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The Passenger - Puntata di Martedì 12 Agosto 2025
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TVTrascrizione
00:00:00The Passenger, storie senza barriere, con Andrea Candelaresi.
00:00:15Troviamo nel bel mezzo di agosto della stagione estiva e a distanza di più di un mese siamo tornati a Ostia.
00:00:22Questa è la litoranea che collega Ostia a Torvaiarica e poi a Pomezia.
00:00:27Abbiamo fatto una ricognizione di quelli che sono gli stabilimenti balneari.
00:00:33Troppi, tanti troppi sono ancora chiusi, almeno 13 di questi.
00:00:38Per quanto riguarda la spiaggia libera, tra l'altro la spiaggia libera più grande d'Europa, la situazione non è assolutamente mutata.
00:00:47Tantissimi chioschi chiusi ai cancelli, alcuni hanno aperto dopo i cancelli ma veramente pochissime le spiagge attrezzate.
00:00:55I ritardi sono dovuti alle mancate concessioni dei bandi e anche ai ricorsi che alcuni vecchi gestori hanno fatto dopo l'assegnazione di alcuni di questi bandi.
00:01:10La stagione quindi quest'anno non è mai effettivamente partita e lo si può vedere anche dal traffico che non c'è per venire qui come negli scorsi anni.
00:01:18Con tutto questo Roma è inondata da un'ondata di calore e i romani hanno la spiaggia che non è attrezzata.
00:01:26Ma sentiamo cosa ne pensano alcuni dei bagnanti che hanno deciso di venire qui nonostante le spiagge non siano attrezzate.
00:01:33Sì, sfortunatamente quest'anno mancano i servizi che ci sono sempre stati negli anni precedenti.
00:01:46Questo crea un grande disagio ma soprattutto per l'affollamento che si va a creare in poche spiagge che sono rimaste aperte
00:01:52che hanno i servizi essenziali di bar, di bagno e quindi questo provoca dei disagi che per noi che frequentiamo tutti i giorni questi posti
00:02:02può rappresentare una difficoltà.
00:02:11Sì, io vengo qui ogni giorno e purtroppo le spiagge non sono attrezzate, gli altri anni era sicuramente meglio.
00:02:17Purtroppo molti furti, vedo finestrini rotti e anche scomodo ecco perché non essendo aperti i bar uno si deve portare le cose da casa
00:02:29se vuole prendere un ombrellone diventa difficile, una sdraio quindi si fa ma si potrebbe sicuramente far meglio.
00:02:38Tutte le strade si sa portano a Roma e noi quelle strade le percorriamo senza paura.
00:02:42Benvenuti ad una nuova puntata di The Passanger, come sempre prima però di viaggiare in giro per il mondo ci concentriamo su tutto ciò che accade a Roma ed intorni.
00:02:51Oggi più precisamente come avete visto dal servizio ci rechiamo sul litorale romano, litra, ostia, torvaianica e poi anche oltre.
00:03:01Insomma a un mese di distanza siamo tornati lì sulla litoranea e la situazione come abbiamo visto non è cambiata.
00:03:07Tanti chioschi per le spiagge libere sono rimasti chiusi, chiusi anche alcuni servizi come i bagni sanitari e tanto altro.
00:03:17Insomma la stagione per alcune zone del litorale romano fatica a iniziare o forse non inizierà mai.
00:03:27Una situazione delicata dovuta a varie questioni, non solamente chiaramente a quella dei bandi.
00:03:36E poi c'è anche il calo, il calo delle persone che magari vogliono andare agli stabilimenti.
00:03:43Tanti stabilimenti chiusi e tante persone decidono di non andare.
00:03:47C'è chi denuncia prezzi troppo alti, chi invece ha scelto di andare da altre parti.
00:03:53Ne parliamo con gli ospiti di questa sera ai quali do il benvenuto a Franco Petrini, titolare della Nuova Pineta.
00:04:01La Pinettina, buonasera.
00:04:03Sì, buonasera a lei.
00:04:05E buonasera anche a Marco Postanzini, consigliere municipale per l'Aleanza Verdi Sinistra.
00:04:11Buonasera.
00:04:12Buonasera a lei, grazie per l'invito.
00:04:14Grazie a lei di essere qui.
00:04:15Dunque, io partirei proprio da Franco Petrini, titolare di uno degli stabilimenti forse più noti del litorale romano.
00:04:28Insomma, è una stagione complicata questa per voi balneari?
00:04:34Per me personalmente è una stagione favolosa, perché dopo vent'anni di erosione e di distruzione del mio stabilimento,
00:04:45grazie a dei lavori che sono stati eseguiti, a protezione di una parte della costa, riesco finalmente a lavorare.
00:04:53E devo dire che per quello che mi riguarda sono in perfetta controtendenza con i dati che sento e che vengono passati,
00:05:02che poi non so quanto siano giusti, perché ogni giornale che prendi dà una sua versione.
00:05:09Comunque è inevitabile immaginare, anche alla luce di quello che avete fatto vedere del vostro servizio,
00:05:15che questa sarà una stagione che ricorderemo con grande dispiacere e direi anche con drammaticità,
00:05:23perché una cosa del genere in tantissimi anni che io mi adopero per lavorare in varie vesti sul litorale,
00:05:32una cosa del genere non l'avevo mai vista, no, non avevo mai assistito a un degrado simile.
00:05:40Sì, non eravamo mai arrivati a questo punto.
00:05:42Assolutamente, poi stiamo parlando, come detto anche nel servizio dei cancelli,
00:05:49che vanta un primato, ovvero quella di essere la spiaggia libera più grande d'Europa,
00:05:56più lunga d'Europa, insomma una situazione d'abbandono simile fa riflettere.
00:06:02Lei si sente di puntare magari il dito contro qualcuno o qualcosa in particolare?
00:06:08No, io mi guardo bene, mi guardo bene puntare le dita contro chi che sia,
00:06:14perché capisco le difficoltà di ognuno delle giunte, di chi lavora, spero, cercando di fare del suo meglio.
00:06:22Faccio un'analisi e faccio una fotografia di quello che è la realtà,
00:06:26è la spiaggia più bella d'Europa, il nostro vanto,
00:06:29quella che dava anche a noi balneari la possibilità di poter operare,
00:06:33poi facendo anche, come dire, ritornare i nostri conti a fine stagione,
00:06:40perché poi la spiaggia libera ha un grande polmone, anche molto bella,
00:06:45torna a ribadire, che permetteva a chi non voleva pagare alcuni servizi,
00:06:50di usufruire i servizi degli stabilimenti balneari,
00:06:52di poter andare appunto sulla spiaggia più bella d'Europa.
00:06:57Qualche anno fa immaginavamo come renderla più fruibile alla cittadinanza Lidenze
00:07:02e a tutta la cittadinanza romana,
00:07:05adesso immaginiamo solo come renderla fruibile, non più fruibile.
00:07:11Certo, e passerei adesso a Marco Postanzini,
00:07:14la situazione delle spiagge libere sul litorale romano l'abbiamo vista,
00:07:20servizi praticamente inesistenti quest'anno,
00:07:24purtroppo c'è anche un problema legato alla sicurezza,
00:07:27soprattutto dei parcheggi, dei cancelli,
00:07:29perché non essendoci i chioschi non c'è controllo e i furti sono aumentati a dismisura.
00:07:36È una stagione, se vogliamo, fallimentare da questo punto di vista per lei,
00:07:41e soprattutto la soluzione non può essere magari rivolgersi al privato,
00:07:47per il cittadino, no?
00:07:48Se vuole andare al mare, magari un mare che abbia qualche servizio in più.
00:07:54Allora, sì, innanzitutto la ringrazio per l'invito.
00:07:58Allora, questa è una stagione di transizione,
00:08:00noi dobbiamo renderci conto dell'importanza della fase che stiamo attraversando,
00:08:04perché, insomma, lo diceva anche Albert Einstein tanti anni fa, molto prima di noi,
00:08:10non puoi pensare che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.
00:08:14I bandi dovevano essere fatti, le strutture dovevano essere riportate a norma,
00:08:19è stato fatto un lavoro importante sia dall'assessorato patrimonio,
00:08:22per fare la corretta ricognizione delle concessioni,
00:08:25sia dall'assessorato urbanistica, che ha respinto le domande di condono,
00:08:28per cercare di andare appunto a normare una situazione.
00:08:32E questo ha toccato anche i cancelli.
00:08:34Siamo consapevoli del ritardo e dobbiamo indubbiamente chiedere scusa
00:08:38a tutti i romani, a tutti i cittadini, per questi ritardi e per questi disservizi.
00:08:43Ma siamo anche consapevoli che questa deve essere una stagione di transizione,
00:08:47perché non è possibile il prossimo anno avere la stessa situazione.
00:08:51Il prossimo anno dobbiamo avere una situazione completamente diversa,
00:08:53normalizzata, che possa in qualche modo far traguardare l'avvio di una fase
00:08:59completamente nuova rispetto a quella che abbiamo vissuto
00:09:02e che stiamo vivendo in particolare in questo anno.
00:09:04Ma è inevitabile, purtroppo è inevitabile.
00:09:06Non possiamo pensare di ristrutturare un appartamento
00:09:09potendo utilizzare la cucina e potendo andare in bagno senza problemi.
00:09:13E questa è un po' la stessa cosa.
00:09:15Roma Capitale sta facendo un lavoro importante
00:09:18che forse per decenni non è stato mai fatto
00:09:22e quindi qualche piccolo disagio sarebbe arrivato
00:09:26e è arrivato, ma dobbiamo fare in modo che sia temporaneo
00:09:30e circostritto a questa stagione balneare.
00:09:32Questo senza alcuna ombra di dubbio.
00:09:34Ecco, quando dice che era inevitabile qualche ritardo,
00:09:38qualche intoppo magari anche per questa stagione,
00:09:42a cosa fa riferimento nello specifico?
00:09:44Cioè cos'è che ha fatto ritardare le concessioni, eccetera,
00:09:49per questa stagione, affinché poi questa stagione
00:09:52si sia rivelata poi effettivamente quello che è,
00:09:54cioè fallimentare almeno per i cancelli?
00:09:57C'è un tema che comunque si riferisce anche al rapporto fra enti,
00:10:03nel senso che Roma Capitale aveva pensato,
00:10:06ipotizzato per i cancelli il project financing
00:10:08e poi la Capitania di Porto ovviamente giustamente
00:10:13non ha dato la possibilità di procedere in questa direzione
00:10:17e quindi si è dovuto rifare tutto da capo in fretta e furia.
00:10:21Fretta e furia con una carenza cronica di personale,
00:10:24quindi è tutto quanto contingentato quando è così,
00:10:27perché abbiamo comunque anche un deficit di risorse umane
00:10:30messe a disposizione di queste pratiche
00:10:32e quindi i ritardi inevitabilmente si sono sommati.
00:10:36Poi giustamente ci sono i ricorsi,
00:10:37bisogna comunque attenderne l'esito
00:10:40e quindi la stagione è iniziata indubbiamente col freno in mano tirato.
00:10:44Questo è fuori di dubbio, quindi ripeto,
00:10:46non dobbiamo nasconderci dietro un dito.
00:10:48I problemi ci sono, ma questa stagione in qualche modo
00:10:52serve per cercare di risolverli
00:10:54e arrivare al prossimo anno con un piano
00:10:56che sia completamente diverso da quello di quest'anno.
00:10:59Assolutamente.
00:11:00Tornerei da Franco Petrini.
00:11:02Ecco, mi concentrerei sulla questione prezzi.
00:11:06In molti, anche tra gli influencer,
00:11:09tra personaggi famosi, oltre che giornali, eccetera,
00:11:13hanno lamentato nel corso degli anni
00:11:16un aumento esponenziale dei prezzi
00:11:19negli stabilimenti balneari.
00:11:22Se uno va poi a vedere,
00:11:24effettivamente fa un computo della situazione
00:11:27per quanto riguarda l'Italia,
00:11:28soprattutto alcune regioni al sud,
00:11:30effettivamente è vero,
00:11:31c'è stato un rialzo eccessivo di alcune aree.
00:11:35Può dire lo stesso di Ostia
00:11:37e soprattutto questo rialzo dei prezzi?
00:11:39A cosa è dovuto, secondo lei?
00:11:43Allora, per quello che riguarda il discorso nazionale,
00:11:46io credo di poter puntare il dito
00:11:48su alcune regioni del sud, come diceva lei,
00:11:51che erano assolutamente sconosciute,
00:11:53o almeno non apprezzate,
00:11:55se non dai puristi.
00:11:56Fino a qualche tempo fa,
00:11:59adesso sono diventati delle mete ambitissime,
00:12:02qualche imprenditore, forse poco illuminato,
00:12:05ha capito questo gioco
00:12:07e ha fatto una corsa a ricarico.
00:12:10Quindi ci sono prezzi che assolutamente trovo fuori mercato.
00:12:13Ostia è molto variegata,
00:12:16perché le offerte passano da alberghi a tre stelle
00:12:21ad alberghi a cinque stelle,
00:12:23quindi mi faccia passare la similitudine.
00:12:27Ognuno ha la possibilità di scegliere
00:12:28e di andare a guardare il servizio
00:12:30che più gli si acconfa.
00:12:33Stavo guardando adesso anche su Repubblica,
00:12:35che non è certo un giornale
00:12:36che è amico dei balneari,
00:12:39e qui ci sono delle tabelle che spaventano,
00:12:41perché qui si parla di aumenti del 35,9%
00:12:49per quanto riguarda i voli nazionali,
00:12:51questo a livello dell'anno in corso,
00:12:56il caffè al 23%,
00:12:57il cagavo al 22%,
00:12:59i gioielli ci interessa poco,
00:13:01gli agrumi al 17%,
00:13:02l'energia e il mercato uterato al 20,5%.
00:13:05Sempre sullo stesso articolo in evidenza,
00:13:10perché poi il balneare fa sempre cassetta
00:13:14per alcuni giornali,
00:13:16si dice che gli aumenti sono all'incirca del 3%,
00:13:19del 3 al 5%,
00:13:21e i prezzi dei balneari sono cresciuti
00:13:23del 25% in cinque anni.
00:13:26Io credo che la colpa non sia assolutamente dei balneari,
00:13:30se c'è da addossare colpa a qualcuno
00:13:32e di questo non sono certo,
00:13:34perché ripeto,
00:13:34secondo me in alcuni casi
00:13:36la stagione sta tenendo molto bene,
00:13:38almeno per quello che mi riguarda
00:13:39e per quello che riesco a sentire
00:13:41da fonti attendibili.
00:13:43Comunque se così non dovesse andare,
00:13:45non voglio parlare di ossea,
00:13:47perché ne ha parlato ampiamente il consigliere,
00:13:49quindi condivido pienamente quello che è stato detto.
00:13:53Ci mettiamo una pezza fredda sulla testa,
00:13:55cerchiamo di dimenticare quest'anno nefasto
00:13:57e guardiamo tutti insieme
00:13:59per un futuro che possa essere migliore
00:14:02per l'amministrazione, per i cittadini
00:14:04e per chi opera nel territorio.
00:14:07Ritornando alla questione dei prezzi,
00:14:08io credo che non sia assolutamente da addibitare
00:14:11esclusivamente a una uscita fuori di testa dei balneari.
00:14:14Non me la sento di addossare la responsabilità
00:14:17a tutta chi è poco accorto nella politica dei prezzi.
00:14:20Diciamo che quindi è in linea un po'
00:14:22con l'andamento generale del paese,
00:14:25costa di più l'energia?
00:14:26No, sono stato molto chiaro,
00:14:29siamo al di sotto della linea,
00:14:31perché se si parla di un aumento del 5%,
00:14:33laddove invece ci sono aumenti,
00:14:34per esempio l'energia del 20% in un anno,
00:14:37mentre il nostro aumento è stato del 5%,
00:14:40così leggo,
00:14:41in 5 anni noi siamo ben al di sotto
00:14:43di quello che è l'aumento generalizzato annuale.
00:14:47Assolutamente.
00:14:47Torno di nuovo da Marco Possanzini,
00:14:51insomma la questione bandi chiaramente
00:14:53non ha fatto partire questa stagione,
00:14:56però immagino che ci siano tante buone promesse
00:15:01a questo punto per tutti quei romani
00:15:02che sognano di tornare a Ostia per il prossimo anno.
00:15:06Si parlava di strutture che verranno portate a norma
00:15:09e se ne parla in un momento, se vogliamo, cruciale,
00:15:13non solo perché appunto i chioschi sono chiusi,
00:15:15ma anche perché nell'ultimo periodo
00:15:18abbiamo assistito ad una serie di incendi.
00:15:21Quali saranno i lavori per portare a norma queste strutture?
00:15:24Insomma, come migliorerà effettivamente
00:15:26la spiaggia pubblica romana da qui ad un anno, secondo lei?
00:15:30Sì, innanzitutto una piccola considerazione sui costi,
00:15:34che inevitabilmente sono aumentati ovunque,
00:15:37insomma lo vediamo dal capello della spesa,
00:15:39banalmente faccio una considerazione molto elementare,
00:15:42però insomma lo vediamo, i costi sono aumentati
00:15:44ed è inevitabile che quindi anche insomma
00:15:47il nostro litorale, se aumenterà la dotazione di spiaggia libera
00:15:51a disposizione dei cittadini, farà un servizio in particolare
00:15:54a quelli che non possono comunque pregarsi
00:15:56nelle strutture in concessione.
00:15:57Per questo l'abbattimento dello stabilimento Anima e Core,
00:16:02che sappiamo non aveva titoli di rizzi,
00:16:05non aveva titoli di rizzi regolari,
00:16:06ma quell'abbattimento determinerà la decima spiaggia libera
00:16:11del municipio decimo, perdonate il gioco di parole,
00:16:13ma che il prossimo anno i cittadini avranno a disposizione.
00:16:16In più, tutte le ricondizioni che sono state fatte
00:16:20determineranno tutta una serie di attività
00:16:22all'interno delle strutture in concessione
00:16:25che sono state messe a bando per riportarle a norma.
00:16:28Quindi anche questo è un elemento importante
00:16:31che dobbiamo tenere conto in questa fase di riorganizzazione
00:16:34del nostro litorale e dei servizi che dobbiamo offrire
00:16:37ai cittadini, che devono essere comunque sempre migliori,
00:16:41perché l'obiettivo deve essere quello
00:16:42che nessuno fa la guerra a nessuno.
00:16:44L'unico obiettivo che dobbiamo perseguire
00:16:46è quello di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini
00:16:49e magari dandogli un po' di spiaggia libera in più
00:16:52sicuramente daremo un po' più spazio
00:16:55a chi per esempio non può permettersi l'ingresso
00:16:57in una concessione e sceglie una spiaggia libera
00:17:01per passare le vacanze.
00:17:03Assolutamente.
00:17:03Invece Franco Petrini,
00:17:05lei è un esperto del settore in cui opera.
00:17:12Secondo lei cosa potrebbe aiutare
00:17:15da parte delle istituzioni il vostro lavoro?
00:17:18Perché comunque è vero,
00:17:20la spiaggia libera è importantissima
00:17:21perché il mare è di tutti
00:17:23ed è importante che ci possano andare tutti.
00:17:25Però magari ci sono anche cittadini
00:17:27che preferiscono invece recarsi in stabilimenti come il suo.
00:17:33Ecco, cosa può portare secondo lei
00:17:36più persone a questi stabilimenti,
00:17:38più persone magari anche a scegliere
00:17:40di far girare anche questo tipo di economia
00:17:43senza creare per forza poi
00:17:44un diatribio, puntare il dito
00:17:46o poi in futuro contro i balneari?
00:17:51Torno a ripetere,
00:17:52la spiaggia libera deve essere
00:17:54sacrosantamente tutelata
00:17:57perché il cittadino deve poter scegliere.
00:18:01È evidente che la spiaggia libera
00:18:02poi deve essere un sostitutivo valido
00:18:07di quello che è lo stabilimento balneare,
00:18:09altrimenti lo stabilimento balneare
00:18:11sarà sempre preferito
00:18:12e lo stabilimento balneare
00:18:13poi porterà a dover richiedere
00:18:16un esborso da parte dell'utente.
00:18:20Fatta questa premessa,
00:18:23cosa potremmo fare?
00:18:24Io credo che la cosa migliore
00:18:25sia avere sempre un dialogo costante
00:18:27con le autorità che ci governano,
00:18:31sia quelle locali che regionali che nazionali,
00:18:35così come è stato per tanti anni.
00:18:37Poi a un certo punto,
00:18:38se vogliamo passare al discorso nazionale,
00:18:42al discorso di Ossia,
00:18:43a un certo punto c'è stata una cesura,
00:18:45c'è stata una frattura.
00:18:47Noi che eravamo spesso presenti
00:18:48nel tavolo delle discussioni
00:18:50con le autorità politiche,
00:18:53poi siamo stati per forza di cose
00:18:55un po' messi alla porta
00:18:57perché a Ossia bisognava chiarire
00:18:59chi fosse cosa,
00:19:01chi poteva entrare,
00:19:02chi non poteva entrare.
00:19:03C'è stata una chiusura
00:19:04che purtroppo si è protratta
00:19:06per tanti anni
00:19:07e quindi anche un clima di diffidenza
00:19:11reciproco non ha aiutato
00:19:12la crescita di questa città.
00:19:14Io credo che la cosa migliore
00:19:15sia poter riaprire un tavolo di trattativa,
00:19:17trattativa ma non perché dobbiamo portare
00:19:19a casa dei risultati,
00:19:20ma perché dobbiamo portare a casa
00:19:22il vantaggio della nostra città,
00:19:25il vantaggio della popolazione
00:19:27della città di Ossia
00:19:29e poi non ultima cosa
00:19:32per chi fa l'imprenditore
00:19:33anche il vantaggio economico
00:19:34se ci è consentito farlo.
00:19:36Voglio dire,
00:19:37sempre con un discorso etico
00:19:39da non mai sottovalutare.
00:19:42Assolutamente.
00:19:42E questo tipo di chiusura
00:19:44che c'è stato negli ultimi anni
00:19:45oggi sta avendo un nuovo corso,
00:19:49nel senso sta migliorando la situazione
00:19:51o è soltanto una sua speranza?
00:19:52No, io credo che ci sia
00:19:55una timida riapertura
00:19:57nei confronti della classe imprenditrice balneare.
00:20:01Timida perché in alcuni momenti
00:20:04è stato fatto il tirarpiccione del balneare,
00:20:08si diceva che i balneari fossero il male di tutto,
00:20:11si diceva che la cittadinanza
00:20:14era in qualche maniera
00:20:17sotto il tiro della malavita
00:20:21la malavita operava laddove c'erano capitali
00:20:23e i capitali erano quelli dei balneari.
00:20:27Probabilmente è successo questo,
00:20:28anzi sicuramente è successo,
00:20:30tant'è vero che poi la cronaca
00:20:31se ne è interessata
00:20:32e sui giornali sono comparsi
00:20:34tutti i titoli che noi conosciamo,
00:20:36però io posso garantire
00:20:37che la stragrande maggioranza
00:20:39di tutti quelli che operano nel settore,
00:20:40poi in maniera più o meno educata
00:20:42rispetto a quelli che sono
00:20:44aspettati della cittadinanza
00:20:45e magari anche di una certa classe politica,
00:20:47però tutti quelli che operano
00:20:49sono persone di grande qualità
00:20:51morale e di grande competenza.
00:20:54Quindi mi auguro che possa migliorare
00:20:57questo dialogo che abbiamo iniziato
00:20:58a rimbastire dopo gli anni del terrore
00:21:01perché era evidente che bisognava
00:21:03fare chiarezza per vedere
00:21:04chi poteva attribuirsi
00:21:06la responsabilità di essere portavoce
00:21:09di qualcosa.
00:21:11Rivolgo a questo punto
00:21:12la stessa domanda a Marco Possanzini,
00:21:14il dialogo è fondamentale,
00:21:16il dialogo tra istituzioni,
00:21:18tra la politica e i privati,
00:21:21degli imprenditori.
00:21:22Anche per lei comunque
00:21:23c'è un momento di riapertura
00:21:25di questo dialogo?
00:21:27Si sta cercando in qualche maniera
00:21:29di scrollarsi di dosso
00:21:30un passato che effettivamente
00:21:32è stato molto pesante?
00:21:35Allora, guardi, una premessa.
00:21:37Noi viviamo in un municipio,
00:21:39poi il concessionario,
00:21:42il dottor Petrini lo sa perfettamente,
00:21:44è un municipio che ha sofferto tantissimo
00:21:47durante la fase di scioglimento per mafini,
00:21:49siamo un municipio che ha subito
00:21:51questo tipo di provvedimento
00:21:53perché c'erano dei problemi molto seri
00:21:55all'interno dell'amministrazione.
00:21:57Quindi immaginate che cosa vuol dire
00:21:59rimettere in piedi la macchina,
00:22:02ad esempio banalmente
00:22:03della direzione tecnica,
00:22:04quando hai una serie di funzionali
00:22:06che sono stati proprio colti
00:22:08con le mani nel sacco
00:22:09e sono andati a processo.
00:22:11Quindi è molto complesso
00:22:13rimettere in piedi un territorio
00:22:15quando avvengono queste cose.
00:22:17Dopodiché il tavolo di confronto
00:22:19è fondamentale
00:22:20e credo che sia assolutamente necessario
00:22:23confrontarci con tutte
00:22:25le associazioni di categoria,
00:22:28ma anche le associazioni di categoria
00:22:30degli albergatori,
00:22:31perché sarebbe importante
00:22:32avere anche un loro punto di vista
00:22:34rispetto alla qualità
00:22:35dell'accoglienza del nostro municipio,
00:22:37la presenza degli alberghi,
00:22:38piuttosto che l'attività di recezione.
00:22:40Tutti gli attori devono essere coinvolti
00:22:43e una volta che c'è stata
00:22:44questa fase di ascolto
00:22:45e di confronto
00:22:46e di analisi puntuale
00:22:47degli aspetti più tecnici
00:22:49delle questioni,
00:22:50però deve arrivare anche
00:22:51il momento della decisione,
00:22:52perché noi siamo
00:22:53in un principio,
00:22:54siamo una città
00:22:55che mi permetto di dire
00:22:56che per tantissimi anni
00:22:57ha deciso di non decidere,
00:22:59mandando le cose un po' così
00:23:00alla deriva
00:23:01e alla fine poi ci troviamo
00:23:03a dover pagare il conto
00:23:04di una classe politica
00:23:06che ha mostrato enorme debolezza
00:23:07nei decenni
00:23:08e è stata di fatto poi sostituita
00:23:10dalla Procura della Repubblica
00:23:12che è dovuta intervenire
00:23:14con provvedimenti
00:23:15estremamente drammatici,
00:23:17quindi in questo senso
00:23:18è importante il dialogo,
00:23:19è importante il momento
00:23:20della decisione,
00:23:21è importante ascoltare tutti.
00:23:23Ecco, invece
00:23:24rivolgendosi
00:23:25ai romani,
00:23:28ai romani che vogliono andare al mare
00:23:30anche adesso ad agosto,
00:23:33può dire qualcosa,
00:23:34un messaggio breve a loro
00:23:35magari di speranza,
00:23:36perché tanti veramente,
00:23:37abbiamo fatto una ricognizione,
00:23:38abbiamo parlato con tante persone,
00:23:40sono veramente abiliti
00:23:41nel vedere questa spiaggia libera
00:23:44così,
00:23:45insomma lasciata in questo Stato.
00:23:47Sì,
00:23:47il messaggio è il seguente,
00:23:49innanzitutto le scuse,
00:23:50come ho detto in partenza,
00:23:51ma quest'anno sarebbe stato
00:23:52un anno di transizione
00:23:53e lo sapevamo.
00:23:54Il mare di Roma,
00:23:55perché Roma è una città di mare,
00:23:56anche se per molti anni
00:23:58i romani non se ne sono ne accorti,
00:23:59anche per colpa della politica,
00:24:00ovviamente,
00:24:01Roma è una città di mare
00:24:02e tornerà ad esserlo
00:24:03nel suo massimo splendore,
00:24:05perché Roma deve tornare ad essere
00:24:06anche la capitale del Mediterraneo.
00:24:08E quindi quest'anno
00:24:09abbiamo sofferto tutti,
00:24:11ma il prossimo anno
00:24:12insomma abbiamo fatto
00:24:13un passo indietro
00:24:14per farmi due in avanti
00:24:14il prossimo anno.
00:24:16Ebbene,
00:24:17allora ci lasciamo
00:24:18con questo messaggio di speranza
00:24:20per il prossimo anno,
00:24:21non mi resta che ringraziare
00:24:22Franco Petrini
00:24:23e Marco Possanzini
00:24:24per essere stati con noi.
00:24:25Grazie,
00:24:25buona serata,
00:24:26buon lavoro.
00:24:26Grazie a voi.
00:24:29Grazie,
00:24:29buonasera.
00:24:31Noi ci prendiamo invece
00:24:32una piccola pausa
00:24:33e tra poco usciamo fuori
00:24:34dai confini
00:24:35non solo di Roma
00:24:37ma anche nazionali
00:24:38perché ci recheremo
00:24:38nei Balcani.
00:24:39A tra poco.
00:24:42The Pessenger
00:24:43Storie senza barriere
00:24:45con Andrea Candelaresi
00:24:47Grazie a tutti.
00:25:17e noi quelle strade
00:25:18le percorriamo senza paura.
00:25:23Tutte le strade
00:25:24si sa portano a Roma
00:25:25e noi quelle strade
00:25:26le percorriamo senza paura.
00:25:28Ben ritornati qui
00:25:29a The Pessenger
00:25:30adesso dopo aver parlato
00:25:31di cronaca locale
00:25:32prendiamo il nostro aereo
00:25:34e giriamo per il mondo.
00:25:36Torniamo ancora una volta
00:25:37nei Balcani
00:25:38una terra che abbiamo battuto
00:25:40spesso noi di The Pessenger
00:25:41anche perché racconta
00:25:44secoli di divisioni
00:25:46ma anche una volontà
00:25:47di riconciliazione
00:25:49una voglia di futuro
00:25:50un futuro che guarda
00:25:51tanto ad est
00:25:52quanto ad ovest
00:25:54e iniziamo il nostro viaggio
00:25:56in terra balcanica
00:25:57da uno dei luoghi
00:25:58più iconici
00:25:59soprattutto delle guerre
00:26:01che hanno infiammato
00:26:04quell'area
00:26:05tra gli anni 90
00:26:06e i primissimi anni
00:26:07del 2000.
00:26:08Parliamo del Kosovo
00:26:09più precisamente
00:26:10del Kosovo serbo
00:26:11quello settentrionale
00:26:12dove c'è un monastero
00:26:14il monastero di Banskia
00:26:16sacro per i serbi
00:26:18ma che ad oggi
00:26:20effettivamente
00:26:21è in territorio kosovaro
00:26:22questa diatriba
00:26:24ha portato
00:26:25dei paramilitari serbi
00:26:27l'anno scorso
00:26:28a compiere un attentato
00:26:31proprio lì a Banskia
00:26:32noi siamo stati
00:26:33in quel luogo
00:26:34due giorni dopo
00:26:36dall'attentato
00:26:37e abbiamo raccontato
00:26:39non solo l'accaduto
00:26:40ma la storia
00:26:41di uno dei luoghi
00:26:42più iconici
00:26:42di tutta l'Europa
00:26:44andiamo
00:26:44nuovo giorno
00:26:45nuovo giro
00:26:46oggi andremo
00:26:47verso la parte nord
00:26:48del Kosovo
00:26:49quella contesa
00:26:50con la Serbia
00:26:51andremo a Mitrovica
00:26:53andremo poi
00:26:53anche a Banskia
00:26:54dove c'è un monastero
00:26:56nel quale
00:26:56si sono sparati
00:26:58dei kosovari
00:26:59e dei filoserbi
00:27:00proprio qualche giorno fa
00:27:01ci sono stati
00:27:02quattro morti
00:27:02pensate bene
00:27:03andando
00:27:03per la strada
00:27:06verso Mitrovica
00:27:07ci sono dei memoriali
00:27:09dell'UGK
00:27:10il movimento
00:27:12di liberazione
00:27:13del Kosovo
00:27:14e tantissimi ragazzi
00:27:15hanno dato la vita
00:27:16per liberare
00:27:17appunto
00:27:18il Kosovo
00:27:19dalla morsa
00:27:20filo serva
00:27:22eccone uno
00:27:22per esempio
00:27:23qui
00:27:23Zakir
00:27:24Paziti
00:27:26è un ragazzo
00:27:28che evidentemente
00:27:29ha dato la vita
00:27:30per l'UGK
00:27:31per la liberazione
00:27:32degli albanesi
00:27:33kosovari
00:27:34e che oggi
00:27:34viene ricordato così
00:27:35sulla strada
00:27:36per Mitrovica
00:27:37nel luogo dove probabilmente
00:27:39è morto
00:27:39nel luogo dove
00:27:40probabilmente
00:27:41ha combattuto
00:27:42ovviamente usciti da Pristina
00:27:56il paesaggio
00:27:57cambia
00:27:58cambia totalmente
00:27:59il paesaggio sicuramente
00:28:01che parla anche di degrado
00:28:02e di povertà
00:28:04molto più
00:28:05della capitale
00:28:06sulla strada
00:28:07oltre ai memoriali
00:28:08abbiamo visto anche
00:28:09tante bandiere albanesi
00:28:11bandiere kosovari
00:28:12ovviamente
00:28:12e anche
00:28:13dell'UGK
00:28:14e anche
00:28:14un mega murales
00:28:16con tutti i leader
00:28:18dell'UGK
00:28:19tra cui
00:28:20Ashintaki
00:28:20che è stato
00:28:22l'ultimo
00:28:23presidente
00:28:24albanese
00:28:25e adesso
00:28:27sta in cancere
00:28:27perché
00:28:28con l'UGK
00:28:29ha commesso
00:28:30dei crimini
00:28:31di guerra
00:28:31che non potrò mangiare
00:28:32ed eccoci arrivati
00:28:40finalmente
00:28:41a Mitrovica
00:28:42questa
00:28:43più precisamente
00:28:44a Mitrovica Sud
00:28:45perché è bene distinguere
00:28:46Mitrovica Sud
00:28:47da Mitrovica Nord
00:28:48perché questa città
00:28:49è nettamente
00:28:50divisa
00:28:51in due parti
00:28:52in due anime
00:28:53in due popoli
00:28:54la parte sud
00:28:55è kosovara
00:28:57albanese
00:28:57la parte nord
00:28:58è kosovara
00:28:59serba
00:28:59le due parti
00:29:01spesso
00:29:02troppo
00:29:03entrano in conflitto
00:29:04anche con sparatorie
00:29:06e in mezzo
00:29:07c'è la KFOR
00:29:08la forza Nato
00:29:09che è nata
00:29:11proprio per evitare
00:29:12che qui ci siano
00:29:12dei conflitti
00:29:13accesi
00:29:15troppo di frequente
00:29:16per evitare
00:29:16che ci siano
00:29:17ovviamente
00:29:17anche troppi morti
00:29:18andremo al ponte
00:29:19che divide
00:29:19le due parti
00:29:21e che è l'unico ponte
00:29:22che unisce
00:29:22la parte albanese
00:29:24a quella serba
00:29:25presidiato
00:29:26dai carabinieri italiani
00:29:27presidiato
00:29:28dalle truppe Nato
00:29:30questa è una delle piazze principali
00:29:31di Mitrovica Sud
00:29:32la parte albanese
00:29:33tra l'altro
00:29:34la parte
00:29:34dove vive
00:29:35la maggior
00:29:36parte della popolazione
00:29:38di Mitrovica
00:29:40sono circa 80.000 abitanti
00:29:4160.000
00:29:42sono albanesi
00:29:43kosovari
00:29:44vivono nella parte sud
00:29:45soltanto 20.000
00:29:47abitano
00:29:47nella parte nord
00:29:48che tra l'altro
00:29:49è anche la parte
00:29:49più povera
00:29:50della città
00:29:51dove l'Occidente
00:29:52non è riuscito ad investire
00:29:53qui c'è
00:29:54nella piazza principale
00:29:55l'Occidente investe
00:29:57nella parte meridionale
00:29:59non in quella settentrionale
00:30:01dove tra l'altro
00:30:02gli abitanti
00:30:03non sono aperti
00:30:04anche agli investimenti
00:30:05da parte degli occidentali
00:30:07vedete alle mie spalle
00:30:08una gigantografia
00:30:09di un eroe
00:30:10kosovaro
00:30:12albanese
00:30:13e non solo
00:30:13tanti martiri
00:30:15delle guerre
00:30:16degli anni 90
00:30:17e dei primi 2000
00:30:19di qui di Mitrovica
00:30:20alcuni di loro
00:30:21dell'UGK
00:30:22e vedete
00:30:24sventolare
00:30:24anche una bandiera
00:30:25kosovara
00:30:26ovviamente
00:30:28cose che non vedremo
00:30:30nella parte nord
00:30:31è incredibile
00:30:32come la stessa città
00:30:33riesca a rinchiudere
00:30:34l'anima
00:30:36del conflitto
00:30:37serbo-kosovare
00:30:39siamo stati
00:30:49alla parte nord
00:30:50è incredibile
00:30:50vedere come un ponte
00:30:51di vita
00:30:52questa città
00:30:53ma in generale
00:30:54due paesi
00:30:54la parte nord
00:30:55è totalmente
00:30:56differente
00:30:56dalla parte sud
00:30:57le scritte
00:30:58sono in cirillico
00:30:59sono in serbo
00:31:00la gente parla serbo
00:31:01e si paga
00:31:02col dinero serbo
00:31:03e anche in euro
00:31:04perché dovete sapere
00:31:05che anche in costo
00:31:06si paga
00:31:06in euro
00:31:07anche se non fa parte
00:31:09ufficialmente
00:31:09dell'eurozona
00:31:10ma si paga in euro
00:31:12perché l'hanno deciso
00:31:13loro
00:31:14in maniera unilaterale
00:31:15di appunto
00:31:17utilizzare l'euro
00:31:18come moneta
00:31:19anche per favorire
00:31:19gli investimenti
00:31:20abbiamo mangiato
00:31:21poi vicino
00:31:22al ponte di Mitrovica
00:31:23ma non prima
00:31:25di aver fatto
00:31:25una chiacchierata
00:31:26con i carabinieri italiani
00:31:27di stanza
00:31:28che fanno parte
00:31:29del K4
00:31:30e insomma
00:31:32ci hanno spiegato
00:31:32che la situazione
00:31:33effettivamente
00:31:33è tranquilla
00:31:34anche se qualche scintilla
00:31:35ci potrebbe essere
00:31:36soprattutto da un punto
00:31:37di vista dei simboli
00:31:38non bisogna fare
00:31:38simboli albanesi
00:31:39non bisogna fare
00:31:39simboli serbi
00:31:40anche se poi
00:31:42mentre stavamo lì
00:31:43è passato un convoglio
00:31:44per un matrimonio
00:31:46e ci hanno fatto
00:31:47il simbolo serbo
00:31:48ovviamente
00:31:48sull'angolo
00:31:49abbiamo mangiato
00:31:50dicevamo
00:31:51vicino al via
00:31:51abbiamo mangiato
00:31:52una specialità
00:31:53di queste zone
00:31:55Kosovara
00:31:56una specialità
00:31:57di carne
00:31:57da casserola
00:31:58con
00:31:59delle patate
00:32:01devo dire
00:32:01ottima
00:32:02e poi
00:32:02l'insalata
00:32:03Kosovara
00:32:03anche speciale
00:32:04insieme alle tutte
00:32:05adesso siamo sulla strada
00:32:17per il monastero di Banshka
00:32:19dove qualche giorno fa
00:32:20c'è stata una sparatoria
00:32:22dove sono morti
00:32:24dei paramilitari serbi
00:32:26e un membro
00:32:29della polizia
00:32:30Kosovara
00:32:32l'atmosfera
00:32:33devo dire
00:32:33è abbastanza tesa
00:32:34quel monastero
00:32:36tra l'altro
00:32:36è un punto
00:32:38importantissimo
00:32:39per
00:32:39il
00:32:42Kosovo
00:32:42serbo
00:32:43perché
00:32:44lì
00:32:45era sepolto
00:32:45il re Stefan
00:32:46infatti
00:32:47quel monastero
00:32:48dedicato al re Stefan
00:32:49che fu
00:32:49il vincitore
00:32:50della battaglia
00:32:52della piana
00:32:53dei Merri
00:32:53o meglio
00:32:54colui che partecipò
00:32:55alla battaglia
00:32:55della piana
00:32:56dei Merri
00:32:57tra l'impero serbo
00:32:59e l'impero ottomano
00:33:00simbolo ovviamente
00:33:01serbo
00:33:03che rivendica
00:33:04il Kosovo
00:33:06poiché
00:33:07appunto
00:33:08la Serbia
00:33:08ha combattuto
00:33:09nel medioevo
00:33:09con il re Stefan
00:33:10per scacciare
00:33:12i nemici musulmani
00:33:13che oggi
00:33:14ovviamente
00:33:15sarebbero
00:33:16gli albanesi
00:33:17passando
00:33:19nella parte nord
00:33:19si vedono le zeta
00:33:21sul porto
00:33:22alla Russia
00:33:22per l'invasione
00:33:24russa
00:33:24e i danni
00:33:25dell'Ucraina
00:33:25si vedono
00:33:26targhe serbe
00:33:27targhe coperte
00:33:28la questione
00:33:30delle targhe
00:33:30è stata
00:33:32una scintilla
00:33:34che ha acceso
00:33:35il fuoco
00:33:36della ribellione
00:33:37proprio sul ponte
00:33:37di Mitanovic
00:33:38qualche tempo fa
00:33:39quando
00:33:39vietarono
00:33:40le targhe serbe
00:33:41in Kosovo
00:33:43e ad oggi
00:33:44ancora c'è
00:33:44chi le sfoggia
00:33:46ma anche
00:33:47chi le copre
00:33:47per evitare
00:33:48ovviamente
00:33:49problemi
00:33:50con la legge
00:33:51questo è il monastero
00:34:11di Banshka
00:34:12dove qualche giorno fa
00:34:13appunto c'è stata
00:34:14questa sparatoria
00:34:15per arrivare qui
00:34:16è un continuo
00:34:18di poliziotti
00:34:19kosovari
00:34:20di militari Nato
00:34:21insomma
00:34:22qui ecco
00:34:23vedete
00:34:24la prima
00:34:24di questa
00:34:25rassalda
00:34:25eccoci qui
00:34:40dopo l'ennesimo
00:34:41posto di blocco
00:34:42siamo arrivati
00:34:42di fronte al monastero
00:34:43di Banshka
00:34:44purtroppo è chiuso
00:34:45ovviamente dopo
00:34:46i fatti
00:34:47di qualche giorno fa
00:34:48dicevamo
00:34:49questo monastero
00:34:50è
00:34:51importantissimo
00:34:52per la cultura
00:34:53serbo-kosovara
00:34:54perché qui dentro
00:34:55era sempre lito
00:34:56Re Stefano
00:34:57infatti
00:34:57questo monastero
00:34:58è dedicato a lui
00:34:59Re Stefano
00:35:00che vinse
00:35:00appunto la battaglia
00:35:02della Piana dei Merli
00:35:03Piana dei Merli
00:35:04che si traduce
00:35:06in Kosova
00:35:06appunto il Kosovo
00:35:08prende il nome
00:35:08da quella famosissima battaglia
00:35:10un simbolo
00:35:10per tutti i serbi
00:35:12che pensano
00:35:12e che credono
00:35:13ancora oggi
00:35:14che il Kosovo
00:35:16in realtà
00:35:16abbia una storia
00:35:17più serba
00:35:18che albanese
00:35:19perché poi gli albanesi
00:35:20insomma le persone
00:35:21di etnia
00:35:22albanese
00:35:22sono arrivati dopo
00:35:23dopo l'invasione ottomana
00:35:25che ha seguito appunto
00:35:27la battaglia
00:35:29della Piana dei Merli
00:35:29ebbene
00:35:30in questo monastero
00:35:31c'è stata questa sparatoria
00:35:32sono arrivate 30 persone
00:35:3430 paramilitari
00:35:35non si capisce
00:35:37se effettivamente
00:35:38serbi
00:35:39o filo serbi
00:35:40cioè
00:35:40kosovari serbi
00:35:41ancora
00:35:41ci sono delle indagini
00:35:42in corso
00:35:43è morto un poliziotto
00:35:45kosovaro
00:35:45sono morti 3
00:35:46paramilitari
00:35:48ripeto
00:35:48le indagini
00:35:48sono tutte
00:35:49in corso
00:35:50ed è da capire
00:35:50quanto siano stati
00:35:51finanziati da Vucic
00:35:53dal suo governo
00:35:53e dalla Serbia
00:35:55in generale
00:35:56da Belgrado
00:35:56venendo qui
00:35:57c'erano dei cartelli
00:35:58addirittura con Vucic
00:35:59bandiere che inneggiavano
00:36:01la Serbia
00:36:01l'atmosfera devo dire
00:36:03è molto tesa
00:36:03ancora oggi
00:36:04vedete
00:36:04ci sono i segni
00:36:06di quanto è accaduto
00:36:07qualche giorno fa
00:36:08è stato rotto
00:36:09il cancello
00:36:10ci sono state
00:36:10delle esplosioni
00:36:12esplosioni anche
00:36:13di arma da fuoco
00:36:13che appunto
00:36:14hanno riacceso
00:36:15la tensione
00:36:17tra i serbo
00:36:19kosovari
00:36:19e i kosovari
00:36:23di etnia
00:36:24albanese
00:36:25comunque per ora
00:36:26sembra tutto
00:36:26ancora sotto controllo
00:36:28ma
00:36:28veramente
00:36:30la tensione
00:36:30a Mitrovica
00:36:31in queste aree
00:36:32è palpabile
00:36:33si sente nell'aria
00:36:35mi racconta uno dei kosovari
00:36:36che i serbi
00:36:37provano a prendere
00:36:38dei villaggi
00:36:38qui al nord
00:36:39villaggi
00:36:41che sono
00:36:43comunque
00:36:43filo
00:36:43filo albanesi
00:36:44per cercare di rendere
00:36:46questa parte
00:36:46il più
00:36:47diciamo
00:36:48più serba possibile
00:36:49allo stesso modo
00:36:50però accade a sud
00:36:51dove ci sono
00:36:51delle enclave
00:36:52filo serbe
00:36:53dove gli albanesi
00:36:54hanno cercato
00:36:55a più riprese
00:36:55una convivenza pacifica
00:36:57e poi senza riuscirle
00:36:58a trovare
00:36:58con le tensioni
00:36:59anche che si sono
00:37:00susseguite al nord
00:37:01insomma sono partite
00:37:01delle leggi
00:37:02per evitare
00:37:03che ci fosse
00:37:04una sorta di
00:37:05servizzazione
00:37:06passatemi il termine
00:37:07anche delle enclave
00:37:09serbe
00:37:09venendo qui
00:37:10le macchine
00:37:11lo diciamo
00:37:12non hanno le targhe
00:37:13targhe coperte
00:37:14questo perché
00:37:15il governo
00:37:16kosovaro
00:37:17ha deciso
00:37:18di vetare
00:37:19le targhe
00:37:20serbe
00:37:20anche se molti
00:37:21mettono gli adesivi
00:37:22a filo serbi
00:37:24e rieccoci carissimi passengers
00:37:42dopo essere stati lì
00:37:44al monastero di Banska
00:37:45adesso invece ci richiamo
00:37:47nella capitale
00:37:48del Kosovo
00:37:49ovvero Pristina
00:37:50la città più giovane
00:37:51d'Europa
00:37:52anche effettivamente
00:37:53la più economica
00:37:54anche perché gli stipendi
00:37:55lì sono i più bassi
00:37:56d'Europa
00:37:57una città che nonostante tutto
00:37:59comunque vuole guardare
00:38:01al futuro
00:38:01vuole sognare un futuro
00:38:02sempre più occidentale
00:38:05e magari perché no
00:38:06un domani sognare
00:38:07anche l'ingresso
00:38:08del Kosovo
00:38:09nell'Unione Europea
00:38:09per quel paese
00:38:10appunto
00:38:11il Kosovo
00:38:12che ha raggiunto
00:38:13la sua indipendenza
00:38:14soltanto
00:38:15nel 2008
00:38:17una città ricca di storia
00:38:19una città che ci ha dato tanto
00:38:22da un punto di vista culturale
00:38:23ma è anche una città
00:38:24con parecchie contraddizioni
00:38:27e con delle cicatrici
00:38:28della storia
00:38:29ben evidenti
00:38:30che scopriamo insieme
00:38:31e finalmente
00:38:32siamo arrivati in Kosovo
00:38:34più precisamente
00:38:35a Pristina
00:38:36la capitale di questo stato
00:38:37che è indipendente
00:38:39dal 2008
00:38:40ma che effettivamente
00:38:41esiste dal 1999
00:38:44anche se prima
00:38:45era un protettorato
00:38:47della Nato
00:38:48bisogna ringraziare
00:38:50in questo
00:38:50o meglio
00:38:51i kosovari
00:38:51ringraziano
00:38:52gli americani
00:38:53in particolar modo
00:38:55Natalia Magdalene
00:38:56che era segretario
00:38:57di Stato
00:38:58degli americani
00:38:59in quegli anni
00:39:00e che ha garantito
00:39:01all'interno dell'ONU
00:39:02la creazione di questo
00:39:03Stato autonomo
00:39:04che poi nel 2008
00:39:05effettivamente
00:39:06ha avuto
00:39:07il suo governo
00:39:08ad oggi
00:39:09il Kosovo
00:39:11conta più di
00:39:111,8 milioni
00:39:12di abitanti
00:39:13di cui 200.000
00:39:14abitano qui
00:39:15nella capitale
00:39:16una capitale
00:39:17pristina
00:39:18giovanissima
00:39:18tant'è che banta
00:39:19un primato
00:39:20il primato
00:39:21della capitale
00:39:22più giovane
00:39:23d'Europa
00:39:24mi spiegavano
00:39:24dei kosovari
00:39:25che effettivamente
00:39:26questa è una capitale
00:39:28giovanissima
00:39:29perché
00:39:29ogni donna
00:39:31fa circa
00:39:315-6 figli
00:39:33una media
00:39:34altissima
00:39:34rispetto
00:39:35al resto
00:39:36d'Europa
00:39:37una media
00:39:37che si è rialzata
00:39:38negli ultimi anni
00:39:39grazie a livello
00:39:40di benessere
00:39:41che non è mai
00:39:42stato così alto
00:39:43nella storia
00:39:44del Kosovo
00:39:45un livello
00:39:47di benessere
00:39:47che effettivamente
00:39:48è stato rialzato
00:39:49da quando
00:39:50il Kosovo
00:39:51ha deciso
00:39:51di utilizzare
00:39:52l'euro
00:39:52e soprattutto
00:39:53da quando
00:39:54mi spiegavano
00:39:54sempre
00:39:55dei kosovari
00:39:56gli europei
00:39:58insomma
00:39:59membri appartenenti
00:40:00all'Unione Europea
00:40:00hanno deciso
00:40:01di investire
00:40:02in questo Stato
00:40:02anche grazie
00:40:03alle tasse
00:40:05bassissime
00:40:05sono le tasse
00:40:06più basse
00:40:07all'interno
00:40:08dell'Unione Europea
00:40:08quelle che
00:40:09potete trovare
00:40:10in questo Stato
00:40:12uno Stato
00:40:12che però
00:40:13vive
00:40:13ancora oggi
00:40:14una situazione
00:40:15di conflitto
00:40:16una situazione
00:40:16di conflitto
00:40:17dovuta
00:40:18a dei confini
00:40:19ancora labili
00:40:20purtroppo
00:40:21dei confini
00:40:21ancora
00:40:22da rivedere
00:40:23Pristina
00:40:28è una capitale
00:40:29che deve ancora
00:40:30trovare
00:40:30una sua identità
00:40:31una capitale
00:40:32anche per questo
00:40:32giovanissimo
00:40:33abbiamo detto
00:40:34che però
00:40:34da una parte
00:40:35guarda d'oriente
00:40:36dall'altra parte
00:40:37guarda
00:40:38e parla
00:40:39all'occidente
00:40:39tant'è che
00:40:40il Kosovo
00:40:41ha deciso
00:40:42di adottare
00:40:42l'euro
00:40:43nonostante
00:40:44l'Europa
00:40:45non abbia dato
00:40:45il via libera
00:40:46al Kosovo
00:40:47utilizziamo l'euro
00:40:49ma
00:40:49non solo
00:40:50utilizziamo l'euro
00:40:51qui
00:40:51ci sono tantissimi
00:40:52investimenti
00:40:54esteri
00:40:54dicevamo
00:40:55parliamo di case
00:40:56in affitto
00:40:57di aziende
00:40:58ma anche
00:40:59riqualificazione
00:41:00dei monumenti
00:41:00uno dei quali
00:41:02questo qui
00:41:02alle mie spalle
00:41:03la galleria nazionale
00:41:05è stata riqualificata
00:41:06dall'Unione Europea
00:41:07e dagli Stati Uniti
00:41:08d'America
00:41:08ebbene
00:41:09una capitale
00:41:10che comunque
00:41:11racchiude in sé
00:41:12il termine
00:41:13Kosovo
00:41:14perché
00:41:14ha questa doppia anima
00:41:17quella che guarda
00:41:18d'oriente
00:41:18che è musulmana
00:41:19che comunque
00:41:20guarda
00:41:20all'antichissimo
00:41:22impero ottomano
00:41:22dall'altra parte
00:41:23guarda
00:41:24ad occidente
00:41:25occidente europeo
00:41:26ma anche
00:41:26un occidente
00:41:27filo serbo
00:41:28filo russo
00:41:29sono tantissimi
00:41:30qui
00:41:30gli ortodossi
00:41:31e altrettanti
00:41:33i cattolici
00:41:34insomma
00:41:35un Kosovo
00:41:37che
00:41:37in una porzione
00:41:39di territorio
00:41:40grande
00:41:40quanto l'Abruzzo
00:41:41racchiude in sé
00:41:42l'anima
00:41:43dell'Europa
00:41:44un'Europa
00:41:44multiculturale
00:41:45un'Europa
00:41:46storica
00:41:47e storicamente
00:41:48multiculturale
00:41:49un'Europa
00:41:50multireligiosa
00:41:52che comunque
00:41:53cerca di convivere
00:41:54in un piccolo
00:41:55lembo di terra
00:41:56ricchissimo
00:41:57nel suo sottosuolo
00:41:58e soprattutto
00:41:59ricchissimo
00:42:00nelle sue tradizioni
00:42:01vedete
00:42:06Pristina
00:42:07è indicativo
00:42:08del Kosovo
00:42:09tra degrado
00:42:10e modernità
00:42:10tra
00:42:11un passato
00:42:13fatto
00:42:13purtroppo
00:42:14di sofferenza
00:42:15e
00:42:16un futuro
00:42:16che guarda
00:42:17all'Europa
00:42:18all'Unione Europea
00:42:19alla modernità
00:42:20questo
00:42:21è un
00:42:21grandissimo
00:42:22esempio
00:42:22vedete
00:42:23le case vecchie
00:42:24antiche
00:42:25ai tempi
00:42:25della guerra
00:42:26che
00:42:26sono accanto
00:42:28a strutture
00:42:28moderne
00:42:29ad aziende moderne
00:42:31dietro di me
00:42:32tra l'altro
00:42:32si intravede
00:42:33un palazzo
00:42:34con il simbolo
00:42:34dell'UCK
00:42:35il movimento
00:42:36di liberazione
00:42:36Kosovaro
00:42:37ancora oggi
00:42:38integrato
00:42:39tra l'altro
00:42:39nell'esercito regolare
00:42:40Kosovaro
00:42:41sono degli idoli
00:42:43qui
00:42:43e vedete
00:42:44sopra Pristina
00:42:45c'è il motto
00:42:46c'è il motto
00:42:47dell'UCK
00:42:48ci troviamo
00:42:53a
00:42:53Nanna Teresa
00:42:54Square
00:42:55la piazza
00:42:56di Madre Teresa
00:42:57ovviamente
00:42:57un simbolo nazionale
00:42:58albanese
00:42:59ma anche Kosovaro
00:43:00essendo stata lei
00:43:01albanese
00:43:02dietro di me
00:43:02alle mie spalle
00:43:03c'è la più grande
00:43:04cattedrale cattolica
00:43:06dei Balcani
00:43:07è stata costruita
00:43:08nel 2007
00:43:09si chiama
00:43:09Cattedrale
00:43:10per Madre Teresa
00:43:11è interessantissimo
00:43:12il fatto che sia
00:43:13proprio di fronte
00:43:15il palazzo
00:43:16dell'UCK
00:43:17con sopra
00:43:18appunto
00:43:19dicevamo
00:43:19il loro motto
00:43:20Lilio Koemer
00:43:21abbiamo chiesto
00:43:22cosa significa
00:43:23e significa
00:43:24in Kosovaro
00:43:24albanese
00:43:25essenzialmente
00:43:27grazie all'esercito
00:43:28c'è la libertà
00:43:29vita libera
00:43:30grazie all'esercito
00:43:31dell'UGK
00:43:32questo è il centro
00:43:33di Pristina
00:43:34ci troviamo
00:43:34a 100 metri
00:43:3650 metri
00:43:37dalla biblioteca
00:43:38nazionale
00:43:39quindi di fronte
00:43:40c'è un luogo
00:43:41di culto religioso
00:43:42l'esercito
00:43:43che dà
00:43:43la libertà
00:43:45ma anche
00:43:46tanta cultura
00:43:47questo è un po'
00:43:48il simbolo
00:43:48della rinascita
00:43:49kosovara
00:43:50qui al centro
00:43:51di Pristina
00:43:52e qui ci troviamo
00:43:58nel cuore pulsante
00:44:00della cultura
00:44:01kosovara
00:44:02ci troviamo
00:44:03nella piazza principale
00:44:04di Pristina
00:44:06qui a due passi
00:44:07dalla galleria
00:44:08nazionale
00:44:08dove si fanno
00:44:09dei meeting
00:44:11importanti
00:44:12dove si tengono
00:44:12delle conferenze
00:44:13fondamentali
00:44:14con elementi
00:44:15più brillanti
00:44:16di tutto il Kosovo
00:44:17ma in generale
00:44:18d'Europa
00:44:19per formare
00:44:20la cultura albanese
00:44:21che è ancora
00:44:22tutta da costruire
00:44:23non è un caso
00:44:24che la galleria nazionale
00:44:25sia proprio a fianco
00:44:27al monumento
00:44:28alle parabole
00:44:28perché cultura
00:44:29sì ma che si basa
00:44:31anche su un passaggio
00:44:32di guerra
00:44:32che c'entrano
00:44:33le paraboli
00:44:34con la guerra
00:44:37queste parabole
00:44:38servivano essenzialmente
00:44:40per comunicare
00:44:42tra la Nato
00:44:44il K4
00:44:46e anche
00:44:47l'UGK
00:44:48insomma
00:44:49il movimento
00:44:50di liberazione
00:44:51kosovaro
00:44:52e poi servivano
00:44:53a trasportare
00:44:55quella conoscenza
00:44:56quella sapienza
00:44:57italiana
00:44:58soprattutto
00:44:59in generale europea
00:45:00attraverso
00:45:00il digitale terrestre
00:45:01negli anni 90
00:45:02e i primi 2000
00:45:03anche qui
00:45:05in Kosovo
00:45:06grazie appunto
00:45:08alle parabole
00:45:09ai satelliti
00:45:11non è un caso
00:45:12tra l'altro
00:45:12che questo monumento
00:45:13quello dei satelliti
00:45:14sia proprio lì
00:45:15accanto
00:45:16lo vedete
00:45:17al
00:45:19monumento principale
00:45:21per quanto riguarda
00:45:22l'ortodossia
00:45:23kosovara
00:45:24ortodossia
00:45:25che
00:45:26comunque
00:45:26rimanda
00:45:28ad una cultura
00:45:28filoserba
00:45:29effettivamente
00:45:30questo monumento
00:45:31è antichissimo
00:45:32più antico
00:45:33di questa piazza
00:45:33è stato costruito
00:45:35tutto quanto
00:45:36vicino
00:45:36perché
00:45:37i kosovari
00:45:39vogliono promuovere
00:45:39l'integrazione
00:45:40tra una cultura
00:45:41che viene dalla Serbia
00:45:42ma che guarda
00:45:43l'Europa
00:45:44e ovviamente
00:45:45ovviamente
00:45:46non si può che
00:45:47convivere pacificamente
00:45:48tra queste tre anime
00:45:49kosovare
00:45:50la cultura
00:45:51una cultura
00:45:52che deriva dalla guerra
00:45:53e che guarda
00:45:54ad un passato
00:45:55che era serbo
00:45:56bitlinton boulevard
00:46:04una strada
00:46:05immensa
00:46:06una strada
00:46:07lunghissima
00:46:07che collega
00:46:09il centro
00:46:10alla periferia
00:46:11che collega
00:46:12il cuore
00:46:14del Kosovo
00:46:15al Kosovo
00:46:16forse più verace
00:46:17il Kosovo
00:46:18che ha vissuto la guerra
00:46:19che vive
00:46:20tuttora
00:46:20la fame
00:46:21perché si chiama
00:46:22bitlinton boulevard
00:46:23perché alle mie spalle
00:46:24vedete
00:46:25una statua
00:46:26dell'ex presidente
00:46:28statunitense
00:46:29e una gigantografia
00:46:31della bandiera
00:46:32americana
00:46:33accanto
00:46:34alla bandiera
00:46:35kosovara
00:46:37ebbene
00:46:38sebbene noi
00:46:39ci troviamo
00:46:40adesso
00:46:41nel cuore
00:46:42dell'Europa
00:46:43balcanica
00:46:44nel cuore
00:46:45dell'ex
00:46:46Jugoslavia
00:46:47nel fulcro
00:46:49di tutti quelli
00:46:50che sono stati
00:46:50poi i combattimenti
00:46:52le guerre
00:46:53i conflitti
00:46:54delle guerre
00:46:56balcaniche
00:46:57c'è tanto
00:46:58filo
00:46:59americanesimo
00:47:00c'è tanta
00:47:01amicizia
00:47:02con il popolo
00:47:03e con la politica
00:47:04americana
00:47:04perché
00:47:05Bill Clinton
00:47:06l'America
00:47:07gli Stati Uniti
00:47:07hanno aiutato
00:47:08il Kosovo
00:47:09a nascere
00:47:10l'Occidente
00:47:12ha aiutato
00:47:13il Kosovo
00:47:14ad essere
00:47:15Kosovo
00:47:15ad essere
00:47:16uno stato
00:47:16indipendente
00:47:17e allora
00:47:18Pristina
00:47:19non poteva fare
00:47:19altro
00:47:20che donare
00:47:21al Bill Clinton
00:47:23e agli Stati Uniti
00:47:24una strada
00:47:26così larga
00:47:26una strada
00:47:27così importante
00:47:28una statua
00:47:29così visibile
00:47:30da turisti
00:47:32ma anche
00:47:32dai residenti
00:47:33per ricordare
00:47:35l'importanza
00:47:36di quel
00:47:361999
00:47:37che non deve
00:47:38essere mai
00:47:39dimenticato
00:47:39dalle menti
00:47:41dei Kosovari
00:47:42e di tutti
00:47:43quegli europei
00:47:44che visitano
00:47:45Pristina
00:47:45e che
00:47:46vogliono
00:47:47interessarsi
00:47:48un pizzichino
00:47:49del Kosovo
00:47:50e della storia europea
00:47:51più recente
00:47:52e niente
00:47:58Lorenzo
00:47:59doveva per forza
00:47:59vedere
00:48:00il derby
00:48:00juventino
00:48:01ma mi sa che
00:48:02mi sa che
00:48:03non ce la fai
00:48:04mi sa che
00:48:04non ce la faccio
00:48:05ragazzi
00:48:05eh sì
00:48:06perché siamo andati
00:48:06a chiedere
00:48:07allo Juventus Club
00:48:08qui a Pristina
00:48:09c'è uno Juventus Club
00:48:10strano a dirsi
00:48:11anche qui
00:48:12siamo in tutto il mondo
00:48:13sì
00:48:14tranne che a Torino
00:48:14vabbè
00:48:15comunque
00:48:15a parte questo
00:48:16non prende
00:48:17da Sonna
00:48:18perché da Sonna
00:48:18si aggancia
00:48:19ai server serbi
00:48:21e i serbi
00:48:21dopo la situazione
00:48:22di Mitrovica
00:48:23essenzialmente
00:48:25hanno tagliato
00:48:26hanno tagliato
00:48:26tutte le linee
00:48:28quindi loro
00:48:28trovano difficoltà
00:48:29a entrare
00:48:30nei server
00:48:31perché i serbi
00:48:32hanno tagliato tutto
00:48:33quindi
00:48:34Rieccoci qui
00:48:51carissimi passengers
00:48:52dopo essere stati
00:48:54prima nel
00:48:55Kosovo
00:48:56serbo
00:48:57e poi
00:48:58nella capitale
00:48:59del Kosovo
00:48:59di quel Kosovo
00:49:00filo albanese
00:49:01adesso è arrivato
00:49:01il momento
00:49:02di vedere
00:49:02anche
00:49:03l'altra parte
00:49:05della barricata
00:49:07della barricata
00:49:07delle guerre balcaniche
00:49:08ovvero
00:49:09quella serba
00:49:10siamo stati a Belgrado
00:49:11siamo stati
00:49:12soprattutto
00:49:12nel quartiere
00:49:13più iconico
00:49:14di questa città
00:49:16che è
00:49:16Novi Beograd
00:49:17più iconico
00:49:18perché
00:49:18questo quartiere
00:49:21Novi Beograd
00:49:22è stato costruito
00:49:23da Tito
00:49:25in persona
00:49:25e poi
00:49:26rinnovato
00:49:27da Milosevic
00:49:28è un quartiere
00:49:29questo che
00:49:29fonde
00:49:31storia
00:49:32e modernità
00:49:33ma che
00:49:33soprattutto
00:49:34ha tanto
00:49:35tantissimo
00:49:36da raccontare
00:49:37quando si parla
00:49:38appunto
00:49:38di storia
00:49:39degli anni
00:49:4090
00:49:40Novi Beograd
00:49:45ovvero
00:49:45Nuova Belgrado
00:49:46è il quartiere
00:49:48più moderno
00:49:49della capitale
00:49:49serba
00:49:50definito quasi
00:49:51come una città
00:49:52nella città
00:49:53contando più
00:49:54di 300.000
00:49:55abitanti
00:49:55è veramente
00:49:56immenso
00:49:57quasi impossibile
00:49:58girarlo a piedi
00:49:59per questo
00:50:00prenderemo la macchina
00:50:01così da visitarne
00:50:03i luoghi più iconici
00:50:04sfoggia
00:50:05modernità
00:50:06con palazzi
00:50:07New Wave
00:50:08di ultima generazione
00:50:09ma affiancata
00:50:11dalla storia
00:50:12spesso macchiata
00:50:13dal sangue
00:50:13degli innocenti
00:50:15la voglia
00:50:15di rinascita
00:50:16di Belgrado
00:50:17e della Serbia
00:50:18intera
00:50:18però è rappresentata
00:50:19proprio da questo
00:50:21meraviglioso quartiere
00:50:22il quale
00:50:23tra le altre cose
00:50:24ospita uno
00:50:25dei progetti
00:50:26più avanguardisti
00:50:27di tutti i Balcani
00:50:28ovvero
00:50:29il Waterfront
00:50:30un insieme di case
00:50:32uffici
00:50:32e locali
00:50:33all'ultima moda
00:50:34costruiti in riva
00:50:35al fiume Sava
00:50:36il tutto
00:50:37finanziato
00:50:38dall'Arabia Saudita
00:50:39tranne un poche critiche
00:50:41devo dire
00:50:41Novi Belgrad
00:50:43è unita
00:50:44alla città vecchia
00:50:45da vari ponti
00:50:46tra cui
00:50:46il famoso
00:50:47Ponte Ada
00:50:48che
00:50:49passando
00:50:50sull'omonima isola
00:50:51attraversa il fiume
00:50:52collegando
00:50:53tra gli altri comuni
00:50:54anche quello
00:50:55di Cucarizza
00:50:56Abbiamo detto
00:51:23che la modernità
00:51:24è affiancata
00:51:25dalla storia
00:51:26e allora
00:51:26partiamo
00:51:27da questo posto
00:51:28che un tempo
00:51:28era una fiera
00:51:29riconvertita dai nazisti
00:51:31durante la seconda guerra mondiale
00:51:33però
00:51:33in un campo di concentramento
00:51:35qui
00:51:36decine di migliaia
00:51:37di serbi
00:51:38persero la vita
00:51:39soprattutto
00:51:39la comunità
00:51:41ebraica
00:51:41ne risentì
00:51:42i nazisti
00:51:43si vantarono
00:51:44quando dissero
00:51:45che il primo paese
00:51:46ripulito dagli ebrei
00:51:47fosse proprio
00:51:48la Serbia
00:51:49ciò accanto
00:51:50ai nuovi palazzi
00:51:51del waterfront
00:51:53passando attraverso
00:51:54però
00:51:54alcune baraccopoli
00:51:55arriviamo dunque
00:51:57al museo di arte moderna
00:51:58e poi al palazzo di Serbia
00:52:00che è stato costruito
00:52:01nel 1959
00:52:03per ospitare
00:52:04il governo federale
00:52:05e il consiglio esecutivo federale
00:52:07della Jugoslavia
00:52:08nel periodo
00:52:09che va
00:52:10dal 1991
00:52:11al 2003
00:52:12è stato
00:52:13la sede
00:52:14del governo
00:52:15della Repubblica
00:52:16federale
00:52:16di Jugoslavia
00:52:17e dal 2003
00:52:18fino al 2006
00:52:19la sede
00:52:20del Consiglio
00:52:21dei Ministri
00:52:21dell'Unione
00:52:22di Serbia
00:52:22e di Montenegro
00:52:24a Novi Beograd
00:52:29troviamo anche
00:52:30i famosi blocchi
00:52:31di Belgrado
00:52:32costruiti sotto tito
00:52:34i blocchi
00:52:35rappresentano
00:52:35un esempio lampante
00:52:36di edilizia
00:52:37e architettura
00:52:38utilitarista
00:52:39tutti
00:52:40dovevano avere
00:52:41una casa
00:52:41e dovevano averla
00:52:42nel minor tempo
00:52:44possibile
00:52:44per questo
00:52:45i prefabbricati
00:52:46sono stati assemblati
00:52:47velocemente
00:52:48seguendo la logica
00:52:49dei blocchi
00:52:50ogni blocco
00:52:51è autosufficiente
00:52:52in termini di servizi
00:52:54oltre alle case
00:52:56ogni sezione
00:52:56doveva infatti
00:52:57avere un parco
00:52:58dei campi sportivi
00:52:59una scuola elementare
00:53:00e alcuni uffici
00:53:02di collocamento
00:53:03così da ripensare
00:53:04totalmente
00:53:05il reticolato cittadino
00:53:06e renderlo quindi
00:53:07più efficiente
00:53:08in ogni palazzo
00:53:10del blocco
00:53:10poi fondamentale
00:53:12era la parte
00:53:12in comune
00:53:13a dispetto
00:53:14delle case
00:53:14che invece
00:53:15apparivano più piccole
00:53:16la logica
00:53:18dietro a queste costruzioni
00:53:19infatti era
00:53:19che il cittadino
00:53:20doveva vivere
00:53:21il più possibile
00:53:22in società
00:53:23rispetto che
00:53:23tra le mura domestiche
00:53:24esattamente il contrario
00:53:26dei paesi capitalisti
00:53:28oggi
00:53:28si contano
00:53:29quasi 100 blocchi
00:53:30che sono numerati
00:53:31numericamente
00:53:32noi ad esempio
00:53:33abbiamo visitato
00:53:34i blocchi
00:53:35che vanno dal 48
00:53:36al 62
00:53:37alcuni di loro
00:53:38hanno dei soprannomi
00:53:39come il blocco
00:53:40coca cola
00:53:41e il blocco
00:53:42Heineken
00:53:42per via
00:53:43delle pubblicità
00:53:44in cima
00:53:45ai loro palazzi
00:53:46un simbolo
00:53:47capitalista
00:53:48su un'architettura
00:53:49decisamente improntata
00:53:50al socialismo
00:53:51un'architettura
00:53:53su un'architettura
00:53:54su un'architettura
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00:54:15su un'architettura
00:54:16su un'architettura
00:54:17su un'architettura
00:54:18Ci dirigiamo dunque verso la Genex Tower, uno degli esempi più celebri di architettura
00:54:33brutalista del Novecento. Fu progettata dall'architetto Mihailo Mitrovic e fu concluso nel 1980.
00:54:41Il grattacielo è formato da due torri unite da un ponte a due piani e da un ristorante
00:54:46girevole sul tetto. L'altezza è di 115 metri con il ristorante situato a 135-140 metri.
00:54:56È il secondo palazzo per altezza dopo la Torre Ushka a Belgrado. Il palazzo è stato ideato
00:55:03per assomigliare ad una grande porta della città per coloro che vi arrivino da ovest, ovvero
00:55:09dalla strada che porta dall'aeroporto Nikola Tesla al centro di Belgrado. La torre, il cui
00:55:15nome ufficiale è Western City Gate, ha preso il nome dal gruppo immobiliare turistico Genex
00:55:21e così viene chiamata dalla maggior parte dei belgradesi.
00:55:26Oggi la torre sinistra ospita delle abitazioni, mentre quella di destra è stata acquistata
00:55:31da un uomo facoltoso di Belgrado e non ci è dato sapere ciò che accade al suo interno.
00:55:35Noi abbiamo provato ad entrare nella torre di destra, ma siamo stati respinti dal custode.
00:56:05Questa l'unica foto che siamo riusciti a scattare al suo interno.
00:56:11Arriviamo quindi all'iconico Hotel Jugoslavia, l'hotel di epoca socialista più famoso e lussuoso
00:56:18di tutta quanta la Jugoslavia per l'appunto. Un tempo accoglieva grandi personalità politiche
00:56:24e varie celebrità, oggi invece l'hotel è in rovina, seppur ancora in utilizzo.
00:56:30In questo hotel Rasnatovic, ovvero la Tigre di Arkan, aveva un casino, casino bombardato
00:56:36dalla Nato nel 1999. Dalle altre cose Rasnatovic, reo di efferati crimini di guerra nei Balcani,
00:56:44fu ucciso proprio in un hotel di Belgrado, ovvero il Crown Plaza Hotel.
00:56:49Dirigendoci verso la campagna, arriviamo a Zemun, una frazione di Novi Beograd,
00:56:56una volta cittadina distaccata da Belgrado e in realtà da tutta la Serbia.
00:57:00Zemun era infatti una città dell'impero austro-ungarico e la forma delle case rimanda proprio a quei tempi.
00:57:08Ospita anche una torre costruita dagli ottomani.
00:57:11Nei Balcani, prima di queste torri, me ne erano ben quattro e segnavano i confini degli ottomani in Europa.
00:57:24Oggi è rimasta solo questa che rappresentava la torre nord.
00:57:41Verso Zemun poi ci concediamo una passeggiata sul lungo fiume, dove sorgono gli Splapova,
00:57:48ovvero questi locali galleggianti tra i più in di tutta Belgrado.
00:57:52Uno di loro è affondato nel 2023 a causa del peso eccessivo per via dei troppi ingressi nel locale.
00:57:58In ogni caso, questo è uno dei centri più movimentati per la movida belgradese,
00:58:04che si svolge proprio sul fiume che ha dato vita a questa città.
00:58:11Infine, andiamo al Parco dell'amicizia,
00:58:29chiamato così per celebrare l'amicizia della Jugoslavia con gli altri paesi del mondo.
00:58:34Tutti i presidenti che hanno visitato Belgrado hanno piantato un albero qui,
00:58:38in segno di amicizia, oltre a quello di Fidel e di Gorbaciov,
00:58:42via anche quello dell'italiano Sandro Pertini, per esempio.
00:58:45E rieccoci carissimi passengers, ultimissimi scampoli della nostra puntata
00:59:06che continuiamo a dedicare ai Balcani.
00:59:08Adesso però ci spostiamo un po' più a nord e andiamo nella parte settentrionale di Belgrado,
00:59:18della capitale serba.
00:59:20Andiamo nella parte storica, lì dove millenni di storie e di invasioni
00:59:26hanno segnato per sempre quello che è la genetica e la cultura della Serbia.
00:59:32Questi segni evidenti della storia ancora oggi li possiamo scoprire camminando per queste fantastiche strade.
01:00:02Il Belgrado ha raggiunto la sua indipendenza nei secoli, anzi nei millenni,
01:00:22purtroppo attraversando tante guerre.
01:00:24Infatti sotto alla fortezza di Parco Kaliningrad c'è un museo, un museo delle armi
01:00:31dove sono esposti un po' di tutto, sono esposti cannoni, obbici, cade armati, anche missili.
01:00:40Sono armi dell'Unione Sovietica, anche panzer tedeschi, armi della Jugoslavia,
01:00:46di sito e non solo.
01:00:48Pensate, Belgrado è stata distrutta e ricostruita ben 144 volte,
01:00:55o almeno questo è quello che ci racconta la storia e la leggenda di questa fantastica città.
01:01:02In ogni caso il rapporto con le armi è molto stretto,
01:01:06perché non si può dimenticare quello che ha sofferto il popolo serbo per raggiungere la sua indipendenza.
01:01:18Sono tanti i simboli del comunismo jugoslavo che però sono cambiati nella loro natura.
01:01:46No, ecco, alle mie spalle c'è Luska Shopping Center che sorge sotto alla torre di Luska
01:01:52che era all'epoca della Jugoslavia la sede centrale del partito comunista jugoslavo.
01:01:59Oggi è stato riconvertito appunto a centro commerciale,
01:02:03quindi un passaggio da un'economia centralizzata ad un'economia di mercato
01:02:08che è stata radicale, che è ben visibile anche oggi in questi simbolismi architettonici.
01:02:16Ci troviamo a Piazza Terrazì, una delle piazze iniziali di Belgrado,
01:02:39nel senso che quando questa città non era ancora urbanisticamente sviluppata,
01:02:45gli ottomani hanno iniziato a portare l'acqua al centro della città proprio da qui.
01:02:50Infatti Terrazì si rifà alla terrazza che gli ottomani avevano costruito qui
01:02:53per poi far scendere l'acqua verso i quartieri più popolari di Belgrado.
01:02:58Si riconosce per questo hotel, l'hotel Mosca, che è distribuito grazie alle sue ceramiche verdi,
01:03:05uno dei pochissimi hotel risparmiati dai bombardamenti della Nato del 1999.
01:03:10A proposito di bombardamenti, adesso andremo a visitare il palazzo della televisione Jugoslava,
01:03:19rimasto come simbolo di quei bombardamenti che sono stati veramente devastanti.
01:03:24Adesso cerchiamo.
01:03:28Questi palazzi sventrati ancora oggi hanno fatto la storia,
01:03:58una storia turpe che purtroppo riguarda anche la Nato.
01:04:03Tra il marzo e il giugno del 1999 le forze dell'alleanza atlantica,
01:04:10tra cui anche l'Italia, ha bombardato Belgrado.
01:04:12Ha bombardato Belgrado per porre fine a tutto ciò che stava accadendo in Kosovo,
01:04:19a tutto ciò che stava accadendo nei Balcani ormai dal 1990.
01:04:23delle bombe che hanno messo effettivamente un punto, però causando migliaia di vittime civili
01:04:30e purtroppo distruggendo parte di questa meravigliosa città che è Belgrado.
01:04:37Questi edifici rappresentavano il palazzo della TQ di Stato,
01:04:43di Stato Jugoslava e poi Serba che hanno svolto un ruolo cruciale nella propaganda
01:04:49prima di Tito e poi di Slobodan Milosevic.
01:04:55Rimarranno così per ricordare a tutti quei disastrosi bombardamenti,
01:05:00quel disastroso anno per la Serbia che fu il 1999,
01:05:06un punto intriso di sangue per una guerra che ha vettuto tantissime vittime
01:05:13e che purtroppo ha registrato anche dei genocidi.
01:05:17Qui è dove tutto è finito,
01:05:19tra poco ci recheremo invece in uno dei tutti stupoli
01:05:22dove tutto è iniziato.
01:05:24Piccolo spoiler, c'entra il calcio, c'entra lo sport.
01:05:28Tra i punti bombardati in città rimangono anche l'ex ambasciata cinese
01:05:56e l'ex ministero dell'aviazione.
01:06:10Nel parco dell'amicizia poi vi è un monumento voluto da Slobodan Milosevic
01:06:15per celebrare una fantomatica vittoria contro la Nato.
01:06:27E sotto a Zemmunt vi è l'Isola degli Uccelli,
01:06:30da qui partirono i bombardamenti della Prima Guerra Mondiale su Belgrado.
01:06:35Ma a Belgrado i segni della storia si vedono anche con la street art,
01:06:39con questi murales che celebrano delle eroine degli eroi serbi.
01:06:44E dunque i segni della storia però non li abbiamo scoperti soltanto
01:06:47lì tra Kosovo e Serbia, ma anche in Romania,
01:06:51un paese, la Romania, molto vicino all'Italia,
01:06:55sia per una questione di diaspora romena
01:06:58che ha trovato poi accoglienza in Italia,
01:07:02essendo la comunità romena la più presente sul territorio italiano,
01:07:05una vicinanza poi quella della Romania con l'Italia anche storica.
01:07:09e bene, allora noi abbiamo voluto raccontare la storia più recente
01:07:14della capitale della Romania, ovvero Bucarest,
01:07:18una storia segnata da una dittatura ferocissima,
01:07:21quella di Ceocescu, una dittatura che ancora oggi,
01:07:25ancora oggi è ben visibile purtroppo nelle strade di una Romania
01:07:31che per fortuna oggi è una democrazia.
01:07:33Alla mie spalle quel grandissimo, immenso edificio di stampo comunista
01:07:56è la casa della stampa libera.
01:07:59Oggi si chiama così, ma in realtà prima aveva un altro nome.
01:08:02L'edificio è stato inaugurato nel 1950
01:08:05e si chiamava Palazzo Scinteia.
01:08:08Perché? Perché c'era un famoso quotidiano
01:08:11che ovviamente era Prociaucenscu,
01:08:15che si chiamava Scinteia.
01:08:17E questa era la sua sede.
01:08:19Nel 1950 viene costruito, nel 1960 nella piazza di fronte
01:08:25all'ingresso del monumento, dell'edificio,
01:08:29sorgeva una statua di Lenin,
01:08:32posta qui e donata dall'Unione Sovietica
01:08:34in occasione di un anniversario della sua nascita.
01:08:39Dopo la rivoluzione del 21 dicembre,
01:08:43che è iniziata a Piazza della Rivoluzione,
01:08:45e qui è cambiato tutto.
01:08:46La statua di Lenin è stata abbattuta al suo posto,
01:08:49è stato eretto un monumento per il popolo romeno
01:08:53e la sua voglia di rialzarsi dagli anni bui.
01:08:56E non solo, adesso qui non c'è più la sede
01:08:59di quel quotidiano Scinteia,
01:09:01ma ci sono le sedi di più giornali
01:09:04che all'epoca erano rivoluzionari
01:09:05e che oggi amano definirsi
01:09:07stampa libera e democratica.
01:09:16A Primaveri Boulevard troviamo la casa di Nicolai Ceaucescu
01:09:30dove viveva con sua moglie Elena
01:09:32e altri che lavoravano per lui.
01:09:37Una casa dal fasto veramente faraonico.
01:09:40Ancora oggi ci sono degli animali
01:09:43che Ceaucescu amava tenere dentro al suo giardino,
01:09:47tra cui dei pavoni che si aggirano nel giardino.
01:09:51All'interno della casa non è possibile fare delle riprese,
01:09:55ma c'è veramente un lusso sfrenato, incredibile.
01:10:00Insomma, questo era lo stile di vita di Nicolai Ceaucescu
01:10:03che amava comunque avere un certo comfort nella sua abitazione.
01:10:10Tra l'altro oggi in una delle zone migliori,
01:10:14più in di Bucharest
01:10:16e accanto a due passi c'è la sede delle Nazioni Unite.
01:10:21Ecco, Nicolai Ceaucescu amava questo stile Liberty
01:10:24che si può trovare un po' in tutta Bucharest,
01:10:27amava lo sfarzo e il lusso
01:10:30sfoggiando anche i regali che arrivavano dalle varie parti,
01:10:35eccolo questo è il pavone,
01:10:36che arrivavano dalle varie parti dell'Unione Sovietica.
01:10:49E dunque carissimi passengers,
01:10:51grazie per averci seguiti fin qui.
01:10:53Appuntamento come sempre al prossimo martedì
01:10:56e buon viaggio a tutti.
01:11:00Grazie per aver guardato il video.
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