La città de L’Aquila è stata scelta come capitale della Cultura 2026. Non sorprende, perché custodisce meraviglie e tesori unici. Ecco 14 luoghi e curiosità da scoprire. 1. Incantarsi davanti allo scheletro di Mammut esposto nel Forte Spagnolo L’eccezionale scheletro di Mammuthus meridionalis è uno dei più grandi e completi scheletri fossili di Mammut di tutta l’Europa. L’esemplare è noto come il “Mammut del Castello”, perché è conservato nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco. Lo scheletro è stato rinvenuto nel 1954 a Madonna della Strada, vicino Scoppito (L’Aquila). Dal 1960 la maestosa fortezza, realizzata all’epoca del dominio spagnolo sulla città dell’Aquila, accoglie l’imponente esemplare.
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[caption id="attachment_2377741" align="aligncenter" width="1024"] Scheletro di Mammut eccezionalmente conservato nel Forte Spagnolo a L'Aquila (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] 2. Passeggiare nel Parco del Castello, dove c’è anche l’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano Il Parco del Castello è lo spazio verde che circonda il Forte Spagnolo, noto come Castello Cinquecentesco, ed è situato al centro della città. Al suo interno c’è anche l’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano. Il progetto era nato da un'idea del direttore d’orchestra Claudio Abbado per dare a L'Aquila uno spazio dove eseguire e ascoltare musica in attesa del ripristino della sala del Forte Spagnolo. L’Auditorium del Parco è interamente in legno ed è temporaneo: è formato da tre volumi di legno a forma di cubo di dimensioni differenti, accostati e collegati tra loro. Il volume centrale, il più grande, contiene una sala da 238 posti e un palco per un'orchestra di 40 musicisti. 3. Camminare tra i resti del Teatro e dell’Anfiteatro Amiternum A pochi chilometri da L’Aquila, in una campagna aperta e incontaminata, si può trovare uno scorcio sul mondo degli antichi romani: Amiternum. Il sito, con il suo teatro e anfiteatro ben conservati, risalta in modo unico. Entrambi sono di età augustea e di dimensioni notevoli. Il primo, risale al I secolo a.C., poteva ospitare 2000 spettatori nella cavea che si poggia sul colle S. Vittorino. L’anfiteatro, invece, era una struttura di poco successiva al teatro (I sec d.C.) ed è ancora più monumentale, con una capienza di 6000 spettatori.
[caption id="attachment_2377744" align="aligncenter" width="1024"] Resti dell'anfiteatro Amiternum a L'Aquila (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption] 4. Ammirare la Fontana delle 99 Cannelle La Fontana delle 99 Cannelle, risalente dal XIII sec, è il monumento più antico della città. Assolutamente scenografica, è costituita da novantatré mascheroni in pietra e sei cannelle singole da cui sgorga l’acqua. Secondo la tradizione, le cannelle di questo monumento a pianta trapezoidale, rappresenterebbero i novantanove castelli che nel XIII secolo parteciparono alla fondazione de L’Aquila.
[idarticle id="1747684" title="Viaggio in Abruzzo: Maiella, in cammino sulla Montagna Madre"] 5. Visitare la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, celebre per la Porta Santa che viene aperta in occasione della Perdonanza La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902. La Basilica, con la sua facciata maestosa, è stata voluta da Pietro del Morrone e fondata nel 1288. È una meraviglia in cui confluiscono diversi stili architettonici, dal gotico al barocco. L’eremita Pietro del Morrone venne eletto pontefice nel 1294, con il nome di Celestino V. Rinunciò alla sua carica solo cinque mesi più tardi, tornando a condurre una vita di solitudine. È a Papa Celestino V che si deve una delle più sentite tradizioni de L’Aquila, la Perdonanza Celestiniana. All’indomani della sua incoronazione Celestino V donò infatti l’indulgenza plenaria da tutti i peccati a tutti coloro che, sinceramente pentiti e confessati, avessero visitato la Basilica di Santa Maria di Collemaggio dal 28 al 29 agosto di ogni anno. 6. Scoprire l’associazione di tombolo: “Il Miracolo Bianco delle Mani” in via Cascina L’Associazione Il Miracolo Bianco delle Mani è stata fondata dall’86enne Rita Fattore, ex insegnante di lettere con la passione per il tombolo. L’associazione partecipa al progetto di candidatura per il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco e vede il tombolo aquilano come unico rappresentante del merletto abruzzese. La fondatrice vorrebbe che quello che venisse fondato anche un museo del tombolo, per raccontare e tramandare questa antica arte. 7. Visitare il Museo di Arte Contemporanea Maxxi Il Maxxi L’Aquila, ospitato nelle sale di Palazzo Ardinghelli, è un laboratorio dedicato alla produzione artistica e culturale a...
00:00Non esiste in nessuna parte del mondo la conservazione di un mammutus meridionalis
00:20così come lo vediamo qui al Museo Nazionale d'Ambronso.
00:24Musica
00:24Qui siamo all'interno del teatro che per la sua tecnica di rizia viene datata al periodo augusteo
00:45e infatti qui abbiamo opera reticolata.
00:48Nell'anfiteatro si svolgevano due spettacoli in particolare
00:54i munera cioè i combattimenti tra gladiatori che erano molto graditi ai romani
01:00così come gli italiani amano tantissimo le partite
01:03io credo che questo sia un paragone azzeccato
01:06e poi si svolgevano anche le venaziones cioè simulazioni di caccia ad animali.
01:19Musica
01:20Viene realizzata da Tancredi Capentima nel 1272 e inizialmente la fontana era molto più piccola.
01:32Nella seconda metà del 1500 viene ingranidita per arrivare a questo fatidico numero 99.
01:42E' una tradizione questa piuttosto tarda che nasce nel 1600 quando si venne a sapere
01:48che in un determinato momento storico nel contato aquilano effettivamente ci furono 99 astelli.
01:57Musica
01:58Davanti a noi abbiamo uno dei capolavori più significativi per quanto riguarda l'architettura medioezzale.
02:11medioevale italiana è collegata al nome di Fra Pietro da Morrone un frate benedettino venne
02:21incoronato Papa il 29 agosto del 1294 con il nome di Papa Pietro Celestino V e la sera stessa
02:31dell'incoronazione da indulgenza plenaria a tutti quei fedeli che avessero visitato la Basilica ogni anno dal 28 al 29 agosto.
02:42E questa indulgenza plenaria è passata alla storia con il nome di perdonanza celestiniana.
02:50L'associazione è stata fondata nel 2006.
03:00E' un'associazione culturale senza scopo di lucro con l'idea di tramandare, proteggere, insegnare
03:12l'antico tombolo aquilano, la cui origine la troviamo già nel 1400.
03:19Musica
03:21Qui vediamo la colonna di Arti Spalletti, è un'opera permanente all'interno del Maxi l'Aquila, è l'ultima opera dell'artista perché dopo per il 1909 l'artista è venuto a mancare.
03:36Però ci ha regalato il simbolo, un emblema della sua arte. Arti Spalletti ha realizzato questa colonna in negro e tra l'altro ci sono dei colori.
03:45Bianco, azzurro e verde ha tre colori che sono a rappresentare la regione a blu. Sono colori miscelati perché lui amava creare il colore oltre che l'opera d'arte.
03:55Musica
03:56Musica
04:00Musica
04:05Musica
04:11Musica
04:13Il soggetto di questo grande affresco è la liberazione, l'affresco inizia in fondo con delle tonalità scure,
04:38con delle scene di morte, di tragedia, dal bianco e nero dell'inizio si passa finalmente al colore.
04:53Il Munda è sempre stato ospitato al castello, poi con il sisma del 2009 come sapete il monumento è stato dichiarato inagibile
05:04e provvisoriamente il museo è stato ospitato nei locali dell'ex mattatoio della città.
05:11Il Mundo
05:32Ah, l'aquila saffron, italiano, eh? Gusteau dice che è eccellente, buona cosa che l'ultima
05:40è una fredda di lobo.
06:02Sì, degli ogeni di quell'epoca meglio conservati di tutta Italia, infatti è integro fino all'ultima
06:07canna, e testimoni all'attenzione che c'era all'aquila e nelle mie famiglie in quel periodo
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