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  • 4 months ago
“Al congresso Eha 2025 sono stati portati i risultati aggiornati dello studio randomizzato Echo sulla nuova combinazione farmacologica di prima linea per i pazienti con linfoma mantellare dai 65 anni in su. La combinazione è la chemioimmunoterapia con rituximab e bendamustina associata ad aclabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi di Bruton. Lo studio mostra che questa combinazione porta un vantaggio significativo in termini di progression free survival. Comincia inoltre ad evidenziarsi anche un trend significativo in overall survival”. Lo ha detto Enrico Derenzini, direttore della divisione di Oncoematologia dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e professore di Ematologia presso il dipartimento di scienze della salute dell’università di Milano, al congresso Eha di Milano. 

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Transcript
00:00L'infoma mantellare è sempre stato un tipo di linfoma non Hodgkin che colpisce soprattutto
00:09il paziente anziano e classicamente l'infoma mantellare è sempre stata ritenuta una patologia
00:17non curabile, non guaribile nel senso stretto della parola. Adesso cominciano a esserci delle
00:25opzioni di terapia particolarmente nelle prime linee di trattamento che ci avvicinano un po' a
00:30questo importante obiettivo. In particolare in questo congresso sono stati portati i risultati
00:34aggiornati dello studio ECO che è uno studio randomizzato che ha studiato una nuova combinazione
00:42nella terapia di prima linea dei pazienti con linfoma mantellare da 65 anni in su, è una
00:47combinazione di una chemimmonoterapia rituxima e vendamustina associata a un inibitore di una
00:54macchinasi che si chiama Bruton Tyrosin Kinase e questo inibitore è Akala Bruton. In breve
00:59la combinazione ha mostrato un vantaggio significativo in termini di progression for
01:03survival e anche andando a censurizzare gli eventi legati al Covid-19, questo era uno studio
01:11che è stato fatto durante la pandemia Covid, comincia a esserci anche un trend significativo
01:16in overall survival ma in questo congresso ECO 2025 sono stati portati dei dati molto rilevanti
01:22che dimostrano come questa combinazione di un vantaggio significativo in termini di tempo
01:27alla progressione anche nei pazienti ad alto rischio che sono pazienti con istologia pleomorfa,
01:32blastoide, con mutazioni del gene P53 che classicamente si associa a cattiva proniosi con quasi tutte
01:38le patologie ematologiche o con frazione di crescita elevata. Questi pazienti sono stati
01:42fino ad oggi un cosiddetto unmet medical need, in breve non c'erano delle terapie veramente
01:48efficaci per trattare questo tipo di patologia e invece con l'aggiunta di acalabrutinibabendamustina
01:53rituxima i risultati sono molto significativi, molto rilevanti, c'è un vantaggio significativo
01:59anche in questi successati pazienti, quindi ci avviciniamo un po' di più a questo obiettivo
02:04di curabilità dell'infoma mantellare.
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