Roma, 3 set. (askanews) - E' lei, Kathryn Bigelow, la prima regista donna premio Oscar, che riporta l'attualità alla Mostra di Venezia e raccoglie 13 minuti di applausi. Insieme ai suoi attori, Idris Elba e Rebecca Ferguson, ha presentato in concorso "A house of dynamite", film ad alta tensione che mostra quanto possa essere reale e devastante la minaccia nucleare. In questo caso quando un missile non rivendicato viene lanciato contro gli Stati Uniti, inizia una corsa contro il tempo per scoprire chi sia il responsabile e come rispondere. Oggi ci sono nove Paesi al mondo che hanno arsenali nucleari. La Bigelow ha voluto mostrare il processo che può portare all'esplosione di una bomba e porta il pubblico dentro le stanze del comando. "Dobbiamo essere informati su quello che potrebbe succedere, la mia più grande speranza è che si ricominci a discutere delle armi nucleari, della necessità della non-proliferazione e di una riduzione. - ha detto la regista - Viviamo in una casa piena di dinamite e questo è l'unica strada, se vogliamo sopravvivere".
00:00È lei, Katrin Bigelow, la prima regista donna premio Oscar, che riporta l'attualità alla mostra di Venezia e raccoglie 13 minuti di applausi.
00:12Insieme ai suoi attori Idris Elba e Rebecca Ferguson, ha presentato in concorso House of Dynamite, film ad alta tensione che mostra quanto possa essere reale e devastante la minaccia nucleare.
00:27In questo caso, quando un missile non rivendicato viene lanciato contro gli Stati Uniti, inizia una corsa contro il tempo per scoprire chi sia il responsabile e come rispondere.
00:41Oggi ci sono nove paesi al mondo che hanno arsenali nucleari.
00:46La Bigelow ha voluto mostrare il processo che può portare all'esplosione di una bomba e porta il pubblico dentro le stanze del comando.
00:57Dobbiamo essere informati su quello che potrebbe succedere.
01:05La mia più grande speranza è che si ricominci a discutere delle armi nucleari, della necessità della non proliferazione e di una riduzione.
01:16Viviamo in una casa piena di dinamite e questa è l'unica strada se vogliamo sopravvivere.
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