https://www.pupia.tv - Roma - Avvocatura - Conferenza stampa di Devis Dori (09.06.25)
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00:00Stampa che ha ad oggetto appunto la figura del praticante avvocato alla luce di quella
00:06che è la proposta, il testo della proposta di riforma dell'ordinamento forense, quindi
00:12inizieremo a parlarne con i nostri ospiti, in particolare con l'onorevole Davis Dori,
00:16deputato Allianza Verdi Sinistra, capogruppo Commissione Giustizia, nonché Presidente Giunta
00:22Autorizzazioni e promotore di questa iniziativa, di questa conferenza stampa, l'avvocato Arnau,
00:28componente Consiglio Nazionale Forense, l'avvocato Fera, delegato Cassa Forense e l'avvocato
00:33Mignano, tutor esame per l'esame di abilitazione per diventare avvocato. Io sono Martina Cicalò,
00:42sono una redattrice giuridica, collaboro con diversi magazine, fra cui politica, con i quali
00:47ci siamo occupati appunto di proporre un articolo su quello che è stato il testo di riforma
00:53dell'ordinamento forense. Mi occupo in particolare di violenza di genere e di tutti quei temi
00:59legati alla parità e diritti umani e agli sviluppi sociali. Quanto alla conferenza di
01:04oggi, questa conferenza si propone di approfondire quella che è la figura del praticante avvocato
01:10alla luce della proposta di riforma professionale forense, resa pubblica dal CNF e delle difficoltà
01:17soprattutto incontrate dai praticanti avvocati durante il cammino che poi porta all'esame
01:21di abilitazione. Con specifico riferimento al praticantato, la proposta di riforma anziché
01:28prevedere delle forme più semplificate per l'accesso alla professione, di fatto mantiene
01:34una struttura arcaica andando a rappresentare quindi una vera e propria corsa ad ostacoli
01:39posti inutilmente lungo il percorso. Cosa intendiamo dire con questo? Innanzitutto parliamo di 18 mesi
01:46di tirocinio, di una frequenza resa obbligatoria durante tutta la durata del tirocinio di un
01:53corso di formazione presso le scuole forensi. Da ultimo l'aggiunta dell'accertamento di una
02:00prova inglese e una prova finale da sostenere presso le scuole forensi. L'esame stesso, che
02:06è un carico di lavoro non indifferente e facciamo menzione ad una mancata retribuzione.
02:14Riguardo le modalità d'esame vengono confermate quelle relative alle ultime sessioni, quindi
02:19una prova scritta e una prova orale, visto che si è parlato anche di qualche dubbio circa
02:25un eventuale ritorno alle modalità pre-Covid. Il tutto chiaramente in un contesto in cui l'avvocatura
02:31vede ridursi i suoi iscritti di anno in anno, perché anche quest'anno il rapporto
02:37sull'avvocatura di Cassa Forense ha registrato una diminuzione del numero dei praticanti iscritti
02:42a registro e anche un forte calo degli avvocati iscritti all'albo, perché nel 2024 il numero
02:50dei praticanti avvocati registrati era di 50.000, negli ultimi anni c'è stato invece un ribassamento
02:56che ha visto affacciarsi alla professione un numero di avvocati pari a 230.000 iscritti.
03:03Facciamo anche menzione del fatto che negli ultimi due anni si è verificata una riduzione
03:08di oltre 10.000 immatricolati alle facoltà giuridiche, che nel 2023 è scesa addirittura
03:14a 16.000, ma questo non ci sorprende. Quindi siamo in un momento in cui la professione di
03:20avvocato sta attraversando un periodo di flessione, quindi c'è un calo del numero degli
03:25iscritti, un aumento di avvocati che abbandonano la professione, ma purtroppo neanche questo
03:31ci sorprende, quindi è chiaro che parliamo di un percorso che necessita di riforme strutturali
03:36imprescindibili affinché la professione possa essere non solo una scelta di valore, ma anche
03:42una prospettiva di futuro sostenibile, aggiungerei. Come verrà evidenziato nel corso degli interventi
03:47che seguiranno la condizione generale del praticante, resta quindi quella di uno sfruttamento
03:54sia sotto il profilo economico che con riferimento alla stessa dignità del praticante che spesso
03:59si trova a dover svolgere mansioni di segreteria anziché quelle proprie del praticante che deve
04:06invece apprendere competenze specifiche necessarie per la professione. E questo è paradossale
04:12perché proprio una professione che si occupa di far valere i diritti dei cittadini tradisca poi di fatto
04:19i principi posti alla base della professione stessa.
04:24Ora seguirà l'intervento dell'onorevole Dori al quale chiediamo di illustrarci quale potrebbe essere
04:31il litro parlamentare di questa riforma e soprattutto se una riforma effettivamente ci sarà.
04:36Sì, buonasera a tutte e tutti. Anzitutto io ringrazio i relatori per aver accolto questa richiesta
04:47a portare il loro contributo oggi qui in questa conferenza stampa.
04:53Sì, come diceva correttamente poco fa Martina Cicalò, anzitutto partiamo da un dato.
05:00Parliamo di circa 50.000 praticanti avvocati, quindi non stiamo parlando davvero di numeri limitati
05:07ma davvero un numero significativo di soggetti che non solo si sono impegnati già nel loro percorso di studi
05:20ma che si vogliono affacciare a una professione e che quindi attraverso quella progettano il loro futuro.
05:28Per rispondere alla domanda che mi poneva adesso Martina Cicalò, quale potrebbe essere l'iter di questo testo
05:38che effettivamente ci è stato anche materialmente spedito in forma digitale dal Consiglio Nazionale Forense
05:45a tutti i membri della Commissione Giustizia di Camera e Senato, perché noi non sappiamo ancora
05:50innanzitutto se poi l'iter partirà dalla Camera o dal Senato, ma quello è un testo che chiaramente
05:57è stato elaborato dal mondo dell'avvocatura.
06:01Diciamo che parlare solo di Consiglio Nazionale Forense, mi correggerà poi l'avvocato Arnau,
06:07è limitante perché in realtà abbiamo vari soggetti che hanno contribuito,
06:11anche se poi mi dicevano alcune associazioni forense che nel corso del tempo,
06:15e soprattutto nell'ultima fase finale, c'è stata un po' un'accelerazione forse
06:19in seno al Consiglio Nazionale Forense, quindi le ultime modifiche non sono state proprio frutto
06:25di totale condivisione, ma comunque sia comprendo che chiaramente poi avanzando anche la legislatura
06:33stessa, siamo ormai in metà legislatura, se l'iter non inizia adesso, già ipotizzare
06:38una doppia lettura su testo uguale, quindi non una terza lettura, comincia a diventare
06:43complicato. Quindi non vorrei nemmeno che fosse soltanto un'etichetta, dire vogliamo fare
06:50una riforma della professione d'avvocato, ma poi in realtà non ci sia una vera volontà
06:56anche politica. Chiaramente non mi rivolgo tanto all'avvocatura, che invece ha interesse
07:00a riformare la professione, aggiornarla, ma soprattutto a livello politico. Perché dico
07:05a livello politico, perché effettivamente noi non sappiamo esattamente se questo testo
07:11poi diventerà un disegno di legge, oppure se il governo predisporrà, quindi a firma
07:19del Ministro Nordio, un DDL, un disegno di legge delega. Come sapete non è una cosa da
07:25poco, perché qui il testo che ci è stato inviato consta di 92 articoli, quello che è
07:31arrivato dal Consiglio Nazionale Forense. Invece sarebbe tutt'altra cosa se il governo,
07:36il Ministro Nordio, ne uscisse con un DDL delega, perché allora lì, come sapete, prevederebbe
07:43al suo interno esclusivamente dei principi, dei criteri direttivi e poi però effettivamente
07:49in concreto poi dovrà essere il governo a elaborare un testo in forma di decreto legislativo.
07:57effettivamente allora da questo punto di vista io ho interrogato il Ministro Nordio,
08:02gli ho detto quali sono le tue intenzioni, le sue intenzioni rispetto a questa riforma
08:07della professione forense. E il Ministro Nordio, devo dire in tempi record, mi ha risposto perché
08:14la mia interrogazione era del 14 maggio, nel giro di un paio di settimane, forse nemmeno
08:19il Ministro Nordio mi ha risposto. Forse perché io anche in maniera un po' provocatoria avevo
08:23fatto riferimento a quel suo intervento in occasione proprio il 10 maggio a Siracusa,
08:28quando spiazzò un po' il mondo dell'avvocatura dicendo prima della riforma della legge professionale
08:35dovremmo fare, dovremmo introdurre l'avvocato in Costituzione, che tra l'altro mi farebbe
08:40anche contento perché io ho depositato fin dall'inizio della legislatura un DDL costituzionale
08:46per introdurre la figura, quindi potenziare la figura dell'avvocato in Costituzione.
08:50Quindi dal punto di vista politico mi andrebbe anche bene. Allo stesso tempo però l'avvocatura
08:54chiaramente è rimasta un po' perplessa e si è allarmata. E effettivamente cosa mi ha
09:00risposto il Ministro Nordio? Lui conferma l'intenzione di portare avanti una riforma della
09:09legge professionale. Però dice che essendo il testo arrivato dal Consiglio Nazionale Forense
09:15è molto articolato, 92 articoli, che all'interno ha tutta una serie di discipline dell'esercizio
09:22della professione, compensi, monocommittenze e via di seguito, alla luce di tale complessità
09:27e qui leggo testualmente, il Governo sta pensando ad una legge delega di imminente presentazione
09:34in Consiglio dei Ministri a fine di rendere più agevole l'iter di approvazione dal disegno
09:38di legge. E quindi favorire un confronto pieno e costruttivo con l'avvocatura, io però
09:43mi chiedo forse questo confronto, forse doveva già essere fatto preventivamente forse a livello
09:48proprio anche prima della predisposizione proprio di questa bozza. Quindi diciamo che i 92 articoli
09:55che mi sono arrivati, che ci sono arrivati da Consiglio Nazionale Forense forse saranno
09:59un po' una bozza diciamo in vista di un disegno di legge delega da parte del Governo. Quindi la
10:06risposta è in realtà al Ministro Nordio, ok ce l'ha già data per rispondere proprio a Martina
10:10Cicalò, quindi di fatto il Governo a breve presenterà in Consiglio dei Ministri un disegno
10:18di legge delega per la riforma della professione forense. Tuttavia il testo che è stato elaborato
10:26dal Consiglio Nazionale Forense, anzi da tutta l'avvocatura ma inviato dal CNF, spero che almeno
10:31in qualche modo, però dico perché in qualche modo e non totalmente, venga poi recepito
10:37dal Governo stesso. Perché? Perché effettivamente devo dire che in quel testo che ci è giunto
10:43io vedo forse più ombre che luci, ma in che senso? Che mi immaginavo che se si fa una
10:51riforma della professione lo si faccia immaginando un certo tipo di futuro della professione, invece
10:59sembra quasi riprodurre l'attuale legge, quindi ancora con delle formule, non dico arcaiche,
11:05però diciamo un'immagine ancora vecchia della vocatura. Questo anche con riferimento
11:11alla praticantato forense che è oggetto di questa conferenza stampa che poi verrà affrontato
11:16da varie sfaccettature dai nostri vari relatori. Ad esempio ci sono due temi e poi qui concludo
11:25che secondo me sono assolutamente fondamentali a proposito di praticanti avvocati, che il
11:33primo chiaramente è quello, vabbè c'è il tema dell'esame, dell'esame di abilitante e poi
11:40magari al termine di questa conferenza stampa dirò anche quale potrebbe essere la mia idea
11:44rispetto a questo, ma c'è anche tutto il tema che poi verrà trattato in particolare
11:49dall'avvocato Arnau anche delle scuole forensi. In particolare io poi essendo come forza politica
11:56gruppo parlamentare Alleanza Verde Sinistra sono abbastanza particolarmente attento al fatto
12:01che, ne abbiamo fatto una ricerca accurata, che queste scuole forensi comunque sono un costo
12:07per i praticanti avvocati e qualcuno potrà dire, vabbè ma che cifre sono? Siamo andati
12:13a vedere, abbiamo visto anzitutto una disparità territoriale abbastanza significativa, in particolare
12:18in maniera curiosa soprattutto in Emilia Romagna ci sono i costi più alti in generale delle
12:23scuole e dei consigli dell'ordine. Poi altro dato curioso e qui concludo è quello ad esempio
12:30di Roma, perché a Roma noi abbiamo sì una scuola che tutto sommato, se andiamo a vedere
12:35i costi sono contenuti, perché a Roma presso la Corte di Cassazione abbiamo un corso che
12:43per i 18 mesi globalmente costa 252 euro, quindi un costo contenuto non gratuito però
12:49diciamo comunque sia contenuto rispetto a tutti gli altri, ma ci sono 120 posti disponibili.
12:55Allora io mi dico, se a Roma abbiamo il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati che mette a disposizione
13:00120 posti, per un prezzo che rispetto a tanti altri è contenuto. Tutti gli altri dove andranno
13:06a finire? In quelle chiaramente, diciamo così, private o comunque non gestite dagli ordini.
13:13Ecco, e infatti poi questi 24, 24 scuole effettivamente sono decisamente più costose e quindi si apre
13:20un problema per il praticante avvocato, perché già non viene, come è stato detto poco fa,
13:25non avrà addirittura secondo questa bozza un compenso nei primi sei mesi e forse se lo sogna
13:30anche per i, anzi quasi certamente se lo potrebbe sognare anche per i due sei metri successivi.
13:35Qui non ha quindi entrate e quindi ci sono ulteriori costi, poi aggiungiamo i costi in vista
13:40dell'esame, i costi dei manuali e via di seguito di trasporti, quindi davvero noi stiamo
13:45condannando chi è già laureato ad avere un percorso ad ostacoli. Vi ho buttato lì
13:52solo due cose, ma sicuramente ritorneranno in tutti gli interventi successivi, poi mi riservo
13:57di dare magari degli spunti in conclusione. Grazie.
14:02Ora la parola a proposito proprio di scuole forensi passa all'avvocato Arnau e la sua funzione
14:08di componente del Consiglio Nazionale Forense si concentrerà proprio su questo tema.
14:13Grazie molte, dottoressa Cicalò, devo dei ringraziamenti all'onorevole Dori per l'organizzazione
14:20di questo momento di riflessione comune, ma anche per l'attenzione che pone ai temi
14:30dell'avvocatura, non solo perché, lo dicevo prima, per fatto personale la categoria degli
14:36avvocati è quella più rappresentata in Parlamento, ma solo pochi, mi permetto di dire, hanno
14:44una sensibilità così preziosa sui temi professionali. Prova ne sia proprio a quanto
14:53l'onorevole ha appena detto con riferimento all'interrogazione al Ministro Nordio che
15:01appunto ha risposto sul litter che intende adottare. Ora viviamo sempre in transizione,
15:10il mondo della giustizia, della giurisdizione, il mondo dell'avvocatura vive un momento particolarmente
15:20forte di transizione. Insomma, io ho qualche capello bianco, ce l'ho, se chiudo gli occhi,
15:26se mi fossi addormentato nel febbraio del 2020, mi risvegliassi oggi, troverei un mondo
15:32completamente diverso. I tribunali che, parlo in particolare del settore civile, non tengono
15:40più udienza, sono diventati un non luogo, un non simbolo sul quale dovremmo, io credo,
15:48riflettere e riappropriarcene, lo dico soprattutto per i cittadini, per la trasparenza del processo,
15:57per la trasparenza della decisione che poi riguarda i diritti dei cittadini. Fase di transizione
16:05rispetto alla quale era evidente ci fosse necessità di un intervento innovativo anche della nostra
16:14professione, che è mutata in particolare rispetto alle forme in modo molto forte, come dicevo prima,
16:23con una digitalizzazione importante e che necessitava, necessita sicuramente di un avanzamento
16:34rispetto al futuro. Il tema poi, in particolare, dell'accesso alla professione è un tema del tutto
16:44centrale per il futuro di una professione. Delle istituzioni che non mettono al centro del proprio agire
16:53il tema delle nuove generazioni è necessariamente destinata alla sconfitta, se non addirittura a scomparire.
17:04Da questo punto di vista sono state dette cose particolarmente importanti per quanto attiene alle
17:13novità che negli ultimi anni vediamo. Anzitutto la contrazione dei numeri, rispetto ai quali però
17:22dobbiamo riflettere. Quando io ho iniziato circa 30 anni fa, tutti dicevano che gli avvocati sono
17:32troppi. Come Piero Calamandrei, che nel 1921 aveva scritto un bellissimo libro edito dal Ponte
17:41Alle Grazie, troppi avvocati col punto esclamativo. Era il 1921. Sono passati oltre cent'anni da allora.
17:51Se leggiamo quelle pagine di Piero Calamandrei, in realtà troviamo, come dire, una fotografia
17:56mutatis mutandis di una realtà piuttosto simile, sovrapponibile per alcuni punti di vista.
18:05Abbiamo una contrazione dei numeri che ci ha portati negli ultimi cinque anni a perdere
18:1112.000 iscritti all'albo. Ci dobbiamo però chiedere se questo è un male assoluto, se la
18:20professione di avvocato, che mi sembra necessario ribadirlo, è centrale per la democrazia, perché
18:28non c'è processo giusto, non c'è decisione del giudice che non veda presente un avvocato,
18:38senza l'avvocato non esiste il processo e quindi non esiste la giustizia, non esiste la giurisdizione.
18:45Ecco, dobbiamo chiederci perché ciò sia avvenuto. Eravamo nel 2020 245.000, siamo oggi
18:57233.000, 216.000 gli avvocati attivi. Ovviamente a ciò, in modo ancora più evidente, si è innestata
19:09una contrazione del numero degli aspiranti avvocati. Nel 2020 hanno partecipato all'esame
19:18di Stato 26.000 colleghi, nella sessione 2024-25 11.000. C'è poi un tema tutt'altro che, diciamo,
19:33sul quale si deve interrogare sulla contrazione del numero degli iscritti a giurisprudenza.
19:39Attenzione, non è solo un problema dell'avvocatura, è un problema complessivo della nostra società
19:48che fa preferire ai giovani la tecnica sull'umanesimo, perché tendenzialmente è così. C'è una implementazione
19:57del numero degli iscritti delle materie scientifiche, a partire da ingegneria, tanto per fare un esempio,
20:05e invece è molto minore il numero di giovani che vede nel mondo della giustizia in senso lato,
20:16nel ruolo di giurista in senso lato, il proprio futuro. Dobbiamo preoccuparci perché,
20:22e ce lo spiegherà sicuramente il collega Fera, andiamo incontro al cosiddetto inverno demografico.
20:29Tra 20 anni ci sarà il 20% in meno di 20 anni. E questo è un altro elemento che ci piaccia
20:38o non ci piaccia, con il quale dobbiamo fare i conti. In questo contesto, che ho provato
20:47sinteticamente a tratteggiare, si colloca l'idea che non è del CNF, ma è dell'intera avvocatura
20:56maturata prima nel Congresso Nazionale di Lecce nel 2022 e successivamente nella sessione ulteriore
21:05del Congresso Nazionale, che è la sise centrale dell'intera avvocatura, di delegare tutte le istituzioni
21:14forensi, a partire dal Consiglio Nazionale, ma con OCF, Cassa, tutti i presidenti degli ordini
21:21distrettuali, dico tutti, tutte le associazioni maggiormente rappresentative, di delegare appunto
21:28alle nostre istituzioni forensi il compito di ridigere un testo di legge che guardasse al futuro.
21:39Questo era il mandato e in questo senso per quasi un anno e mezzo l'avvocatura nel suo complesso
21:49ha lavorato subdividendo in cinque tavoli il proprio lavoro. Il 29 di aprile il testo, quello
21:59che poi è stato inviato a tutti i deputati, è stato illustrato, ma che è frutto, ripeto, di un lavoro
22:09collettivo di tutta l'avvocatura, dove tutti, ma nessuno escluso, hanno avuto modo di evidenziare
22:20le proprie posizioni. Ovviamente, come sempre, è un documento che ha dovuto mettere assieme
22:25diverse volontà, intenti diversi, ma con la prospettiva di disegnare l'avvocato del futuro.
22:34Anche per quanto riguarda l'accesso alla professione, il tirocinio professionale, il disegno di legge
22:43ridisegna il paradigma del praticante avvocato. Io credo che sia necessario anche sottolineare
22:54degli aspetti che non mi sembrano banali. Poi sono d'accordo, cioè si poteva fare diversamente,
23:02sicuramente, ecco, cioè noi abbiamo in questo momento di transizione, è entrato in vigore
23:07con quattro anni di ritardo, un decreto ministeriale che ha ridisegnato il tirocinio, decreto ministeriale
23:1717 del 2018, che entra in vigore il primo aprile del 2022, con l'obbligatorietà delle scuole forensi,
23:24con la semestralizzazione del tirocinio, con addirittura due esami intermedi per ciascun semestre,
23:33è quello, il semestre finale, è una verifica finale. Questo è quello che, non esattamente
23:41così, ma è in atto oggi. Guardo gli aspetti di novità che vengono introdotti dal lavoro
23:51fatto dall'avvocatura. Il primo, il coordinamento con le università. Cioè viene previsto, ci siamo
23:59sempre detti, vivendolo anche sulla nostra pelle, che quando si finisce di studiare non
24:06si ha davvero idea di che cosa sia il mondo, vorrei dire della giustizia quantomeno, non
24:13dico del lavoro, ma quantomeno della giustizia. Possibilità di fare convenzioni con i dipartimenti,
24:21gli ordini e le scuole forensi e la possibilità di anticipare il tirocinio. Direi due, ancora
24:32quanto al contenuto del tirocinio, prima di cercare di chiudere. La possibilità che il
24:39tirocinio, non la possibilità, la compatibilità del tirocinio con l'attività di lavoro subordinato
24:46pubblico e privato. Prima non esisteva, oggi esiste. Per la prima volta si dice che può
24:54essere riconosciuto con contratto un compenso, mentre è sempre dovuto un rimborso. L'abilitazione
25:04al patrocinio, che ritorna tale, con l'eliminazione del patrocinio sostitutivo, che è stata una
25:11esperienza assolutamente negativa per i futuri avvocati, perché non avevano possibilità
25:17realmente di patrocinare se non nei limiti di quanto il proprio Dominus appunto patrocinava.
25:28Mi sembra che comunque questo non sia poco. Attenzione, i praticanti e chi vive quotidianamente
25:37il mondo dell'avvocatura lo sa, sono talmente pochi che, lo dico sinceramente, a parte nelle
25:43aree geografiche in cui i numeri sono ancora fortissimi, Lombardia, Campania, Lazio, in parte
25:51l'Emilia-Romagna, ma nelle altre realtà, parlo modestamente di quella assolutamente, come dire,
26:01provinciale dal quale vengo, cioè Padova, noi oggi abbiamo un poco più di 90 praticanti.
26:10Io sono stato presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Padova fino al gennaio del
26:142023, erano 215. Quando è stata istituita la scuola forense, nel 2000, erano 1.100. Oggi
26:24è impensabile che un praticante avvocato in alcune realtà non venga retribuito, non solo
26:33perché è giusto, perché è dovuto, perché dobbiamo superare l'idea che la retribuzione
26:40è la trasmissione dell'esperienza che io, Dominus, trasmetto. Perché c'è una cosa che è semplice,
26:49il lavoro deve essere riconosciuto sul piano monetario, non possiamo fare diversamente.
26:58Ecco, dico davvero, questi numeri in realtà consentono una importante modifica da questo
27:11punto di vista alle scuole forensi. Il disegno che stava dietro al decreto ministeriale al quale
27:18vi ho fatto riferimento è un disegno che alludeva a che cosa? Alludeva al fatto che tu fai la pratica
27:24professionale presso lo studio, segui in modo obbligatorio la scuola forense, vieni sottoposto
27:32a queste tre prove, dopodiché l'esame di Stato diventa qualcosa di molto più, in qualche modo,
27:42leggero. Perché quel decreto ministeriale, peraltro, prevedeva quesiti stabiliti a livello
27:50nazionale, cosa che non è stato possibile fare perché la Commissione non è mai stata,
27:56la Commissione nazionale non si è mai realmente istituita. Questa era un'alternativa, ma si è
28:04deciso in questo senso. Per quanto riguarda poi le prove, ecco, non dimentichiamoci che
28:14se non ci fosse stata la pandemia, se non ci fosse stata nel 2023 la nuova forma dell'esame
28:20di Stato che di fatto viene confermata nel disegno di legge con l'introduzione anche della
28:27prova della traduzione di un testo giuridico in lingua inglese, noi saremmo ritornati a tre
28:34prove scritte, più l'orale, con i tempi di correzione che conosciamo. Ecco, bene, io mi
28:44fermo qui, l'auspicio è in ogni caso che questo testo di legge venga preso a cuore da parte
28:54della politica, discutiamone, ne discuterete nelle apposite sedi istituzionali, ma appunto
29:03credo che sia un obiettivo centrale per tutti che comunque questo testo di legge possa avere
29:12un futuro, possa vedere la propria nascita. Grazie, vi ringrazio per l'attenzione.
29:17Bene, lasciamo la parola ora all'Avvocato Fera, membro delegato di Cassa Forensa al quale
29:22chiediamo di illustrarci quelle che sono le condizioni previdenziali previste per gli
29:26Avvocati, nonché le agevolazioni previste per gli stessi, limitate in maniera importante
29:30diciamo dall'ultimo regolamento di Cassa Forensa.
29:35Grazie all'Onorevole Dori per questa importantissima occasione di riflessione che ci viene data,
29:40poiché parliamo dei praticanti e quindi parliamo del futuro della nostra categoria, poiché
29:49senza una platea di praticanti ben avviata all'attività, avremo grosse criticità sia
29:57nella tutela dei diritti in futuro, perché una società con meno avvocati, più deboli,
30:03meno autonomi, meno forti, meno economicamente autonomi, sicuramente sarà una società dove
30:09sarà complicato, ma già oggi lo è e lo sappiamo, attuare i diritti.
30:14Sì, momento di riflessione importante, partiamo, io direi di partire riflettendo su quello che
30:22è successo all'esito dell'ultima riforma previdenziale in Cassa. Momento emblematico,
30:28ho avuto la fortuna di partecipare alla Commissione che ha elaborato questa riforma. Ebbene, nella
30:35prima stesura di questa riforma noi avevamo previsto un periodo di, io che l'ho denominato
30:41di start-up, nel quale chi entrava nella professione aveva quattro anni senza minimali,
30:47cioè mi pagavi il contributo soggettivo in base al reddito effettivamente fatto. Perché?
30:54Perché si capisce, perché oggi nel contesto attuale, contemporaneo, dove l'esercizio della
31:01professione forense è, diciamo, effettivamente complicato dalla totale difficoltà di accesso
31:07alla giurisdizione pubblica, da un momento economico che non è florido a livello nazionale
31:12e internazionale, tutte le criticità che conosciamo sui vari scenari, almeno consentiamo
31:16a chi si approccia all'attività professionale di avere un attimo di respiro e di tregua da
31:24quelli che sono, diciamo, gli impegni previdenziali più importanti, cosiddetti minimali. Perché
31:30tra l'altro, vi ricordo, e questo è un vulnus che bisogna recuperare, speriamo, ecco, ci
31:35appelliamo alla politica che sicuramente ci potrà fare la sponda anche con gli apparati,
31:41perché questa misura di cui vi sto parlando nella prima stisura della riforma è stata
31:46sostanzialmente bloccata su, diciamo, valutazioni di natura politica dagli apparati ministeriali
31:53che ci hanno detto no, noi questa misura non la capiamo, non ci rendiamo conto a cosa sia
31:58finalizzata, ragione per la quale su questo punto vi rimandiamo il testo indietro, rivedetela.
32:05Questo, a mio modesto parere, denuncia una scarsissima conoscenza del mondo dei servizi
32:14legali, poiché, da parte di, ecco, coloro che dovevano gestire l'approvazione del testo,
32:23quasi sorprendersi, nero su bianco, e attenzione, perché chi volesse vederlo, questo parere
32:28di rigetto, insomma, è agli atti pubblici, avere lo stupore di non comprendere che siamo
32:34in una fase dove occorre attirare energie valide all'interno della categoria, questo
32:41dalla misura di quanto il decisore spesso è troppo lontano dai contesti concreti nei quali
32:51determinati fenomeni si vanno a gestire e regolamentare. Il risultato di questo passaggio qual è?
32:57che oggi i praticanti, a differenza degli avvocati iscritti all'albo, non hanno neanche
33:05diritto all'agevolazione da infratrenta e cinquenni del dimezzamento del minimale, che
33:10è un qualcosa di paradossale ed assurdo, poiché pensare che questa agevolazione la diamo solo
33:17a chi è iscritto all'albo ci crea come sistema una criticità importante, che io ricordo,
33:22ma lo sappiamo tutti, che Cassa Forense, come tutti i sistemi previdenziali italiani,
33:29è un sistema a ripartizione. Che cosa vuol dire sistema a ripartizione? Vuol dire che
33:34noi le prestazioni di oggi le paghiamo con i contributi versati oggi, cioè il pensionato
33:41non sta godendo della prestazione poiché sta attingendo in un suo, diciamo, zainetto previdenziale,
33:48no. I coloro che versano oggi sono coloro che vanno a finanziare le prestazioni previdenziali
33:54e assistenziali. Quindi che cosa succede? Se noi con i numeri andiamo in una situazione
34:00di squilibrio, è normale che tutto il sistema rischia di andare in squilibrio. Fortunatamente
34:06i conti ad oggi, anche attraverso un discorso di patrimonializzazione importante, reggono,
34:11però nel momento in cui lo squilibrio demografico porterà, perché succederà, ad una parificazione
34:18fra attivi e pensionati, è evidente che un sistema così strutturato numericamente rischia
34:24di non avere futuro. Quindi, se non si comprende che è importante attrarre energie, ma attrarre
34:31le migliori energie, le energie capaci di rivitalizzare la categoria. Perché oggi riflettevo
34:40anche col collega, no? Io quando ho cominciato a fare questa attività c'erano i contenziosi
34:46689 dell'81, le cosiddette multe, che ti consentivano con acconti piccoli di farti conoscere
34:52dal pubblico e dalla potenziale clientela, andava bene quella fase, ok, fare affidabile
34:58e partiamo ad affidare le altre cose. Oggi un ragazzo che volesse partire, attenzione,
35:03ma da zero realmente, non parlo del punto di vista di chi ha la fortuna di avere di famiglia
35:08già uno studio avviato, o dal punto di vista di chi ha una posizione socio-economica tale
35:14per cui il problema non se lo deve porre, chi deve partire realmente da zero oggi, onestamente,
35:20non vedo dove sia lo spiraglio, onestamente. Perché rivedo anche la questione del ritornare
35:28al patrocinio, benissimo, perché chiaramente questo è quel margine di agibilità nell'ambito
35:35della giurisdizione che potrà dare chiaramente delle possibilità in più. Ma se non andiamo
35:42a focalizzare ad aggredire questo problema, noi rischiamo di avere praticamente un museo
35:47degli elefanti, cioè una categoria che invecchia sempre di più, che non attira energie valide,
35:53poiché chiaramente la constatazione oggettiva di una difficoltà a che cosa sta portando.
36:00Noi rispetto ai bilanci attuariali precedenti, noi abbiamo all'interno della categoria un
36:05deficit di unità di 12.000 avvocati in meno rispetto a quelli previsti. E questo è stato
36:12uno dei motivi che ha imposto la riforma previdenziale recente, cioè i conti reggevano, considerando
36:20la presenza di una determinata platea numerica di avvocati, nel momento in cui questa platea
36:25numerica viene meno, in un sistema a ripartizione necessariamente si è costretto a rivedere i
36:31parametri. Non a caso l'introduzione del contributivo, perché a differenza del retributivo inevitabilmente
36:37si crea un sistema dove il sinalagma versamenti prestazione si avvicina, quindi il sistema diventa
36:46più resistente alle intemperie demografiche e finanziarie. Necessità dovuta anche a queste dinamiche.
36:56Quindi sostanzialmente questo tipo di impostazione deve necessariamente portare ad aprire questi
37:04spazi. Che risposte do a chi effettivamente oggi parte da zero? La questione della legge
37:10professionale. La legge professionale del 2012 creò il cosiddetto caso, li chiamo i deportati,
37:17cioè 52.000 colleghi che erano sotto soglia e abbiamo deciso da un giorno all'altro di mettere
37:23in cassa forense. Perché come ben sappiamo prima del 2012 praticamente per l'iscrizione
37:33a cassa diventava obbligatoria dopo determinati parametri di reddito e di età. E questo discorso
37:40chiaramente ha creato tutta una serie di criticità e di squilibri che oggi stiamo scontando,
37:46criticità e squilibri che hanno chiaramente imposto questo tipo di riforma. Quindi sostanzialmente
37:54il discorso che va focalizzato è quello di trovare tutta una serie di incentivi che possano
38:01essere tali da attrarre queste risorse valide, queste risorse nuove, perché anche come categoria
38:08abbiamo bisogno di tirare dentro le migliori energie. Perché è una categoria che aumenta
38:14di età media, che diventa sempre più anziana. Io ricordo ai miei tempi, quando iniziavi la
38:22pratica, c'erano corti e platee di 24-25 anni che ovviamente andavano a rinsanguare la
38:29categoria, andavano chiaramente a dare anche una prospettiva all'ente previdenziale, poiché
38:34era una platea di soggetti che ovviamente potenzialmente e attualmente andava a finanziare
38:42il sistema e a metterlo in equilibrio tenendo in equilibrio il patto intergenerazionale. Se
38:48noi questo sistema lo andiamo a rompere è inevitabile che Primo Proi avremmo anche...
38:52Chiedo all'Avvocato Ferra di concludere in brevissimo tempo perché ci sono rimasti
38:56pochissimi minuti. Grazie. Avremo anche degli squilibri gestionali. Vado a concludere auspicando
39:02che sul discorso della nuova legge, l'ipotesi di forma della legge professionale, che si abbia
39:09una grande attenzione a mettere in sintonia la categoria con la modernità, poiché mi sento
39:16di... Chiaramente il collega del CNF ci faceva presente come succede in tutte le elaborazioni
39:23delle istituzioni di qualsiasi tipo e anche quelle forense. È chiaro che il testo è frutto
39:26di sintesi fra varie sensibilità. Io credo che un'occasione che dobbiamo cercare di non
39:33perdere è quella di sintonizzare la categoria con la modernità e perché no cercare, lo so
39:40che questo è frutto di grande dibattito e c'è una sensibilità eterogenea, portare
39:44l'argomento anche al congresso di Torino di ottobre. Grazie.
39:49Bene, la parola passa ora all'Avvocato Vignano, la quale insomma ha raccolto tantissime testimonianze
39:54da parte di giovani praticanti che lei stessa segue come tutor e ci andrà a mostrare proprio
39:59il sentimento di scetticismo che accompagna i giovani praticanti oggi.
40:05Vorrei innanzitutto ringraziare l'On. Dori che ci ha permesso di dar voce alla categoria
40:10dei praticanti avvocato che sono giovani professionisti che rappresentano il futuro
40:16dell'Avvocatura italiana ma che vivono una condizione di precarietà che mette a rischio
40:21la qualità stessa della giustizia del nostro Paese. Il percorso per diventare avvocato
40:27in Italia richiede oggi un impegno economico e temporale straordinario. Parliamo di 5 anni
40:32di università seguiti da 18 mesi di pratica forense obbligatoria e contestuali 18 mesi di scuola
40:39forense anch'esso obbligatoria. Un investimento complessivo che può superare i 7-8 anni durante
40:48i quali le famiglie sostengono dei costi elevati che vanno dalle tasse universitarie ai costi
40:53stessi della pratica forense. Il praticante avvocato non è infatti un lavoratore tutelato
40:58ma non è nemmeno un semplice studente. È in una zona grigia che lo espone a sfruttamento
41:05e precarietà. La verità che dobbiamo affrontare è che la stragrande maggioranza dei praticanti
41:10avvocato lavora gratuitamente. Secondo le stime più recenti, la maggior parte dei praticanti
41:15non riceve alcun compenso per il proprio lavoro, nonostante contribuisca attivamente all'attività
41:21di studi regali, redige atti, effettua ricerche giurisprudenziali, partecipa alle udienze e spesso
41:27gestisce autonomamente rapporti con i clienti. Le conseguenze di questo sistema sono evidenti
41:33e sicuramente preoccupanti. In primo luogo si crea una barriera sociale all'accesso alla
41:38professione. Possono permettersi di fare pratica solo i giovani le cui famiglie possono sostenerli
41:43economicamente per ulteriori 18 mesi dopo l'università. Questo meccanismo esclude ovviamente
41:51dei talenti meritevoli ma che provengono da famiglie meno abbienti, impoverendo quindi la
41:56qualità complessiva della classe forense. In secondo luogo molti giovani laureati abbandonano
42:02il percorso forense per cercare delle opportunità lavorative immediatamente remunerative in altri
42:08settori e questo ovviamente causa una fuga di cervelli che impoverisce l'avvocatura italiana.
42:15Infine chi riesce a completare la pratica forense si trova spesso in condizioni ancora anche
42:21dopo l'abilitazione di dipendenza familiare che condizionano quindi le successive scelte
42:25professionali spingendole ad accettare delle condizioni lavorative assolutamente inadeguate.
42:32Ai praticanti avvocato non solo non è garantita alcuna tutela ma sono sottoposte ad insostenibili
42:38costi e scadenze previdenziali. L'articolo 40 del codice odontologico prevede che l'avvocato
42:44deve fornire al praticante un idoneo ambiente di lavoro e fermo l'obbligo del rimborso delle
42:50spese riconoscegli dopo il primo semestre di pratica un compenso adeguato tenuto conto
42:57dell'utilizzo dei servizi e delle strutture dello studio. Quanto appena citato resta nella
43:02maggior parte delle realtà lettera morta. C'è una sovrapposizione tra il concetto di
43:08rimborso e quello di compenso che finisce per sostituire il secondo con il primo e solo
43:13quando il praticante mostra di essere totalmente autonomo e capace di stare in udienza, gestire
43:18scadenze, ridigere atti e interagire autonomamente col cliente. A peggiorare la situazione dei
43:24praticanti è intervenuta la recente riforma di Cassa Forense che ha aggravato la situazione
43:29privando i più deboli delle agevolazioni necessarie per poter sostenere seppur tra mille difficoltà
43:35gli oneri previdenziali. Fa da contrattare la privazione di qualsivoglia forma di agevolazione
43:41dell'autonomia economica dei praticanti, non da ultimo l'abolizione dello giusto postulandi
43:46per il praticante che a differenza del passato non può più patrocinare in proprio ed essere
43:51inserito nel mandato di difesa, sia pure con i limiti ovviamente del proprio status abilitativo
43:57e dunque con la possibilità di coltivare una propria cerchia di clienti fin dalla pratica.
44:03L'attuale disciplina ad oggi ovviamente prevede che il praticante avvocato che abbia svolto
44:08il primo semestre di pratica legale può esercitare l'attività professionale in sostituzione
44:13e sotto la responsabilità dell'avvocato presso cui svolge la pratica con un ruolo sostanzialmente
44:19sostitutivo dell'avvocato. Questo determina una totale subordinazione del praticante che
44:26non ha alcuna possibilità di sviluppare un'autonomia economica. Nessuno però può rendere chiara
44:32la condizione in cui versano i praticanti se non chi questa situazione la vive sulla propria
44:37pelle. Nelle scorse settimane ho raccolto centinaia di testimonianze da cui emergono
44:43dei problemi gravissimi. Sfruttamento, mancanza di empatia e professionalità, assenza di
44:50una reale formazione, attribuzioni di funzioni di segreteria o che esulano dalla formazione
44:56forense, vessazioni psicologiche, ambienti tossici fino addirittura a forme di discriminazione
45:04ed espressioni sessiste. Riporto alcune di queste testimonianze. Per quanto riguarda
45:11l'assenza di rimborso e retribuzione, Rosalia da Milano ci dice «Dopo essere stata selezionata
45:19per svolgere la pratica in uno degli studi legali più rinomati della città di Milano,
45:24ho affrontato con entusiasmo un impegno quotidiano intenso. Ero presente in studio da lunedì al
45:29venerdì dalle 9 alle 19. La mia postazione era quella della segreteria e spesso mi venivano
45:36affidate mansioni completamente estranea alla formazione giuridica. Sono riuscita a
45:40sostenere quella fase grazie al supporto economico del mio compagno. Anche la successiva esperienza
45:46non è stata diversa. Nonostante svolgessi regolarmente attività proprie di un praticante,
45:51l'unico riconoscimento economico ricevuto è stato un rimborso di 20 euro per essermi recata
45:56con la mia auto in un'altra città a visionare un fascicolo. È superfluo dire quanto tutto ciò
46:01abbia pesato sulla mia autostima e sulla fiducia nella possibilità di costruire un futuro sostenibile
46:06in questa professione. Mi sono sentita sfruttata, invisibile, profondamente delusa da un ambiente
46:13che avevo scelto con convinzione, ma che mi ha restituito un'immagine ben diversa da quella
46:18che mi aspettavo. L'ideale di giustizia e impegno civile che mi aveva spinto verso la
46:23carriera forense si è trasformato in un senso di esclusione, precarietà e frustrazione.
46:28Ricordo ancora le parole di un giovane avvocato. Mi consigliava di fingere, di far credere
46:34di avere una solidità economica che non avevo e mentre crepavo di frame mi convincevano
46:39che prima o poi i riconoscimenti sarebbero arrivati, soprattutto con l'abilitazione.
46:45Ma intanto dovevo continuare la messa in scena, anche se non avevo nemmeno soldi per comprare
46:49i codici, strumenti essenziali per lavorare e studiare. Marco ci dice
46:56Purtroppo ho dovuto lasciare lo studio universitario per diversi anni, sostituendolo con il lavoro,
47:03per aiutare i miei genitori, papà licenziato e mamma part-time a 700 euro. Quando era tardi
47:09mi sono riscritto finendo gli studi a 33 anni. Ho iniziato la pratica nello studio di mio zio,
47:16facendogli ben capire che alla mia età non avrei potuto sostenere una pratica non retribuita.
47:20Ed è così che iniziano nuovi mesi di inferno, nessun riconoscimento. Ho praticamente gestito
47:26lo studio da zero, tutto dietro la falsa promessa che un giorno mi avrebbe lasciato lo studio.
47:32Peccato che quello studio l'avesse già venduto al notaio. Ovviamente ho dovuto abbandonare
47:36il sogno di lavorare come avvocato, tant'è che sto preparando diversi concorsi, rincorrendo
47:41la vita, perché la pratica forense mi ha rubato tempo senza alcuna gratificazione economica.
47:46Il problema è che ancora oggi si chiamano dominus, padroni. Nel settore dove si persegue
47:52la legalità non dovrebbero esserci padroni, ma equità e correttezza. Io ci ho messo una
47:58pietra sopra. Spero qualcuno possa spiegarmi come lavorare gratuitamente per 18 mesi e farsi
48:04una vita senza famiglia benestante alle spalle.
48:09Su Cassa Forense, Arianna da Bolzano ci dice, vorrei denunciare la situazione delle tasse
48:16che noi praticanti dobbiamo pagare. Io per esempio sono in partita IVA. Il mio dominus
48:20mi riconosce un rimborso spese di 1.000 euro, comprensivi di Cassa Forense. Ovviamente essendo
48:25in partita IVA mi sono dovuta iscrivere alla Cassa Forense che mi ha chiesto 4.800 euro
48:30entro ottobre 2025 in unica rata. Io non so come affrontare una tale spesa, percependo
48:361.000 euro che mi servono per pagare l'affitto a Bolzano. Questo prezzo elevato è dovuto al fatto
48:41che è stata abolita l'aggevolazione riservata ai praticanti di avere uno sconto del 50%
48:45sui contributi da versare.
48:49Infine Simona ci parla di discriminazioni di genere e frasi sessiste.
48:54Nel tempo non ho dato molto peso, forse sbagliando e oggi me ne rendo conto a frasi misogene pronunciate
49:00dal mio dominus. Le donne dovrebbero stare a casa ad accudire figli. È per questo che
49:05oggi ci sono in giro tutti questi ragazzini problematici. È nella natura delle donne accudire
49:10alla prole e badare alla casa. Non mi sarei dovuta stupire, in effetti, quando alla soglia
49:15di una possibile abilitazione mi è stato anche detto che questo non è un lavoro per
49:19donne. In fondo di riflettere sulle mie scelte, di valutare anche altro, perché per la famiglia
49:24è più importante e per dare il massimo in casa non si può fare un lavoro del genere.
49:30Quindi a 30 anni, dopo una vita passata, è solibile a studiare, a lavorare per non gravare
49:34sulla mia famiglia, che comunque ha fatto sacrifici per permettermi di arrivare a questo traguardo
49:39e che oggi, più che mai ne sta facendo, dal momento che mio padre è venuto a mancare
49:44a poche settimane dalla laurea, non posso comunque permettermi di pretendere il mio posto
49:48nel mondo, la mia indipendenza. All'inizio pensavo fosse normale, che fosse giusto fare
49:53la gavetta in qualche modo penale. Allo stesso tempo pensavo però che una volta dimostrato
49:58quanto valesse avrei potuto discutere della mia crescita professionale. Così non è stato.
50:03Se vuoi restare qui, resti a 250 euro e non ti conviene fare l'iscrizione subito, tanto
50:08che fretta c'è, ma tanto che la fai a fare. Vuoi andare a convivere? E vabbè, tanto
50:13se donna, in fondo è il dovere del tuo fidanzato mantenerti. La donna al massimo contribuisce.
50:19È proprio qui che mi sono sentita una nullità, un'ingenua che aveva pensato di aver costruito
50:25qualcosa di buono in questi quasi tre anni. E invece mi ritrovo qui sconfitta a dover cercare
50:30di punto in bianco un'altra sistemazione, qualcuno che sia disposto finalmente a scommettere
50:34su di me, a retribuirmi il giusto, a prescindere dal fatto che sia un uomo o una donna. E ci
50:40sono tante altre storie da raccontare dove emerge una cultura dello sfruttamento, una
50:45cultura radicata dello sfruttamento e della concezione del praticante non come una risorsa
50:50da formare, ma come un mezzo da sfruttare. Fintanto resiste, per poi cambiare e alimentare
50:56questo circolo vizioso. È tempo quindi di ripensare radicalmente al sistema della pratica
51:01forense attraverso una serie di interventi urgenti, quale sicuramente l'introduzione di
51:07un compenso minimo obbligatorio per i praticanti, proporzionale al contributo effettivo che forniscono
51:13agli studi legali, nonché la reintroduzione dello giusto postulandi per i praticanti avvocato
51:18che possa consentire di svolgere delle attività in autonomia, responsabilizzandoli nella formazione
51:24della propria cerchia di assistiti e rendendoli autonomi sotto il profilo economico, con possibilità
51:29di affiancare le pratiche svolte presso lo studio legale in cui svolgono la pratica, con
51:34cause da protocinare in assoluta autonomia. L'avvocatura è un pilastro della democrazia
51:40e dello Stato di diritto. Garantire che i futuri avvocati possano accedere alla professione
51:45in condizioni dignitose non è solo una questione di giustizia sociale, ma un investimento nella qualità
51:52del nostro sistema giuridico. Non possiamo permetterci di perdere talenti per ragioni
51:58economiche né di alimentare un sistema che svilisce il valore del lavoro intellettuale
52:03fin dalla formazione. La riforma della pratica forense non è più rinviabile, è una questione
52:08di dignità professionale, di equità sociale e di efficienza del sistema giustizia. Il futuro
52:15dell'avvocatura italiana dipende dalle scelte che faremo oggi. Rendiamo quindi la pratica forense
52:20quella che dovrebbe essere, cioè un ponte verso la professione e non una barriera che
52:26lo preclude. Grazie.
52:35Dicevo la realtà propria vissuta dalla maggior parte dei praticanti avvocati è stata descritta
52:40perfettamente dall'avvocato Mignano. Io ne approfitto per ringraziare la redazione del
52:45dubbio che sappiamo che ci stanno seguendo online e chiedo ai giornalisti o agli ospiti
52:50qui presenti se ci sono domande da rivolgere all'onorevole Dori, da concentrare nel caso
52:55entro un minuto. Grazie.
52:56Nessuna domanda? Do la parola all'onorevole Dori per le conclusioni finali.
53:09Sì, allora anzitutto ringrazio i relatori anche per la corsa a cui li abbiamo obbligati perché
53:17i tempi chiaramente sono molto ristretti, poi alle 5 ci obbligano chiaramente a lasciare
53:22la sala. Solo per questo motivo altrimenti vi avremmo ascoltato ancora a lungo. Giusto
53:29per concludere anche rispetto alle sollecitazioni che sono arrivate da tutti i relatori. Sicuramente
53:36abbiamo capito che una professione che guarda effettivamente al futuro e che mette al centro
53:42le nuove generazioni è l'unica che può sopravvivere, altrimenti se non mette al centro davvero i
53:49giovani, le nuove generazioni, davvero è destinata a scomparire o comunque sia davvero ad avere
53:55un ruolo anche sociale, perché sappiamo il ruolo sociale dell'avvocato che viene meno.
54:01E quindi da questo punto di vista però il ruolo fondamentale dell'avvocato e dell'avvocatura
54:05nella nostra società come nell'ambito della giustizia, come pilastro della democrazia, quindi
54:10nel momento in cui davvero la nostra giustizia perde davvero una avvocatura forte, chiaramente
54:17è a rischio la stessa democrazia. Una avvocatura che davvero ha perso a pil, abbiamo sentito
54:22i numeri dati davvero di praticanti che sta costantemente crollando, eccetto poche realtà
54:28dove i numeri sono ancora significativi da altre parti, addirittura bisogna cercarli, i
54:34praticanti altrimenti chiaramente non ci sono, i problemi legati anche a tutte le segnalazioni
54:40che anche sono state riportate oggi che vanno a incidere su quell'autostima. Per tutti
54:45coloro che sono passati insomma anche in tempi recenti dal praticantato forense tutti
54:50quanti riscontrano lo stesso problema. Ultime due considerazioni, una che è un po' anche
54:56una provocazione. Allora io sul tema di Cassaforense in realtà avevo interrogato, tra le tante
55:03interrogazioni che ho fatto, volevo interrogare il ministro della giustizia e in realtà me l'hanno
55:09deviato al ministero del lavoro perché il tema è previdenziale. Ma insomma io dico che
55:15la risposta del governo, ce l'ho qui scritta, che mi diedero in question time in commissione,
55:20hanno scaricato, questo lo dico a Cassaforense, il governo ha scaricato su Cassaforense tutte
55:24le responsabilità rispetto a quelle modifiche del regolamento. Perché mentre sentivo il
55:30collega Fiera, e io credo al collega Fiera, rispetto al fatto che avevano fatto delle proposte
55:34e poi è arrivato un certo tipo di parere di rigetto dal governo. Invece qui io leggo
55:39che... Il ministro dell'economia. Ah, quello era il ministro dell'economia.
55:42Il parere pubblico, dottor Ferraro, dirigente. Venne a rispondere... Ma cosa volete?
55:48Sì, sì, sì, viene il sottosegretario d'Urigona a rispondere. Poi documentabile.
55:52Assolutamente, infatti io prenderò proprio il parere di rigetto del ministero e...
55:57Le faccio avere il parere assolutamente. Esattamente. Infatti, ottimo, infatti è proprio questo.
56:02E tra l'altro anche il sottosegretario d'Urigona con una certa arroganza mi incalzò dicendo
56:08che in realtà era tutta responsabilità. C'è proprio scritto qui, nell'ambito di tale
56:13autonomia, la Cassa ha ritenuto necessario procedere ad individuare gli interventi. Insomma
56:17è tutto scritto, anche questo è tutto tracciato. Quindi questo è importante. Quindi
56:20interrogherò nuovamente il governo per dire effettivamente ma come? C'è un parere di
56:25rigetto che avete scritto voi. Quindi dov'è qui la responsabilità? Per concludere, io allora
56:31annuncio già qui, e così a meno può essere utile, visto che questo è stato anche uno
56:35spazio di attenzione per il mondo del praticantato, che chiaramente nel momento in cui inizierà
56:40il lavoro sulla riforma professionale qui alla Camera o al Senato, io comunque depositerò
56:45un DDL mio specifico sul tema dei praticanti e sicuramente poi anche tutti i suggerimenti
56:51che potranno venire. Ma io butto anche e davvero concludo anche in maniera un po' provocatoria
56:56rispetto al fatto che se noi davvero vogliamo tenere le scuole forensi, perché ormai è stato
57:03deciso così, quindi le scuole forensi ci sono e rimarranno, e vogliamo tenere anche questa
57:08prova finale rispetto alle scuole forensi. Allora a questo punto, visto che esistono in tanti
57:14altri ambiti delle lauree che invece sono direttamente abilitanti, allora io dico perché non rendere
57:19a questo punto senza nemmeno un esame finale di stato semplificato, che qui dentro comunque
57:26non c'è, addirittura hanno aumentato il numero dei membri della commissione, addirittura
57:30mettono la prova d'inglese o comunque l'accertamento, quindi non è semplificato, semplicemente si
57:35mantiene la situazione adesso di una prova scritta e una prova orale, allora io dico
57:39la prova finale delle scuole forensi deve essere abilitante. Ok, so che è provocatorio, però
57:45ci proviamo a questo punto perché se davvero la professione ha perso appeal perché
57:49i giovani non si iscrivono perché tanto sanno di essere sfruttati, non hanno un futuro,
57:53non lo vedono un futuro, allora a questo punto rendiamo almeno, semplifichiamo al massimo
57:58quella fase che va dalla laurea alla professione a tutti gli effetti. Quindi ecco, questo è un
58:04po' anche il contesto nel quale insomma è stata un po' l'occasione per riflettere e per
58:09cercare comunque anche in vista dei lavori parlamentari di poter arrivare magari con un disegno di legge
58:16che sia più nella direzione del guardare un po' negli occhi quei praticanti avvocati
58:21che oggi invece ogni giorno davvero si sentono assolutamente ignorati e che quindi ha un effetto
58:29anche, come diceva prima Jessica, anche sull'autostima stessa. Bene, quindi io vi ringrazio per aver
58:35partecipato oggi e da qui è semplicemente un punto di partenza per un lavoro complessivo
58:40che tutti quanti cerchiamo di fare sui praticanti avvocati. Grazie.