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  • 2 giorni fa
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:
- L’Inter travolge il Torino a San Siro, 5-0 senza storia
- Inizia con un pareggio il campionato di Udinese e Verona
- Cobolli vince il derby italiano allo US Open, battuto Passaro in 5 set
- Bagnaia nono e contento, il paradosso del campione
- Da Parola a Bonazzoli, quando la rovesciata diventa arte
mrv

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Novità
Trascrizione
00:00Inizia con una goleada il campionato dell'Inter a San Siro. I Nerazzurri travolgono il Torino
00:155 a 0. Esordio perfetto per Christian Chivu che non ha stravolto l'impianto di gioco affidando
00:21a Barella la regia al posto dello squalificato Cialanoglu e alla coppia Lautaro Turam il peso
00:26dell'attacco. E Bastogna il diciottesimo ad aprire le marcature su calcio piazzato prima
00:31del raddoppio di Turam. Letale al trentaseiesimo su imbucata di Sucic. Nella ripresa un errore
00:35di Ghineitis ha spalancato la strada Lautaro per il 3 a 0. Poi ancora Turam di testa ha
00:40firmato il poker. A chiudere i conti Bonni in gol al debutto approfittando di un'altra
00:45disattenzione Granata in uscita. Per Baroni al primo K.O. sulla panchina del Toro un esordio
00:50davvero da dimenticare. Pareggio all'esordio per Udinese e Verona che alla Dacia Arena chiudono
00:54sull'1 a 1 dopo un primo tempo equilibrato con un paio di occasioni per parte. La gara
00:58si sblocca al cinquantatresimo sugli sviluppi di un corner di Lovric. Christensen svetta di
01:03testa e porta avanti Friulani. La reazione giallo-blu è immediata. Giovane colpisce una
01:08traversa e poi al settantatresimo è Serdar a firmare il pari anticipando la difesa. Su
01:12un altro calcio d'angolo nel finale l'Udinese è vicinissimo al nuovo vantaggio con Camarà
01:17fermato dal legno ma la sfida non regala altri gol. Un punto a testa per Rungiaic e Zanetti
01:22alla prima di campionato. Flavio Cobolli vince il derby azzurro al primo
01:26turno degli US Open superando Francesco Passaro in 5-7 dopo 3 ore e 42 minuti di battaglia
01:317-5, 4-6, 6-4, 3-6, 6-3 è il finale. Una sfida nervosa ed equilibrata con Cobolli
01:38testa di serie numero 24 spesso in difficoltà al servizio. 15 doppi falli appena il 39% di
01:43prime ma capace di restare attaccato al match nei momenti chiave. Passaro numero 120 del
01:48ranking reduce dalle qualificazioni e ha spinto con generosità e a tratti ha comandato
01:53lo scambio ma ha pagato gli 81 errori gratuiti e il break non difeso all'inizio del quinto
01:57set. Più lucido nel finale Cobolli ha trovato lo strappo decisivo nell'ottavo game chiudendo
02:02con carattere e conquistando così il pass per il secondo turno.
02:05Pecco Bagnaia chiude soltanto nono il Gran Premio d'Ungheria al Balaton Park ma il volto con cui
02:10si presenta le interviste è sorprendentemente disteso. Il campione della Ducati parla infatti
02:15di una svolta tecnica arrivata dopo la sprint. Una sorta di rivoluzione nel setup con forcella
02:20più rigida e soluzioni simili a quelle già adottate da Marquez che gli ha restituito.
02:24Finalmente il feeling perduto con l'anteriore. Nonostante una long lap penalty lo abbia rallentato
02:29il piemontese racconta di aver avuto passo da podio e di aver ritrovato la possibilità
02:33di forzare in frenata e in ingresso curva la sua specialità. Un sorriso quasi inedito
02:38in un'annata difficile dominata dal compagno di squadra. È stato un cambiamento grosso
02:42ma sono sicuro che ci porterà a ottenere molto a detto. Con Barcellona alle porte
02:46Bagnaia guarda avanti con ottimismo. Non è ancora la rinascita ma forse il primo vero
02:50passo per tornare competitivo.
02:54Lo spettacolo del calcio italiano passa spesso da giocate che restano negli occhi e nella
02:59memoria dei tifosi. L'ultima è arrivata a San Siro. Bonazzoli ha deciso la partita della
03:04sua cremonese contro il Milan con una rovesciata da manuale regalando ai grigiorossi tre punti
03:08pesantissimi. È un'immagine che già corre in tutte le sintesi televisive. Una coordinazione
03:12perfetta, un gesto tecnico che nel nostro campionato ha sempre avuto un fascino speciale.
03:17Basta tornare indietro di pochi mesi per ricordare la rovesciata di McTominay per il gol scudetto
03:21contro il Cagliari potente e precisa o quella di Belotti qualche anno fa ai tempi del Torino
03:26simbolo della sua generosità. Restano nella storia anche le acrobazie di Quagliarella, autentico
03:30specialista capace di trasformare un'idea impossibile in gol d'autore o quelle magari meno famose
03:36ma spettacolari del Cileno Pinilla. E poi ovviamente il capolavoro di Cristiano Ronaldo
03:41allo Stadium nel 2018, la rovesciata che fece alzare in piedi persino i tifosi juventini.
03:46Un gesto tecnico entrato nelle immagini iconiche della Champions. Prima ancora non si possono
03:51dimenticare le invenzioni tra le altre di Iguain con la maglia del Napoli per il record
03:55di gol in campionato o del francese Giorca F contro la Roma, immagine che fu addirittura
03:59stampata sugli abbonamenti dell'Inter. E andando ancora più indietro i colpi leggendari di Carlo Parola,
04:05la cui rovesciata è diventata l'icona del calcio italiano riprodotta persino nelle figurine
04:10Panini. Da Parola a Bonazzoli, passando per Ronaldo, Quagliarella e tanti altri, la rovesciata
04:15resta il gesto che più di ogni altro racconta la bellezza del calcio, l'attimo in cui equilibrio
04:19gravità si piegano al talento di un calciatore.

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