Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 ore fa
NEW YORK (ITALPRESS) - La decima edizione della rassegna "Italy on Screen Today", a cura di Loredana Commonara, ha riportato ieri sera a New York uno dei film italiani più attesi dell'anno: "Familia", diretto da Francesco Costabile e scelto dall'Italia per
concorrere agli Oscar. Dopo un primo appuntamento all'Istituto Italiano di Cultura diretto da Claudio Pagliara, la proiezione di
martedì sera nelle sale intime e raccolte del Bryant Park Hotel, nel cuore di Manhattan, è avvenuta davanti a un pubblico
selezionato. Tra gli invitati anche il Console Generale d'Italia, Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato l'importanza della
presenza del cinema italiano nella stagione dei premi americani. Prima della proiezione Italpress ha intervistato Costabile, che ha
raccontato la genesi di un film che affronta un tema difficile e universale: la violenza familiare. Il regista ha spiegato come la
storia abbia richiesto un equilibrio delicato tra autenticità, rispetto e intensità drammatica, e come il pubblico italiano abbia
reagito con forte partecipazione emotiva. Ci siamo chiesti se gli spettatori americani, con sensibilità e contesti culturali
differenti, percepiranno in modo diverso questo racconto così intimo e doloroso. Costabile ha anche riflettuto sulla sorpresa e sulla responsabilità derivata dalla scelta del suo film come candidato italiano agli Oscar. Un riconoscimento che apre una nuova fase nella vita del film e nella sua diffusione internazionale. L'evento di ieri anticipa un'altra attesa presentazione della
rassegna, dedicata oggi al documentario "Sotto le nuvole - Below the Clouds", del regista Gianfranco Rosi, anch'esso in corsa per
rappresentare l'Italia agli Academy Awards.
xo9/mgg/azn (video e intervista di Stefano Vaccara)

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00presentazione del film a new york cosa si aspetta ma io mi aspetto di incontrare il
00:10pubblico come sempre faccio in queste proiezioni abbiamo sempre la possibilità di discutere anche
00:18perché un film che si presta a una discussione visto il tema una storia vera una storia di abusi
00:26psicologici e familiari e quindi è importante confrontarsi col pubblico ecco il pubblico
00:33americano che non solo di questa sera ma poi ovviamente anche in california ecco i temi
00:40sono quelli sì della violenza in famiglia ma c'è anche dentro politica c'è di tutto lei pensa che
00:45l'impatto sia diverso con un pubblico col pubblico italiano europeo ma dall'esperienza che ho avuto
00:53in queste settimane in realtà la risposta è molto comune molto simile al pubblico italiano proprio
01:01perché un tema talmente universale quello della violenza di genere che tocca un po tutti a
01:07prescindere dalla nazionalità forse qui in america rispetto all'italia non c'è molto l'abitudine a
01:15parlare a discutere di questi argomenti mentre in italia e da anni che indaghiamo cerchiamo di
01:22interrogarci come contrastare le forme di violenza di genere però ecco in america soprattutto in questa
01:29america in questi anni il discorso generale sulle forme di violenza è un tema molto vicino agli
01:37americani la scelta di questo tema piuttosto diciamo difficile ecco lei si aspettava che il suo film
01:45potesse essere scelto per rappresentare l'italia agli oscar io non mi aspettavo assolutamente una
01:53questa scelta di essere rappresentante italiano per la corsa agli oscar è stata veramente una
01:59grandissima sorpresa per tutti noi credo che la commissione italiana abbia scelto questo film proprio
02:07per il tema cioè portare in america soprattutto oggi che viviamo in un'epoca dove sembra sdoganata
02:19ogni forma di violenza un film che si interroga proprio su ogni forma di violenza credo che sia
02:26stata proprio una scelta legata proprio al tema che ho deciso di affrontare se lei potesse fare un film
02:33film in america cioè prodotto proprio in america magari con i budget anche americani che film le
02:40piacerebbe fare mi piacerebbe anche cambiare un po genere io sono un amante degli horror e mi
02:48piacerebbe fare un bell'horror classico proprio un bel blockbuster dove potermi anche divertire perché
02:55poi affrontare sempre tematiche così complesse così drammatiche ti segna anche nel tuo percorso
03:04di vita invece vorrei anche provare a divertirmi e fare un bell'horror in america sarebbe sicuramente
03:10un'esperienza interessante e l'ultima domanda è c'è un regista americano che l'ha ispirata di più
03:17sì assolutamente io amo il cinema americano indipendente i registi che mi hanno più segnato
03:26sono o david lynch martin scorsese e anche john waters un indipendente che io ho sempre amato
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato