La scienza parla chiaro: non esiste un tipo di alcol che faccia bene alla salute.L'alcol è l'alcol, indipendentemente dal fatto che si tratti di vino rosso, birra chiara o spirits trasparenti. Ogni tipo di bevanda alcolica contiene etanolo, una sostanza che il nostro corpo trasforma in acetaldeide, composto tossico che può danneggiare il DNA e aumentare il rischio di sviluppare diverse forme diverse di cancro. Ma allora ha senso chiedersi: se proprio vogliamo brindare, esiste un modo per bere consapevolmente? [idgallery id="2176610" title="Alcolici: i danni dell'alcol da piccoli"]
Le strategie per limitare i rischi (e la sbornia) Gli esperti interpellati dal New York Times suggeriscono alcune strategie pratiche per ridurre l’esposizione ai danni dell’alcol, senza dover rinunciare del tutto a un bicchiere in compagnia. Scegliere bevande a gradazione alcolica più bassa è il primo consiglio. Tra una birra al 4% e una all’8%, meglio la prima. E in generale, com'è noto, la birra contiene meno etanolo del vino, e il vino meno dei liquori. Tuttavia, ci sono delle eccezioni.
[idarticle id="2523474,2464661" title="Perché bere acqua fa bene e l'alcol fa male (sempre)?,Droghe, gioco d'azzardo e alcol: sempre più giovani cercano lo ''sballo''"] Occhio, poi, alla quantità. Una birra da 33 cl con una gradazione alcolica del 5% contiene in media la stessa quantità di etanolo di un bicchiere di vino da 150 ml al 12% o di uno shot da 45 ml di liquore al 40%. Attenzione ai cocktail: le miscele sono difficili da valutare, spesso contengono più di un tipo di alcol e vengono allungate con succhi o bibite molto zuccherate. Il consiglio è di preferire vino o birra quando si vuole sapere davvero quanto si sta bevendo. Infine, meglio evitare la combinazione con caffeina. I drink come espresso Martini, vodka Red Bull, o un semplice caffè corretto, possono ingannare la percezione dell’ubriachezza, spingendo a bere di più. L’effetto eccitante della caffeina maschera quello sedativo dell’alcol, aumentando i rischi. [idarticle id="1940523,2134924,2490749" title="La Gran Bretagna ha messo in commercio una pillola contro la sbornia,Mal di testa o nausea da alcol? Cosa sapere sui rimedi da sbornia,Vino: senza alcol piace sempre di più ai giovani: quali sono i suoi benefici"]
Chiari o scuri? Non è solo una questione di gusto La leggenda metropolitana secondo cui i superalcolici chiari (come vodka o gin) sarebbero meno nocivi di quelli scuri (come rum o bourbon) è solo parzialmente vera. Dal punto di vista della salute a lungo termine, non cambia nulla: entrambi contengono etanolo. Tuttavia, le bevande scure tendono a contenere più congeneri, sostanze derivate dalla fermentazione che danno sapore e colore, ma anche postumi più intensi. Ecco perché brandy, whisky o rum possono causare hangover più pesanti rispetto a gin o vodka. Ma anche qui esistono eccezioni: alcune tequila chiare, ad esempio, possono contenere alti livelli di congeneri. [idgallery id="2399908" title="Gravidanza: zero alcol per prevenire la Sindrome Feto-Alcolica"]
Bere consapevolmente, ma senza illusioni La verità, come ribadito anche dagli epidemiologi del Columbia University e del Centre for Addiction and Mental Health, è che ogni dose di alcol ha un impatto sul nostro organismo. Non esistono scelte “salutari”, ma esistono scelte più consapevoli. Conoscere quello che si sta bevendo, limitare la quantità e preferire opzioni a bassa gradazione è già un buon inizio. Per il resto, come ogni esperto ripeterebbe: la moderazione non è solo una virtù, ma una reale forma di prevenzione.