- 2 mesi fa
MILANO (ITALPRESS) - L'obiettivo di BYD “è diventare uno dei primi tre costruttori nel mondo e in Europa in tempi molto rapidi”. Lo afferma in un'intervista a Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy Alfredo Altavilla, Special Advisor per l'Europa della multinazionale cinese.
Altavilla è molto critico nei confronti del Green Deal dell'Unione Europea.
“Per come è stato scritto, sta portando alla distruzione di un settore industriale che è tra i più importanti generatori di Pil in tutta Europa, e alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro - spiega il manager -. Inoltre non raggiunge assolutamente quello che era l'obiettivo originario, cioè l'abbassamento delle emissioni. L'unico vero obiettivo che il Green Deal sta raggiungendo è che da quando è stato introdotto il parco l'età media del parco auto in Europa è invecchiata di ulteriori 2 anni. In alcuni paesi come l'Italia è più vecchio di 12 anni. Viene fissata la data magica dell'1 gennaio 2035 in cui non si produrranno più le automobili a combustione tradizionale, ma non è stata creata l'infrastruttura che consente al cliente di poter utilizzare la mobilità elettrica”.
"In BYD abbiamo deciso di fare una cosa: le colonnine ce le faremo da soli con i nostri soldi in Italia e aperte a tutti, non solo a chi compra le nostre auto - sottolinea Altavilla -. Le faremo con una tecnologia di ricarica rapidissima. Lo faremo in tutta Europa. Le prime stazioni di ricarica di questo tipo saranno pronte già per la fine di questo anno".
"BYD ha poco meno di 1.100.000 dipendenti, e 125.000 sono ingegneri che lo scorso anno hanno depositato una media di 45 brevetti per giorno lavorativo.
Questo è il vero mantra di BYD, il focus sull'innovazione", aggiunge.
sat/gsl
Altavilla è molto critico nei confronti del Green Deal dell'Unione Europea.
“Per come è stato scritto, sta portando alla distruzione di un settore industriale che è tra i più importanti generatori di Pil in tutta Europa, e alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro - spiega il manager -. Inoltre non raggiunge assolutamente quello che era l'obiettivo originario, cioè l'abbassamento delle emissioni. L'unico vero obiettivo che il Green Deal sta raggiungendo è che da quando è stato introdotto il parco l'età media del parco auto in Europa è invecchiata di ulteriori 2 anni. In alcuni paesi come l'Italia è più vecchio di 12 anni. Viene fissata la data magica dell'1 gennaio 2035 in cui non si produrranno più le automobili a combustione tradizionale, ma non è stata creata l'infrastruttura che consente al cliente di poter utilizzare la mobilità elettrica”.
"In BYD abbiamo deciso di fare una cosa: le colonnine ce le faremo da soli con i nostri soldi in Italia e aperte a tutti, non solo a chi compra le nostre auto - sottolinea Altavilla -. Le faremo con una tecnologia di ricarica rapidissima. Lo faremo in tutta Europa. Le prime stazioni di ricarica di questo tipo saranno pronte già per la fine di questo anno".
"BYD ha poco meno di 1.100.000 dipendenti, e 125.000 sono ingegneri che lo scorso anno hanno depositato una media di 45 brevetti per giorno lavorativo.
Questo è il vero mantra di BYD, il focus sull'innovazione", aggiunge.
sat/gsl
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NovitàTrascrizione
00:00La nostra intervista, il nostro portrait, a me piace chiamarlo così sia in italiano
00:07in inglese, ma quando uso l'inglese lo traduco perché è un ritratto un po' più bello nella
00:12lingua inglese, quindi lo dico così, con Alfredo Altavilla grazie di essere venuto da noi,
00:16è la prima volta che viene in Italpress Economy, una figura importante insomma a livello manageriale
00:22della nostra storia, oggi special advisor di BYD per l'Europa, poi dopo schiederemo questa
00:28cronica, ma già Presidente di Ita Airways, la conosciamo, è responsabile per FCA, per
00:34tutta la regione EMEA, insomma io lo dico anche qui quando trovo le sigle, questa presentazione
00:39drammatica perché devo tradurre tutto, Europa, Medio Oriente, Africa, nonché braccio destro
00:45del grandissimo Sergio Marchioni, quindi è una storia, come si dice, importante, quindi
00:50siamo contenti che è venuto qui, grazie, farsi intervistare da me per Italpress Economy, vogliamo
00:55dire questa sigla che ho detto in testa che cosa corrisponde, perché in realtà è un
00:59acronimo di parole inglesi, ma ha a che fare con una proprietà che oggi è in tutto il
01:04mondo, ma che ha una genesi cinese insomma. Build your dreams è l'acronimo di costruisci
01:10i tuoi sogni e in realtà la storia di questa azienda è un po' questo, 30 anni fa 3 amici
01:18decidono di fondare in un pian terreno di uno stabile, 200 metri quadri, una piccola
01:30azienda che costruiva batterie per i telefonini Nokia e Motorola, partono con 300 mila dollari
01:37di capitale raccolti fra loro tre e dopo 30 anni questa azienda fattura 100 miliardi
01:46di Euro all'anno, ha poco meno di 1 milione e 100 mila dipendenti e capitalizza in borsa
01:55110 miliardi e quindi uno può dire che il sogno davvero questo signore l'ha costruito.
02:02Beh è importante, io gli ho chiesto questo perché sono molto attaccato anche in economia
02:07alla parola sogno, perché poi bisogna seguirlo, bisogna inseguirlo, bisogna combattere e quando
02:12si realizza come questo può diventare una cosa che ha un valore per tutti. Allora, BYD,
02:18adesso non abbiamo capito che cosa è, anche con il suo sopporto sta crescendo in Europa
02:21in modo esponenziale, dove volete arrivare, quali sono gli obiettivi?
02:26Ma guardi, l'obiettivo fondamentalmente è quello di diventare uno dei più grandi player
02:31uno dei più grandi costruttori in Europa. È un obiettivo importante, significa fondamentalmente
02:39in un mercato come quello automobilistico europeo che è destinato a non crescere, ma
02:44anzi a ridursi, significa rubare quote di mercato ad altri. Riteniamo di avere il potenziale
02:52per poterlo fare, che è prima di tutto la tecnologia, però l'obiettivo è quello di entrare tra i primi
02:58tre costruttori nel mondo e in Europa in tempi molto rapidi.
03:04Tempi molto rapidi. Allora, di tecnologia ne parliamo tra poco. Io invece le riporto
03:08un attimo su una dimensione un po' più politica europea, un tema di cui parliamo tantissimo
03:13qui, ma in tutti i contesti, le cose del Green Deal, insomma, la transizione ecologica come
03:18è stata scritta dall'Europa, che non piace neanche agli europei perché è una delle discussioni
03:22politiche da mattina alla sera, ma volevo sapere il suo punto di vista rispetto a questa
03:26legge un po' intricata, burocratica rispetto alla sua posizione professionale.
03:31Ma guardi, il Green Deal per come è stato scritto è una legge scellerata perché sta
03:41portando alla distruzione di un settore industriale che è tra i più importanti generatori di prodotto
03:48interno lordo in tutta Europa, alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro,
03:53ma soprattutto non raggiunge assolutamente quello che era l'obiettivo originario per
03:58cui è stato scritto, cioè l'abbassamento.
04:01Sostenibilità ambiente, insomma.
04:04L'unico vero obiettivo che il Green Deal sta raggiungendo è che da quando è stato
04:08introdotto l'età media del parco auto in Europa è invecchiata di ulteriori due anni e
04:15in alcuni paesi come l'Italia oggi abbiamo un parco auto che è più vecchio di 12 anni,
04:19quindi le lascio immaginare che cosa emette una vettura vecchia di 12 anni, perché?
04:24Perché al di là di fissare questa data magica del primo gennaio 2035 in cui non si produrranno
04:30più le automobili a combustibile tradizionali, non è stata creata l'infrastruttura che consente
04:37al cliente di poter utilizzare la mobilità elettrica.
04:41Ora capisco la possibile obiezione di dire ma voi come BYD fate automobili elettriche ed automobili
04:46ibride, perché non vi piace il Green Deal? Perché siccome il mercato dell'Europa, il
04:54mercato europeo dell'automobile si sta rimpicciolendo per effetto del Green Deal, a noi non interessa
05:00essere i più bravi nel cortile, mi farebbe molto più piacere essere uno dei più bravi
05:09ma in un campo di calcio.
05:10È tutto molto chiaro, però la discussione sul Green Deal del resto è molto attiva anche
05:15dentro l'Europa, anche con i vari partiti politici che sono in Europa e anche in Italia, quindi
05:20è una discussione nuova, però era importante che il suo pensiero, anche bella questa immagine
05:23finale, di non essere solo i primi nel cortile.
05:27Però io ho fatto molte interviste a figure apicali come lei del mondo automobilistico e viene
05:33fuori, non c'è solo un problema di macchine come un po' lei ha accennato, ma anche
05:36di tecnologie di ricarica, di infrastrutture, voi potete dare una mano in questo, a creare
05:43questa struttura in Europa, perché io mi compro l'auto elettrica, ma poi se non so dove
05:46andare a fare la ricarica, io ci metto 6 ore, come se ferma la macchina, devo aspettare
05:50troppo, costa troppo, la macchina elettrica è una macchina, io scusi del mio giornalismo
05:54popolare.
05:55No, no, ma guardi, bisogna essere molto fattuali e quello che lei ha detto lo è essenzialmente,
06:02lei pensi che gli incentivi che il governo italiano ha lanciato adesso per l'automobile
06:08nascono dalla impossibilità di spendere 630 milioni del PNRR destinati a costruire
06:16infrastrutture di ricariche e colonnine.
06:19Per non restituire i soldi all'Europa sono stati lanciati questi incentivi, ma se non
06:24ci sono le colonnine, come giustamente diceva lei, la gente pure le automobili non le compra.
06:28quali alla fine in BWD abbiamo deciso di fare una roba, le colonnine ce le faremo da soli,
06:34con i nostri soldi in Italia e aperte a tutti, non solo a chi compra le automobili di BWD,
06:38ma le faremo con una tecnologia di ricarica rapidissima da un megawatt, una tecnologia che
06:48nessuno ha, che consente di ricaricare 400 chilometri in 5 minuti, ovviamente se l'architettura
06:54elettrica della macchina lo consente.
06:55Due notizie hanno lo stesso take di Agenzi del PNRR.
06:57Però questo lo facciamo da soli, lo faremo in tutta Europa, le prime stazioni di ricarica
07:03di questo tipo saranno pronte già per la fine di questo anno e poi progressivamente l'anno
07:08prossimo diventeranno all'incirca 500 in tutta Europa.
07:12Questa mi sembra una notizia molto, ma molto importante, proprio perché ho focalizzato
07:16come giornista questo problema. Secondo tema, legato a un po' più politica laterale,
07:22ma direi quasi antropologica più che ideologica, ma perché l'Europa sostanzialmente considera
07:29queste tecnologie, altre tecnologie che vengono dalla Cina come una forma di inimichizia anziché
07:35come una forma di alleanza per poter allargare e vivere meglio un mercato complessivo e oppure
07:40rivitalizzare un settore che è molto vitale ma che è sicuramente problematizzato dalla storia,
07:46della transizione varia, sia digitale che ecologica.
07:50Guardi, purtroppo questa sorta di inimicizia o di tentativo di competere con la Cina fa del
08:03male soltanto all'Europa. Ormai sulle due tecnologie chiave di questo settore che sono
08:09l'elettrificazione e quella che chiamiamo l'intelligence dell'automobile, quindi tutto
08:15quello che parte dai sistemi di intrattenimento a bordo per arrivare alla guida autonoma,
08:20la Cina è troppo avanti rispetto all'Europa. Quindi investire tonnellate di capitale per
08:29cercare di raggiungere la Cina è inutile, sarebbe molto più saggio collaborare con le aziende
08:36cinesi che hanno tutto l'interesse e la volontà di farlo. Questa competizione non serve a niente.
08:42Io quando sento parlare di governi che vogliono lanciare gigafactory per produrre batterie con
08:495-6 miliardi di investimenti per arrivare in produzione fra 3 anni con batterie la cui tecnologia
08:56sarà già stata superata in Cina, mi sembra veramente poco saggio nell'utilizzo dei soldi
09:02pubblici. Assolutamente. A proposito di Cina, lei ci va spesso, con il ruolo che ha inevitabilmente,
09:08ci vuole raccontare, ci ha raccontato un po', indirettamente già, ti ha dato un'informazione
09:13essenziale che sono molto avanti sui campi decisivi dell'economia del futuro in questo settore
09:18ma pure in altri, ma stanno preparando, leggo dai miei appunti, ben 35 modelli nuovi.
09:24Ha detto male? No, no, ha detto bene. D'altro, guardi, del BYD in questo momento ha poco meno
09:33di un milione e centomila dipendenti, quindi per fare un confronto sono tre volte i dipendenti
09:39di tutto il gruppo Volkswagen. Di questo milione e centomila, 125 mila sono ingegneri e sono più
09:49del doppio del secondo costruttore di automobili per numero di ingegneri che Toyota. Chiaramente
09:57questi signori lavorano, nello scorso anno hanno depositato una media di 45 brevetti per
10:03giorno lavorativo. Poi le tecnologie spaziano dalla guida autonoma dove ormai noi siamo molto
10:14più avanti di qualunque altro costruttore perché siamo praticamente vicini al livello 4, quindi una
10:19macchina che fa tutto da sola, ho avuto l'occasione di provarla due settimane fa e l'unica occupazione
10:27del guidatore è quella di continuare a guardare la strada, ma per il resto puoi essere totalmente
10:32rilassato. Ha tecnologie decisamente più ludiche come le macchine che noi vendiamo con il drone sul
10:42tetto che anziché fare le fotografie con il telefonino tu puoi comandare il drone perché vado a fare le foto
10:47in giro. Quindi delle tecnologie spaziano dalle robe più strategiche fino a quelle più ludiche, però il
10:54concetto è quello di continuare a innovare sempre e questo il vero mantra, il vero segreto di BWD è questo
11:02fortissimo focus sull'innovazione. Innovazione. Senta, però sull'innovazione parliamo anche di
11:07marchi, noi lo facciamo sempre quando vengono ospiti, insomma, che rappresentano aziende
11:12importanti come lei, in Europa insomma è pronto lo sbarco di un nuovo modello che si chiama
11:17Denza, è giusto? Tutto bene? Sì, è il nostro marchio premium, chiamiamolo così. Quando arriva e cosa farete?
11:25Perché so che ovviamente oggi la comunicazione va con i saloni, i fuorisaloni, il design, insomma
11:31oggi estetica, automobili, le tecnologie si comunicano così, diciamo, no?
11:37Denza è il marchio premium di lusso del gruppo BWD, l'abbiamo presentato alla settimana del design
11:44di Milano perché era proprio il modo giusto per inquadrare questo nuovo marchio. Apriremo
11:52l'ordinabilità delle automobili a novembre e le consegne cominceranno a marzo del prossimo
11:59anno, ma ci sono due concetti interessanti in questo sviluppo, il primo sono le concessionarie,
12:06le concessionarie Denza saranno nell'automobile l'equivalente degli Apple Store nei telefonini,
12:13quindi anziché queste concessionarie grigie, nere, molto cupe, saremo quanto di più aperto,
12:19trasparente possibile, ma soprattutto dei prodotti con una tecnologia veramente importante.
12:26Lo stile è garantito dal fatto che il designer, il capo del design di BWD è la persona che
12:32lavorava ai tempi per me in Alfa e Maserati, quindi disegnava l'Alfa e le Maserati, adesso
12:36disegnava l'Alfa e le Maserati, adesso disegnava l'Alfa e le Maserati, adesso disegnava l'Alfa e
12:37Agusto quindi un po' il nostro.
12:38Esattamente, Wolfgang Egger.
12:40Diciamo il senso della bellezza italiana.
12:42Assolutamente, tecnologia portata all'estremo, su Denza avremo versioni sia ibride che elettriche,
12:52ma la cosa importante credo che sia quello che andiamo a sfidare qualcosa che in Europa
13:00non è mai stato fatto, negli ultimi 30 anni non è stato lanciato in Europa nessun marchio
13:07premium di successo, hanno fallito tutti quelli che ci hanno provato e quindi quello
13:12che io dico ai miei collaboratori, voi avete una possibilità unica di fare una differenza
13:17nella vita e di essere i primi che ci riescono e per farlo bisogna essere estremamente rigorosi
13:22nel rispettare le promesse verso il consumatore.
13:25Questo mi sembra importante, io ho un'ultima domanda da fare, che obiettivi avete oppure la
13:30possiamo cambiare al volo, lo dico qui in detta, poi se lo accetto, se no non lo accetto
13:33e lei se l'hai chiesto come manager di lunga esperienza su questo settore perché non ci
13:39sono mai riusciti a lanciare un marchio premium e che cose bisogna fare per lanciarlo, mi rispondo
13:44a questo o a quel lato, oppure a tutte e due insieme.
13:48Possiamo fare tutte e due.
13:50Allora, che obiettivi abbiamo? Come dicevo prima, l'obiettivo di BYD a cui molti continuano
13:57a non credere, noi vogliamo davvero diventare uno dei primi teccostruttori di automobili
14:03del mondo e in tempi piuttosto veloci.
14:09Lo vogliamo fare attraverso i nostri tre marchi, quindi BYD, Denza e poi ne arriverà ancora
14:19un altro ulteriormente superiore a Denza e per avere successo con questo marchio premium
14:30abbiamo bisogno di trovare il punto di sintesi tra una tecnologia che non deve essere fine
14:39a se stessa, deve essere quello che il cliente riesce ad usare, la bellezza che fa parte dello
14:47stile, è un'esperienza, quello che gli inglesi chiamano customer journey, quindi l'esperienza
14:53che accompagna il cliente dal momento in cui fa il primo click sul sito internet dell'azienda
14:59fino al momento in cui compra l'automobile e questo è quello a cui stiamo lavorando,
15:04cercare di dare un'esperienza davvero diversa da quella che hanno dato tutti gli altri, speriamo
15:08che basti.
15:09Anche quello, è un pezzo della realizzazione di quel dritto che sta nel vostro...
15:13Esatto, corretto.
15:15Anche quello, allora grazie ad Alfredo Altavilla, ho un'intervista molto interessante, non
15:20ho anche più guardato il tempo, ma chi se ne importa, il tempo fa parte del format, ma
15:24che dico io, il tempo serve a dare le notizie che servono, se no poi dopo le fine...
15:29Assolutamente.
15:30Quindi Alfredo Altavilla, special advisor di BYD per l'Europa.
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