Roma, 27 mag. (askanews) - Si intitola "Il granello. Crocevia di un neo" il cortometraggio documentario di Frida Bruno con un messaggio: la prevenzione del melanoma. E' tratto da una storia vera. Stefano Barone, infatti, è un giovane di 23 anni colpito da un melanoma; si sottopose a numerose cure, alcune delle quali oggi, spiegano gli esperti, grazie alla ricerca e alla prevenzione, riescono a dare maggiore speranza di guarigione.
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Frida Bruno casualmente si è trovata a leggere le sue memorie all'inizio di questa odissea personale, dedicate ad una sua omonima, Frida, una musa immaginaria, che ispirò i suoi ultimi mesi di vita. Il destino ha voluto in qualche modo farli incontrare, mettendo in contatto casualmente la regista e sceneggiatrice con il padre di Stefano, figura amorevole e con lo sguardo rivolto al futuro, intenzionato a comunicare l'importanza della prevenzione e della ricerca scientifica in evoluzione nell'ambito del tumore della pelle. "Con questo lavoro - afferma Beppe Barone - ci auguriamo di poter far passare di mano in mano un grande messaggio ai giovani, proprio come nel suo viaggio al crocevia di un neo lo stesso Stefano si augurava".
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Dopo le anteprime milanesi al Cinema Arlecchino e al Festival della Lilt, il film approda a Roma per la prima volta. Martedì 4 giugno 2024, alle ore 19:00 sarà proiettato al Multisala Barberini prima di un dibattito coordinato dalla giornalista Ilaria Fratoni che vedrà partecipare, oltre a Frida Bruno, Beppe Barone e Pietro Nalesso, l'attore che interpreta il vero protagonista della storia, anche il Prof. Ferdinando Cananzi, esperto in chirurgia dei Sarcomi Melanomi e Tumori Rari all'IRCCS Istituto Clinico Humanitas, e Roberto Baldassarri, esperto in sondaggi LAB21.01.
00:04Avevo il compito di andare a ritirare un esame istologico.
00:10Guardate!
00:13Un granello di sabbia, che vuoi che sia?
00:15Si trattava di un neo che si era trasformato in melanoma.
00:20Prima diagnostichiamo un melanoma, meglio lo curiamo, altissime sono le capacità di guarigione.
00:26Qual è la molla dell'ingranaggio che fa di fortuna e sventura la stessa cosa?
00:31Mia moglie ne chiamò e disse, dobbiamo telefonare in America.
00:34La vita incalza, ma capire l'ordine delle cose è fuori di me.
00:47Sembrava veramente un miracolo.
00:49Ora possiamo modificare i celli immuni con i geni per aiutare a riconoscere il canzio, a aiutare a trafficare il canzio.
00:58Lui era un artista.
00:59Il reggae e la danzolla era il tipo di musica che ci ha accomunato.
01:03Le soluzioni che sono state sviluppate con la collaborazione di Stefano come paziente sono quelle che possono, alla fine, guarire qualcuno in futuro che altrimenti non avrebbe sperato.
01:15Il caos talvolta riserva delle sorprese meravigliose ai più audaci, inaspettate e miracolose.
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