Dallo yoga tra i campi di lavanda, all’agri gelateria che rivitalizza un piccolo borgo, passando per la fattoria sociale che sfida il caporalato fino ad arrivare all'eco-rotaia in vigna. Sono le iniziative diventate realtè grazie alle appassionate imprenditrici agricole premiate come "Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo". Chi sono le imprenditrici agricole "Amiche della terra" premiate da Coldiretti Il riconoscimento, consegnato a Roma a Palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti, è dedicato alle contadine che hanno implementato nelle loro imprese pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell'ambiente. Ecco dunque, in sintesi, le loro bellissime storie.
[idarticle id="1922087" title="L'energia rinnovabile? La producono queste imprenditrici agricole, dalla Lombardia alla Sicilia"] L'ecorotaia in vigna di Sara Manganone (Val D’Aosta) Un'innovazione green che favorisce l'ambiente e supporta il lavoro agricolo nelle zone marginali. Quella creata da Sara Manganone, della Val D’Aosta, è la prima eco-rotaia al 100% sostenibile pensata per raggiungere i ripidi terrazzamenti e coltivare anche nelle aree più impervie del vigneto di famiglia abbandonato da decenni. La sua storia è stata premiata nella categoria “Donne e futuro”. La serra zen di Doris Begnozzi (Lombardia) Da esperta di marketing a contadina: è la storia, premiata nella categoria “Cambio vita” della lombarda Doris Begnozzi. Stressata dai ritmi frenetici della vita cittadina, ha mollato tutto e si è rimessa in gioco, aprendo da zero un’azienda agricola dove finalmente può esprimere la sua passione per le piante e per i fiori. La sua è una vera e propria serra zen, luogo di rinascita e inclusione, dove bambini e adulti scoprono la magia della natura attraverso eventi e laboratori sensoriali imparando a prendersi cura dell’ambiente che li circonda, delle piante e del proprio tempo.
[idarticle id="2298218" title="Professione: malgara. Chi sono le donne che scelgono di diventare ''custodi della montagna''"] La fattoria sociale di Stefania Mazzotta che sfida il caporalato (Calabria) Un progetto di agricoltura sociale che dal 2019 accoglie giovani provenienti da percorsi di vita difficili, favorendo l'inclusione dei migranti e contrastando la piaga del caporalato. È la sfida di Stefania Mazzotta, imprenditrice calabrese e madre di quattro figli, premiata per la categoria “Donne per il sociale”.
[idarticle id="2359941" title="La morte di Satnam Singh e lo sfruttamento (triplo) delle donne vittime del caporalato"] La vigna che resiste alle sfide del mercato di Teresa Diomede (Puglia) Forte di una squadra di 35 collaboratrici, per lo più donne, Teresa Diomede ha portato la sua uva pugliese sulle tavole internazionali, unendo la tradizione con una visione imprenditoriale che guarda al futuro. Questo è il vero made in Italy, non solo prodotto ma anche sistema di valori. A lei, il premio nella categoria “Donne e made in Italy nel mondo” per la capacità di insistere e resistere alle continue sfide del mercato.
[idarticle id="2210531" title="Le donne del vino si raccontano. ''Intrepide'' in un mondo (ancora) maschile"] Il percorso per bambini tra le erbe di Flavia Sbrolli (Umbria) Un viaggio sensoriale alla scoperta delle erbe tintorie e della sostenibilità dedicato ai più piccoli, per prepararli diventare consumatori consapevoli di domani. È il progetto di Flavia Sbrolli, premiato nella categoria “Educazione alla Campagna Amica”. Gloria Merli e gli abiti con la lana dei suoi alpaca (Emilia-Romagna) Nelle campagne piacentine, Gloria Merli ha trasformato la sua passione per gli alpaca in un’attività unica e sostenibile: con creatività trasforma la lana in abiti e accessori artigianali. Premiata nella categoria “Creatività”.
[idarticle id="2366510" title="Willem Dafoe e Giada Colagrande, a Hollywood preferiscono l'Italia e gli alpaca"] Lo yoga tra la lavanda di Valentina Galesso (Veneto) La sua tenuta è un rifugio di benessere, dove praticare yoga nel cuore di un labirinto di lavanda (il più grande d'Italia). Valentina Galesso ha creato un percorso, ispirato ai cammini dei Templari, per ritrovare il proprio io, riscoprendo la bellezza e la serenità nella connessione con la natura. Un'iniziativa che le è valso l’ambito premio nella categoria “Agriwellness”.
[caption id="attachment_2445521" align="aligncenter" width="1715"] Il labirinto di lavanda nella tenuta di Valentina Galesso, al centro del quale si pratica lo yoga.[/caption]
[idarticle id="1810498" title="Annamaria Barrile, prima donna al vertice di Confagricoltura: innovazione e empowerment"] L’agrigelateria Barbara Conti che salva il piccolo borgo (Toscana) Aperta in un borgo di 30 anime, che s...
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