori di sigari è sopra i 30 anni, quindi diciamo che è un consumo
01:13:45consapevole, è un consumo maturo e è un consumo, diciamo, molto diverso. Io sono anche componente
01:13:53del Consiglio di Amministrazione dell'ECMA, che è l'Associazione dei Produttori Europei
01:13:58di Sigari e posso, diciamo, il sigaro è prodotto da piccole e medie aziende, cioè nel senso
01:14:05è una, è veramente una nicchia all'interno del mondo della nicotina in cui ci sono solo
01:14:11esclusivamente, quasi esclusivamente piccole e medie aziende, c'è soltanto una grossa
01:14:15multinazionale. Per tornare al quadro europeo, beh, per dire quello che pensiamo sui provvedimenti
01:14:26che sono previsti per il mondo del sigaro, oggi a livello europeo l'attuale direttiva
01:14:33prevede che l'accisa minima per i sigari sia di 12 Euro o il 5% del prezzo di vendita.
01:14:42La revisione prevede riportare a 143 Euro l'accisa minima o 40% del prezzo di vendita,
01:14:49c'è quindi un aumento del 1090% dell'attuale accisa minima. Questo aumento non è un razionale
01:14:59né da un punto di vista di tutela della salute del consumatore, che ovviamente è la priorità,
01:15:06proprio per i numeri che vi ho detto prima, stiamo parlando dello 0,19%, consumatori che
01:15:11fumano, che usano il sigaro probabilmente una volta a settimana, due o tre volte a settimana,
01:15:16ma neanche da un punto di vista fiscale, perché nella direttiva le entrate addizionali
01:15:25sono state messe all'interno del budget europeo, quindi si stima di fare di accise aggiuntive
01:15:31circa 11,2 miliardi di Euro, incluso le accise si arriva ai 15. Di queste 11,2 miliardi
01:15:40di Euro, i sigari e i sigaretti che contribuiscono per 90 milioni, quindi il contributo di sigari
01:15:50e sigaretti sugli 11,2 miliardi di Euro è di 90 milioni, assumendo che comunque l'impatto
01:15:58sui volumi di vendita sia quello che è contenuto nella TED e non più alto, poi vi argomento un
01:16:04attimo sulla preoccupazione sui volumi di vendita. Se poi restringo l'attenzione ai
01:16:10sigari, il contributo dell'accisa che verrebbe da questo aumento dell'accisa minima sui sigari
01:16:15è di 30 milioni sugli 11,2 miliardi, quindi stiamo proprio parlando di un non razionale
01:16:23neanche da un punto di vista fiscale. L'altro elemento che è stato messo nella direttiva è
01:16:33che comunque l'impatto dell'accisa minima è in qualche modo mitigato tenendo in considerazione
01:16:43quello che è il costo della vita locale, però nei numeri questo non è riflesso perché
01:16:48l'Italia passerebbe a 143 Euro, la Germania va a 147 Euro, la Germania è il secondo mercato
01:16:58europeo dei sigari e l'accisa minima passa dai 75 ai 140, quindi è l'assunzione sul
01:17:06caldo del mercato del 5%, io vi assicuro che raddoppiando l'accisa minima sui prodotti
01:17:11a basso prezzo questo non succederà. Tra l'altro questa revisione dell'accisa colpirà quasi
01:17:16è esclusivamente la produzione europea, perché i prodotti caraibici che vengono importati
01:17:21dai caraibici, che hanno un prezzo molto alto, ovviamente sono molto al di sopra dell'accisa
01:17:25minima, quindi quel tipo di mercato non verrà impattato, verrà impattato invece il mercato
01:17:30del sigaro toscano. Quindi la nostra preoccupazione ovviamente sulla parte accise è di una possibile
01:17:38recaduta sul nostro export, sul mercato italiano noi non abbiamo problemi, nel senso che l'accisa
01:17:44minima italiana è già superiore ai 143 euro, quindi oggi l'accisa minima italiana è sui
01:17:52175 euro per mille sigari. Il problema è il nostro export, noi in Italia abbiamo il 90%
01:17:58di quota di mercato e cresciamo in dimensioni, diciamo sempre di numeri, cresciamo come occupazione,
01:18:05cresciamo come volume di vendita grazie alla crescita che viene dall'export, soprattutto
01:18:09dall'Europa. Paesi come la Germania che vedrebbero raddoppiata l'accisa minima, la Spagna, l'Austria,
01:18:17il Belgio, l'Ungheria, Cipro, Repubblica cieca, Francia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo,
01:18:26Romania, Slovacchia, vedono un aumento dell'accisa minima impressionante e quindi ovviamente potrebbe
01:18:35avere ricadute su quelli che sono i nostri volumi di vendita a catena su tutta la filiera,
01:18:40quindi diciamo anche sull'acquisto del tabacco. Tra l'altro la direttiva è ancora, e concludo,
01:18:47è ancora poco comprensibile se pensiamo che a breve partirà in Europa nel 2016 la direttiva
01:18:53dei prodotti del tabacco che ha l'obiettivo di limitare la vendita dei prodotti a base
01:18:59di nicotina, ad esempio con il dipieto di utilizzo degli aromi nei prodotti del tabacco,
01:19:05il che per noi significherebbe che noi non potremmo più vendere in Europa i prodotti
01:19:11aromatizzati. Ovviamente quella avrebbe una ricaduta importante su 140 persone che noi
01:19:16assumiamo a Cava e sul tabacco italiano che acquistiamo per i sigli aromatizzati. Quindi
01:19:20c'è una contraddizione in cui viene fatta una direttiva in cui viene stimato un budget
01:19:25che è di aggiuntivo 30 milioni sugli 11,2 miliardi e poi si farà un'altra direttiva
01:19:31che andrà in qualche modo a impattare ancora i volumi e il budget che si stima di prendere,
01:19:36quindi anche da questo punto di vista è un non senso. Quindi noi pensiamo che assolutamente
01:19:41deve essere rivista, comprendiamo che l'accisa minima che è stata fatta sui sigari è abbastanza
01:19:49datata, quindi come viene riportato anche nell'impact assessment. Certo da 12 a 143 euro c'è
01:19:57una strada enorme, secondo noi anche attestarsi intorno ai 50-60 euro sarebbe gestibile senza
01:20:05avere ricaduti sociali importanti. E l'altra cosa ovviamente anche in considerazione proprio
01:20:12delle peculiarità del settore dobbiamo avere, ci auguriamo che si abbia un approccio differenziato
01:20:18rispetto a quelli che sono gli altri prodotti del tabacco.
01:20:23Grazie, relatrice Anorola Silvestri, prego.
01:20:27Grazie Presidente, voglio ringraziare gli avuti per essere venuti qui a portarci la loro testimonianza.
01:20:35Allora un paio di domande, per quanto riguarda il settore nazionale, la vendita nazionale,
01:20:42lei ha detto che comunque anche con la direttiva non ci dovrebbero essere comunque sia dei problemi
01:20:49perché comunque già noi abbiamo un'accisa abbastanza alta e quindi il mercato nazionale diciamo,
01:20:54però per quanto riguarda la questione del mercato estero, quando secondo lei, secondo voi
01:21:00se avete fatto muovere una stima, quale potrebbe essere un impatto, visto che comunque qua
01:21:05come lei ci ha detto, tutto il mercato del sigaro a livello nazionale gira intorno, comunque
01:21:14si ha delle realtà molto piccole, quindi tutte quante familiari, piccole o medie imprese,
01:21:20se ho capito bene. Quindi quale potrebbe essere l'impatto di questa direttiva?
01:21:24Quindi potrebbe portare anche alla chiusura di molte attività oppure licenziamenti per capire.
01:21:33Altra cosa, se c'è, perché sono sincera, su questo argomento sono ignorante, perlomeno non conosco,
01:21:42se c'è un mercato nero del sigaro in Italia, quindi se ci sono comunque sia delle entrate
01:21:48attualmente degli ingressi tramite porti nazionali, se ci sono degli ingressi di mercato nero del sigaro,
01:21:56quindi se la criminalità organizzata comunque sia entrata in questo settore e quindi quale potrebbe essere
01:22:02l'impatto magari della direttiva comunque sul commercio nero del vostro prodotto.
01:22:08Grazie, grazie Renatrice. Prego.
01:22:12Allora, sulla prima dare un numero difficile, certo i nostri primi tre mercati in Europa
01:22:18sono la Germania, la Spagna e la Francia, e la Germania prevede un raddoppio dell'accisa minima,
01:22:28la Francia, adesso non ho il dato con me, la Francia comunque prevede un aumento dell'accisa minima,
01:22:36la Spagna un più 14, la Spagna un più 192% dell'accisa minima.
01:22:43Io, è difficile stimare, però insomma, la preoccupazione è sia nell'immediato, nel senso che si calasse
01:22:57il mercato, perché se un pacchetto da 5 euro devo vendere a 7 euro, comunque 7, 750, insomma
01:23:03il problema potrebbe essere significativo, considerando appunto che il nostro sigaro è un lusso accessibile,
01:23:12no? Quindi diciamo accessibile da tutti, quindi una rigatura del 50%, un calo del 50% potrebbe
01:23:23essere, diciamo, però poi è ovvio che l'altra cosa che ci provoca è anche la prospettiva
01:23:30di sviluppo, cioè il sigaro toscano oggi sta crescendo nell'export in maniera importante,
01:23:35sempre rimanendo all'interno di una nicchia, perché comunque a livello europeo negli ultimi
01:23:41dieci anni il segmento ha perso quasi il 20%, quindi diciamo un segmento che non cresce,
01:23:47all'interno di questo segmento il sigaro toscano comunque sta sempre più, soprattutto all'estero,
01:23:52diventando popolare tra anche non italiani. Quindi sia i volumi attuali, ma anche la prospettiva
01:23:58di crescere, quindi è ovvio che tra Dazzi queste direttive qui da tempo ci stiamo orientando
01:24:06anche sul mercato che potrà sostenere così, però comunque è una mancata crescita sia
01:24:11da un punto di vista occupazionale che da un punto di vista di vendita. Sul mercato nero
01:24:18no, proprio perché il sigaro è talmente una nicchia, è talmente una cosa per appassionati
01:24:24che non abbiamo una criticità di contrabbando, non c'è. E questa è un'altra delle contraddizioni,
01:24:36diciamo alcuni provvedimenti europei mirati a limitare il contrabbando hanno richiesto investimenti
01:24:43significativi anche a aziende di sigaro come i manifattori di sigaro toscano, quando il
01:24:49contrabbando non c'è. Quindi diciamo c'è una poca conoscenza, le norme vengono fatte
01:24:56per il 99.99% del mercato ignorando queste piccole realtà. I produttori sono piccole
01:25:06e medie aziende, i nostri coltivatori sono famiglie, famiglie che con un ettaro riescono
01:25:12a fare 15-16 mila euro, 17 mila euro, 18 mila euro di PLV mediamente, senza esperienza
01:25:19fino ad arrivare ai 30 mila euro di più esperti. E quindi diciamo in quel caso veramente rappresenta
01:25:25il sigaro, il reddito della famiglia storicamente perché sono coltivatori che da sempre coltivano
01:25:31tabacco.
01:25:34Grazie, mi potrebbe dire all'incirca dove viene coltivato a livello regionale, cioè quali
01:25:44sono le regioni che comunque sono…
01:25:45Sì, diciamo la principale è la Toscana, ma abbiamo negli anni investito, riattivando
01:25:51la coltura di tabacco pentaghi nel Veneto, stiamo lavorando, oggi abbiamo un'ottima coltivazione
01:25:57a Ponte Corvo nel Passo Lazio e stiamo investendo tanto con le associazioni che ci hanno preceduto
01:26:04anche nel Beneventano, quindi queste sono le origini italiane da cui acquistiamo il tabacco
01:26:11pentaghi.
01:26:13Grazie, audizione conclusa.
01:26:14Grazie.
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