In cerchio, tra bandiere e fumogeni, una decina di barche dei collettivi e centri sociali ha disturbato la partenza della MSC Melani III, la nave battente bandiera liberiana e compagnia svizzera, che da lunedì è attraccata al porto di Venezia e che dovrebbe partire nel tardo pomeriggio di martedì. Al suo interno un carino diretto in Israele (forse anche di armi, ma non è chiaro), che gli attivisti cercano di non far arrivare. «Serve isolare commercialmente Israele, uno stato genocida», dicono. A presidiare il blocco navale a sostegno di Gaza una decina di mezzi delle forze dell'ordine di polizia, finanza e guardia costiera che dai megafoni intimano di allontanarsi. Gli attivisti hanno urlato vari slogan («Palestina libera, assassini, complici!») con in testa gli appartenenti al Laboratorio Occupato Morion. Momenti di tensione si sono verificati quando le barche, da un parte e dall'altra, si son toccate. Le moto d'acqua della polizia hanno sollevato onde che hanno bagnato gli attivisti. (Video e testo Anna Maselli)
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