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  • 7 settimane fa
(askanews) - Gli infortuni che colpiscono i tessuti molli della spalla sono sempre più diffusi e frequenti. Per esplorare le possibilità di cura e le nuove opportunità offerte dalla ricerca, abbiamo incontrato il professor Roberto Postacchini della clinica di Villa Margherita a Roma. «Le tecniche che si possono adottare - ha spiegato il chirurgo - sono, in primo luogo quelle conservative, perché al trattamento chirurgico non si arriva sempre in prima battuta. All'intervento si arriva quando ce n'è bisogno e si tratta della riparazione della cuffia e dei rotatori. In ultima istanza è anche possibile aggiungere un patch biologico rigenerativo per ridurre il rischio di recidiva. Questa è un'innovazione degli ultimi anni».

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Ma come si articola l'intervento chirurgico? «L'intervento - ha aggiunto Postacchini - si svolge in artroscopia, si va a riparare il tendine della cuffia e dei rotatori, ovviamente con degli ancoraggi, e poi, contestualmente all'intervento si mette quello che viene chiamato patch biologico rigenerativo bio-induttivo, che è una sorta di cerotto che si mette sul tendine una volta riparato, a volte anche senza una rottura, ma per motivi puramente degenerativi: si riassorbe nel tempo di qualche mese e va a rigenerare il tendine per ridurre il rischio di recidiva e di una nuova rottura, che è sempre in agguato».

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Questo tipo di intervento nel mondo viene realizzato da circa 9 anni, in Italia e in Europa è arrivato da cinque anni e Villa Margherita, con il professor Postacchini, è stata la prima clinica dove si è impiantato il patch rigenerativo nel nostro continente. In casi particolarmente gravi, con rotture non riparabili, è poi possibile ricorrere a delle protesi. «Anche per questo aspetto - ha concluso il medico - siamo un centro d'eccellenza, io e la mia equipe siamo coloro che impiantano più protesi di spalla nel Lazio e siamo tra i centri più riconosciuti e autorevoli in Europa».

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00:00Gli infortuni che colpiscono i tessuti molli della spalla sono sempre più diffusi e frequenti.
00:06Per esplorare le possibilità di cura e le nuove opportunità offerte dalla ricerca
00:10abbiamo incontrato il professor Roberto Postacchini della clinica di Villa Margherita a Roma.
00:15Le tecniche si possono adottare ovviamente prima al trattamento conservativo
00:19perché non è che arriviamo sempre solo e in prima battuta al trattamento chirurgico
00:23e poi quando c'è bisogno arriviamo al trattamento chirurgico
00:27ovvero la riparazione della cuffia dei rotatori.
00:30E poi in ultima istanza si può anche aggiungere un patch biologico rigenerativo
00:35per ridurre il rischio di recidiva e questa è una innovazione degli ultimi anni.
00:41Ma come si articola l'intervento chirurgico?
00:44L'intervento si svolge in artroscopia quindi si va a riparare il tendine della cuffia dei rotatori
00:49ovviamente in artroscopia con degli ancoraggi
00:53e poi contestualmente all'intervento si mette quello che viene chiamato patch biologico rigenerativo
00:59bioinduttivo che poi sarebbe tradotto dall'inglese un cerottino che si mette sul tendine una volta riparato
01:05a volte anche quando una rottura non c'è quindi su base puramente degenerativa
01:11e si impianta appunto questo patch che va a rigenerare e si riassorbe nel tempo di qualche mese
01:18e va a rigenerare il tendine per ridurre il rischio di recidiva quindi di rirotture della cuffia dei rotatori
01:25che è inevitabilmente sempre in agguato.
01:27Questo tipo di intervento nel mondo viene realizzato da circa nove anni
01:31in Italia e in Europa è arrivato da cinque anni
01:34e Villa Margherita con il professor Postacchini è stata la prima clinica
01:37dove si è impiantato il patch rigenerativo nel nostro continente
01:40in casi particolarmente gravi con rotture non riparabili è poi possibile ricorrere a delle protesi.
01:47Anche in quel caso siamo un centro d'eccellenza
01:50e io e la mia equipe siamo l'equipe che impianta più protesi di spalla nel Lazio
01:56e tra i centri maggiormente famosi e conosciuti in Europa.
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