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https://www.pupia.tv - de Pascale - Cosa possono insegnarci le nuove generazioni sul cambiamento climatico?
Quali politiche energetiche occorrono per costruire un futuro che sia sostenibile, accessibile ed equo?
E qual è il ruolo dell’Emilia-Romagna nel guidare la transizione ecologica nel complesso contesto geopolitico internazionale, senza penalizzare famiglie, imprese e territori?
La seconda puntata di MdP – Il podcast del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, è un’occasione per riflettere sul rapporto tra energia e ambiente come leva strategica per garantire sviluppo, coesione e diritti alle generazioni future. E anche per approfondire i temi della produzione e del consumo energetico, a partire dal cosiddetto “trilemma dell’energia”, ovvero il rapporto tra sicurezza degli approvvigionamenti, sostenibilità ambientale e costi accessibili.
La nuova puntata del podcast è online da oggi su Spreaker e Spotify, e la versione video podcast online su Lepida Tv e sul portale della Regione(27.06.25)


La playlist di Michele de Pascale https://www.pupia.tv/playlist/Michele-de-Pascale

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Novità
Trascrizione
00:00La Repubblica tutela il paesaggio, la biodiversità e gli ecosistemi anche
00:05nell'interesse delle nuove generazioni. Questo è il terzo comma dell'articolo 9
00:10della Costituzione modificato all'unanimità dal Parlamento italiano nel
00:142022 che per la prima volta porta la parola ambiente dentro il testo della
00:19nostra Costituzione. Fino ad allora l'unica tutela era quella del paesaggio
00:24tema peraltro molto controverso e che in alcuni casi oggi apre anche tensioni
00:29forti fra riduzione delle emissioni clima alteranti e appunto tutela del nostro
00:34paesaggio e del nostro territorio. Il tema dell'ambiente è inscindibilmente legato
00:40al tema dell'energia, la modalità con la quale produciamo e utilizziamo energia ha
00:45a che fare con il futuro appunto delle nuove generazioni ed è essenziale su
00:50questo diciamo produrre una grande svolta nel nostro paese e anche in Emilia
00:54Romagna. Energia e democrazia argomento ricorrente del suo mandato perché questo
00:59tema per lei è così importante? Attorno al tema dell'energia ovviamente
01:05gravitano tante delle preoccupazioni delle famiglie e delle imprese emiliano
01:10romagnole. I costi dell'energia in questi anni sono aumentati più volte a
01:14dismisura e hanno costretto tante famiglie a cambiare il loro stile di vita e
01:20tante imprese hanno rischiato di chiudere o di andare fortemente in
01:23difficoltà a causa dei temi energetici. La mia generazione è stata segnata, tutta
01:28la mia adolescenza è stata segnata da conflitti internazionali che
01:32dichiaratamente o velatamente avevano alla base diciamo l'accesso, il controllo
01:38delle fonti energetiche, quello che peraltro anche in questi giorni stiamo
01:43vivendo in termini di tensioni molto forti attorno alla Repubblica Islamica
01:49dell'Iran e poi ci dovremmo anche interrogare di che effetto hanno i costi
01:53energetici sulle nostre democrazie. Il tema dell'energia oltre a essere un tema
01:57economico è anche un tema inscindibilmente legato alla libertà e alla democrazia.
02:02Lei ha parlato spesso di trilemma energetico, di cosa si tratta?
02:05Una politica energetica, quella che manca all'Italia e all'Europa, dovrebbe
02:09essere fatta di tre cardini, tre pilastri portanti, tre grandi colonne. La prima è
02:15quella della sicurezza degli approvvigionamenti per l'industria, per
02:19l'economia, per i trasporti, per le famiglie, per il riscaldamento, avere la
02:24certezza di disporre dell'energia necessaria. Secondo elemento, che poi è
02:30anche legato al primo, è quello dell'economicità. Abbiamo bisogno di
02:36energia, ma abbiamo bisogno di energia a un prezzo accessibile alle famiglie e
02:41anche per il sistema delle imprese, perché le imprese, sia quelle altamente
02:45energivore che anche quelle artigiane, manifatturiere, ma tutte le imprese
02:50hanno nella loro difesa della competitività i costi energetici come un
02:55fattore determinante. Ultimo punto, ma non per importanza e a maggior ragione
03:00ripeto anche rispetto alle scelte che l'Europa ha fatto, che l'Italia ha fatto,
03:06il cambio che c'è stato della nostra Costituzione, all'articolo 9 che tutela
03:09l'ambiente, il tema della sostenibilità. Come dicevamo, la modalità con la quale
03:15produciamo energia e la modalità con cui utilizziamo l'energia ha un impatto
03:20decisivo sulla quantità di emissioni clima alteranti, principalmente ovviamente la
03:25CO2, ma non solo. Cambiare la modalità di produrre energia diventa decisivo per
03:30ridurre le emissioni, arrivare al net zero, arrivare diciamo ovviamente a
03:34zerare le emissioni e provare a salvare questo pianeta anche per i diritti delle
03:38nuove generazioni. La necessità per l'Emilia Romagna di investire in maniera
03:43molto forte sulle energie rinnovabili tiene insieme tutti gli elementi del
03:47trilemma e questo diciamo non è alternativo agli impianti che ci
03:51garantiscono sicurezza energetica e all'idea di una transizione giusta,
03:55concreta e pragmatica. Per l'Emilia Romagna è fondamentale sbloccare la
04:00vicenda col governo delle aree donne per le fonti rinnovabili e per noi è
04:04fondamentale farlo vincolando le nuove installazioni di energie rinnovabili
04:09alle imprese, al loro autoconsumo, alle comunità energetiche delle famiglie per
04:14contribuire alla riduzione delle bollette. Per l'Emilia Romagna è fondamentale
04:17avere un atteggiamento concreto anche sui grandi impianti di fonti rinnovabili
04:22programmandoli, pianificandoli senza trasmettere l'idea al territorio che chi
04:28investe, gli investitori possono fare quello che vogliono e senza dare l'idea
04:33agli investitori che sono travolti dalla burocrazia e è impossibile lavorare e
04:37operare nel nostro paese e anche ovviamente nel nostro territorio. In questo
04:42senso è molto grave che ancora non sia stata approvata la parte del decreto
04:46Fair 2 che incentiva l'eolico offshore. Noi abbiamo programmato negli anni
04:51grandi impianti eolici a largo delle coste che non hanno impatto paesaggistico, che
04:57non hanno interazioni con i traffici marittimi, con le attività della pesca ma
05:02che possono dare un contributo fino a un gigawatt di energia rinnovabile per la
05:07nostra regione. Allo stesso modo dobbiamo continuare a investire, a lavorare su
05:12tutta la filiera del biometano, del biogas che peraltro favorisce e incentiva
05:17anche l'economia circolare. Tutte le tecnologie che abbiamo sviluppato, che
05:22stiamo sviluppando e che vogliamo sviluppare contribuiscono ad aumentare
05:26l'autonomia e l'indipendenza energetica del nostro paese, a ridurre le emissioni
05:30climalteranti e se lo facciamo con intelligenza anche ad abbattere le
05:34bollette. Nucleare, rigassificatori, biocombustibili, cattura della CO2, temi
05:40molto divisivi. Qual è la visione dell'Emilia Romagna?
05:43Allora io ho sempre creduto nel valore della laicità della scienza. Io ad esempio
05:49sono abbastanza scettico sulla possibilità oggi per l'Italia di rientrare in un
05:56programma nucleare di vecchia generazione dal quale è uscita molti decenni fa. Ma
06:01in Emilia Romagna sosteniamo con forza il centro di ricerca del Brasimone per il
06:05nucleare di nuova generazione. La scelta sulle tecnologie vale per la decisione
06:11fatta di installare un rigassificatore a Ravenna quando l'Italia aveva bisogno di
06:16garantire sicurezza energetica. Vale per l'approccio che abbiamo sul tema delle
06:21aree idonee, per le fonti rinnovabili, vale per i biocombustibili, vale per la
06:26cattura della CO2. La scelta politica deve avvenire dopo che la scienza ha
06:31analizzato, ha studiato, ha confrontato le ipotesi e dentro a quel tirilemma, a
06:36quella matrice, cioè che impatto ha questa scelta sulla sicurezza energetica, che
06:40impatto ha questa scelta sui costi dell'energia, che impatto ha questa scelta
06:44sulla riduzione delle emissioni, ci ha detto qual è il bilancio.
06:47La sfida di oggi, rimanere economicamente competitivi pur riducendo l'impatto
06:53sull'ambiente. In questi mesi c'è molta discussione, molto dibattito sul tema della
06:59revisione del Green Deal europeo e i temi energetici e legati alle emissioni
07:03della CO2 sono al centro di questa discussione. Anche io, diciamo, sono stato
07:09negli anni scorsi critico rispetto, diciamo, all'approccio che si è data
07:13all'Unione Europea, non perché non condivida e perché non sia urgente ridurre
07:20le emissioni climalteranti e cambiare la nostra modalità di produrre, ma io penso
07:24che dobbiamo ridefinire qual è la missione dell'Unione Europea, in un mondo
07:28peraltro che su questi temi si sta quasi sistematicamente voltando dall'altra
07:32parte. Avevamo l'illusione di non essere soli in questa battaglia per i diritti
07:38delle nuove generazioni e invece in questo momento purtroppo siamo molto isolati.
07:41Qual è il punto? Io vorrei, diciamo, il mio obiettivo è che l'Emilia Romagna,
07:46l'Italia, l'Europa siano quel luogo del mondo che dimostra come si può essere
07:52competitivi, come si può continuare a vincere la sfida dell'export, diciamo, di
07:57essere leader sui mercati internazionali riducendo radicalmente la quantità di
08:02emissioni climalteranti. E il ruolo dell'Emilia Romagna in questo scenario?
08:06Per chi ama le statistiche, l'Emilia Romagna è la regione italiana di fatto
08:12che installa più fonti rinnovabili di tutti e però l'Emilia Romagna è anche la
08:16regione che ha il bilancio più negativo di tutti nel rapporto fra energia prodotta
08:22da fonti fossili ed energia da fonti rinnovabili. Come ci si spiega questa
08:26differenza così grande? Ce la si spiega per le caratteristiche della nostra regione.
08:30Da una parte l'Emilia Romagna non ha la resa delle fonti rinnovabili del centro-sud
08:36e quindi in termini di ore di esposizione al sole, di ventosità, le nostre
08:40rinnovabili rendono meno di quelle di un'altra parte del paese. Non abbiamo
08:45nemmeno il clima del sud, pensate alle necessità di riscaldamento delle famiglie
08:49durante il periodo invernale rispetto ad altre zone del paese. Abbiamo anche un
08:55tessuto produttivo altamente energivoro. In Emilia Romagna non ci facciamo mancare
08:59niente. Il vetro, la chimica, l'acciaio, la ceramica. Abbiamo tutti i settori
09:04produttivi hard to abate, difficili da abbattere in termini di emissioni. Per
09:10questo motivo per noi il tema della sfida energetica è più urgente che per gli
09:15altri e l'Emilia Romagna vuole impegnarsi a lavorare su tutte le filiere di
09:20attività. Vale ovviamente per il tema della sicurezza degli approvvigionamenti e
09:25quindi ci siamo dotati di una rete di infrastrutture per garantire sicurezza
09:30alle imprese, alle famiglie sul fatto di avere sempre disponibilità di energia.
09:35Vogliamo essere la prima regione d'Italia anche che dà gli strumenti alle
09:41comunità energetiche, sulle quali abbiamo già fatto una legge nel 2022, e al sistema
09:47delle imprese con l'autoconsumo per poter da soli ridurre la propria bolletta.
09:52Stiamo combattendo anche con il governo per avere una normativa che ce lo
09:57consenta, avevamo già fatto una norma sulle aree idonee. Il tema è sì quello di
10:03trovare il giusto compromesso fra difesa del territorio, spazi da destinare alle
10:08fonti rinnovabili, ma il tema è quello di farlo garantendo una riduzione di
10:12bolletta alle famiglie e alle imprese. Noi dobbiamo ridurre la CO2 in atmosfera e
10:17dobbiamo ridurre allo stesso modo le bollette per le famiglie e per le imprese e lo
10:20dobbiamo fare con le comunità energetiche e con l'autoconsumo per il
10:24nostro sistema produttivo.
10:26Siamo partiti dalla Costituzione che parla di tutela dell'ambiente per le
10:30nuove generazioni. Lei ha due figli, cosa insegna loro per quanto riguarda il
10:35rispetto dell'ambiente, il risparmio dell'energia nella vita di tutti i giorni
10:39per esempio?
10:41Io credo che più spesso siano le nuove generazioni a insegnare a noi, nel senso
10:45che capita molto spesso, io e mia moglie veniamo ripresi dai nostri figli
10:52perché non siamo coerenti con tutti i principi che magari a volte con anche un
10:57po' di saccenza gli abbiamo insegnato o che loro imparano a scuola.
11:03Quindi su questo sono ottimista, penso che ci siano nuove generazioni che abbiano
11:11ben chiaro i rischi che corrono e anche ovviamente quello che è successo in
11:16Emilia Romagna di drammatico in termini di effetto dei cambiamenti climatici ha
11:21suonato una sveglia a tanti e a tante. Però, ripeto, il problema è che i nostri
11:27figli rischiano di pagare il prezzo di decisioni che prenderemo nei prossimi mesi,
11:32anni. Posso dire che ho molta fiducia in loro e che spero che loro si possano
11:36fidare altrettanto di noi.
11:37Grazie.

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