https://www.pupia.tv - Un carico milionario di sostanze stupefacenti è stato intercettato e sequestrato al Porto di Ancona grazie a una brillante operazione congiunta tra i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane del capoluogo marchigiano. L’azione, battezzata “Porto di mezzo”, si inserisce in un più ampio programma europeo di analisi del rischio volto a intercettare i traffici illeciti di droga lungo le rotte commerciali marittime.
L’operazione ha portato al sequestro di oltre 163 chilogrammi di stupefacenti, tra cui una massiccia quantità di marijuana ad alta concentrazione di THC e circa due chilogrammi di metanfetamina purificata. La droga era abilmente occultata all’interno di scatoloni neri nascosti nella parte anteriore di un autoarticolato, schermata da un carico regolare. Il mezzo, guidato da un cittadino comunitario di 35 anni, era pronto a imbarcarsi dallo scalo dorico in direzione di un altro porto europeo.
L’allerta è scattata quando, durante un controllo su una spedizione classificata come “sensibile”, gli agenti hanno riscontrato anomalie nei documenti di trasporto. La successiva ispezione approfondita ha permesso di scoprire il carico illecito. Secondo le prime stime, le sostanze sequestrate avrebbero potuto fruttare al mercato nero diversi milioni di euro.
Il conducente del tir è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo, ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, rischia una lunga condanna per il tentativo di introdurre in Italia una quantità così significativa di droga.
L’operazione “Porto di mezzo” rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’efficacia delle strategie di prevenzione messe in atto dalle forze dell’ordine e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare in snodi nevralgici come lo scalo anconetano, da tempo individuato come uno dei principali varchi d’accesso per il narcotraffico proveniente dall’Est Europa. (30.04.25)
#pupia
L’operazione ha portato al sequestro di oltre 163 chilogrammi di stupefacenti, tra cui una massiccia quantità di marijuana ad alta concentrazione di THC e circa due chilogrammi di metanfetamina purificata. La droga era abilmente occultata all’interno di scatoloni neri nascosti nella parte anteriore di un autoarticolato, schermata da un carico regolare. Il mezzo, guidato da un cittadino comunitario di 35 anni, era pronto a imbarcarsi dallo scalo dorico in direzione di un altro porto europeo.
L’allerta è scattata quando, durante un controllo su una spedizione classificata come “sensibile”, gli agenti hanno riscontrato anomalie nei documenti di trasporto. La successiva ispezione approfondita ha permesso di scoprire il carico illecito. Secondo le prime stime, le sostanze sequestrate avrebbero potuto fruttare al mercato nero diversi milioni di euro.
Il conducente del tir è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo, ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, rischia una lunga condanna per il tentativo di introdurre in Italia una quantità così significativa di droga.
L’operazione “Porto di mezzo” rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’efficacia delle strategie di prevenzione messe in atto dalle forze dell’ordine e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare in snodi nevralgici come lo scalo anconetano, da tempo individuato come uno dei principali varchi d’accesso per il narcotraffico proveniente dall’Est Europa. (30.04.25)
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