- 4 months ago
In questo numero: Bartoletti della Sime: ”mani punto debole dell’invecchiamento, per prevenire le macchie mettere anche lì il filtro solare” Appello esperti per 'cure palliative pediatriche migliori. No disuguaglianze' Kangaroo care, l’abbraccio che cura e fa crescere in salute i nati prematuri e non solo A seguire lo Speciale Salus Tv dal titolo: Emergenza melanoma, le regole d’oro in Estate per proteggere la pelle e prevenire questo grave tumore
Category
🗞
NewsTranscript
00:00In questo numero, Bartoletti della Sime, mani punto debole dell'invecchiamento per prevenire
00:17le macchie e mettere anche lì il filtro solare. Appello esperti per cure palliative pediatriche
00:23migliori, no disuguaglianze e ancora Kangaroo Care, l'abbraccio che cura e fa crescere in
00:29salute i nati prematuri e non solo. A seguire lo speciale Salus TV dal titolo Emergenza
00:36melanoma, le regole d'oro in estate per proteggere la pelle e prevenire questo grave tumore.
00:47Lisce e delicate o forti e callose, carnose o rugose, rose o piene di macchie, senza che
00:53ce le rendiamo conto le nostre mani parlano di noi, rivelano le nostre abitudini, la nostra
00:57età e sono anch'esse protagoniste della nostra bellezza. Non ha senso infatti esibire un
01:02viso di porcellana se poi quando salutiamo lo facciamo con una mano da mummia, scheletrica,
01:06con le vene in evidenza e punteggiato da macchie scure. Prendersi cura delle mani non significa
01:10solo colorare le unghie con smalti cool e di tendenza, ma come per il volto prevenire e
01:15correggere i segni dell'invecchiamento e del photoaging. Ma su quale è possibile intervenire
01:19e in che modo? Lo abbiamo chiesto a Emanuele Bartoletti, presidente della Sime, la società
01:23italiana di medicina estetica. Le mani sono in verità un po' il punto debole dell'invecchiamento,
01:30della sensazione di invecchiamento. Perché? Perché sul viso tutti quanti ci preoccupiamo
01:37di nascondere questi segni dell'invecchiamento, ma sulle mani spesso ci si dimentica e l'importanza
01:42delle mani è venuta fuori incredibilmente nell'epoca del covid, quando tutti i visi erano coperti
01:48delle mascherine e l'età del paziente o della paziente si notava appunto guardando
01:55le mani. Le mani hanno ovviamente anche loro un processo di invecchiamento che prevede una
01:59riduzione dei volumi, quindi una scheletrizzazione del dorso delle mani, una evidenza delle vene
02:07superficiali e come tutta la cute esposta al sole hanno anche dei segni di photoaging,
02:15quindi di macchie. Ovviamente bisogna agire innanzitutto con la prevenzione. La prevenzione
02:21è fondamentale, quindi utilizzare dei cosmetici adeguati anche per le mani. Normalmente noi
02:28diciamo ai nostri pazienti che i cosmetici che si mettono sul viso devono essere messi sul viso,
02:33collo, decoltè e dorso delle mani, proprio perché queste zone devono essere intese come
02:39un'unica area. Anche il filtro solare, non soltanto le creme idratanti, ma anche il filtro
02:45solare, quindi le mani dovrebbero essere protette dal sole esattamente come il viso, come il collo
02:50e come il decoltè. E con il passare degli anni cosa succede alle mani? Riducono il loro volume
02:56e quindi per la scheletrizzazione in un primo momento basta magari fare delle biostimolazioni,
03:02quindi ridare un po' di idratazione al derma, quindi distendere un po' il derma in superficie
03:09con delle infiltrazioni di acido neuronico o di frammenti di acido neuronico che stimolano
03:15i fibroblasti quando ancora sono attivi a riprodurre acido neuronico. Nel momento in cui questa
03:21scheletrizzazione va molto avanti bisogna associare un riempimento, quindi una bioristrutturazione,
03:28quindi cioè una delle sostanze come per esempio l'idrossapatia di calcio diluita che riescono
03:36a dare un aumento dello spessore del derma per produzione collagenica, quindi il collagene
03:42che aumenta il volume del derma e quindi dà del riempimento. E la cosa interessante è che
03:47se noi queste sostanze le mettiamo tra la cute e le vene, anche le vene riescono ad essere
03:55mascherate, quindi questo è molto interessante. Quando poi le macchie invece hanno il sopravvento
04:01non possiamo dimenticare tutte le terapie con luce pulsata o con laser per il trattamento
04:08delle macchie e delle pigmentazioni.
04:16Bassa disuguaglianza di assistenza, ci sono intere famiglie abbandonate alle malattie
04:21inguaribili dei propri figli, aiutatici a diffondere la cultura dell'importanza delle cure palliative
04:27e pediatriche. Questo l'appello lanciato alle istituzioni, ai media, ai comunicatori di ogni
04:32tipo e agli insegnanti, dalla fondazione La Miglior Vita Possibile, il cui ultimo impegno
04:37solo in ordine di tempo, è stata la realizzazione della prima rivista italiana dedicata a questo
04:43tema, intitolata La Miglior Vita Possibile, presentata a Roma nella sede del Consiglio
04:47Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Forte la partecipazione all'evento, al quale hanno
04:53preso parte anche il presidente del CNOG Carlo Bartoli, rappresentanti della Società Italiana
04:59di Cure Palliative e della Federazione Cure Palliative, e il professor Giuseppe Zaccaria,
05:05presidente della fondazione La Miglior Vita. La rivista La Miglior Vita Possibile, che è la
05:10nuova realizzazione della nostra fondazione, nata nel 2018, si ripromette un obiettivo
05:18estremamente importante e ambizioso, quello di diffondere nell'opinione pubblica e nella
05:23società la consapevolezza che le cure pariative pediatriche non rappresentano un momento negativo
05:32di anticamera della morte, ma un momento importante di vita, vita che viene migliorata,
05:40che viene allungata, la cui qualità può essere, ed è una qualità preziosa, può essere accompagnata
05:49per un periodo anche lungo. Per far questo bisogna rinnovare il linguaggio, bisogna modificare
05:56la comunicazione, bisogna portare un messaggio per il quale questo rappresenta un preciso diritto
06:04dei ragazzi, delle ragazze, dei bambini, delle bambine che sono affetti da queste malattie
06:11rare, complesse, inguaribili, ma curabili, e che anche per le loro famiglie questo deve
06:20rappresentare un supporto prezioso per tornare alla vita, per così dire, cioè per sospendere
06:28quell'alone di paura, di sgomento e di paralisi che rischia di condannarli all'isolamento
06:36e al disagio. Un appello che si allarga anche a tutte le istituzioni.
06:41Le istituzioni sanitarie perché si prendano in carico maggiormente questo problema con investimenti
06:48mirati per gli hospice, che sono ancora troppo pochi in Italia, perché forniscano
06:54personale, perché c'è troppo poco personale dedicato e anche che consentano delle realizzazioni
07:03che possano potenziare la rete dell'assistenza domiciliare e delle cure per questo importante
07:12settore.
07:13Testimonial d'eccezione del primo numero della rivista La Miglior Vita Possibile, che ha fra
07:18i suoi obiettivi anche quello di promuovere nuovi hospice e lo sviluppo di reti assistenziali
07:23domiciliari, il conduttore televisivo Marco Liorni, che inizia così il suo articolo scritto
07:28per questa nuova rivista pubblicata giugno scorso. Federica dice spesso che loro sono ancora
07:33in tre, solo che uno di noi è in trasferta. Di fronte alle parole della mamma di una bambina
07:39che non c'è più, mi domando se la mancanza può trasformarsi in qualcosa che resta.
07:43Ho raccontato la storia di Lavinia, dei suoi genitori di Matteo e Federica, che ancora
07:48adesso utilizzano una pagina sui social perché quello che è accaduto loro, la storia di Lavinia
07:54è significativa per tutti, è un luogo di speranza. Nel pensare un po' a una parola
08:01che potesse sintetizzare tutto questo mi è venuto in mente Kintsugi, che è un'arte
08:06giapponese per cui dai cocci si ricrea la scodella che era prima di rompersi utilizzando
08:15l'oro come collante. Questo mi sembra simbolico di quanto è prezioso quello che viene fatto
08:21quando si prende cura di questi bambini.
08:24Liorni ha quindi lanciato un'interessante proposta.
08:27Raccontare le storie è sempre fondamentale per entrare in empatia con i protagonisti, per
08:31entrare nel loro mondo. Mi viene in mente una fiction di qualche tempo fa, si chiamava
08:36Braccialetti Rossi, che ha rotto tanti tabù, lì si parlava di cancro in età pediatrica,
08:43eppure quella fiction ha raccontato quel mondo. Allora chissà che qualche sceneggiatore non
08:49ne venga in mente questo, cioè una fiction che racconti il mondo delle cure palliative,
08:54che è un mondo pieno d'amore e pieno di speranza e di umanità.
09:01Vedere come mamma canguro si prende cura del proprio cucciolo nel suo marsupio, dove
09:14è custodito, teneramente coccolato e dove ha a disposizione anche quel latte materno
09:18che gli permetterà di crescere sano, è un'esperienza estremamente emozionante. Ed è
09:22una situazione come questa che si ispira la kangaroo care, o anche canguroterapia, considerata
09:27oggi uno dei migliori interventi in termini di efficacia e di costi per promuovere, per i suoi
09:31tanti benefici, il benessere dei neonati pretermine e non solo. È realmente un abbraccio
09:35che cura, così come evidenziato anche dal claim di quest'anno della giornata mondiale
09:39della kangaroo care. Tra le mie braccia cresci, con l'obiettivo di proteggere e nutrire ogni
09:43bambino attraverso il potere del contatto e il riconoscimento del profondo impatto della
09:48kangaroo care nel promuovere la guarigione, la stabilità e il benessere per tutta la vita
09:52del neonato. Il ricovero in terapia intensiva neonatale costituisce una fonte di stress e di
09:58preoccupazione per i genitori. La kangaroo care, ovvero il contatto pelle-pelle, una sorta di
10:04continuazione della gravidanza, esattamente come fanno le mamme marsupio, aiuta i genitori,
10:10in particolare le mamme, a diminuire queste preoccupazioni ed è un valido aiuto nell'attesa
10:16che parta poi, che si avvii il latte materno nel conoscere il proprio bambino.
10:22Diversi, sottolinea Agosti, i risultati positivi della kangaroo care.
10:26Diminuisce le infezioni, diminuisce anche il tasso di mortalità, aumenta l'avvio dell'allattamento
10:33al seno proprio perché prima la mamma conosce suo figlio, prima sta vicino al proprio bambino
10:39e prima viene motivata e ingaggiata in un certo senso a produrre il proprio latte. Per tutti questi
10:49motivi l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che la kangaroo care debba essere avviata
10:57il prima possibile, continuata per tutta la degenza in terapia intensiva, ma anche poi a domicilio.
11:03Ci sono degli studi recenti che dimostrano anche l'utilizzo a domicilio, i benefici dell'utilizzo
11:09a domicilio e debba essere protratta per ogni singola volta in cui viene fatta la kangaroo
11:14care meglio se per almeno due ore. Pensate che studi recenti addirittura riportano un
11:21migliore sviluppo neurocognitivo dei neonati che hanno protratto la kangaroo care durante
11:28la degenza in terapia intensiva quando questo sviluppo viene valutato poi a distanza addirittura
11:34un anno di vita.
11:35La comunità sanitaria mondiale riconosce un ruolo fondamentale alla kangaroo care per i benefici
11:39che apporta ai neonati prematuri e nei loro genitori. A partire da questo c'è un crescente
11:43interesse a studiare nell'applicazione anche ai neonati a termine e a quelli cosiddetti
11:47late preterm. Sin ad ora i risultati indicano che la kangaroo care potrebbe presentare anche
11:51in questi casi alcuni vantaggi come la riduzione dei livelli di bilirubina neonatale e degli
11:57effetti delle pratiche dolorose, oltre alla migliore prevenzione dell'ipotermia. E in caso
12:01non si possa allattare al seno l'utilizzo della kangaroo care come contatto pelle a pelle può essere
12:06una valida alternativa per sostenere la crescita ottimale e lo sviluppo del bambino.
12:10Per chi volesse approfondire i benefici di questa pratica sul sito della società italiana
12:14di neonatologia è disponibile il documento kangaroo care le indicazioni nazionali della
12:18SIN realizzato dal gruppo di studio della carnea neonatale della SIN con precise istruzioni
12:23per una corretta e sicura attuazione di questa importante pratica.
12:36L'estate è iniziata e cresce la voglia di sole, mare e attività all'aria aperta. Purtroppo
12:42negli ultimi dieci anni è raddoppiato il numero dei nuovi casi di melanoma e questa soprattutto
12:47per i troppi errori che si committono nella protezione solare. Ma quanto siamo davvero
12:51consapevoli dei rischi e dei benefici dell'esposizione solare e soprattutto siamo sicuri di proteggerci
12:57nel modo giusto? Se ne è parlato all'evento sole e pelle come prendersene cure in ogni
13:02fase della vita. Promosso da Asso Salute, l'Associazione Nazionale Farmaci da Banco e
13:06di Automedicazione, parte di FederChimica con la partecipazione della dottoressa Elisabetta
13:11Fulgione, specialista in dermatologia e dirigente medico presso la clinica dermatologica
13:16Università della Campania Luigi Vambitelli di Napoli, alla quale abbiamo chiesto quali
13:21siano i falsi miti da sfatare per una corretta esposizione al sole.
13:25Nonostante che tante informazioni ancora oggi ci sono tantissimi falsi miti che riguardano
13:29il sole e la pelle. Tra questi ad esempio uno dei più frequenti è quello che riguarda
13:33le fotoprotezioni, il fattore di protezione. Quindi molti sono convinti che se utilizzano
13:38un fattore di protezione superiore a 50 o 50 più possono applicare la protezione solare
13:44soltanto una volta al giorno. In realtà questo è assolutamente falso, la protezione
13:48solare al di là di quello che è l'SPF andrebbe riapplicata ogni 2-3 ore e in particolar modo
13:54va riapplicata se siamo stati lungo tempo in acqua, quindi a fare il bagno, in questa
13:58piscina o mare, vicino al bagnasciuga oppure in alta montagna. Un altro falso mito che mi
14:04viene in mente riguarda proprio i fototipi scuri, ovvero le persone che hanno una pelle più
14:09colorata, la persona appunto di colore. In questo caso la fotoprotezione viene considerata
14:14come inutile. In realtà non è assolutamente vero perché la protezione solare deve andare
14:19in qualche modo a difenderci sia da raggio di B che da raggio di A e se il rischio nelle
14:24persone appunto di colore può essere comunque ridotto nel caso in cui si parla di ustioni,
14:29quindi di scottature solari, invece gli UVA potranno comunque penetrare in profondità
14:34e determinare la comparsa di invecchiamento, di macchie ed anche di tumori cutanei.
14:38Un altro mito che mi viene in mente riguardo proprio alle fotoprotezioni riguarda i neoi.
14:44Molti sono convinti che il neo vada protetto di più ed è per questo motivo che magari
14:48vengono applicare lo stick in particolare sul neo e ahimè poi si scottano nelle altre
14:53parti della pelle sana. In realtà il neo riesce a proteggersi benissimo da solo e questo
14:58non vuol dire non applicare la fotoprotezione ma applicare la fotoprotezione su tutto il corpo,
15:03poiché noi sappiamo che l'incidenza di melanomi è uguale su un neo già resistente e sulla
15:09pelle sana. Infine un mito che mi piace ricordare è quello che riguarda l'acne e il miglioramento
15:16in estate. Anche questo è un falso mito, in realtà il paziente con acne con seborrea vede
15:22il suo viso migliorato perché l'effetto appunto del sole è un effetto camouflage, ovvero diventano
15:28meno evidenti le macchie, diventano meno evidenti le cicatrici, ma in me questo è dovuto
15:32all'espessimento dello strato quindi corneo, lo strato più superficiale della pelle, che
15:37viene a determinare una sorta di tappo in cui successivamente poi si ha il caratteristico
15:42rubano da settembre e ottobre che conoscono bene i pazienti con acne con un peggioramento
15:47notevole dell'inestetismo e della patologia. Per cui la fine, quello che voglio ricordare
15:52è che la fotoprotezione va sempre utilizzata e non solo praticamente dai pazienti con pelle
15:58chiara ma anche con i pazienti che hanno la pelle più scura e i pazienti di colore e
16:03sia nei pazienti che non hanno problematiche e in estetismi cutanei che nei pazienti che
16:07hanno acne e seborrea. Oltre alle cosiddette bruciature che altro non sono poi che delle
16:12vere e proprie ossioni della pelle e pertanto da evitare, è lo sviluppo di un melanoma.
16:17Questo tipo di neoplasia è infatti una delle conseguenze più gravi dell'esposizione
16:21sconsiderate ai raggi UV, non utilizzando le protezioni solari o esponendosi nelle ore
16:26che risultano essere più pericolose, ossia quelle centrali della giornata, vale a dire
16:30tra le 11 e le 15 o meglio ancora, secondo alcune fonti, dalle 10 alle 16. In questo
16:36intervallo infatti i raggi ultravioletti sono più intensi e il rischio di danni alla
16:40pelle è maggiore. Un dato che fa riflettere riguarda le scottature in età pediatrica, tra
16:45i principali fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma da adulti. In Australia, grazie a
16:50campagne di sensibilizzazione nelle scuole, i casi sono crollati, a dimostrazione di come
16:54la prevenzione funzioni davvero. In Italia si stima che siano circa 7.000 l'anno le nuove
16:59diagnosi di melanoma, con un'incidenza che cresce del 10% e che questo tumore sia responsabile
17:05di circa 1.500 decessi l'anno, con un tasso di mortalità che aumenta di circa l'1-2%.
17:11Nessuno dovrebbe morire di melanoma. Con questa affermazione molto provocatoria, l'istopatologo
17:17e dermatologo americano Bernard Ackerman qualche anno fa parlava appunto del tumore melanoma.
17:23Il melanoma infatti è uno dei tumori sicuramente più aggressivi, uno dei tumori con maggiore
17:29malignità, ma nello stesso tempo, come suggeriva Ackerman, è anche uno dei tumori che può essere
17:33individuato più facilmente non solo dal medico ma anche dal paziente. Tuttavia oggi la pelle
17:40è ancora considerata come un banale involucro dai più e invece noi sappiamo bene che la pelle
17:45è un vero e proprio organo, quindi dotato di un sistema vascolare, di un sistema immunitario,
17:50di un sistema nervoso. Ed è per questo motivo che se appunto il tumore melanoma viene individuato
17:55nelle prime fasi, quindi quando ancora non è particolarmente profondo, rientra nei 0,5 mm di
18:01profondità, con l'intervento chirurgico la problematica viene risolta addirittura nel 98% dei casi.
18:08Se invece il tumore viene lasciato in sede e quindi aumenta la sua profondità, è chiaro che la metastasi
18:14e le metastasi possono molto ugualmente aumentare. Per questo motivo il melanoma deve essere
18:20necessariamente individuato in fase precoce, la diagnosi precoce ed anche quella che è la
18:25prevenzione sono fondamentali. La prevenzione andando ad evitare tutti quanti quei fattori
18:30che sappiamo in qualche modo andare a peggiorare o aumentare le incidenze e il rischio di melanoma
18:35cutaneo e la diagnosi precoce, quindi dei controlli regolari dal proprio dermatologo, dal proprio
18:41specialista, e fra i controlli andare ad autoesplorare la propria pelle, guardarsi
18:46quindi e cercare di individuare delle lesioni che possono essere differenti, che possono
18:51essere cambiate o dei nuovi nei di cui non si ricorda, diciamo, la esistenza. In questo
18:57caso ovviamente ci si rivolge immediatamente allo specialista per avere una diagnosi grazie
19:02alla termoscopia precisa ed effettuare eventualmente quelli che sono tutti i controlli di routine.
19:14Questa era la nostra ultima notizia per contattarci scrivere a salutechiocciolaadncronos.com
19:21Grazie per averci seguito e alla prossima puntata.
Be the first to comment